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Autore: fearless13k    13/10/2013    1 recensioni
*Dal terzo capitolo*
-No! Non mi liquiderai così in fretta! Qual è il problema, eh? Sono le mie scarpe? È il mio cognome? Non è quello che determina la personalità di una persona!- continuai a dire ad alta voce, in modo che mi potesse sentire, nonostante il presunto sordismo (sì, continuerò ad utilizzare questa parola!) e i tre metri che ci separavano a causa delle mie scarpe da riccona. Accidenti di nuovo a loro! Stronze.
Liam si fermò in mezzo al corridoio e si girò, visibilmente incazzato. Come si permetteva di incazzarsi? LUI? Io ero appena stata definita Superficiale! Io mi sarei dovuta incazzare!
-Il problema non sono le scarpe, non è il cognome. Non sono queste cose in sé per sé, sono queste cose per quello che rappresentano, ovvero una persona ricca, che disprezza quelli che non sono come lei e se non li disprezza, li considera meno di zero e io non voglio che succeda a me.-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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2. Diffidate dalle dodicenni

-Pain? Come dolore in inglese? Non promette tanto bene!- fu il commento di Bess, che storse il naso, alzandosi per dargli un’altra sbirciatina.
-No, no, sarebbe stato anche un po’ inquietante, si chiama Payne con la ipsilon e la e finale.- chiarii, non capendo bene l’utilità di questa informazione.
Bess intanto aveva tirato fuori il suo cellulare e stava spippolando freneticamente. Sentii un bip e la vidi sorridere soddisfatta. Si schiarì la gola e lesse.
-Il signor Liam Payne lavora qui da WHS da circa un mese, ha diciotto anni e sembra essere un impiegato modello.-
-Bess, dove cavolo le trovi queste informazioni? Comunque non è che ci cambi tanto sapere quanti anni ha. Devo comunque andare a parlarci in qualche modo.- dissi, scuotendo la testa pensosa.
Non avevo mai avuto tanti problemi a farmi avanti con i ragazzi, ma quelli con cui ero uscita erano un po’ delle teste di cazzo, cioè erano il mio tipo solo dal punto di vista fisico, dal punto di vista mentale, non c’eravamo neanche minimamente! E Liam invece sembrava essere il candidato ideale per far breccia nel mio cuore e questo era un grande problema. Avevo fantasticato sin da quando avevo quattordici anni di mettermi con un ragazzo intelligente e carismatico, ma non avevo mai avuto fortuna e adesso non avevo la minima idea di come avrei dovuto comportarmi!
-Selene, non prendermi in giro! Tira fuori un titolo dalla lista di libri che hai sempre in testa e vagli a chiedere qualche strana informazione a riguardo, no? Così ci passi da secchiona e poi fai colpo con le tue gambe da urlo e le tue super tette!- mi rimproverò Bess, corrugando la fronte con la sua tipica espressione del “Non essere sciocca, è ovvio!”.
-Bess, a volte non bastano le tette e le gambe! Liam non è uno qualunque! Lui ha tutti i requisiti della mia lista e non ho idea di come devo comportarmi!- le spiegai, ancora più preoccupata di prima. Accidenti a me e a quando mi ero scelta una migliore amica che pensa che tutto sia un’ovvietà.
Bess continuava a fissarmi con lo sguardo “duh!”. –ALLORA? Come cazzo faccio?- bisbigliai mezza nel panico e mezza spazientita.
-Allora, alzati. Alzati subito da per terra, che sembriamo due barbone. Poi mostra la dentatura perfetta che è costata tanti soldi al tuo papi e fai la camminata “passo, passo, capelli”, sai no?- mi disse e mi diede una dimostrazione pratica, protetta dallo scaffale per non farsi vedere da tutti.
