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Autore: Gloria Bennet    13/10/2013    5 recensioni
Bonnie si ritrovó a pensare a Damon, quello vero e, per puro caso o forse per destino, i suoi occhi si posarono sull'alta e stretta libreria a destra del camino. Tenendo in braccio il gatto si avvicinó e vide incise nel legno, all'altezza dei suoi occhi delle lettere. Formavano una parola, un nome. "DAMON"
In quel momento la serratura scattò...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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32. Avvolti dalla luce
 

 

La delicatezza, leggera come un soffio di vento, delicata come una piuma,

non scuote l'altro, non lo ghermisce, non gli fa violenza,

ma delicatamente lo avvolge, lo sfiora, lo abbraccia.
[Ada Ferrante]

 

 

C'era il sole che splendeva nel cielo, tingendo d'oro le fronde degli alberi, illuminando di luce il bosco di SilverWood.

La primavera era nell'aria.

La si sentiva, respirando il suo profumo di rinascita. Sentendo sulla pelle il suo caldo tepore rigenerante. Sentendo nel cuore quell'amore che solo chi ti ama ti può donare.

 

Bonnie si svegliò, tra le braccia di Damon, con le narici invase dal suo profumo.

«Damon!» esclamò, felice e lo abbracciò forte. «Sei ancora qui!»

Damon le accarezzò il viso. «E dove me ne sarei dovuto andare?»

«Pensavo che magari fossi andato a caccia o semplicemente fosse stata tutta una mia allucinazione.»

Il moro, col suo sguardo, la rassicurò. «Non me ne sarei andato comunque. Ho imparato la lezione. Non devo e non voglio lasciarti più sola, neanche per un istante.»

La rossa lo guardò, con dolcezza. «Ti ho già detto che ti amo?»

«Mmm, fa sempre piacere risentirlo.»

«Ti amo, Damon. Ti amo.»

Damon avvicinò il suo viso a quello di Bonnie. «Questa é musica per le mie orecchie».

Lei ridacchiò mentre il suo cuore batteva sempre più veloce perché Damon le si stava avvicinando. Il suo cuore si sciolse nel momento in cui le labbra del moro incatenarono le sue in quel dolce bacio d'amore. Lo strinse forte e lasciò che la sua aurea si fondesse con la sua. 

 

Dopo un'eternità trascorsa tra le braccia dell'altro, Damon si scostò dalla sua strega.

«Stanno arrivando.»

«Chi?» esclamò lei, preoccupata.

«Stefan ed Elena»

Bonnie lo guardò, sollevata e sorrise. «A meno che tu non li voglia abbrustoliti, direi che devo spegnere il fuoco.»

Damon ridacchiò e l'aiutò ad alzarsi per portarla al margine della grotta, in cui le fiamme scoppiettavano ancora vivaci. 

 

Il sentimento non è mai parola e nemmeno pietà,
ma solamente un grazie.
[Alda Merini]

 

 

Elena corse incontro alla sua migliore amica. «Bonnie!»

La rossa l'abbracciò e affondò la testa in quella lunga cascata di fili d'oro.

«Mi sei mancata, Elena, e ti sono grata per avermi ritrovata.»

Elena la strinse più forte. «Era il minimo che potessi fare. Grazie a te di essere viva»

Bonnie le sorrise, più grata che mai. Non avrebbe più lasciato la sua migliore amica.

Avrebbe affrontato i prossimi ostacoli con lei, con loro perché li amava e non voleva più farli soffrire.

Intanto, Damon e Stefan si stavano parlando.

Damon aveva notato che suo fratello era ancora un po' scosso, ma non sapeva da che cosa.

«É successo qualcosa? Vi siete imbattuti nel minore degli Argentum?»

«Veramente sì. É morto. L'ho ucciso.»

Damon sorrise di cuore al fratello e gli diede il cinque.

«Grande, Stefan, grandissimo! Grazie a te, stanotte potrò dormire sonni tranquilli.»

Stefan gli sorrise debolmente. «Anche io ne sono sollevato, ma ogni morte ha sempre il suo effetto collaterale».

Dopo aver abbracciato Elena, Bonnie corse da Stefan.

«Stefan! Elena mi ha detto che sei riuscito ad annientare l'ultimo cacciatore!»

Stefan l'abbracciò. «Sono contento che tu sia salva.»

