Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Holkay    14/10/2013    8 recensioni
Si chiamava Harry, l’avevo scoperto una sera grazie al suo amico biondo che entrò e gridò per richiamare la sua attenzione.
Era sempre ricurvo sui fogli di quella agenda, con la penna stretta tre le sue lunghe dita.
Scriveva. 10, 100, 1000 pagine a sera.
Holkay xx
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Austin, il mio titolare, finalmente si era deciso a darmi un aumento di stipendio; eravamo io ed Emma a gestire quel locale ma non lo facevamo come delle semplici dipendenti, trattavamo quel bar come se fosse nostro e lui ce n’era grato dato che non si faceva vedere da quelle parti quasi mai.
Aveva messo un po’ di tempo per prendere quella decisione ma quando mi disse che avrei avuto più soldi mensilmente, non persi un attimo per chiamare il proprietario di casa e dire che da lì a poco sarei andata via.
Non che non mi piacesse quell’appartamento ma era in una posizione scomodissima; per raggiungere il lavoro ci mettevo quasi un'ora e i pochi soldi che risparmiavo sull’affitto li spendevo per la benzina.
E così mi ritrovai sommersa da scatoloni.
Ovunque mi girassi vedevo oggetti da impacchettare, vestiti da piegare e dovevo fare tutto nel minor tempo possibile dato che quel giorno avrei dovuto lasciare la casa.
Come mio solito mi ero ridotta all'ultimo momento per sistemare tutto ma le sere che tornavo dal lavoro non ne avevo voglia.
Per fortuna che Emma si era offerta di aiutarmi, sia nell'impacchettare che per il trasloco vero e proprio; la sua macchina era più grande della mia e con un unico viaggio avremmo trasportato tutto.
Piegai gli ultimi maglioni in uno scatolone e sentii finalmente il campanello suonare, era arrivata.
Scesi di corsa le scale per aprirle la porta e la salutai con un veloce bacio sulla guancia.
Ma sei ancora a questo punto Miaaaa!!” urlò appena mise piede nell'appartamento.
In effetti aveva ragione, come mio solito avevo perso tempo facendo nulla, distraendomi con qualsiasi cosa.
Mi accadeva sempre, qualunque cosa io dovessi fare; anche quando dovevo uscire perdevo tempo fino all'ultimo e poi mi arrabbiavo quando i miei amici arrivavano, ovviamente in orario ed io ero ancora in alto mare.
Si Em si, mi conosci è inutile che strilli così” la scongiurai.
Lei tirò un grande sospiro, mettendosi poi all'opera nel sistemare i quadri porta foto nella carta da imballaggio, in modo che non si rompessero nel trasporto.
Io presi il telefono dal tavolo e lo attaccai alle casse, la musica doveva sempre esserci in sottofondo alla mia vita.
Decisi per i 30 Seconds To Mars e premetti play facendo espandere nella casa la voce di Jared.
Insieme ad Emma incominciammo a cantare a squarciagola.
L'estate prima eravamo state al loro concerto lì a Londra ed era stata un'esperienza unica.
La musica ci accomunava molto a noi due, pur se avessimo caratteri diversi.
Ripresi il mio da fare con un umore diverso e quasi non mi pesava più impacchettare tutta quella roba.
