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Autore: syssy5    15/10/2013    2 recensioni
...aveva una rosa nera sul frontespizio che pareva quasi dipinta, nessuna scritta, nessun fronzolo particolare. Presi quel piccolo libro dallo scaffale per accarezzarne la copertina e svelare l'arcano della sua stampa senza successo, poi lo sfogliai. Rimasi stupita nel constatare che all'intero vi erano solo pagine bianche, non a righe, non a quadretti, nessuna parola, numero o data; nulla di nulla...
[ Questa storia si è classificata quarta al contest ‘Contest Pas a Pas [multifandom e Originali]’ indetto da Fanny_rimes sul forum di EFP ]
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Creature delle ombre'
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La Rosa Nera





Come nasce un mondo

Stavo passeggiando per riportare la spesa a casa, come ogni giorno stavo facendo la stessa strada. Il freddo invernale era giunto prepotentemente e dovetti stringermi addosso la giacca per ripararmi da un freddo spiffero.
Attraversai la strada principale e mi infilai in una fredda via ignorando le macchine che mi sfrecciavano vicine; presto sarei giunta a casa, nel frattempo evitavo di guardarmi intorno, non avevo voglia di incontrare qualche vicino, il mio umore me lo impediva. Il cancello della mia abitazione fece capolino dopo l’ultima curva e proseguendo con lo stesso passo spedito finalmente lo raggiunsi.
Non avevo mai avuto paura a uscire di casa, ma l’insicurezza degli ultimi tempi mi impediva di comportarmi naturalmente e preferivo starmene da sola. Prima di entrare però, non riuscii a impedirmi di controllare la cassetta della posta, abitudine che avevo da sempre e che non era passata nemmeno in quel periodo buio; afferrai il malloppo che vi trovai e in fretta oltrepassai l’uscio.
Appena mi richiusi il portone alle spalle tirai un sospiro di sollievo: ero al sicuro, nulla avrebbe potuto spaventarmi lì dentro. Sorrisi e mi diressi in sala da pranzo per appoggiare il sacchetto con la spesa e la posta sul tavolino. Tra quest’ultima erano presenti un paio di lettere e un sacco di pubblicità. Di solito non degnavo molta attenzione alle cose frivole, ma una locandina attirò la mia attenzione: era di una serie televisiva, dodici puntate da poco più di mezz’ora, l’immagine che fungeva da logo era la stessa rosa nera del mio diario.
Quasi ipnotizzata da quella strana coincidenza, andai al mio computer per saperne di più, internet non mi aveva mai delusa. Tuttavia non trovai nessuna informazione, nulla sulla trama o sul genere narrato, trovai solo le puntate da scaricare. Come trasportata da una forza invisibile iniziai il download dell’intera serie e appena ebbe finito la prima parte cominciai a vederla.
La storia mi coinvolse fin dall’inizio, guardai una puntata dietro l’altra, finché non giunsi all’ultima. La scena finale però fu tutt’altro che una coincidenza.

Un diario con una rosa nera sul frontespizio.
Il diario si apre da solo su una pagina a caso.
Il buio avvolge la stanza e lentamente si trasforma nel grigio nulla.
Nasce un sole, sale dall’orizzonte. Cresce l’erba e qualche pianta, gli animali fanno capolino da tutte le parti.
Il diario è sparito.

I colori impazziscono, l’erba diventa blu, gli alberi gialli e il sole verde.
Gli animali cambiano fattezze, diventano miscugli di altri animali.
Un ragazzo arriva dall'orizzonte, in mano il diario, scrive.
E per ogni cosa che scrive una nuova figura appare nella scena.

Non so bene quanto tempo restai a fissare lo schermo nero quando i titoli di coda smisero di scorrere, la scena finale di quella serie televisiva mi aveva coinvolta troppo.
Finalmente il cursore sullo schermo attirò la mia attenzione e spensi tutto. Era già notte, non mi ero resa minimamente conto che la giornata era già volata via ed era ora di tornare a dormire, ma per la prima volta da quando era iniziata quella strana storia non ne ebbi paura. A dire il vero non riuscivo minimamente a definire il mio stato d’animo in quel momento; una cosa però la sapevo...
Presi il mio diario e descrissi quello che avevo visto: il protagonista della serie – non la trama della serie intera – che scriveva su un diario identico al suo, il sole che sorgeva e portava la vita in un mondo vuoto e spento. Chiusi il diario con una strana pace nel cuore e mi recai in camera da letto stanca e assonnata; in pochi minuti, Morfeo mi prese tra le sue braccia.

E venne il mio sogno, il mio incubo. Il nulla che mi faceva visita tutte le notti. Era sempre lo stesso, spaventoso, grigio nulla. Quella volta però c’era qualcosa di diverso: una piccola e fioca luce ballava in lontananza. Aguzzai la vista senza successo, cercai di avvicinarmi, ma ogni passo non mi portava da nessuna parte. Attesi col cuore in gola, pronta a qualsiasi cambiamento spaventoso che avrei presto incontrato.
Uno sguardo verde acido e un riflesso di grano bruciato stavano camminando verso di me. Era il ragazzo della serie televisiva, lo stesso che scriveva nel diario mentre il mondo intorno a lui si plasmava e di cui avevo scritto io stessa nel mio diario. Come poteva essere lì e soprattutto come poteva brillare di luce? Solo allora mi resi conto di cosa recava con sé: un sole giallo.



Avrei voluto mettere prima questo capitolo, ma la sfortuna ce l'ha con me e mi sono ammalata nuovamente (anche se nell'ultimo periodo sembra che scrivo meglio da ammalata che da sana). Per questo capitolo ho utilizzato un prompt che mi dava una situazione/luogo/sentimento da sviluppare e che doveva essere il fulcro e io ho scelto "guardando l'ultimo episodio di una serie televisiva".
Ancora non sono riuscita a far evolvere la storia come vorrei, avevo già un'idea ma i prompt che mi vengono inviati di volta in volta stanno facendo prendere a questa storia una piega tutta sua, è proprio il caso di dirlo: si sta scrivendo da sola. Nessun nuovo font in questo capitolo, ho utilizzato i precedenti e quindi non li riscrivo.
Ora perdonatemi, sono stanca per l'ora tarda e per il malanno che non vuole lasciarmi, stasera sono di poche parole. Vi saluto, invitandovi come sempre a scrivermi una piccola (piccolissima) recensione, giusto per farmi contenta. ^_^
syssy5

   
 
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