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Autore: Giuggia89    06/04/2008    7 recensioni
Finalmente sono tornata! Con il seguito di ‘Schifosi Ricatti’! Le cose procedono, il matrimonio fra Draco e Ginny è alle porte e la vita in casa Malfoy diventa pian piano quasi divertente. E il nuovo anno sta per cominciare…e non credete che tutto fili liscio! Succederanno molti pasticci, Voldemort stesso si intrometterà nella vita dei ragazzi. I ricatti non mancheranno ovviamente, così come gli intrighi amorosi, perché anche se all’apparenza sembra tutto filare liscio…beh, è solo all’apparenza! ‘Diabolici piani’ è il nuovo titolo, e prometto che ne vedremo delle belle! Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! ^-^
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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09

 

Camminava da un po’. Non sapeva realmente dove si trovava in quel momento. Certo era che non era vicina al castello.

Alzò gli occhi e osservò, in lontananza, l’alto cancello di ferro battuto che si stagliava nero, nella notte.

Le lacrime avevano lasciato un solco sul suo viso, ma oramai i suoi occhi erano asciutti. Era totalmente persa. Non riusciva più a pensare. Vagava nel nulla che riempiva il suo cervello. Era in un limbo, non provava più niente.

Si fermò e si lasciò cadere a terra, con le gambe incrociate, a fissare la strada che portava al cancello.

Si sentiva ferita nel profondo. Chi aveva sposato?

Aveva sposato un uomo di cui, in fondo, non sapeva nulla. Aveva una figlia con un uomo che non conosceva. Come aveva potuto fare quello sbaglio?

A pensarci bene, quando mai loro parlavano?

No, questo forse era ingiusto. Ma, infondo, cosa avevano in comune loro due? L’Amore?

E cos’era in fondo l’Amore? Come pensava di poter continuare la sua vita con un uomo i cui ideali erano totalmente diversi dai suoi? Poteva realmente accettare che in un futuro suo marito avrebbe dovuto in una oramai prevedibile guerra, combattere e, perché no, magari uccidere, i suoi vecchi amici, suo fratello, i suoi famigliari…Perché non ci aveva mai riflettuto a fondo? Perché era stata così ingenua, così immatura…in tutto. In tutte le decisioni che aveva preso. Aveva seguito il suo cuore, ma non il cervello.

Non riusciva a credere di averlo veramente fatto, di aver sposato Draco.

Stava realizzando solo in quel momento tutto ciò che c’era di sbagliato nella loro relazione, quello che tutti avevano sempre visto ma che lei aveva ignorato.

Per l’Amore…L’Amore non dura per sempre! E poi? Poi cosa ci sarebbe stato?

Non riusciva a crederci.

Fissava l’anello nel suo anulare, ci giocherellava, ma continuava a sembrarle tutto estraneo. Le sembrava di essersi semplicemente appena svegliata da uno strano sogno…non poteva essere la realtà, non poteva realmente averlo fatto…

Ma il suo filo di pensieri fu interrotto all’improvviso da un’immagine che le occupò tutta la mente.

Era quell’uomo. Non lo aveva visto, ma sapeva che era lui.

E sapeva che era vicino.

Era curiosa, estremamente curiosa.

Voleva trovarlo, voleva scoprire chi fosse.

Era un po’ frastornata: l’immagine aveva fatto riaffiorare tutte le sensazioni che di solito provava nei suoi sogni.

Si alzò, lentamente, cercando di rimanere lucida, e si avviò verso il cancello.

Era li, da qualche parte.

Doveva trovarlo.

Più si avvicinava al cancello, e più la sua curiosità aumentava.

Due figure provenienti dall’esterno, in lontananza, la costrinsero a nascondersi.

Il cancello si aprì, mentre lei osservava chi stava entrando.

Una la riconobbe…era Piton.

