"A volte mi chiedo se tutto ciò sia vero." se ne esce cosi dal nulla, "Questo cosa?" io ho intuito a cosa illude, ma aspetto una conferma, "Aver conosciuto una ragazza come te...e che ragazza! Sai rendere ogni momento unico, non smetterei mai di guardarti e di ascoltare la tua voce cosi sensuale. Non sono solito dire queste cose a causa della mia timidezza, ma vedo qualcosa in te...non so...non so spiegartelo." All'udire quelle parole, rimango sbalordita e continuo a fissare i suoi occhi come ipnotizzata. Quei complimenti fanno sempre piacere, soprattutto se dette dalla persona più importante della mia vita. Ancora non ci credo che quelle parole siano uscite dalla bocca di quest'uomo. E' un momento magico per me; "Grazie!" è l'unica parola che mi esce dalla bocca. Finiamo io di mangiare e lui di bere, anche se ha bevuto un solo bicchiere e andiamo a pagare il conto, poi subito verso la macchina. "Senti tesoro facciamo una cosa..." mi dice lui "...non so più dove andare, non ho idee, sempre gli stessi luoghi, prendiamo il mio yacht e ce ne andiamo per mare ok?" "Come vuoi." gli rispondo con naturalezza. Ci rechiamo verso il porto in cui si trova il suo yacht, ma a circa metà strada rimaniamo bloccati in una fila di macchine provocata da alcuni incidenti dovuti alla caduta di alcuni massi."No, questo non ci voleva!" esclama Joh con delusione. Io scendo dall'auto per verificare cosa sia accaduto "Porca miseria Joh guarda!" esce anche lui "Oddio...è una cosa all'ucinante.". Beh si in effetti lo è: una serie di macchine schiacciate da alcuni grossi massi e la fortuna sembra aver salvato le persone che vi sono dentro. All'improvviso una scossa di terremoto si propaga. La gente si allarma e cerca di restare calma mentre cerca un rifugio sicuro. Io d'istinto rientro in macchina, ma Johnny mi dice di uscire e quindi andiamo insieme a quelle persone. Quel pezzo di montagna proprio accanto alla strada, si vede benissimo che sta per cedere. Alcuni grossi massi colpiscono terra frantumando macchine e case vicine. Io da lontano assisto con occhi agghiacciati quella catastrofe assurda e impossibile non notare gli occhi spaventati delle altre persone. Le auto colpite sono due e sono quelle che si trovano alla fine della fila. Il terremoto dura alcuni minuti...minuti che sembrano interminabili, poi cessa. C'è un vero e proprio disastro; quelli che hanno ancora le auto recuperano i loro oggetti per poi allontanarsi immediatamente; anche io e Joh facciamo lo stesso. Intanto vengono avvisati i pompieri e le ambulanze: la cosa va alle lunghe e tutti ci sediamo su una parte di strada. C'è chi è nervoso e piange, chi parla al cellulare con i loro cari, chi allatta al seno il proprio figlio di pochi mesi e altri ancora. Io e Joh siamo seduti abbracciati in attesa di qualche svolta e di qualche notizia sulle persone ferite.

Ormai sono le 14:22 e non si è ancora concluso niente. Le persone non riconoscono Johnny perchè è camuffato alla perfezione. Decidiamo di raggiungere quella signora con il bambino "Salve!" dice Joh mentre si toglie gli occhiali, "Salve!..." risponde la donna in difficoltà "...lei è...è Johnny Depp..." prosegue incredula, "Si sono io!". Ci sono tutta una serie di discorsi che non sto qui a raccontare, ma la cosa che mi colpisce di più è il fatto che Joh abbia appena preso in braccio quel bimbo; "Come si chiama?" domanda, ""Sophie!" risponde la donna. In realtà quel bimbo è una bimba e lui si squaglia al solo guardare quei piccoli occhi. Ha solo due mesi ed è tanto adorabile! La tiene tra le sue forti braccia e la stringe al cuore. La sua dolcezza è evidente e questa frase che ha appena detto lo conferma: "Ciao piccolo angelo dagli occhi blu!"

E' una bambina bellissima e sicuramente lui ci vede qualcosa di sua figlia in lei. Lo vedo emozionarsi mentre la tiene in braccio e i miei occhi non possono far altro che ammirare quest'uomo tanto dolce. All'improvviso la bimba prende in una mano il pollice di Joh, fa uno sbadiglio e si addormenta: lui la porge alla madre che la posa delicatamente nella carrozzina che ha appena preso dall'auto e come ultimo saluto, Joh si piega su di essa e da un piccolo e tenero bacio alla piccina. "E' stato un vero piacere conoscere lei e il suo angioletto!" dice Joh, "Ha fatto piacere anche a noi! Grazie e arrivederci!" "Arrivederci!" rispondiamo noi due poi ci allontaniamo e ci risediamo dove eravamo poco prima.