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Autore: didismile94    18/10/2013    7 recensioni
Sono riuscita ad evitare Tokio tutto l'anno,ma ora non posso più farlo. Mia madre si risposa,e, nonostante io la odi con tutta me stessa,devo tornare nella mia città natale per il periodo estivo,per festeggiare il suo stupido matrimonio con un pomposo ministro.
Ho vinto una borsa di studio in prima superiore,e perciò,mi sono trasferita in Europa,lontano da tutti e tutto,e li svolgo una vita tranquilla,come una normale ragazza di diciassette anni,fino ad ora...
Spero di avervi incuriositi almeno un pochino,so di avere un'altra storia in corso,ma non sono riuscita a trattenermi
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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GUAI

 

 

Per quanto cerchi di evitarlo, per quanto buone siano le tue intenzioni. Commetterai degli errori, ferirai delle persone. Sarai ferito anche tu. E se mai volessi rimediare, c’è un unica cosa che si può dire. Perdona e dimentica. È cosi che si dice. È un buon consiglio ma non molto pratico. Quando qualcuno ci ferisce… vogliamo che soffra quanto noi. Quando qualcuno ha torto sul nostro conto, vogliamo avere ragione. Senza perdono, i vecchi debiti rimangono inestinti… le vecchie ferite, inguarite. E il massimo cui possiamo aspirare… è che un giorno… avremo la fortuna di dimenticare. Cit. Grey's Anatomy

 

 

 

Villa No Taisho

Ore: 04:20

 

 

Parcheggio la macchina nel garage e mi volto verso Kagome,la ragazza questa sera ha bevuto decisamente troppo,e ora non fa altro che ciarlare di cose assurde,senza un filo logico.

-Kagome siamo arrivati,devi scendere-

Per la prima volta da quando siamo usciti dal locale ha chiuso la bocca.

La guardo mentre scende dall'auto e tenta di chiudere la portiera più volte senza successo,decido di scendere anche io quando la vedo barcollare pericolosamente e poi sparire dietro la macchina.

-Kagome? Tutto ok?-

Le domando sedendomi accanto a lei,anche io ho bevuto parecchio,ma fortunatamente sono per metà demone,e ciò comporta il fatto che mi ubriaco raramente,il più delle volte sono brillo,esattamente come in questo momento.

-Mi gira la testaahahahah,- Mi risponde lei ridendo e appoggiandosi al mio petto,un improvviso calore si impadronisce del mio corpo.

-Su in piedi piccola ubriacona,ti porto a letto – le rispondo tentando di tirarla su,è meglio se cerco di tenerla il più lontana possibile ,lei si alza anche se con fatica e comincia a camminare appoggiata a me. Arrivati alle scale che portano all'entrata,si china per levarsi le scarpe,e purtroppo ricomincia a parlare usando un tono di voce decisamente troppo alto per l'ora. Non oso immaginare cosa succederebbe se la vedessero in questo stato.

-I miei piedi,che male porca miseria- dice cominciando a salire le scale barcollante,io le sto dietro attento che non cada,i suoi passi sono incerti,potrebbe inciampare su stessa da un momento all'altro.

-Mi sono divertita sai? Era da tanto che non vedevo Sango,e poi quel Buroku è proprio simpatico ahahah. Hai visto la faccia di Kioko quando l'ho battuta? Battuta che parola strana ahahah bat-tu-taahahah- ride,batte le mani,urla,un mix perfetto per svegliare tutti gli abitanti della casa.

-Kagome sta zitta,sveglierai tutti così- le dico tappandole la bocca,lei per tutta risposta si scansa e comincia a correre su per le scale,arrivata in cima si volta verso di me che la sto raggiungendo.

-Scommetto che tu conosci un ottimo modo per farmi stare zitta Inuchan- bisbiglia adesso,consapevole del fatto che posso sentirla comunque,poi ricomincia a correre ed entra in casa,ma prima mi manda un bacio. Anche da ubriaca fa la provocante? É completamente andata.

Quando entro,lei non c'è. Seguo il suo odore su per le scale e arrivo davanti alla porta di camera mia,qui il suo odore si fa più forte. Perchè diavolo è in camera mia e non in camera sua? Che cavolo fa?