All'improvviso però la musica si bloccò facendo echeggiare la mia suoneria dalle casse.
Ma daaaaiii era il mio pezzo preferitoooo” si lamentò Emma.
Feci una piccola corsa per vedere chi mi stesse chiamando.
Il proprietario di casa.
Mi misi un dito sulle labbra per far segno alla mia amica di stare zitta e staccai il cavo dal cellulare.
Pronto” .
Ciao Mia, sono Anthony, ho avuto un contrattempo e non posso venire. Potresti aspettare tu il nuovo inquilino per dargli le chiavi?” ascoltai cosa avesse da dirmi in silenzio.
Si, va bene” risposi poi.
Tra poco sarà lì, ora lo avviso che lo stai aspettando” continuò.
D'accordo”
Grazie mille Mia”
Di niente. Ciao Anthony” lo salutai cordialmente e chiusi il telefono.
Che voleva?” mi domandò Emma.
Anthony era il suo ex ragazzo, era stata lei a presentarmelo quando cercavo una casa. Non si erano lasciati in buoni rapporti ma lei ci teneva ancora.
Le spiegai ciò che mi aveva detto e lei rispose annuendo.
Non ha chiesto di me vero?” domandò.
Scossi la testa; Anthony non era fatto per la mia amica ma lei non riusciva a capirlo, non le aveva mai dato la giusta importanza che si meritava.
Chiudemmo insieme l'ultimo pacco e ci sedemmo sul divano guardando quella casa ormai vuota.
Quante nostre sbronze hanno visto queste mura?!” chiese retorica Emma.
Quante feste e quante ramanzine per la musica troppo alta?!” continuò.
Quante risate?!” aggiunse.
E quante lacrime?!” dissi io amaramente.
Mi mancherà questa casa” ammisi sfiorando il tessuto del cuscino.
Scattai in piedi per reprimere quello stato di angoscia che mi stava per attanagliare e mi diressi nella camera da letto per controllare, per l'ultima volta, se avessi preso tutto.
Sentì il campanello anche se avevo la testa immersa nel vuoto armadio.
Emma puoi andare tu ad aprire?” chiesi alla mia amica.
Non ebbi risposta ma sentì la serratura della porta scattare, che mi fece capire che mi aveva sentito.
Tornai in salone e proprio in quell'istante Emma entrò seguita da una persona; quando la mia amica si spostò io non credei ai miei occhi.
Dietro di lei c'era il ragazzo biondino che era venuto delle volte al bar con Harry.
Mi sorrise imbarazzato dato che lo fissavo senza parlare ma ero rimasta spiazzata da quella notizia.
Tu...tu sei il nuovo inquilino?” domandai balbettando leggermente.
Non avevo imbarazzo nel parlare con lui ma il mio cervello stava già elaborando altro.
Si si” rispose energicamente.
Tieni queste sono le chiavi” gli porsi il mazzo che avevo tra le mani.
Grazie, comunque piacere io sono Niall” si presentò spostando le chiavi nell'altra mano e stringendomi la mia allungata.
Ah già...scusami, Mia piacere”.
Bel nome, inusuale” notò il biondino dagli occhi blu.
È italiano, mia nonna aveva le origini italiane” spiegai senza neanche pensarci.
Il mio sguardo fu attirato dalla mia amica che era rimasta lì impalata durante tutta la conversazione.
Oh e lei è Em..”
Mi sono già presentata, non sono mica maleducata” sorrise, più che a me lo fece verso Niall che ricambiò nello stesso modo.
 
