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Autore: Despicable Meggs    14/10/2013    6 recensioni
Raccolta di OneShot basata sulla coppia Tony e Ziva, sui nostri cari TIVA. Sono storielle molto leggere al solo scopo di farci due risate e di sognare ancora sulla nostra coppia preferita. Non sono legate tra di loro e raccolgono alcuni dei momenti comici o Fluff che avrei voluto vedere davvero sullo schermo! In qualche OS potrebbe comparire anche qualche altro personaggio oltre Tony e Ziva, quindi aspettatevi di tutto! Spero vi piacciano e che altro dire se non... Love for Tiva!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ziva David
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Disclaimer: Ncis e i suoi personaggi non mi appartengono, altrimenti non avrei concluso in questo modo la storia di Ziva e il rapporto tra i TIVA. Ziva sarebbe tornata a Washington, loro avrebbero fatto tanto TIVA SEX e sarebbero vissuti felici e contenti. Ma purtroppo non è andata così. E ora non ci resta che lottare per riavere Ziva.



Goldfish


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"Hey, Kate! Pronta per la colazione?" disse Tony dando da mangiare al suo pesciolino.

Era quello che faceva tutte le mattine prima di uscire di casa. Con il lavoro che faceva non gli era possibile avere un animale domestico. Così aveva deciso di comprare un pesce rosso.
Lo aveva chiamato Kate, in onore della sua collega, della sua amica.

"Passa una buona giornata nel tuo mondo perfetto. Ci vediamo stasera" disse prima di prendere la giacca, lo zaino e dirigersi alla macchina.

Era pieno inverno e fuori si gelava.
Tony partì spedito per andare in ufficio, ma a metà strada si accorse di aver lasciato a casa il distintivo.

"Fantastico! Ora arriverò anche in ritardo e Gibbs mi punirà" pensò.
Ma non aveva scelta. Doveva tornare a casa, sapeva bene che non poteva lavorare senza distintivo.

Fece inversione e mentre riprendeva la strada di casa decise di chiamare Ziva per avvertirla del ritardo.

"Tony! Di cosa hai bisogno?" domandò Ziva rispondendo al telefono.
"Hey, perché pensi che abbia sempre bisogno di qualcosa quando ti chiamo?" disse lui.
"Mmmm... Perché ti conosco?" rispose Ziva divertita.
"Simpatica... Comunque volevo solo dirti che arriverò con qualche minuto di ritardo, perché ho scordato il distintivo a casa e sto tornando a prenderlo. Per favore puoi coprirmi con Gibbs?" chiese Tony.
"Ah! Allora avevo ragione, hai bisogno di un favore. Ok, ti coprirò con Gibbs. Ma solo se finirai i miei rapporti" contrattò lei.
"Ok, andata. Arrivo il più in fretta possibile" disse Tony.
"Non correre. Le strade sono ghiacciate, fai attenzione" rispose lei.
"Occhioni belli, ti preoccupi per me? Come sei dolce!" la prese in giro Tony.
"Più che altro non mi va di dovermi adattare ad un nuovo collega se tu muori" rispose lei con il suo solito tono sarcastico.
"Non è vero, ti preoccupi per me. Sono commosso" insistette lui.
"Muoviti ad arrivare, DiNozzo" disse lei buttando giù il telefono.

Tony sorrise. Gli piaceva quando Ziva faceva così, quando era così protettiva nei suoi confronti.

Arrivò in ufficio circa un'ora dopo, con la faccia di uno che ha appena ricevuto brutte notizie. Anzi pessime notizie.
Buttò a terra lo zaino, si tolse la giacca e si mise seduto senza nemmeno salutare.

"Meno male che ci dovevi mettere poco a tornare, Tony" disse Ziva sottovoce.
Ma proprio in quel momento fece la sua comparsa Gibbs che lanciò un'occhiataccia a Tony.
"Ben svegliato, Tony. Fatto tutto con comodo?" gli chiese in tono ironico.
"Ho avuto un imprevisto, capo" rispose lui serio.
"E questo imprevisto aveva la metà della tua età e i capelli biondi?" domandò Gibbs facendo riferimento alla sua abitudine di uscire con ragazze giovani.