Apro la porta,e vorrei morire. Lei è li,di schiena,la zip del vestito tirata giù a metà. Sarà la luce soffusa,sarà che sono brillo,sarà che lei e bella da levare il fiato anche se ubriaca,ma mi avvicino e le cingo i fianchi. Lei sobbalza e si volta verso di me

-Ci hai messo un po' ad arrivare Inuchan.- Odio quel nomignolo,solo mia madre poteva chiamarmi così,ma ora non mi interessa,il mio cervello è completamente in tilt. Le stringo più forte i fianchi e la sollevo da terra,le sue gambe si intrecciano dietro la mia schiena e le nostre labbra si incontro per la prima volta. Non c'è nulla di dolce in tutto cio,solo tanto desiderio e tanta passione.

La sto ancora baciando quando comincio a muovermi e l'appoggio al muro,facilitando le cose per entrambi,mi stacco dalla sua bocca e scendo verso il collo,lo sfioro con la lingua,lo bacio,lo mordo,ci soffio contro,e alle mie orecchie comincia a giungere il dolce suono dei suoi gemiti.

Le sue mani corrono verso la mia camicia,anche se in modo impacciato,riesce a slacciare tutti i bottoni e sfilarmela,ora le sue mani scorrono sul mio petto,facendomi provare dolci brividi di piacere. Tutte queste sensazioni mi stanno facendo andare in tilt,non ho mai provato nulla del genere con nessuna. Piano le sfilo il vestito,mentre la guardo dritto negl'occhi,forse tutto questo non è giusto,nessuno dei due è lucido,eppure adesso non riesco a fare altro che pensare a lei,al suo corpo premuto contro il mio,alle sue mani che mi accarezzano e ai suoi baci. In attimo mi ritrovo steso sopra di lei sul letto,le faccio inarcare la schiena e le slaccio il reggiseno che ricade morbido sul pavimento. Di nuovo mi perdo a guardarla,quante volte avrò pensato che è bella da togliere il fiato?

-Sei bella – le sussurro all'orecchio,di rimando lei sorride e porta le mani verso i miei jeans tentando in tutti i modi di levarmeli,ma senza successo,così decido di darle una mano slacciandone i bottoni,lei fa tutto il resto,con molta calma me li sfila e lancia lontano.

Mi posizione meglio sopra di lei che comincia s trusciarsi contro il corpo,chiudo gli occhi e mi perdo in tutte quelle sensazioni stupende,al diavolo Kikyo,lei è molto meglio.

-Inuyasha – mi chiama con voce incrinata,riporto la mia bocca sulla sua,ma lei si scansa. Che succede ora?

-Che c'è?- chiedo baciandole piano il collo questa volta.

-Devo vomitare- Dice spostandomi da sopra il suo corpo e cominciando a correre verso la porta che sul mio armadio

-Kagome quello è il guardaroba,l'altra porta.- Dico impaurito,va bene tutto,ma non può vomitare tra i miei vestiti!

Passano quindici minuti da quando entra in bagno,non sento alcun rumore e quindi decido di andare a controllare.

Quando entro nella stanza,la trovo stesa vicino alla vasca da bagno,con la testa appoggiata contro la tazza del water,respira tranquilla.

-Tutto bene?- le chiedo sedendomi accanto a lei

Lei annuisce,ma non sembra voler cambiare posizione,così decido di sedermi vicino a lei.

-Se devi vomitare ancora dimmelo- le dico,e lei nuovamente annuisce ma questa volta mugugna anche qualcosa.

-Che hai detto?- domando nuovamente,mi sembra di parlare da solo. Lei si sposta e lascia scivolare la testa sul mio petto,resto stupito dal suo gesto,anche se so che non dovrei,venti minuti fa stavo per portarmela a letto senza tanti problemi.

-Sembro mia madre- mi risponde. Perché dovrebbe assomigliare alla donna in questo momento? Non aspetto molto per avere una risposta alla mia domanda,Kagome ha ricominciato con il suo fiume di parole,molto tristi questa volta.

-Lei era un'alcolizzata,mi sento come lei adesso,e tu stai facendo la mia parte,io buttavo via le bottiglie di gin,le tenevo i capelli quando vomitava,la coprivo con tutti,non ho mai ricevuto un grazie,solo un: tutto questo è colpa tua,tu mi hai rovinato la vita. E invece è lei che ha rovinato la mia,ho visto decine di uomini entrare ed uscire da casa mia,centinai di bottiglie vuote,ma le ho voluto bene comunque,finchè non è arrivato lui. Ha detto che è stata colpa mia sai?-

Mi perdo ad ascoltare le sue parole. Alcolizzata? Decine di uomini? Ma mio padre tutte queste cose le sa? Poi lui chi? Che è successo alla ragazza che respira tranquilla tra le mie braccia?