•••


Io e Mia caricammo tutto in macchina e Niall si offrì gentilmente di darci una mano.
Era un ragazzo tranquillo, molto più socievole di Harry.
Avevo una gran voglia di domandargli del suo amico, se gli avesse mai parlato di me.
Il problema è che nessuno aveva messo in mezzo il discorso “Ci siamo visti da qualche parte” e non volevo iniziarlo io.
Lo ringraziai per l’aiuto e salì in macchina.
Emma già era pronta alla guida.
Mise in moto e ci allontanammo dal quartiere.
Em ma hai capito chi è Niall?” domandai vagamente.
La vidi pensarci un po’ su, cercando nella sua testolina bacata un ricordo di quel viso.
No, mi dispiace” rispose ridendo della sua poca memoria.
La solita! È l’amico di Harry, quello che viene qualche volta con lui al bar” le spiegai.
Frenò di botto e ringraziai il cielo che non ci fossero macchine dietro di noi.
Odiavo quando aveva le sue reazioni esagerate anche mentre guidava.
Le colpii forte il braccio per lo spavento che mi aveva fatto prendere.
E tu non gli hai chiesto niente?????” disse quasi urlando, tralasciando il mio gesto di ira.
Scossi la testa in risposta.
Lei si colpì la fronte con la mano.
Sei idiota non c’è niente da fare” sentenziò per poi ripartire.
Raggiungemmo il mio nuovo appartamento.
Lo adoravo letteralmente.
Era a dieci minuti dal bar, a qualche isolato da casa di Emma e vicino alla metropolitana.
Poi l’interno era qualcosa di spettacolare; era un loft ed io desideravo un appartamento così da sempre.
Posizionato all’ultimo piano, aveva solo due stanze; una comprendeva cucina e salone e l’altra era la camera da letto con il bagno accanto.
Una parete era tutta vetrata, dandomi così la possibilità di godere quei panorami che solo Londra poteva offrire.
L’avevo affittato già arredato e i mobili che c'erano per fortuna mi piacevano tanto.
Portammo su i pacchi facendo vari viaggi in ascensore e in meno di mezz’ora era già tutto in casa.
Ma che abbiamo sistemato a fare tutto così bene nelle scatole se dopo nemmeno un’ora lo dovevamo disfare?” mi domandò sarcastica Emma.
Io risi, aveva ragione ma non potevo di certo portamele in mano tutte le mie cose.
Mi aiutò anche a sistemarne alcune ma eravamo stanche e dopo un po’ ci abbandonammo sul divano.
Avevo trovato anche quello compreso nell’arredamento ed era esponenzialmente meglio di quello che avevo prima.
Era a forma di L e prendeva metà sala.
Non era quel solito divano dove non puoi stare rannicchiata con le ginocchia al petto, il contrario.
Questo divano è proprio comodo, bello largo. Giusto per farci…” disse Emma, facendomi capire che stava notando la mia stessa cosa ma il suo cervello stava viaggiando troppo forse.
EMMA!!! Ma è mai possibile che pensi sempre a quello?” la redarguii.
Lei rise sonoramente.
Ma dai non fare la santarellina, sai quante volte ci scoperai su questo divano” concluse rudemente.
Io diventai rossa in viso per la poca finezza della mia amica, sghignazzando per non risponderla.
Chiacchierando decidemmo di andare a mangiare qualcosa insieme per pranzo e poi ci saremmo divise, ognuna nei propri appartamenti.
Il sabato era così, il bar era chiuso tutto la giornata tranne la sera ma io e Emma non riuscivamo a stare lontane.
Dopo pranzato, mi accompagnò al supermercato prima di andarsene; dovevo comprare il giusto essenziale per sopravvivere almeno un giorno in più.
Tornai a casa e mentre sistemavo il cibo in frigo sentii come una cosa dentro che mi opprimeva, io dovevo farlo.
 