Per un attimo ebbe il terrore che fosse lui, l’uomo dei sogni, ma quel terrore svanì quasi subito, con l’affiorare della consapevolezza che l’uomo la stava aspettando poco lontano.

Forse, se fosse stata più lucida, non avrebbe agito in quel modo sventato, contando anche semplicemente che venire scoperti ad uscire dalla scuola, di notte e senza permesso implicava un espulsione immediata. Senza contare che non poteva avere la minima idea di chi l’aspettasse fuori da quel cancello. Magari, era tutta una trappola.

Ma in quel momento le importava poco di tutto, un po’ per il suo pessimo umore, un po’ per la voglia di trovare quel uomo, capire i suoi sogni, liberarsene.

E poi, era stanca di lottare contro qualcosa, preferiva lasciarsi trascinare dalla corrente.

E così fece, attraversando il cancello che le si chiuse alle spalle.

Cominciò a camminare, senza una meta precisa, ma sapeva che era vicino. Lo sentiva.

Poi, in lontananza, riconobbe un grande albero, una grande quercia che appariva completamente bianca, nella nebbia.

L’aveva vista più volte quella quercia, in sogno.

E una nera figura si stagliava imponente contro il tronco, in attesa.

Aspettava lei.

Tutto in quel momento svanì, e Ginny cominciò a rendersi veramente conto in che situazione si era andata a cacciare. Cominciò ad avere paura.

Ma oramai era lì…tanto valeva scoprire chi fosse l’uomo.

Si avvicinò, e mentre si avvicinava cominciava a percepire qualcosa di negativo.

Il viso era coperto dal cappuccio, e lei non poteva far altro che continuare ad avvicinarsi, se voleva scoprire la reale identità di quella nera figura.

Cominciò a tremare, un po’ per il freddo, un po’ per l’ansia.

Voleva tornare indietro.

Si fermò di scatto.

Stava per voltarsi.

Non voleva andare avanti. Era stata veramente una stupida. Cosa diavolo stava pensando di fare? Era pericolosissimo, tanto più di quei tempi, trovarsi di notte in strade deserte in mezzo alla campagna. E non l’aiutava comunque il fatto di essere la moglie di Malfoy.

Quale criminale si sarebbe sognato di chiederle chi fosse?

Non era stata molto responsabile.

Fece per voltarsi, ma nell’esatto istante in cui lo pensò per farlo, il viso dell’uomo si alzò e il cappuccio cadde.

Ginny rimase impietrita, esterrefatta.

“Tu…!?”

 

*********************

 

Ron era seduto in un angolo, da solo, che pensava a quanto era stupido.

Vedere Hermione che si divertiva e rideva insieme a quello lì…no, non ce la faceva.

Bevve un altro lungo sorso di succo di zucca corretto.

“Dai, Ron, che diavolo ci stai a fare qui! Vai la, vai da lei! Dille che l’ami e tira un bel pugno in faccia a quello stronzo di Zabini!” Dean gli tirò una pacca amichevole sulla spalla.

“Sinceramente il pungo non mi sembra una bella idea. Sappiamo tutti come la pensa Hermione su questo argomento…” Si intromise Neville, arrivando anche lui alle spalle dell’amico. “Però, se fossi in te, qualcosa farei…”

Ron scrollò le spalle. “E cosa? Non posso fare nulla! E poi, non stanno facendo assolutamente niente. Con che scusa potrei andare la a rompere le palle? Almeno lui facesse qualcosa, la toccasse…qualunque cosa. Invece, sembra essere un santo.” Ron era amareggiato. Bevve un altro sorso.

“Sinceramente mio caro, a me sembra che stia flirtando con lei tutta la sera!” Storse il naso Dean. “Io un comportamento così dalla mia ragazza, non lo accetterei…” Fece spallucce.

“Non è più la mia ragazza.” Affermò, in tono cupo.

“Smettila Ron! Invece di stare qui a piangerti addosso fai l’uomo! Vai la e riprenditela!” Lo scosse Neville.