-Lui chi Kagome?- domando ma non ricevo risposta,mi scosto un po' e noto che si è addormentata.

Aspetto un po' sperando che si svegli,poi decido di portarla a letto,il pavimento non è il luogo migliore per dormire.

L'avvolgo nel lenzuolo e avvicino il più possibile il mio corpo al suo,non so perchè ma ho la sensazione di doverla proteggere. Con il suo profumo che mi manda in estasi,finalmente anche io mi addormento.

 

 

 

 

 

 

Villa No Taisho

Ore: 13.30

 

 

 

Che mal di testa!

Sento qualcuno al mio fianco che si muove e stringe la presa sui miei fianchi,spaventata apro gli occhi e rimango paralizzata. Perchè Inuyasha è in boxer e mi stringe possessivo? Una brutta sensazione si impossessa di me e decido di alzare il lenzuolo per controllare. Merda! Ho solo gli slip addosso! Cosa cavolo è successo? Cerco di ricordare,ma il mal di testa è troppo forte.

Mi guardo in giro e vedo i nostri vestiti sparsi sul pavimento,non sono nemmeno in camera mia!

Piano tento di alzarmi,preferisco evitare situazioni imbarazzanti,e poi se entrasse qualcuno e ci trovasse così,sarebbero guai per entrambi.

Appena mi muovo però,le braccia del ragazzo al mio fianco mi bloccano.

-Dove pensi di andare? - mi domanda con voce impastata dal sonno.

-In camera mia,dove dovrei essere. Che cavolo è successo? Noi due abbiamo...? - chiedo lasciando la domanda in sospeso.

In un attimo mi ritrovo sotto di lui,non tento nemmeno di coprirmi,la notte precedente avrà sicuramente visto tutto quello che voleva,inutile fare la pudica ora.

-Ti dispiacerebbe così tanto se avessi fatto qualcosa?-

La testa mi pulsa in maniera odiosa,i postumi della sbornia s stanno facendo sentire forte e chiaro.

Penso alla domanda di Inuyasha,mi dispiacerebbe se fossimo andati a letto assieme? No,direi di no,mi dispiace non ricordarmelo. Non è il primo con cui vado a letto dopo una serata di baldoria,ma almeno di tutti gli altri mi ricordo,anche perchè se faccio festa e vado con qualcuno solitamente non sono mai ubriaca,è una mia : se vuoi andare a letto con qualcuno mai bere tanto,non si sa mai cosa potrebbe succedere.

-No,non mi dispiacerebbe,solo che non ricordo nulla e questo va contro le mie regole- rispondo levandomelo di dosso.

Ho bisogno di sciacquarmi la faccia e di una boccata d'aria,in questa stanza sembra che le pareti vogliano schiacciarmi.

Mi alzo,prendo i miei vestiti e mi chiudo in bagno.

Mi guardo alla specchio e per poco non urlo. Qui urge un trattamento di emergenza. Con un elastico che trovo sul piano del lavandino mi lego i capelli,poi passo i polsi e la faccia sotto l'acqua fredda. Mi sento strana,come se qualcuno mi stesse schiacciando il cuore. Ripeto l'operazione fatta poco prima ma niente,il mio cuore non sembra volersi calmare. Ok Kagome,respira,non è il momento di farsi venire un attacco di panico,per cosa poi?

È da quando ho dodici anni che questi “dolci” attacchi fanno parte della mia vita,le ho provate tutte,ma niente continuano a perseguitarmi.

Piano il mio cuore rallenta e io posso vestirmi.

Esco dalla stanza da bagno e trovo Inuyasha che mi aspetta,anche lui si è vestito,più o me. Indossa solo dei semplici pantaloni di tuta.

-Senti,qualsiasi cosa sia successa tra noi due,sappi che tutto questo non ci lega,io non sono tua,tu non sei mio o cose del genere. Tornerà tutto come prima. Chiaro il concetto?- chiedo fredda senza guardarlo.

Non posso permettermi di mostrarmi debole davanti lui,non posso farlo davanti a nessuno a dirla tutta.