A Ziva scappò una risata.
Tony la fulminò. Lo sguardo arrabbiato.
"Ti diverti, agente David? Perché io non sto ridendo" le disse.

Ziva tornò immediatamente seria, non aveva mai visto Tony così. Capì che qualcosa non andava, ma visto il suo attuale stato d'animo decise di sorvolare.

Passarono la mattinata in completo silenzio. Gibbs era in riunione con il direttore, McGee in laboratorio con Abby a lavorare per recuperare dei dati da un computer mezzo bruciato.
E loro erano alle scrivanie a cercare, in mezzo ad una montagna di carte, l'estratto conto del loro sospettato.

"Certo che l'FBI poteva anche evitare di darci tutte queste scartoffie. Lo hanno fatto apposta per nascondere quello che ci serviva" commentò Ziva mentre apriva il terzo scatolone pieno di fascicoli.
"Lo sai come sono fatti" fu l'unica risposta che Tony diede.

Passarono buona parte del tempo così. Ziva cercava di fare conversazione e Tony rispondeva quasi a monosillabi.
Il che era davvero strano. Per due motivi: primo Tony era campione del mondo di conversazione, parlava sempre e comunque. Secondo quando rimanevano da soli in ufficio erano soliti chiacchierare del più e del meno e stuzzicarsi a vicenda.
Ziva non riuscì più a stare zitta. Voleva sapere il perché di questo strano comportamento di Tony.
Così appoggiò il fascicolo che stava leggendo e si avvicinò alla scrivania dell'amico.

Rimase a fissarlo finché Tony non alzò lo sguardo.
"Che fai? Testi una delle tecniche che ti hanno insegnato al Mossad? Della serie: fissalo finché non lo metti a disagio? Beh, ci sei riuscita, puoi anche tornare a sedere" disse Tony rimettendosi a leggere.
"Allora sai ancora parlare!" rispose lei.
"Doveva essere una battuta?".
"Sei indisponibile oggi" disse lei.
"Indisponente. E poi, che ti importa?" rispose lui.
"Mi importa. C'è qualcosa che non va, è più che evidente. Ma non so cos'è" spiegò lei.
"Forse non sai cos'è perché non sono affari tuoi" disse lui.
"Vedi, ho ragione. Qualcosa non va. Altrimenti avresti già parlato di cosa ti turba. Adori parlare di te" insistette lei.

Tony non rispose.

"Vuoi dirmi che hai?" chiese lei.
"La smetti per piacere?! Finiscila di farti i fatti miei e torna a lavorare. Mi stai facendo innervosire parecchio. Smettila di assillarmi" disse Tony arrabbiato quasi gridando in faccia a Ziva.

Lei si sentì offesa. Voleva aiutarlo, voleva comportarsi da amica. E lui l'aveva trattata male.
Gibbs che stava scendendo le scale sentì Tony alzare la voce, così si affrettò a chiedere cosa fosse successo.

"Oggi l'agente DiNozzo è piuttosto indisponibile" puntualizzò Ziva.
"Indisponente" la corressero in coro Tony e Gibbs.
"Oh, che pignoli" rispose lei sedendosi.

"Che hai? Perché hai gridato contro Ziva?" gli chiese Gibbs, che in quel momento si sentiva come un padre che interrompeva la lite tra i figli.
"Non mi sento troppo bene, capo" rispose Tony in modo vago.
"Allora va a casa" rispose Gibbs.

Tony non ci pensò due volte, prese le sue cose e tornò a casa.

"Che cosa ha fatto?" chiese Gibbs a Ziva.
"È quello che cercavo di scoprire" rispose lei.

Tornato tutti quanti al lavoro e passarono il resto della giornata a lavorare sulle prove.
Anche se si era un po' offesa per il comportamento di Tony, Ziva non poteva fare a meno di pensare a cosa gli potesse essere successo per farlo reagire così.
In fondo era sua amica, e si presume che gli amici passino sopra a queste cose e siano comunque disponibili.

Così la sera invece di tornare a casa sua, una volta uscita dall'ufficio, decise di andare a casa di Tony.
Sapeva di rischiare un'altra discussione, ma voleva almeno provare.