“Non posso, ragazzi, non posso. Non servirebbe a nulla! Certo, forse lei tornerebbe con me. Ma a cosa servirebbe? Lo sento da tempo oramai. Lei non è più innamorata di me come un tempo. La sento distante. Cosa servirebbe legarla a me a forza? Sarebbe solo ipocrita. Egoista. Io e lei abbiamo chiuso. Lei ha chiuso. Lei è troppo perfetta per stare con uno come me. Zabini invece…lui si che fa per lei. Sono intelligenti tutti e due, e lui la fa ridere…”

Dean a quel punto decise che era meglio togliere il bicchiere dalla mano del ragazzo, o la serata non sarebbe finita nel migliore dei modi.

Né lui né Neville sapevano cosa dire. Certo, avrebbero potuto consolarlo, dirgli che non era vero.

Ma sapevano anche loro che quello che Ron diceva era la verità. Da tempo si erano accorti anche loro che Hermione non era più la stessa.

Certo, voleva bene a Ron, stava bene con lui. Ma si vedeva che cercava qualcosa di…qualcosa di più.

Solidali con l’amico, lo presero per le braccia e lo fecero alzare.

“Su, Ron, vieni. E’ meglio se vai a stenderti un po’…”

“Non ci riesco. Gira tutto…” Si lamentava, mentre lo trascinavano fuori dalla stanza.

“Non ti preoccupare, ti teniamo noi.”

Lanciò un ultimo sguardo alla ragazza bruna che rideva spensierata dall’altra parte della stanza.

I loro occhi i incrociarono.

Non c’era bisogno di parole.

Era semplicemente finita.

 

********************

 

Hermione scoppiò a ridere.

“No, non riesco a crederci, dici davvero? Ma è ridicolo! Cioè…non riesco a credere che Piton possa aver mai fatto una cosa del genere!” Non riusciva a smettere.

“Te lo giuro, l’ho visto con i miei occhi! Era ubriaco fradicio ed è salito sul tavolo con la bottiglia di Whisky Incendiario per poi cominciare a ballare. Se Lucius non l’avesse fermato, credo avrebbe cominciato addirittura a fare lo spogliarello…!” Blaise rideva con lei, compiaciuto del fatto che sembrasse parecchio divertita.

Hermione si calmò un attimo, dopo l’ennesimo scoppio di ilarità, e poi si fermò piano, voltandosi verso il ragazzo.

“Credo di essere arrivata…” Sorrise.

Blaise la fissò per un attimo con gli intensi occhi scuri, e lei arrossì.

“Ehm…beh…grazie mille per l’ottima serata, mi sono divertita molto!” Era un po’ in imbarazzo.

Blaise allora sorrise, e si inchinò. “Di nulla, Madame. Le auguro buona notte. Spero di poterla rivedere presto!” Le fece l’occhiolino e poi, dopo averle baciato la mano, lasciò che la ragazza finisse l’ultima rampa di scale per arrivare al ritratto della signora Grassa e scomparire dietro di esso, poi si avviò allegro verso il suo dormitorio.

Mentre scendeva i sotterranei però, incontrò Draco.

“Buonasera…” Era un po’ a disagio: non credeva che l’amico fosse contento di aver dovuto consolare Pansy per tutta la sera.

Draco si fermò e lo guardò male.

“Mi dispiace…” Abbassò lo sguardo.

“Non ti provare a toccare Ginny, o ti ammazzo.” Detto questo riprese a camminare verso la sua meta, lasciando dietro di se un Blaise stupido e sconvolto.

Sbuffando, raggiunse la statua di Boris il Basito e, superandola, entrò nel bagno dei prefetti.

Appena la porta si aprì, però, senti un vociare concitato che lo sorprese.

Ma nulla lo sconvolse tanto quanto la scena che gli si presentò davanti: la vasca, piena di bollicine azzurre e rosa, aveva l’onore di avere quattro ospiti, di cui tre ragazze e un ragazzo.