-Kagome,guarda che non è successo nulla,stava,ma poi tu sei scappata in bagno a vomitare,quindi non preoccuparti.- mi risponde tranquillo avvicinandosi. Troppo vicino.

-In compenso mi hai raccontato qualcosa su di te.- continua fermandosi di colpo a pochi centimetri da me.

Merda! Che ho detto?

-Cosa ti... ti ho detto?- Cerco di rimanere impassibile ma non riesco,tento di ricordare ma la testa sembra voler esplodere,il cuore accelera di nuovo il battito.

Ricordi,troppi ricordi dolorosi della mia infanzia mi riempiono la testa. Basta.

Vi prego lasciatemi stare,io ho dimenticato.

 

Certo,come no Kagome.

 

-Nulla di importante hai detto qualcosa su tua madre,su delle bottiglie di gin – comincia vago – e su un uomo,ma sono sicuro che vaneggiavi per colpa della sbornia giusto? Oppure con te vale il detto in vino veritas? - continua.

No!

Non posso davvero aver raccontato certe cose a lui! Non posso,maledetta me!

Non gli rispondo,apro la porta e comincio a correre,scendo al piano inferiore e faccio per uscire di casa,ma qualcosa,o meglio qualcuno,mi blocca il passaggio.

-Dove pensi di andare signorina?-

La voce di mia madre mi arriva stridula alle orecchie. Non lei,non ora. È l'ultima persona che speravo di incontrare.

Alzo lo sguardo e incontro il suo: altri ricordi,altro dolore,di nuovo il cuore che aumenta i battiti. Lei è la causa di tutto questo,lei è la causa della mia sofferenza.

-Non sono affari tuoi mamma- le rispondo tentando di scansarla,ma lei si mette nuovamente in mezzo.

-Eccome se sono affari miei! Stamattina dovevi scegliere il tuo abito per il matrimonio,ma non c'eri,non ti sei svegliata perchè ieri notte hai deciso di darti alla pazza gioa e di tornare a casa ubriaca! Pensavi che non lo sapessi è? Inu ha sentito tutto! Non è un comportamento che si addice ad una signora Kagome,e finchè abiterai sotto questo tetto ti proibisco di tenere una simile condotta!-

Comincio a tremare,vedo il futuro marito di mia madre ed i figli,mio fratello compreso,avvicinarsi richiamati dalle urla della donna davanti a me.

Sussulto quando Sota si avvicina talmente tanto da sfiorarmi il braccio,so che sta tentando di calmarmi,ma non ci riesco,ho fiumi di parole da dire,tanta rabbia da liberare.

-Strano,quando eri tu quella che beveva come una spugna nessuno poteva dire nulla! Perchè se sei tu a farlo,allora si che è un comportamento da signora,se sei tu a comportarti da puttana facendo entrare in casa chiunque allora si che va bene! Ma se è Kagome che lo fa allora il discorso cambia vero mamma? - urlo spingendola. Inuyasha scatta in avanti,ma il fratello lo blocca,non faccio in tempo a guardare di più,sono troppo presa da mia madre.

-Portami rispetto Kagome! Non puoi parlarmi così,sono pur sempre tua madre!-

Eccole,le parole che aspettavo,mi rimbombano in testa.

-Non farmi ridere! Tu non sei mia madre,sei solo la donna che mi ha messo al mondo! Anzi nemmeno quello,perchè se sono qui adesso lo devo solo a papà,e questo lo sappiamo entrambe. Non porterò mai rispetto ad una come te,mi fai schifo!- urlo ancora.

Sciaf!

Uno schiaffo,nulla di più.

Il silenzio più assoluto,nessuno parla,nessuno respira.

La mano di mia madre è ancora ferma a mezz'aria,il mio sguardo ancora puntato verso un angolo della stanza.

-Tu,piccola ingrata che non sei altro! Come ti permetti di parlare così di me? Ti ho perdonato tante cose Kagome,non merito questo trattamento. Tu,sei stata lo sbaglio più grande della mia vita!- urla,e poi si tappa la bocca.

Eccola qua la grande donna.

Non le rispondo,ho sentito queste parole troppe volte. La spingo di lato e corro via.

Voglio andarmene da questo inferno,voglio andare in posto tranquillo,dove nessuno può trovarmi,voglio sparire.

Non so come mi ritrovo in garage,e un'idea malsana mi colpisce.

Il cervello continua a ripetermi di non fare cavolate,ma c'è una parte di me che urla più forte.

