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Autore: drunkonlove    19/10/2013    4 recensioni
-Uno Shirley Temple per favore.- disse Debby appoggiando i gomiti sul bancone del bar.
-Per me un Long Island.- disse Tom sistemandosi accanto a Debby.
-Arrivano subito.- disse il barista.
-Stai benissimo.- disse Tom cingendo la vita di Debby con un braccio -Sei stupenda, togli il fiato.- le sussurrò all'orecchio facendola rabbrividire.
-Grazie.- disse Debby con voce flebile.
Ecco perchè non voleva andare a quella stupida sfilata, ci sarebbe stato Tom e ci sarebbe stato anche Nathan, e non aveva la minima idea di come avrebbe gestito la cosa.
-E' da tutta la sera che ti fisso, non riesco a staccarti gli occhi di dosso.- disse Tom lasciandole una scia di baci sul collo.
-Non qui Tom.- disse Debby nel tentativo di respingerlo.
-Natahn non dovrebbe lasciare sola una ragazza così bella.- le sussurrò Tom riprendendo a lasciarle delicati baci sul collo.
-Ecco a voi.- disse il barista posando sul bancone davanti ai ragazzi i due drink.
-Grazie.- sorrise Debby.
-Andiamo in un posto dove possiamo stare io e te soli?- chiese Tom sorridendole maliziosamente.
-Non credo sia il caso.- disse Debby bevendo un sorso del suo drink.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA FESTA



Era una fredda giornata di dicembre, l'aria era gelida e il sole non faceva capolino nel cielo da una decina di giorni.
Tom stava guidando verso Whitstable, una cittadina di circa trentamila abitanti nella contea del Kent, accanto a lui Debby dormiva profondamente e a tenergli compagnia in quel viaggio era la radio sintonizzata su una stazione sportiva.
Quando Debby e Tom avevano lasciato casa della ragazza l'orologio appeso alla parete del soggiorno segnava le sette e dieci e Tom contava di raggiungere Whitstable per le nove. Il programma della giornata comprendeva passeggiata sulla spiaggia e pranzo in un locale tipico del luogo, per poi fare ritorno a Londra e trascorrere il pomeriggio insieme  casa del ragazzo.
 
-Quando hai detto che arrivano i tuoi genitori?- chiese Debby stringendosi nella sua giacca.
-La prossima settimana, però il giorno preciso ancora non lo sanno.- rispose Tom portando un braccio dietro le spalle della ragazza.
-Credi che gli piacerò?- chiese Debby guardandolo.
-Ti adoreranno.- le sorrise Tom -Quando ho chiamato mamma per dirle che mi ero fidanzato e che questa volta avevo intenzioni serie si è quasi messa a piangere, era felicissima.-
-Sei serio?- chiese Debby stupita.
-Serissimo.- rispose Tom baciandole la testa -Non vede l'ora di conoscerti.-
-E se non gli piacessi? Se non fossi quella che si aspettava?- disse Debby preoccupata.
-Impossibile.- disse Tom lasciandole un bacio a fior di labbra -Tu invece quando mi presenterai tua mamma?- chiese poi stringendola a sè.
-Quando arriverà.- disse Debby guardando verso il mare.
-E quando arriverà?- la incalzò Tom.
-Un paio di giorni prima di Natale.- rispose Debby tornando a guardare la spiaggia davanti a sè.
-Che tipo è?- chiese Tom richiamando l'attenzione della ragazza.
-E' una donna sveglia e determinata ma anche dolce e divertente.- rispose Debby sorridendogli -Andrete sicuramente d'accordo.-
-Una donna da sposare.- affermò Tom guardandola.
-Già.- sospirò Debby -Capisco perchè papà si fosse innamorato di lei.- aggiunse con un velo di tristezza nella voce.
Debby e Tom rimasero qualche istante in silenzio, continuando a camminare sulla spiaggia stretti l'uno all'altra. Tom aveva compreso che il divorzio dei suoi genitori era ancora una ferita aperta e molto profonda per Debby e, per quanto cercasse di nasconderlo, aveva sofferto e ancora soffriva tanto per questo.
-Fame?- chiese Tom interrompendo il silenzio.
-Un po'.- ammise Debby guardandolo.
-Conosco un posto dove si mangia davvero bene, ti va?- chiese guardandola.
Debby annuì e insieme si incamminarono verso il lungomare fermandosi poche centinaia di metri dopo davanti a un vecchio locale in mattoni con l'insegna consumata dalla salsedine e dal vento.
I due ragazzi furono accolti da una graziosa signora sulla sessantina, probabilmente la moglie del proprietario, che li fece accomodare in un tavolo accanto a una delle grandi finestre che davano sul mare. Il locale non era molto grande ma era ben tenuto ed frequentato per lo più da gente del posto, era dicembre e di turisti da quelle parti se ne vedevano raramente.
 