«Anche io lo sono. E non posso che ringraziarvi per avermi salvata»

In quel momento, Damon prese per mano Bonnie e la spinse verso di sé.

«La vuoi smettere di ringraziare tutti? Dovresti ringraziare solo te stessa per aver resistito e poi, beh, il sottoscritto per averti ritrovata»

Bonnie si lasciò guidare dal suo signore delle tenebre verso l'auto mentre Stefan restò dietro di loro con Elena a fare smorfie perché ogni cosa che usciva dalla bocca di suo fratello era un'eresia.

 

Dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici.
Sono i premurosi giardinieri che fanno fiorire la nostra Anima.
[Marcel Proust]

 

 

Il viaggio di ritorno fu avvolto dalla luce del sole.

Stefan ed Elena stettero davanti mentre Bonnie restò dietro con Damon, avvolta dalle sue braccia muscolose. Sembravano stare nel loro mondo a parte, fatto da loro e ancora loro. Isolati dal resto del mondo.

Elena li guardò, serena per poi girarsi verso il suo vampiro dagli occhi verdi.

«Stai meglio, Stefan?»

«Sì, mi basta guardare mio fratello e Bonnie felici, mi basta vederti felice per esserlo anch'io. Mi dispiace per Adherick, ma è la vita. E poi, siamo vivi e questa è la cosa più importante».

La giovane guardiana gli strinse la mano con amore e gli sorrise.

«Spero che a Teophilia non sia venuto un infarto per la preoccupazione. Per quanto tempo l'avete lasciata sola?» disse a un tratto Bonnie.

«Una decina di ore? In ogni caso, Damon si occuperà di lei» rispose il suo omonimo.

Tutti scoppiarono a ridere. Era davvero un giorno da ricordare se Damon affidava così tanta importanza al suo omonimo peloso.

 

Nessun incanto è pari alla tenerezza del cuore.
[Jane Austen]

 

 

Teophilia non aveva dormito, seguita a ogni passo da Damon, pregava e sperava che avessero trovato Bonnie. Era passato mezzogiorno, ormai, e non aveva neppure mangiato. Si era limitata a preparare il pranzo per cinque persone. Sapeva che era stupido preparare del cibo quando non sapeva come stesse la sua Bonnie cara, ma cucinare l'aiutava a sfogare la tensione.

E poi, una parte di lei, era convinta che sarebbero ritornarti tutti insieme e, sicuramente, avrebbero avuto una grande fame, soprattutto Bonnie.

Quindi non era poi così sbagliato aver preparato tutto in anticipo, no?

Quando sentì Damon miagolare mentre sfornava le lasagne, seppe per certo di aver avuto ragione.

Alzò lo sguardo e aprì la finestra sopra il lavandino.

Erano arrivati.

Un sollievo profondo la rassicurò mentre si accertava, contandoli, che ci fossero tutti.

Bonnie era salva. Bonnie era viva e Damon la stava reggendo.

Irradiava amore in ogni gesto verso la sua ragazza.

E poi c'era Stefan che teneva per mano Elena e le sorrideva, soddisfatto che quella brutta avventura fosse finita.

Teophilia uscì di corsa dalla porta di ingresso e corse incontro ai suoi ragazzi.

Bonnie fu la prima ad andarle incontro e poi tutti l'abbracciarono con affetto sincero.

Erano in piedi nel vialetto tra i tulipani rossi e le rose nere. Ed erano felici di essere salvi, di essere insieme.

L'anziana strega si commosse mentre Damon, il gatto, li guardava. Sembrava stesse sorridendo. «Ragazzi, é meglio che entriate a mangiare prima che si raffreddi tutto»

«Sto morendo di fame» esclamò, Bonnie mentre entrava con Teophilia dentro casa.

Il pranzo trascorse serenamente tra chiacchiere, risate e una sana, rigenerante mancanza di preoccupazioni. La signora Flowers venne a sapere come Bonnie fosse riuscita a sopravvivere e a uccidere un cacciatore grazie ai suoi poteri e alle forze della natura che la circondava.

Scoprì come Damon fosse riuscito a ritrovarla grazie alle gocce di sangue e come Stefan avesse ucciso il cacciatore perché lui non poteva vivere senza i suoi fratelli, senza la sua famiglia.