Spinta da quella voce salgo su una macchina qualsiasi,le chiavi sono già al loro posto. Perfetto.

Metto in moto e parto.

Non hai la patente dice il mio cervello. Chissene frega rispondo.

Non dovresti fare certe cazzate continua. Non mi importa mi dico mentre passo il cancello della villa e mi immetto nella strada.

Non sai dove andare. Troverò un posto rispondo.

Se ti scoprono sarai nei guai,potresti finire in galera. Sempre meglio che in quella casa.

Giro per Tokyo fino allo sfinimento,per fortuna,per strada non c'è la polizia che fa controlli. Mi fermo solo quando arrivo a destinazione.

I gradini del tempio Higurashi,non mi sono mai sembrati così infiniti,non li percorro,non voglio entrare in quella casa,non voglio vedere mio nonno,non oggi,non è la giornata ideale.

Mi sedio e aspetto per un tempo infinito.

Quando il mio respiro si calma e il cuore ricomincia a battere normalmente,decido di risalire in macchina,non ho voglia di andare a casa,potrei chiudermi da qualche parte e tornare a notte fonda,quando tutti dormono,fare le valige e tornare a Parigi,a casa.

Si,farò così.

Riparto,continuando a guardare il tempio che si allontana sempre di più attraverso lo specchietto retrovisore.

Mi ritrovo in centro,le strade stranamente non sono molto trafficate,mi guardo attorno e i miei occhi vengono attirati da un negozio di liquori.

Potrei fermarmi,prendere una bottiglia e scolarmela in macchina,così,solo per dimenticare tutto e tutti per un po' mi dico. E lo faccio,parcheggio,scendo e entro nel negozio.

-Buon pomeriggio – dice una voce dietro a un bancone quando sente il rumore della porta che si apre,non c'è nessuno oltre a noi due. Ma cosa mi aspettavo? Non è un supermercato,qui la gente viene solo per comprare alcolici.

-Salve – rispondo cortese,e comincio a girare per il negozio finchè non trovo lo scaffale con quello che cerco: tequila.

Prendo una bottiglia e mi dirigo verso la cassa. Il cassiere mi guarda sospettoso per un po',poi mi fa uno scontrino e dopo che l'ho pagato mi sorride gentile.

Almeno non mi ha dato la scocciatura di dover tirare fuori il documento falso.

Salgo nuovamente sulla vettura e solo ora mi fermo a guardarla e capisco che se tornerò a casa,morirò sicuramente. Ho preso l'auto di Inuyasha senza nemmeno accorgermene. Merda,merda e ancora merda!

A questo pensiero se ne aggiungono altri,e la mia coscienza si fa sentire.

Sono quasi andata a letto con il mio nuovo fratello,ho litigato con mia madre,ho rubato un'auto,che non potrei guidare visto che diciassette anni e non ho la patente,anche se in realtà sono una guidatrice provetta,ho appena comprato una bottiglia di tequila in uno stupido negozio gestito da un vecchietto. Una cazzata dietro l'altra Kagome. Complimenti.

Metto in moto,e spinta da un nuovo moto di rabbia verso me stessa questa volta,prendo la strada per tornare a villa No Taisho.

Va tutto bene continuo a ripetermi,hai fatto una cavolata,eri arrabbiata e in piena crisi di panico,capiranno,e anche se non lo faranno non importa,perchè te ne andrai stasera stessa.

Presa da questi pensieri,non mi accorgo di star andando un po' troppo veloce e che davanti a me c'è una pattuglia di pulizia e che uno di loro ha messo fuori una graziosa paletta bianca e rossa.

Ora si che sono nella merda fino al collo.

Mi fermo,pensando che forse,se collaboro,non mi chiederanno nulla.

Abbasso il finestrino e sorrido come se nulla fosse.

-Buon pomeriggio agente,ho forse fatto qualcosa che non va? - chiedo

Lui guarda attentamente l'interno della macchina,e nota la bottiglia sul posto del passeggero,perchè diavolo non l'ho messa nella borsa?

-Signorina lei stava andando a 90 chilometri orari dove il limite è 50,quindi si ha fatto quindi si,ha fatto qualcosa che non va – afferma lui.

-Oh! Che stupida,ero distratta e non me ne sono accorta,mi dispiace,non accadrà più signore – rispondo civettando.

Ti prego cascaci,ti prego.