-E poi, - aggiunse prima che potessi dire niente, - Sii te stessa, la te stessa che ai tonti della nostra scuola non interessa, ma che so che è nascosta dentro di te. Insomma, devi essere te stessa, come lo sei con me!- mi spiegò per bene, -ADESSO VAI!- disse, rigirandomi e dandomi una spinta verso il corridoio centrale, da dove si vedeva benissimo Liam Payne in tutta la sua ricciolosità e intelligenza presunta.
Mi sentii nuda come un verme, che diavolo mi stava prendendo? Non ero mai stata così insicura! E per citare il grande Seth Cohen, mi sentivo come Nemo: volevo solo tornarmene a casa.
Mi guardai disperata davanti e indietro, dove Bess mi guardava disappunto mimandomi di andare. A quel punto non potevo fare altro, se non per rispetto della mia onesta persona, che dilettarmi nella Camminata, verso il mio bersaglio.
Tossii. E lui continuò beatamente a farsi i cazzi suoi, mentre riordinava sugli scaffali dei libri. Tossii una seconda volta. Che diamine! Era per caso sordo? Magari era per questo che era un “impiegato modello”.
-Mi scusi, potrebbe indicarmi dove si trovano i romanzi di Jane Austen?- gli domandò una ragazzina con occhi sognanti, che si era avvicinata di soppiatto tanto quanto me.
-HEY! C’ero prima io!- esclamai, guardando la ragazzina con sguardo furioso. No, no, signorina, chi credi di imbrogliare? Brutta nanetta. Pensai fra me e me, ma lo sguardo avrebbe dovuto comunicare il pensiero alla diretta interessata.
-Non è vero.- mi rispose Liam, annullando completamente l’effetto del mio sguardo diabolico.
-Cosa?! C’ero prima io eccome!- ribattei. –E quando mi avresti chiesto aiuto, scusa?- mi chiese Liam Payne, con la sua stupenda voce. Mentalmente esultai per il fatto che evidentemente non era sordo. Poi ritornai alla realtà.
-Ho tossito ben due volte!- risposi indignata, rendendomi conto, mentre pronunciavo la mia risposta, di quanto poco convincente dovesse risultare.
-Appunto.- tagliò corto Liam Payne, dopo avermi guardato un po’ disappunto, - Cosa volevi, scusa?- chiese poi alla ragazzina.  E io posai i miei occhi su di lei, giusto in tempo per vederla sorridere soddisfatta a squadrarmi da capo a piedi.
-Bastarda.- sentii bisbigliare indignata Bess alle mie spalle. Ovviamente mi aveva spiata.
Mi venne incontro picchiettando con i suoi tacchi sul falso parquet della libreria. Entrambe stavamo fissando Liam e la nana malefica che si trovavano a una ventina di metri da noi e indicavano vari libri.
-Puah. Ti sei fatta soffiare il figone da una bambinetta che a guardarla meglio è pure una tunz tunz? Ma stai scherzando?- mi domandò Bess esterrefatta.
-Sono indignata quanto te, bella. Hai sentito tutto?-
-Mi pare ovvio. Quindi adesso, poni rimedio ai tuoi errori, cacci la nana tunz tunz e ti scusi con Pain.
-PAYNE!- la corressi, mentre lei sbuffava e roteava gli occhi. -È uguale! Vai lì, ti scusi, gli chiedi di uscire. Vai e agisci. – mi disse Bess perentoria, dandomi una spinta come prima.
Questa volta ero più decisa, non fosse mai che mi facevo fregare un possibile principe azzurro da una dodicenne in balia degli ormoni!
-Scusami tantissimo, ti posso chiedere una cosa?- esordii questa volta, sorridendo maligna alla ragazzina, ma rivolgendomi esplicitamente a Liam Payne. Dopo aver fulminato la puffa, sorrisi pure a lui.
-Direi che così va molto meglio, aspetta un attimo.- mi rispose. ASPETTA UN ATTIMO??? Oh, santissima pazienza, quanta fatica per questo Liam Payne.
