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Autore: Burnt Orchid    09/04/2008    9 recensioni
Harry soffre per la perdita di Sirius e viene maltrattato, ma qualcuno di inaspettato viene a salvarlo. Il suo salvatore riesce a ridargli la speranza,e lo aiuta a guarire dalle ferite dell'anima. Sappiate che per me le critiche vanno bene, ma cercate di avere pietà...spero che vi piaccia!
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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ff hp 25

"Severus?"
"Sì, Harry?"
"Era il miglior regalo che io abbia mai ricevuto. Tutto è stato perfetto stanotte. Grazie. Grazie per tutto."
"Volevo che lo fosse. Doveva essere perfetto per il primo compleanno che passi con me. Ma ne passeremo tanti altri insieme. Questo è solo il primo."
"Il primo e il migliore finora, tutore."
Severus aprì gli occhi e sospirò, sembrò felice in quel momento "Presto padre."
"Devo chiamarti così?"
"Così come?
"Devo chiamarti Presto padre?"
Severus ghignò "Tutto purché non mi chiami Sev."
"Okay, presto padre"
"Dormi, moccioso! Spero che tu non russi."
Harry rise un po' "Buona notte."
"Buona notte, presto figlio."
FINE CAP.25





Harry si divincolo svogliatamente dalle braccia di Morfeo.
E da quelle di Severus, che ancora dormiva profondamente.
Harry sorrise un po', era così felice di essere lì.
Severus era il suo salvatore, sempre che non se l'avesse lasciato come avevano fatto finora le poche figure genitoriali che aveva avuto nella vita.
Era ancora molto diffidente nei confronti dell'uomo, anche se cercava di non mostrarlo.
La ferita che Sirius gli aveva lasciato dopo essere scomparso bruciava ancora troppo.

Scosse la testa per non pensarci, e scese le scale per giungere al piano terra.
La sua naturale curiosità stava cominciando a tornare dopo essere stata quasi soffocata dalla paura e dal dolore.
Tentò di aprire ogni porta che vedeva, ma erano tutte chiuse a chiave, avrebbe dovuto chiedere a Severus di mostrargli l'intero manor.
Scendendo le scale, un pensiero si insinuò nella sua mente. Si voltò e cominciò a risalire i gradini di corsa.
Finalmente giunse all'ultimo piano, e la sua mano cercò a tentoni la chiave che ciondolava sul suo petto.
La trovò e---
knock knock!
Si voltò di scatto e sul davanzale della finestra un gufo lo fissava con i grandi occhi gialli.
Harry si avvicinò e prese la lettera che il gufo gli aveva deliverato.

Buon compleanno Harry,
Mi dispiace di non poterci venire a farci una visitina alla tua nuova casa per vederti, ma purtroppo io e Thor siamo in missione. Un lavoretto per Silente. Grand'uomo, Silente. Non posso dirti dove sono e che cosa faccio: è top secret.
Ho saputo cosa ci è successo dai Dursley, Harry. Io lo sapevo che quelli erano della peggior specie. Non ci piacevano proprio.

Qui Harry notò che delle lacrime avevano bagnato la pergamena, ma era comunque leggibile.

Ma per fortuna c'è il professor Piton a prendersi cura di te, adesso. Te lo dicevo, io, che era una brava persona.
Bè, spero che adesso stai meglio, Harry.
Ci vedremo a Hogwarts, così ti racconto delle nuove parole che Gropino ha imparato.

Con affetto,
Hagrid e Thor.

Harry sorrise un po'.
Se c'era una persona che non era cambiata dopo l'inizio della guerra, quello era Hagrid.

Si voltò per aprire il pacco che conteneva la torta che Hagrid aveva fatto per lui, ma altri quattro gufi erano apparsi accanto a quello del guardiacaccia.
Harry sospirò e rimise la chiave al suo posto sotto la maglietta, e si preparò a scartare i regali da parte di Neville, Luna, e Remus, e ad aprire la nuova lettera di ammissione ad Hogwarts.


                                                                        ***


"Cosa stai facendo?"
Harry si voltò e trovò Severus lavato e vestito dietro di lui, con uno sguardo severo.
"Rispondo alle lettere che ho ricevuto stamattina."
"Hai ricevuto delle lettere? Da chi?" Harry sentì l'ansia nella voce di Severus e roteò gli occhi.
Ghignò e gli venne in mente la degna risposta per il professore iper-protettivo "Da Lord Voldemort."
Severus spalancò gli occhi per un attimo, agitato, poi la comprensione si fece strada nella sua mente, e fulminò Harry con lo sguardo.
"Non dire quel nome davanti a me... e comunque, se fossi in te, non scherzerei su una cosa del genere. Allora... la verità: chi te le ha mandate?" E cercò di dare una sbirciatina alle pergamene sparse sul tavolo.
"Me le hanno spedite Hagrid, Remus, Neville e Luna."
Severus, spinto dalla curiosità, allungò una mano per prenderne una, ma Harry la allontanò con uno scatto, decisamente contrario all'immagine di Severus che leggeva le sue lettere.
Credette di vedere un lampo della furia che aveva intravisto nei gesti dello zio Vernon a volte, ma non ne fu sicuro, perché dopo un secondo sentirono il campanello della porta di Prince Manor suonare sonoramente.
Severus sospirò e dirigendosi verso la porta, disse "Finisci di prepararti. Io vado ad accogliere i tuoi amici. Vieni di sotto quando sei pronto."


