“Mi ami?”
“No.”
“Perché?”
“Non so, così.”
“Se mi amassi vorresti essere la mia ragazza?”
“Beh, sì, immagino di sì.”
“Chi vorresti amare?”
“Non lo so, non c’è qualcuno di preciso.”
“Ma come vorresti che fosse la tua ragazza?”
“Credo una persona schietta, sincera, logica. Non mi piacciono i fronzoli.”
“Ok. E poi?”
“Gentile.”
“Conosci qualcuno che corrisponda a questo profilo?”
“Sì, penso di sì.”
“E questa persona cosa pensa di te?”
“Mi ama.”
“È un bel sentimento. Lo vorresti per te?”
“È già mio, dal momento in cui si è dichiarata a me.”
“Già, hai ragione. Ma cosa dovrebbe fare una persona per avere il tuo amore?”
“Credo dovrebbe dichiararsi.”
“E l’ha fatto. Poi?”
“Dovrebbe essere come ti ho detto.”
“Dici che lo è. Altro?”
“Essermi vicina ma rispettare i momenti in cui voglio essere sola.”
“E lo fa?”
“Sì.”
“Che altro?”
“Ho sempre avuto la fissa delle mani curate.”
“Lei le cura?”
“Sì, sono molto piacevoli.”
“Allora, è una persona schietta e sincera. Sa essere logica senza perdersi in sentimentalismi, eppure è gentile. Ti è vicina ma rispetta i tuoi momenti privati. Ha anche le mani ben curate, e ti ama e te l’ha detto. Eppure non è la tua ragazza. Cosa manca?”
“Dovrebbe baciarmi con una passione che sconvolga ogni logica.”
“Hai ragione.” - La bacia con una passione che stravolge ogni logica. -
“Allora adesso mi ami?”
“Sì.”