Dopo aver pranzato a Whitstable Debby e Tom fecero ritorno a Londra dove arrivarono verso le quattro di pomeriggio.
-E adesso che si fa?- chiese Debby lasciandosi cadere sul divano.
-Io una mezza idea ce l'avrei.- rispose Tom sorridendole maliziosamente.
-Non ne ho voglia Tom.- disse Debby guardando il ragazzo -Mi hai fatto camminare tutta la mattina e adesso sono stanchissima.-
-Se la metti così allora ce ne staremo qui a guardare un po' di tv.- disse Tom sedendosi accanto alla ragazza.
-Sei arrabbiato?- chiese Debby accoccolandosi al ragazzo.
-Ti sembro arrabbiato?- chiese Tom iniziando a baciarle dolcemente il collo.
-No.- sorrise Debby alzando con un dito il mento del ragazzo per poi unire le sue labbra con quelle di Tom.
-Ti amo.- disse Tom stringendo a sè Debby.
-Anch'io ti amo.- disse Debby lasciandogli un bacio a fior di labbra.
La televisione del salotto era ancora spenta e la casa era silenziosa, in lontananza si udì il rumore di un'auto che frenava e pochi istanti dopo quello di una portiera che sbatteva.
-Mi sa che abbiamo visite.- annunciò Tom alzandosi dal divano.
-Sicuro?- chiese Debby guardandolo.
-Sicuro.- le sorrise Tom un istante prima che il campanello suonasse -E potrei dirti anche chi è.- aggiunse dirigendosi verso l'ingresso.
-Se è per questo anch'io immagino chi possa essere.- disse Debby ridendo -C'è solo una persona che verrebbe a casa tua a quest'ora senza preavviso: mio fratello.-
Tom raggiunse l'ingresso e, dopo aver aperto il cancellino, girò la chiave nella serratura del portone d'ingresso.
-Mia sorella è qui?- chiese Max quando ancora era a una ventina di metri da Tom.
Tom annuì sorridendo.
-Immaginavo.- disse Max raggiungendolo.
-Cosa ti porta da queste parti?- domandò Tom spostandosi per lasciar entrare l'amico.
-Grandi notizie.- disse Max togliendosi la giacca.
-Bene ... credo.- disse Tom chiudendo il portone d'ingresso.
-Salve.- disse Debby sorridendo andando ad abbracciare Tom.
-Ciao Deb!- disse Max stringendola a sè -Tutto bene?-
-Tutto bene.- sorrise Debby schioccandogli un bacio sulla guancia -Ho sentito che hai grande notizie!- aggiunse entusiasta Debby tornando in salotto.
-Già.- disse Max seguendo la sorella.
Tornati in salotto Debby e Tom si accomodarono sul divano, Max invece rimase in piedi davanti a loro.
-Ho un lavoro gente, da lunedì sarò personal trainer in una palestra del centro.- annunciò Max sorridendo.
-Non ci credo!- esclamò Debby sgranando gli occhi.
-Non è possibile.- disse Tom ridendo.
-Ragazzi, credetemi, è la verità.- disse Max serio guardandoli.
-Il mio fratellone.- disse Debby andando ad abbracciare il fratello -Sono fiera di te.- aggiunse poi soddisfatta.
-Complimenti amico.- disse Tom battendogli il cinque.
-La domanda adesso é ... riuscirà a non farsi cacciare dopo una settimana?- disse Debby suscitando la risata di Tom e Max.
-Lo spero.- disse Max incrociando le dita.
-Io direi di festeggiare.- propose Tom.
-Sono d'accordo.- sorrise Max -Che ne dite di uscire a cena noi tre e Rachel?-
-Io veramente avevo pensato a qualcosa di più ... grande.- disse Tom lasciandosi cadere sul divano.
-Grande quanto?- chiese Debby spaventata.
-Grande.- rispose Tom guardandola.
-Tom io so cosa hai in mente e non credo sia una buona idea.- disse Max sedendosi accanto all'amico.
-Invece secondo me è una buona idea.- ribattè Tom -E' dal compleanno di Siva che non organizziamo una festa di quelle che dico io, mi sembra giunta l'ora.-
-Io ribadisco che non la trovo una grande idea.- disse Max dando una pacca sulla spalla all'amico -Però la casa è la tua, la vita pure ... fai quello che vuoi.- aggiunse alzandosi dal divano.
-Te ne vai?- chiese Debby notando che il fratello aveva indossato la giacca.
-Sì.- rispose Max schioccandole un bacio sulla guancia -Ci si vede ragazzi.- aggiunse prima di sparire dalla vista dei ragazzi e uscire dalla casa di Tom.
Tom e Debby erano di nuovo soli, il ragazzo se ne stava sul divano con lo sguardo perso nel vuoto mentre Debby era in piedi e lo osservava.
-Io credo sia una buona idea.- disse Debby rompendo il silenzio -Insomma, è solo una festa.- aggiunse mettendosi comoda accanto a Tom.
-Vuoi dire che per te andrebbe bene?- chiese Tom voltando la testa verso di lei in modo da riuscire a guardarla negli occhi.
-Esatto.- sorrise Debby appoggiando la testa al petto del ragazzo.
 