-Certo,ma devo comunque metterle la multa signorina,patente e libretto prego.-

Valutiamo le diverse possibilità:

a) Mettere in moto e correre via sperando che non riesca a prendere il numero di targa.

b) Mettermi a piangere dicendo che mi hanno appena rubato il portafogli e stavo giusto andando a denunciarne il furto.

c)Dire la verità e passare molto probabilmente la notte in carcere per i seguenti motivi: guida sprovvista di patente,eccesso di velocità,possesso di alcolici da parte di un minore, e dulcis in fundo,furto d'auto.

Fantastico. Davvero fantastico.

-Signorina si vuole dare una mossa? - dice cominciando a scaldarsi,ha fiutato qualcosa,glielo leggo in faccia.

-Ehm... veramente io... ecco,è una storia davvero strana ma vede – balbetto,non so che dire,mi arrampico sugli specchi,e lui lo capisce.

-Lei non ha la patente vero? - mi chiede.

-Ehm... no- lo faccio,dico la verità.

-Scenda dall'auto signorina-

Due ore dopo,mi trovo seduta in una cella,su una panchina fatta in cemento. È stato come essere in un film,mi hanno sequestrato l'auto,tutti i miei effetti personale,mi hanno preso le impronte digitali e mi hanno anche fatto fare quelle stupide foto con il cartello.

Tra qualche minuto verranno a prendermi per farmi fare una telefonata,devo trovare qualcuno che possa pagarmi la cauzione,una cifra decisamente alta.

Potrei telefonare a Sango,so il suo numero a memoria,ma purtroppo è minorenne,e non credo disponga di quella cifra.

Mia madre non se ne parla,mio nonno morirebbe se sapesse che sono in galera,mio padre sta troppo lontano da qui,l'unico che posso chiamare è Sota,sperando che mi passi Inuyasha senza farsi beccare da nessuno,e che lui decida di aiutarmi. Ci spero.

Dieci minuti dopo,mi ritrovo con il telefono all'orecchio,aspettando che mio fratello mi risponda.

< Pronto?>

< Sota,sono Kagome>

< Sorellona finalmente! Dove sei?> urla lui dall'altra parte della cornetta.

< Sota non urlare! Ora ascoltami bene: cerca Inuyasha senza farti beccare da nessuno e passamelo>

< Ok,ma si può sapere dove sei? Ti sei messa nei guai?> mi chiede preoccupato.

< Più o meno,poi ti spiego,ora ti prego trova Inuyasha non ho molto tempo> rispondo guardando la guardia che batte le dita sull'orologio da polso.

Un'attimo di silenzio e poi sento la voce del mio probabile salvatore dall'altra parte del telefono.

< Brutta stronza! Ti sei fregata la mia auto! Cosa diavolo hai al posto del cervello eh? Lo sai che se ti beccano me la sequestrano! Spero per te che non sia successo nulla di grave!>

Ecco,ora sono sicura che rimarrò qui per un bel po',ma infondo me la sono cercata.

< Ehm,Inuyasha,io... scusami,non mi ero accorta che fosse la tua auto. Comunque ora ho un problema più importante>

< Che hai fatto?>

< Sono in carcere,mi serve che mi paghi la cauzione,senza dire niente a nessuno>

Sento una risata,che dura vari secondi.

< Mi prendi per il culo vero?>

< Si,mi piace telefonare alla gente per dirle che sono in carcere> rispondo scocciata. Come fa a pensare una cosa del genere?

< Modera i termini se vuoi che ti salvi il culo ragazzina> risponde e poi aggancia.

Cazzo! E adesso? Mi tira fuori da qui no?

Kami,se esistete,vi prego,vi scongiuro,tiratemi fuori da qui.

 

 

 

 

Salve a tutti =)

Wow sette e dico sette commenti per il capitolo precedente... ma è moooolto contenta =)

Grazie tante a tutti =) naturalmente anche a chi ha solo letto.

Dunque,parliamo di cose serie: Che ne dite del capitolo? Bel casino eh? Lo so,lo so.

Inuyasha salverà Kagome oppure la lascera dov'è? E quando e se sua madre verrà saperlo cosa accadrà?

Ho svelato una piccola parte del passato della protagonista che ne dite?

Fatemi sapere,lasciate un commento se vi fa piacere,perchè sono molto contenta di leggere le vostre opinioni

 

Kiss <3<3<3<3

Didismile

  
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