Bussò alla porta del suo appartamento e attese.
Tony, nonostante avesse sentito, non andò ad aprire. Sapeva che con buona probabilità alla porta c'era Ziva, ma non aveva voglia di parlare con nessuno.
Ziva bussò di nuovo.
"Senti lo so che sei in casa. Ho visto la macchina parcheggiata e dalla strada si vede che hai la luce del salotto accesa" disse lei per fargli capire che sapeva.

"Maledette doti da Ninja" pensò Tony alzandosi dal divano e andando ad aprire. Sapeva che ignorarla sarebbe stato inutile, Ziva era una che non si arrendeva facilmente.

"Ciao" disse lei non appena Tony aprì la porta.
"Ciao. Cosa ci fai qui?" chiese.
"Volevo vedere se andava tutto bene. Hai detto a Gibbs che non ti sentivi tanto bene" rispose.
"Sto bene, tranquilla" disse lui.
"Se lo dici tu. Mi fai entrare o stiamo qui tutta la sera?" domandò Ziva.

Tony la fece entrare. Anche se non voleva ammetterlo, un po' di compagnia gli faceva piacere.

"Ho portato i pop-corn... Pensavo che ti andasse una serata film" aggiunse sedendosi sul divano.
"Se vuoi guardiamo un film, ma non ho fame" disse lui.

Ziva rimase pietrificata. Anthony DiNozzo Jr che non aveva fame, un giorno da segnare sul calendario. Ma questo gli fece anche capire che davvero qualcosa non andava.

"Ok. Mi puoi dire cos'hai adesso?" domandò lei più seria che mai.
Tony non rispose.
"Non so... Qualcuno sta male? Ti sei lasciato con la fidanzata?" provò ad indovinare lei.
"Perché pensate tutti che c'entri una ragazza?" chiese lui infastidito.
"Non cambiare discorso Tony. Voglio solo aiutarti" rispose lei.

Tony la guardò negli occhi, per la prima volta in tutta la giornata.
Dopo un attimo di silenzio decise di spiegare a Ziva il motivo del suo comportamento.

"Kate è morta" disse.

Ziva rimase stupita, non riusciva a capire. La sua mente divagò fino a pensare che lui la stesse incolpando per la morte di Kate. Ma poi tornò a ragionare e capì che non poteva essere quello il motivo.
Gli mise una mano sulla gamba, in segno di conforto.

"Tony, Kate è morta da otto anni. Lo so che è stata una tragedia, ma pensavo che l'avessi superato" gli disse dolcemente.

Lui la guardò, aveva gli occhi lucidi. Ziva era davvero confusa dal suo comportamento.
"Oggi non è nemmeno l'anniversario della sua morte, cosa te l'ha fatta tornare in mente?" chiese.

"No, Ziva. Non capisci... Kate è morta" disse Tony volgendo lo sguardo verso la boccia del suo pesce.
Ziva guardò nella sua stessa direzione vide la boccia vuota e capì.

Si rese conto che probabilmente aveva trovato il pesciolino morto quando era tornato a casa per prendere il distintivo.
Ecco perché al telefono era così allegro e quando era arrivato in ufficio il suo umore era cambiato.

"Kate..." disse a bassa voce rendendosi conto di quale Kate stava parlando.
"Oh, Tony" disse abbracciandolo.

Lui la lasciò fare e appoggiò la testa sulla sua spalla.
Ziva gli accarezzò la schiena e il braccio, voleva confortarlo. Ora finalmente capiva perché era così strano.

Dopo qualche minuto di silenzio Tony parlò.
"Penserai che sono uno stupido" le disse.
"Perché?" chiese lei continuando ad abbracciarlo.
"Sto male perché un pesce è morto, neanche fosse un cane o un gatto" rispose.
"Qualunque animale fosse, tu gli volevi bene. E credo che per te avesse un'importanza più profonda, visto il nome che portava" disse lei.

A Tony scese una lacrima e Ziva gliela asciugò.
Ora si sentiva ancora più stupido. Piangere per un pesce.

"Io ho pianto quando è morta la mia lucertola" disse Ziva nel tentativo di fargli capire che non c'era nulla di male nello stare male per queste cose.

Tony sorrise.
"Avevi una lucertola?" chiese.
"Si" rispose.
"Come mai non sono stupito?" disse ridacchiando.
"Perché mi conosci, come io conosco te" spiegò Ziva.