Era stato un capitolo triste e drammatico quello sui cacciatori, per questo erano lieti che fosse finito. Mangiarono con gusto le deliziose pietanze che Teophilia si era tanto impegnata a preparare e stettero a tavola fino al tramonto. Quando si alzarono, lo fecero con nostalgia.

Elena e Bonnie aiutarono Teophilia a sparecchiare mentre Stefan uscì in giardino con Damon.

 

Credo nel mistero e nella malinconia di una mano,
nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.
[James G. Ballard]

 

 

Si sedettero sull'altalena a dondolo a guardare le stelle.

«Quando pensi di chiederglielo?» chiese Stefan.

Damon lo guardò, incredulo.

«L'ho capito, Damon. Per me é così evidente che tu glielo chiederai.»

Damon continuava a non capire.

«Che diavolo stai dicendo? Le lasagne ti sono forse andate ti traverso?»

«Questa domanda mi fa solo capire che me ne sono accorto prima io di te, come sempre. Prova a pensare a cosa desideri più di tutto in questo momento.» «

Stare con Bonnie per sempre?»

«Esatto.. Non si accende nessuna lampadina nel cervellino di Damon Salvatore?»

Damon spalancò gli occhi.

«Pensi che sia il momento opportuno?»

«Penso che non potrai mai saperlo finché non glielo chiederai.»

Il moro sorrise al suo saggio fratello.

«Forse mi sbagliavo, forse sei davvero uno psicologo.»

 

 

Quella sera, Bonnie si tuffò nel letto non appena aprì la porta della loro camera.

«Damon!» urlò.

Il suo Ettore la guardò, perplesso.

«La camera é in ordine. Come può essere? Come é possibile che tu non l'abbia distrutta?»

«Odio doverlo ammettere, ma è stata Teophilia con le sue magie da strega a sistemare tutto.»

«Capisco, ancora una volta, la stregoneria si é rivelata la soluzione al misfatto.»

Damon si avvicinò al grande letto a baldacchino.

«E con questo a cosa vorresti alludere?»

Bonnie lo guardò, maliziosamente.

«Voglio solo dire che un giorno saranno le streghe a dominare, sconfiggendo per sempre la stirpe dei vampiri, o meglio dei Salvatore, a eccezione di Stefan, si intende.»

Damon saltò sul letto come una furia.

«Che cosa? Come si permette la mia ragazza di dire una tale blasfemia?»

Bonnie scoppiò a ridere.

«A volte sono troppo sincera, tutto qui.»

Damon le saltò letteralmente addosso.

«Questa me la paghi cara, traditrice.» le disse mentre la bloccava tra le sue braccia.

Bonnie lo continuò a fissare con aria di sfida e poi, prendendolo per il collo lo attirò a sé.

Trascorsero la notte l'uno tra le braccia dell'altro a respirare il loro profumo, sentendo il loro cuore battere in sincrono.

Guardandosi sempre negli occhi, nell'anima e amandosi nell'unico modo in cui potevano farlo. Appartenendosi.

 

La cosa bella dell'amore è veder dormire al tuo fianco la persona che ami e

dormire abbracciati, ascoltare il suo cuore,

addormentarsi nel suo respiro.

 


L'indomani mattina Damon sarebbe andato a parlare con Elena.

 

 

A/N

 

Chiedo perdono per il ritardo, ma la scuola mi sta impegnando davvero parecchio.

Chi l'avrebbe mai detto che la quinta superiore sarebbe stata così ardua?

Comunque, questo capitolo è stato molto tranquillo e preparatevi ad altri ultimi capitoli molto calmi e tranquilli. Spero non vi dispiaccia che i nostri amati si godano un po' di meritato riposo dalle missioni omicide che sempre li chiamano a rapporto ;)

Voglio che in questi ultimi capitoli quel senso di pace, amore e felicità giunga anche a voi perché ve lo meritate dopo aver seguito questa storia e aver vissuto tutti i momenti di ansia che vi ho fatto provare.

Consideratelo il mio modo personale di ringraziarvi <3

Non so quando riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo, ma di sicuro sarà entro massimo 15 giorni.

Mi auguro che abbiate apprezzato questo e che continuerete a gradire la storia, fino alla fine.

Naturalmente i miei ringraziamenti più profondi e sentiti vanno ad Annaterra, Giulia e ViolaSerena.. siete sempre troppo gentili con me e ve ne sono infinitamente grata :*

 

Un abbraccio,

Gloria

   
 
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