Il bordo della vasca era costellato di vestiti e bicchieri sparsi qui e li, e non ci mise molto a notare che anche la maggior parte della biancheria intima sembrava a terra.

Draco storse il naso disgustato, lanciando poco più in la un reggiseno che si era trovato in mezzo ai piedi, e si concentrò per cercare di riconoscere i presenti, che si erano appena voltati per vedere chi fosse entrato nella stanza.

Con sommo orrore di Draco, nella figura del ragazzo riconobbe quella del suo nemico di sempre: Harry Potter.

A Harry, che stava ridendo fino a un secondo prima, si spense il sorriso sulle labbra, e venne sostituito con un espressione d’odio.

“Che cazzo vuoi, Malfoy?”

Le ragazze invece cominciarono a ridacchiare, immergendosi maggiormente nell’acqua come per pudore, anche se fra quelle tre non ce n’era una con cui ai vecchi tempi Draco non fosse già stato a letto.

“Vedo che ti accompagni con il fior fiore delle ragazze della scuola, Potter…ma bravo.” Era un po’ sorpreso, ma anche contrariato: Potter osava per caso prendere il suo posto?

“Grazie Malfoy. Ora, te ne puoi anche andare.” Si girò per concentrare le sue attenzioni sulla ragazza che in quel momento lo aveva raggiunto.

Ridacchiando Romilda si avvinghiò a lui cominciando a baciargli il collo. “Come vedi, siamo impegnati!” Fece un gesto con la mano, come per scacciarlo.

Draco rimase per un secondo un po’ interdetto. Come si permetteva, Potter?

“Dai, Draco, perché non ti unisci a noi?” Una delle altre due ragazze era uscita dall’acqua, completamente nuda e ricoperta di schiuma, per raggiungere il biondino. “Come ai vecchi tempi…! Per una sera potrai anche lasciare la tua mogliettina. Infondo, siamo tutti amici di vecchia data, qui.” Gli fece l’occhiolino e gli porse una bottiglia di Whisky Incendiario, mentre posava l’altra mano su un fianco del ragazzo, trascinandolo verso di se..

Già, sua moglie.

Ginny era chissà dove persa a lagnarsi per uno dei suoi soliti melodrammi inesistenti, lui era stanco, era nervoso, voleva rilassarsi…voleva staccarsi da Ginny. Non sopportava più quella relazione.

In realtà, era da un po’ che lo innervosiva, ma non ci aveva dato peso.

Si sentiva troppo legato. E quella sera, con la sua scenata…Chi era lei per avere il diritto dirgli quello che doveva fare della sua vita? Chi era lei per avere il diritto di stare male per qualcosa che riguardava solo e solamente lui?

Pensò che non gliene importava niente.

“Stai scherzando?” Harry, che si era reso conto della situazione solo in quel momento, scattò a fissarlo.

Non era molto lucido, ma si ricordava ancora abbastanza bene che Draco aveva una ragazza. O meglio, una moglie. O meglio, Ginny. La sua Ginny. Quella che aveva portato via da lui.

“Fatti i cazzi tuoi, Potter.”

“Ma come ti permetti? Dov’è Ginny ora? Ad aspettarti in camera magari!” Era arrabbiato.

“No…probabilmente è in camera sua con Syberia che si lagna e piagnucola perché le cose non vanno come vuole lei…a me non interessa.” Sbuffò.

“Vattene immediatamente, Malfoy!” Grugnì.

“Tranquillo, tranquillo, me ne vado! Comunque per quanto mi risulta tu non potresti neanche essere qui. E poi…che fine ha fatto Satine? Ah, giusto. Il Bambino Sopravvissuto che sta con una Mangiamorte…beh, farebbe un po’ di scandalo.” Lo provocò, andando a fissare il suo sguardo in quello del moro.

Harry rimase per un attimo a bocca aperta, senza sapere cosa ribattere. “Vai a farti fottere, Malfoy.”