                                                               
                                                                        ***


Harry scese le scale quasi di corsa, non fidandosi del comportamento di Severus di fronte a Ron e Hermione.
Personalmente, non sapeva se era pronto per vederli.
Sapeva che loro avrebbero fatto domande.
Sapeva che Hermione l'avrebbe guardato con occhi preoccupati.
Sapeva che Ron avrebbe aspettato una mossa da parte di lei prima di esprimere la sua opinione.
Sapeva che lei avrebbe pianto.
Sapeva che il suo migliore amico avrebbe reagito in modo indiscreto.
Sapeva che sarebbero stati tristi per lui.
Sapeva che non avrebbero mai capito fino in fondo quanto aveva sofferto.
Sapeva che sarebbero rimasti, però, e questo gli bastava.

Si riscosse dai suoi pensieri quando Niso gli leccò una mano.
Sorrise.
Forse, a suo modo, gli stava augurando un buon compleanno.
Ora, con il grande cane al suo fianco, si sentiva più calmo, più sereno.
Prese un profondo respiro e varcò la porta del salotto, e fece appena in tempo a vedere delle figure in piedi al centro della stanza, che la sua vista fu oscurata dai capelli castani della sua migliore amica.
"Oh, Harry! Per fortuna stai... snif... bene! Abbiamo saputo... snif... mi dispiace tanto!"
Harry sentì le lacrime di lei inzuppargli la manica della maglia verde.
Si morse il labbro inferiore e le battè delicatamente una mano sulla spalla, a disagio.
Ancora stretto dalle braccia tremanti di lei, lasciò vagare lo sguardo per la stanza, alla ricerca di Ron.
Lo trovò e scoprì che l'amico lo guardava con un misto di malinconia, di gelosia, e di... affetto, anche.
Harry gli sorrise, e lui anche alzò un angolo della bocca "Buon compleanno, amico."
"Grazie, Ron." Sentì Hermione allentare la stretta, e la vide asciugarsi le lacrime rapidamente.
"Buon compleanno!" Esclamò, cercando di riguadagnare il controllo.
Harry annuì e ringraziò, lanciado uno sguardo a Severus, che disse "Credo che sia il momento di darti il mio regalo, così potrò dileguarmi e lasciarvi alle vostre chiacchiere."
Harry era scioccato.
Un altro regalo?
Ed un pacco apparve nelle sue mani: era di forma quadrata, non troppo pesante, e piuttosto fino.
Con uno sguardo curioso a Severus, e un piccolo sorriso, lo scartò.
Una cornice vuota, con un vetro che non proteggeva nessuna immagine.
Bè, non era spettacolare come il primo regalo di Severus, ma... poco male: Harry aveva già deciso quale foto incorniciare.
Prima che potesse ringraziare, Severus aggiunse "Non è quello che sembra. Con questo potrai visualizzare chiunque tu voglia. Ti basterà pronunciare il nome della persona che vuoi vedere e aggiugere la formula Videre, puntando la bacchetta al centro del vetro."
"Wow, Harry! Potrai spiare le ragazze!" Esclamò entusiasto Ron, e poi aggiunse "Me lo farai usare un paio di vol---?" Fu zittito dall'occhiataccia di Hermione.
Harry rise, contento che il suo migliore amico fosse lì a riscaldare l'atmosfera, come sempre.
Piton inarcò le sopracciglia "Veramente, Signor Weasley, non era esattamente a questo che pensavo quando ho comprato questo oggetto raro... E ovviamente, Harry, ti proibisco di usarlo per spiare le ragazze... quando si trovano negli spoiatoi o nei bagni."
Ron fece un ghignò e avvicinandosi all'amico, sussurrò"Bè, Malfoy non è una ragazza, giusto?"
"Ronald Weasley! Tu non cercherai di attaccare briga con Malfoy in questo modo, non se io avrò qualcosa da dire a riguardo!" Urlò Hermione.

Harry sorrise senza fiato, e si rivolse nuovamente a Severus "Posso provare?"
"Tu non puoi fare nessun incantesimo fino all'inizio della scuola, e lo sai. Per ora farò io l'incantesimo. Chi vuoi vedere?"
"Funziona lo stesso con gli animali?"
"Sì. Vuoi vedere la tua civetta?"
"Sì, Severus."
Il professore quasi sorrise all'espressione di Weasley.
Poco male, si sarebbe abituato a sentire quel nome pronunciato dalla bocca del suo migliore amico

Estrasse la bacchetta, e disse "Edvige Videre".









SPAZIO AUTRICE
Mi dispiace, so che vi avevo promesso un capitolo per 2 settimane fa, ma poi sono partita per la montagna, e non ce l'ho fatta a finire il capitolo prima di partire.
Ho deciso di dividere il capitolo "Il compleanno" in 3 parti, e forse potrei arrivare a 4... si vedrà.
Ci saranno un sacco di personaggi in questi capitoli.
Ringrazio
clarissa parker, lily luna potter, Honey Evans, Deny 94, Vale Lovegood, sonsimo, era87, piccola Vero, ranyare, Lady Andromeda (a cui voglio tanto bene), dunky e cougar.
Tenterò di aggiornare presto, e se trovate errori di ortografia li correggerò domani, perché adesso è tardi e non vedo l'ora di andare a letto, ma non voglio farvi aspettare ancora per l'aggiornamento.
Bacioni.
Grazie per le 14 recensioni (record!!! Cerchiamo di superarlo, che dite?)- commentate!








   
 
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