Tom aveva passato il pomeriggio a mandare messaggi e fare telefonate per assicurarsi che alla sua festa ci fosse mezza Londra e Debby l'aveva aiutato, armandosi di pazienza e buona volontà. Mentre Tom amava le grandi feste, quelle feste dove di solito non conosci nemmeno un terzo degli invitati, se non per sentito dire, Debby preferiva le serate in compagnia degli amici più cari ma ogni tanto nemmeno a lei dispiaceva divertirsi un po'.
-Sono già arrivati i tre ragazzi che devono stare al bar?- chiese Tom sistemando delle ciotole di patatine qua e là.
-Credo di sì.- disse Debby togliendo i cuscini dai divani -Questi li metto in camera tua?-
-Meglio.- le sorrise Tom.
Debby salì le scale lentamente per evitare di cadere e,una volta raggiunto il piano superiore, entrò in camera di Tom e lanciò i cuscini sul letto.
-C'è ancora qualcosa da fare?- urlò Debby affacciandosi alla ringhiera del primo piano.
-No, tranquilla.- le rispose Tom.
Non rimanendo più nulla da sistemare prima dell'inizio della festa Debby decise di vestirsi. Ormai aveva metà del suo guardaroba a casa di Tom e non le fu difficile trovare qualcosa di carino da mettere, optò per un abito con top in pizzo a maniche corte e gonna a ruota nera, ai piedi decise di indossare un paio di sandali bianchi di vernice con tacco a cuneo e plateau.
-Quanta eleganza!- disse Tom entrando in camera.
-E' troppo?- chiese Debby voltandosi a guardarlo.
-Sei stupenda.- le sorrise Tom unendo le sue labbra con quelle della ragazza.
-Non hai risposto alla mia domanda.- sottolineò Debby voltandosi verso lo specchio per sistemarsi i capelli.
-No, non è troppo, se è questo che vuoi sapere.- disse Tom sedendosi sul letto.
-Perfetto.- gli sorrise Debby.
-Sai se Max alla fine ha deciso di venire?- chiese Tom guardando Debby prendere posto sul letto accanto a lui.
-No.- rispose Debby alzando le spalle.
-Sembrava quasi arrabbiato oggi quando se n'è andato.- osservò Tom ripensando all'atteggiamento dell'amico.
-Già.- sospirò Debby -Ma non riesco a capire il motivo.-
-Forse era solo un po' stanco.- suggerì Tom.
-Forse.- disse Debby passando le mani sulla gonna del vestito -O forse voleva solo passare una serata tranquilla con Rachel.-
 