“No, mio caro, per questa sera questa prerogativa la lascio a te!” Malfoy, contento di aver avuto la sua piccola vittoria, uscì dalla stanza.

Era innervosito. Primo, perché avrebbe voluto farsi un santo bagno in pace, secondo perché l’idea che Potter fosse diventato così popolare e avesse preso il suo posto un po’ lo irritava.

Sbuffando, si avviò verso la sua stanza, che raggiunse dopo non molto.

Entrato però, notò che c’era qualcosa che non quadrava: la finestrella che dava sul prato del parco era aperta e l’Elfa Domestica che accudiva Syberia era schiantata, poco lontano.

Draco spalancò gli occhi, in un espressione di puro terrore.

Si lanciò verso la culla, dove notò che i suoi peggiori presentimenti erano veri: Syberia non c’era. E non c’era traccia di lei da nessuna parte.

Cercò di far rinvenire l’Elfa Domestica, mentre cercava di elaborare cosa poteva fare, mentre cercava di non farsi prendere dal panico.

Visto che l’Elfa non accennava a risvegliarsi –che fosse morta??- Draco decise che era meglio prendere soluzioni più concrete e più immediate.

Per prima cosa, doveva correre dal preside. Forse avrebbe dovuto cercare Ginny, ma in quel momento non aveva la minima idea di dove potesse essere e avrebbe solo perso tempo prezioso.

E mentre correva per la scuola, cercando di non pensare il peggio, sentì dentro di se che qualcosa si era spezzato.

A quel punto, stava veramente male.

 

 

*************

 

Ehm….no, calmi, tranquilli…tutto bene….XD Non è successo, non è successo, voi convincetevi che non è successo e andrà tutto bene! (per lo meno per me, che ho il tempo per scappare…) XDXD

Passiamo ad altro…XD Per la figura dell’uomo ‘nero’…beh…sapete già tutti chi è secondo me ma io non ve lo dico ancora comunque…! Ho una piccola scenetta un po’ così in mente per il prossimo capitolo.

Il capitolo è un po’ corto, ma non avevo molta forza ispiratrice e le altre scene volevo metterle nel prossimo capitolo, per non farmi uccidere del tutto qui…XD Comunque…se mi commentaste mi aiutereste! ^^ Anche a scrivere capitoli un po’ migliori! (e anche un po’ meno corti…U.U) uff…vi pregoooo! Un piccolo aiutino per un autrice che si sta impegnando il più possibile per non ridurre la sua storia in modo pessimo!! Please! Non vi faccio pena pena?? *-*

Basta, vi saluto, alla prossima….molto presto, se mi aiutate…^-^ (lo so che sembra un ricatto, ma lo è, perché ho ancora un po’ bisogno del vostro sostegno prima di riprendermi del tutto…..:( )

 

Giuggia!

 

Ringraziamenti:

 

Cicci 12: un po’ di movimento c’è anche qui! XDXD Spero di non venire linciata! Comunque scusa, non avevo fatto caso che si scrivesse Romilda…XD Fammi sapere cosa ne pensi di questo chap!! Grazie mille mille! ^-^ Ps: però non mi uccidere……!!! *-*

 

Noemi_Malfoy: mamma mia che maratona!! XD beh…sono onorata! Per Mishra…fa curiosità un po’ a tutti…me in primis! XD Comunque…contenta che ti piaccia!!! ^-^ Spero che continuerai a leggere…sperando di non venire uccisa neanche da te per questo capitolo! ^^” A presto spero!! Bacini

 

Ginny88: Draco e Ginny…siiiii, come no! Tu abbi fede…U.U Ahah…comunque…beh…Un po’ di movimento di vuole….se no che noia!! Ti ringrazio un sacco per l’aiuto per questo capitolo!!! Spero che ti piaccia…fammi sapere! Bacissimi, alla prossima! ^-^

 

  
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