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Autore: Photonic_Dany99    13/10/2013    1 recensioni
Il mio migliore amico è morto da due mesi... mi manca tanto...ormai odio tutti.
*Perfavore recensite accetto anche recensioni negative*
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sua madre mi diede il permesso così entrai con Rio. Salimmo le scale e andammo in camera sua. Vedendo la stanza mi riaffiorarono nella mente dei ricordi incancellabili con Marco. Mi scese una lacrima. Mi asciugai con la manica della giacca. Ancora non mi ero abituato che lui non ci fosse più. Volevo che tutto ciò fosse solamente un incubo, uno stupidissimo incubo. Di quelli che quando ti svegli vai subito ad abbracciare la persona sognata. Ma non era così. Rio mi guardo e mi chiese :" Stai bene?" Io annuii e cercai un suo capello. Cercai sotto il letto, sotto la scrivania, nel comò e nelle zone più trascurate... ma niente. Non trovai nemmeno un piccolissimo pelo. Mi sedetti nel letto. Sentivo ancora il suo odore. Sopra il mobile c'era la nostra foto che risaliva a un anno fa. La vidi da vicino.. dietro di noi c'era un oggetto, non riuscivo bene a capire cos'era. Finalmente capii e capii anche dove trovare un suo capello. Quell'oggetto era una.. una spazzola! :" Certo! Come ho fatto a non pensarci!" Rio mi chiese :" Pensare a cosa?" Non le detti nessuna risposta. Corsi nel bagno di Marco aprii il mobile ed eccola lì,la sua spazzola personale. Era piena di capelli. Mi portai direttamente tutta la spazzola. Dissi a Rio di aver trovato un capello. Lei mi chiese dove lo avevo trovato cosi gli risposi :" La sua spazzola! è piena dei suoi capelli!" Rio sorrise :" Ma certo! La spazzola, che stupidi, era così ovvio" Cosi scendemmo le scale, salutammo la mamma di Marco che subito dopo ci chiese :" Avete trovato quello che vi serviva?" Noi annuimmo e in fretta e furia ce ne andammo. Prendemmo la bici e ritornammo a casa di Rio. Mentre pedalavo era felice! Potevo rivedere il mio migliore amico finalmente! Pedalavo a gran felicità, sentivo la adrenalina nelle vene! Rio mi pregava di rallentare, ma io non la ascoltai. Ero il ragazzo più felice al mondo. Peccato che, pedalando, presi una pozzanghera, così la bici sbandò ad alta velocità e io e Rio cademmo dalla bici, diventò tutto buio...
  
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