Erano le undici e mezza e la festa era iniziata da un paio d'ore, la musica risuonava in tutta la casa e gli invitati sembravano divertirsi parecchio.
Debby, Charlotte e Nareesha si stavano scatenando in pista, Jay era da qualche parte a bere birra insieme a Siva che cercava di tenerlo sotto controllo, Nathan se ne stava seduto in un angolo del salone a chiacchierare con Percy mentre Tom era salito nella postazione del dj e si stava divertendo a mettere le sue canzoni preferite.
Gli unici a mancare all'appello erano Max e Rachel che avevano disertato la festa preferendo passare una tranquilla serata in uno ristornate lungo il Tamigi.
Tom e Debby non se l'erano presa molto, avevano intuito che Max aveva dei pensieri per la testa e avevano preferito non insistere.
-Ragazze vado a prendere da bere, volete qualcosa?- chiese Debby guardando Charlotte e Nareesha.
-Per me nulla.- rispose Nareesha continuando a scatenarsi a ritmo di musica.
-Anche per me niente.- le sorrise Charlotte.
-Torno subito.- disse Debby voltando le spalle alle ragazze cercando di farsi strada tra le decine di persone che popolavano la sala.
Una volta raggiunto il bar Debby si appoggiò al bancone e attese che uno dei baristi le prestasse attenzione.
-Buonasera.- esordì Nathan appoggiandosi al bancone accanto a lei.
-Ciao Nate.- disse Debby sorridendogli.
-Come va?- chiese il ragazzo allentandosi il nodo alla cravatta.
-Bene.- rispose Debby sforzandosi di guardare il ragazzo negli occhi -Tu?-
-Si tira avanti.- sospirò Nathan.
Nonostante avessero chiarito tra loro c'era ancora un certo imbarazzo per come era finita la loro storia, non si erano visti molto nell'ultimo periodo e la maggior parte delle volte che gli era capitato di trovarsi soli si erano limitati a conversazioni noiose sul tempo e su quello che stava succedendo in Inghilterra in quel periodo, niente di personale, niente che riguardasse la loro vita o i loro progetti.
Anche quella volta la conversazione si era arenata praticamente subito e un velo di imbarazzo era sceso sui due, per fortuna uno dei tre baristi si accorse di loro sciogliendo la tensione del momento.
-Cosa posso offrirvi ragazzi?- chiese il ragazzo sorridendo.
-Per me un mojito.- rispose Debby ricambiando il sorriso.
-Anche per me un mojito, grazie.- le fece eco Nathan.
-Arrivano subito.- disse il barista allontanandosi da loro.
-Ti stai divertendo?- chiese Nathan provando nuovamente a instaurare una conversazione.
Debby si limitò ad annuire e Nathan capì che quella era la fine della loro conversazione. Nathan si sentì in imbarazzo più del solito, capiva benissimo di non essere il benvenuto nella vita di Debby in quel periodo ma non riusciva a spiegarsi del tutto il motivo. Lui provava ancora dei sentimenti forti per lei e forse lei lo sapeva, ma inizialmente gli era sembrato che anche Debby volesse mantenere comunque un rapporto di amicizia, ultimamente però la ragazza mostrava chiari segni di opposizione a questa amicizia e Nathan si stava ormai rassegnando.
-Ecco a voi.- sorrise il barista mettendo sulla porzione di bancone occupata dai due ragazzi i mojito.
-Grazie.- sorrise Debby prendendo il suo -Ci si vede in giro Nate.- aggiunse allontanandosi e scomparendo tra la folla.
-Ci si vede.- disse Nathan quasi sussurrando, sicuramente Debby non l'aveva sentito.
In pochi secondi Debby fu di nuovo da Charlotte e Nareesha e riprese a scatenarsi sulle note dei pezzi che Tom si divertiva a mettere, Nathan invece rimase appoggiato al bancone con in mano il suo mojito, nella testa mille pensieri e nel cuore l'amore che ancora provava per Debby.
 