•••



La mia macchina l'avevo lasciata nel parcheggio accanto al bar dato che per il trasloco dovevamo usare quella di Emma.
Presi la giacca dalla poltrona, recuperai la borsa da terra ed uscii.
Mi strinsi nelle spalle per il vento che si era alzato e mi incamminai verso l'auto.
Dovevo tornare lì, volevo e dovevo parlare con lui, dovevo conoscerlo.
Accelerai il passo aiutata a mantenere il ritmo dalla musica che emanavano le cuffie nelle mie orecchie.
Arrivai al parcheggio dopo aver salutato qualcuno che conoscevo del quartiere.
Mi misi alla guida e ripercorsi a ritroso la strada che avevo fatto con Emma la mattina stessa.
Stavo tornando al mio vecchio appartamento, con la speranza di trovare Niall lì.
Adoravo guidare, soprattutto con la musica e quando il tempo era così, come quel giorno.
Il cielo pezzato di grigio, il vento che spostava le chiome degli alberi e io rinchiusa nella mio mondo comunemente chiamato auto.
Cullata dai pensieri filosofici che mi accanivano, quasi tutte le giornate, mi resi conto di essere già arrivata nel quartiere.
Cercai parcheggio e scesi raggiungendo con una piccola corsa il mio vecchio palazzo.
Non avevo preparato nessuna scusa plausibile ma poco mi interessava.
Bussai al mio appartamento e attesi una risposta.
La voce del biondino non tardò a rivelarsi.
Niall sono Mia, ho dimenticato una cosa posso salire?” inventai così su due piedi.
Certo” mi disse e pochi attimi dopo era già giù ad aprirmi la porta.
Mi scusai per il disturbo e lo seguii su per le scale, continuando a contemplare quel poco di schiena muscolosa lasciata scoperta dalla canottiera.
Fai come se fossi a casa tua” disse in una risata, facendo ridere anche me.
Mi diressi in quella che era la mia camera da letto cercando il nulla, dato che era solo una scusa.
Per mia fortuna non mi seguì e dopo aver girato a vuoto per qualche minuto, tornai in salone facendo finta di posare qualcosa in borsa.
Trovato, avevo ragione era ancora qui”.
Rimasi a fissarlo aspettando che mi dicesse qualcosa ma non lo fece, si limitò ad imitarmi .
Io comunque ti ho già visto da qualche parte” dissi per punzecchiare la sua memoria.
La ragazza del bar!!!” urlò all'improvviso.
Bingoooo! Il biondo si è svegliato!!
Non feci trapelare nessuna emozione, anzi assunsi un'espressione interrogativa che sembrò andare a buon termine dato che Niall subito spiegò la sua frase.
Tu ed Emma lavorate in quel bar dove veniamo spesso io e un mio amico” ascoltai quella verità che già sapevo.
Ecco dove ti avevo visto” feci la finta tonta e mi sbalordì falsamente.
Sei l'amico di Harry” continuai facendogli capire che conoscevo il suo amico.
Lui sgranò leggermente gli occhi a sentirmi pronunciare il nome.
Vi siete presentati?” domandò.
Si l'altra sera, ero curiosa di dare un nome a quel volto che vedo tutte le sere” spiegai in modo filosofeggiante.
Non era il caso di raccontare a Niall quanto bramassi il suo amico e quanto conoscessi a memoria ogni suo minimo particolare.
Lui rise ma non si sporse più di tanto nel parlarmi di Harry.
Gli piace quel bar” si limitò a dire.
Come mai? Non ha nulla di speciale” risposi cercando di tirargli fuori quante più informazioni.
Dice che lo ispira quel luogo” continuò vago.
Mi stava irritando quel suo atteggiamento; io volevo sapere tutto su di lui.
Decisi di utilizzare modi più “bruschi”.
Quanti anni hai…avete?”.
24 tu?” rispose e sembrò che quella domanda generica lo aveva fatto rilassare, dato che cambiò espressione al volto.
23. Frequentate qualcuno?” domandai secca.
Forse mi stavo esponendo troppo ma a me interessavano quelle notizie.
Niall ridacchiò.
Se intendi sapere se siamo fidanzati la risposta che vuoi è: Harry non è fidanzato”mi disse mettendomi letteralmente in imbarazzo.
Presi fuoco in viso e abbassai lo sguardo per la vergogna; Niall aveva capito tutto.
Scusa è che…” cercai di spiegarmi, di fargli capire che non lo stavo usando.
Tranquilla non gli dirò niente. È troppo misterioso il mio amico, soprattutto con chi non dovrebbe” concluse regalandomi un sorriso.
Continuammo a parlare in piedi al centro della sala fino a quando non lo salutai e lui mi rispose che ci saremmo visti presto al bar.
Avevo ottenuto quello che volevo e in più avevo scoperto che bella persona era Niall.
Il mio piano andava a gonfie vele.






Writer's Corner:
Hi people :3
Mi avete fatto penare per questa nuova FF =(
Mai possibile che nessuno la pensi?! *occhioni lucidi*
Anyway…passiamo al capitolo.
Non è il massimo ma mi serviva per spiegare un po’ la vita di Mia e per iniziare ad avvicinarla ad Harry :3
Che ne pensate?
Questa volta me lo fate sapere in una recensionee?? Pleaseeee
Much Love!!!

Holkay xx





 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Holkay