-Ti dicevo, se ti interessa anche il gotico, questo è perfetto, mentre se vuoi andare più sul classico, prendi pure Orgoglio e Pregiudizio.- riprese Liam, parlando alla slavatella. Presi coraggio e mi intromisi.
-Ti consiglio vivamente Orgoglio e Pregiudizio, ma se ti leggi prima Ragione e Sentimento, ti accorgi del salto di qualità fra l’uno e l’altro. Quindi tieni, - dissi prendendo i due libri dallo scaffale, - Vai a pagare. Ciao, ciao, piccola!- conclusi, mettendomi fra lei e il “libraio”.
Appena la Minimea capì di non avere chance e se ne fu andata, Liam mi guardò piuttosto disappunto.
-Non sei stata affatto gentile. Comunque, dimmi in cosa posso esserti utile- mi esortò, ma era palese che non aveva affatto voglia di essermi utile. Cosa avevo combinato? C’ero passata davvero tanto male?
-Ecco, ho finito circa una settimana fa “Molto forte incredibilmente vicino”, mi domandavo se qui aveste gli altri libri dell’autore e se tu me li consiglieresti. Capita spesso che non tutti i libri di uno stesso autore siano buoni quanto il primo.- dissi, anche se sapevo benissimo che gli altri libri di  Safran Foer  erano meravigliosi, ciascuno nella sua maniera. Li avevo già letti tutti.
-Veramente, “Molto forte, incredibilmente vicino” non è il primo libro dell’autore. Comunque sì, li teniamo in quello scaffale laggiù e sì, te li consiglio. Safran Foer ha uno stile molto interessante e se ti è piaciuto questo libro, allora ti piaceranno anche gli altri.- mi disse tagliando corto. Sorrisi, sebbene fossi un po’ in imbarazzo per la figura di merda sulla cronologia delle opere. Mi aveva proprio fregato. E a pensarci bene, mi aveva anche liquidato in men che non si dica! Ma non era possibile!
-Allora, non mi accompagni a vedere quello scaffale?- gli domandai un po’ maliziosa.
-No, perché ti ho già detto dov’è e hai capito dov’è e suppongo tu possa andarci da sola.-
Rimasi a bocca aperta.
-E tu dovresti essere un impiegato modello?!- esclamai, piuttosto ad alta voce e con un tono non proprio carino, guardandomi intorno per incrociare lo sguardo esterrefatto di Bess, che lo fissava indignata quanto me.
Liam mi guardò interdetto. – Che hai detto, scusa?-
Oh mio Dio, l’avevo detto ad alta voce? Avevo criticato apertamente e in luogo pubblico la mia cotta? Bella mossa, Selene, davvero bella mossa.
-Scusa, non volevo, mi è proprio scappato.- dissi, in un vano tentativo di scuse. Liam non sembrava il tipo che giustifica facilmente le cafonate.
-Sì, d’accordo. Ciao.- mi zittì, andando in un’altra zona della libreria e lasciandomi sola con il mio senso di colpa a schiacciarmi e a giudicare dal fastidio che provavo, doveva essere un ciccione con i tacchi a spillo. Bastardo.
-Ow, S, che cosa hai combinato?- mi domandò Blair, venendomi ad abbracciare per consolarmi. Risposi all’abbraccio guardando affranta Liam, che sistemava della roba dietro ad una cassa.
-Sono una frana, ecco che ho combinato. B, Liam Payne ha aiutato quella ragazzina e ha liquidato in due parole me! Sono una frana e sono pure stupida.- mi lamentai.
-Ow, S, dai, andiamo a fare un giro fra i negozi, ti tirerai su a quel modo. Non ti preoccupare, ideeremo un piano geniale per riuscire a far cadere Pain fra le tue braccia toniche.- mi disse rincuorandomi.
Liam alzò un attimo lo sguardo, proprio mentre io e Blair uscivamo, e mi fulminò, lo sguardo più cattivo che mi fosse mai stato rivolto.
-Oh, B, uccidimi.- sospirai.

 

"LA CAMMINATA"

"Oh, B, uccidimi " sospirai.

 
  
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