Casa Parker si stava lentamente svuotando, la festa stava volgendo al termine e ormai solo i più temerari, e resistenti, erano rimasti sulla pista da ballo.
Debby e Tom si erano chiusi in camera del ragazzo per stare un po' soli.
-Ti è piaciuta la festa?- chiese Tom accarezzando la porzione di schiena della ragazza lasciata scoperta dalla profonda scolatura del vestito.
-E' stata epica.- rispose Debby slacciando lentamente uno a uno i bottoni della camicia di Tom.
-Addirittura epica?- chiese Tom quasi sorpreso.
-Proprio così.- sorrise Debby lasciando che Tom si togliesse la camicia.
-Sono contento che tu ti sia divertita.- disse Tom baciandole il collo -Ma la parte migliore viene adesso.- aggiunse sorridendole per poi sfilarle delicatamente il vestito.
-Lo so.- disse Debby aiutando il ragazzo a disfarsi dei pantaloni.
Debby si lasciò cadere sul letto e Tom si distese sopra di lei reggendosi con le braccia per non farle male.
-Sicuro che non ci disturberà nessuno?- chiese Debby guardando Tom.
Il ragazzo non fece in tempo a rispondere perchè la porta si aprì di colpo e la figura di Nathan apparve davanti ai loro occhi. Tom e Debby si guardarono increduli e imbarazzati, senza avere la più pallida idea di cosa dire o fare.
Nathan intanto era fermo sulla soglia con lo sguardo pieno di rabbia e la mascella serrata, teneva gli occhi fissi sul corpo di Debby, quasi come preso dal desiderio di farla sua per un'ultima volta.
Guardandolo meglio Debby e Tom notarono che Nathan doveva aver bevuto abbastanza e probabilmente non era pienamente cosciente di quello che stava facendo, per questo ogni mossa o parola azzardata poteva provocare una tragedia.
Tom si alzò con cautela dal letto e fece qualche passo verso Nathan ma prima che potesse raggiungerlo Nathan gli si scagliò contro e con un pugno lo prese in pieno volto, lasciandolo stordito e sanguinante sul pavimento.
Debby osservò la scena senza riuscire a credere ai suoi occhi, incapace di agire.
Conosceva Nathan da tre mesi e gli era sempre sembrato un ragazzo tranquillo, uno di quelli che non amano cacciarsi nei guai ama desso tutte le sue certezze stavano venendo meno, anche il dolce e sensibile Nathan aveva un lato oscuro.
Quando Tom trovò finalmente la forza di rialzarsi Nathan lo colpì nuovamente in volto, facendolo ricadere di nuovo a terra.
-Mi dispiace.- mormorò Nathan voltandosi verso Debby -Mi dispiace.- ripetè guardandola negli occhi prima di dirigersi barcollando verso la porta aperta e varcarne la soglia.
Solo dopo essere uscito dalla stanza Nathan si rese veramente conto di quello che aveva appena fatto e guardandosi le mani insanguinate si maledisse per aver agito impulsivamente.




















salve c:

quanto tempo è passato dall'ultimo capitolo? decisamente troppo e mi scuso per questo *occhi dolci*
ringrazio di cuore tutte le buone anime che aspettano pazientemente secoli per leggere il capitolo successivo, quelle che recensiscono e quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate sfghjkl grazie :3
spero il capitolo sia uscito decentemente visto che l'ho scirtto a pezzi lol
fatemi sapere cosa ne pensate! c:
un garnde bacio a todos X
  
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