Tony continuava a rimanere abbracciato a Ziva. Cominciava a sentirsi meglio, ma gli piaceva che qualcuno lo coccolasse.

"Anche se so che è contro le regole volevo chiederti scusa" disse alzando lo sguardo.
"Per cosa?" domandò lei.
"Per come mi sono comportato oggi. Sono stato uno stronzo. Davvero" commentò lui ripensando a quello che le aveva detto.
"Beh, in effetti si. Ma tranquillo, è acqua passata" disse Ziva.
"Però la prossima volta che hai qualche problema, parlane con me. A questo servono gli amici, no?" gli disse accarezzandogli il volto.

Tony annuì e tornò ad appoggiare la testa sulla spalla di Ziva.
"Ti va ancora di vedere un film con me?" chiese lui.
"Certo, cosa mi fai vedere?" rispose.
"Sherlock Holmes" disse accendendo la televisione.
"Pop-corn? Proprio non li vuoi?" chiese Ziva.
"Beh, magari uno o due li mangio" disse Tony sorridendo.

Passarono la serata insieme, l'uno appoggiato all'altra.
Era quasi mezzanotte quando Ziva decise che era il caso di tornare a casa sua. Prima di addormentarsi sul divano di Tony.

Nonostante Tony avesse insistito perché restasse a dormire lì visto che era già tardi, lei decise comunque di andare via.

"Grazie" le disse mentre l'accompagnava alla porta.
"Di nulla. Ricordati che ci sono in qualsiasi momento se hai bisogno" disse Ziva prima di salutarlo.

Quando il mattino seguente Tony si svegliò era di tutt'altro umore.
L'aiuto di Ziva era stato molto importante e si pentì del fatto di non avergliene parlato prima.
Tuttavia fu di nuovo preso dalla tristezza quando, come ogni mattina, si avvicinò alla boccia per dare da mangiare a Kate.

Fu in quel momento che sentì bussare alla porta.
Rimase sorpreso, di solito non aveva ospiti alle sette di mattina.
Andò ad aprire e si ritrovò davanti Ziva.

"Occhioni belli, già sentivi la mia mancanza?" disse riferendosi al fatto che erano stati insieme tutta la sera precedente.
"Vedo che hai riacquistato il tuo senso dell'umorismo" disse lei.
"Comunque no, sono qui per farti una sorpresa" aggiunse mostrandogli un sacchetto trasparente con dentro un pesciolino rosso.

Tony prese il sacchetto per vedere bene il pesce. Rimase senza parole.
"So che non sostituirà Kate, ma almeno non dovrai vedere la boccia vuota" si affrettò a spiegare Ziva.

Tony aprì il sacchetto e mise il pesciolino nella sua nuova casa.
Si avvicinò a Ziva, l'abbracciò e le diede un bacio sulla sommità della testa.
"Penso di avere l'amica migliore del mondo" disse lui.

Lei si lasciò abbracciare per un po' poi chiese "Come lo chiamiamo questo pesciolino?".

Tony pensò un attimo.
"Wanda! Come il film 'Un pesce di nome Wanda' " esclamò lui.
"Non cambi mai, eh?" disse Ziva.
"No" rispose lui convinto.

La prese per mano e insieme si diressero al lavoro.







Angolo dell'autrice:

Eccomi tornata con una OS di questa raccolta! XD
Questa volta ho cambiato un po' genere... Ho messo un Tony un po' triste... Perché ci piace vedere Ziva così coccolosa con il suo Tony!!! XD
Potete dire: sei stata cattiva ad uccidere il pesciolino di Tony... Scusate. L'ho fatto per una buona causa! :D

Comunque questi sono gli effetti della disperazione.
Io rimedio com un po' di love e un po' di Fluff. E perché no, una spruzzata di fun! XD

*finito il momento di pazzia dell'angolo dell'autrice*

Passiamo al dramma: chi di voi guarderà la puntata di domani? Io non so se riesco ad affrontare un altro episodio senza Ziva... Vedrò di farmi coraggio.

Fatevi coraggio anche voi è insieme gridiamo: CBS, #BringBackCote. #WhereIsZiva? #NoZivaNoNcis #NoCoteNoParty

Mi fermo! XD

Baci e alla prossima OS.

Meggie.
  
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