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Autore: ChrisAndreini    19/10/2013    5 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

 

19|10|13

Caro diario, 
Scusa se non ti ho scritto ieri, ma è stata una giornata piuttosto deludente e faticosa.
La bambina a cui devo fare la babysitter mi ha costretta a vedere cartoni animati tutto il pomeriggio, così ho dovuto fare i compiti di sera, ed ero così stanca che non sono riuscita a scriverti.
Meglio che spiego meglio questa storia di Lily.
La madre ha detto che non mi paga per il tempo trascorso con lei, ma da quanto si diverte in quel tempo. Quindi, se la faccio divertire, gioco con lei, e la aiuto a fare i compiti mi paga molto, se la lascio a se stessa mentre mi faccio i cavoli miei e lei si annoia, non mi paga.
Ieri non aveva compiti, quindi abbiamo visto i cartoni Disney tutto il giorno.
Mi pare fossero: La Sirenetta, Cenerentola e Biancaneve.
E’ stata una noia abissale, e, nota ulteriormente negativa, mi chiedeva di farle il riassunto per vedere se seguivo, o di spiegarle termini che non capiva.
Alla fine, per fortuna, si è divertita, il problema è che la madre voleva che facessimo qualcosa di più costruttivo, e non mi ha dato molti soldi.
Ma che razza di sistema è!!!
Comunque ieri non è stato niente, NIENTE, rispetto a oggi.
Mia madre dà lezioni di piano a pagamento, era il suo lavoro prima che le fosse stata diagnosticata la leucemia, ma dato che ora sta abbastanza bene ha deciso di riprovarci.
Oggi doveva venire un ragazzo a provare, ma non me ne sono curata molto finché non hanno bussato alla porta.
Sono andata io ad aprire, dato che mamma stava un attimo al telefono, e mi sono ritrovata nientepopodimeno che…
ALEXANDER JEFFERSON!!!!!!!!!!
-Ciao secchiona- mi ha detto a mo’ di saluto, ed io per tutta risposta gli ho chiuso la porta in faccia.
Mamma mi stava raggiungendo, e mi ha detto che era lui il suo nuovo studente.
Io avevo voglia di tirare un pugno al muro.
Ma perché non me le dice queste cose?!
Poi ha aperto gentilmente la porta e ha accolto l’ospite, che mi ha guardato come se fossi pazza.
Io me ne sono tornata in camera per fare il progetto per lunedì, ma non riuscivo a concentrarmi e ho deciso di lasciar correre e farlo domani.
Ho completato tutti i compiti e siccome non me la sentivo di iniziare un macchinario ho deciso di disegnare un po’.
Un’altro dei miei hobby è il disegno, ho la camera tempestata di ritratti, disegni di oggetti, figure umane inventate, progetti e paesaggi.
Ho deciso di disegnare una persona inventata, e in pochi tratti ho completato una ragazza dai capelli rossi vagamente familiare.
Ad un’occhiata più attenta ho capito che era pressoché identica ad Ariel de “La Sirenetta” ed ho buttato il disegno nel cestino.
Così ho deciso di di fare un ragazzo, e quasi inconsciamente ho fatto Alexander.
Stavo per stracciare anche lui, ma ho deciso di tenerlo solo per poterlo bersagliare di freccette se prova a battermi nei voti o in altre cose.
Ho continuato a disegnare per un po’, poi ho deciso di fare il ritratto di Lily, magari se le piacerà convincerà la madre ad aprire il portafogli.
Verso le sette ho sentito il pianoforte smettere di suonare, e ho deciso di scendere per la cena.
La mamma stava apparecchiando… per cinque!
Le ho chiesto che aveva intenzione di fare e lei mi ha risposto che aveva invitato il ragazzo nuovo per cena, e che devo iniziare a mettere da parte la guerra fredda e iniziare a fare amicizia con qualcuno.
Durante la cena il ragazzo nuovo ha tenuto viva la serata, persino papà è rimasto a tavola più del solito, e mio fratello lo ha preso molto in simpatia.
Mamma sorrideva come se fossimo una famiglia felice, ed io non ho parlato per tutto il tempo, tenendo lo sguardo fisso sul piatto e trattenendo le lacrime.
Perché una cosa è prendermi la scuola, un’altra è prendere il mio posto anche in famiglia!
Alla fine mi sono alzata, ho ringraziato mamma per la cena (come al solito, non sono maleducata) ed son andata in camera mia.
Dopo cena mamma mi ha richiamato per salutare il nostro ospite, e ci mancavo poco che non lo prendessi a pugni. Lu mi ha fatto la solita espressione di superiorità e mi ha detto un ciao saccente.
Io gli ho sussurrato ciao che se volessi dire: “ti auguro una morte lunga e dolorosa” e finalmente il mollusco se n’è andato.
La cosa peggiore è che si è trovato bene, e dovrò sopportarlo due volte la settimana.
Che ho fatto nella mia precedente vita per meritarmi questo? 
Di certo qualcosa di orribile!!!
Ti scrivo domani.

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Ieri non ho avuto il tempo di scrivere, quindi recupero oggi.
Povera Valery, il nemico è entrato anche dentro casa sua, chissà se col tempo faranno amicizia o si odieranno sempre di più.
Al prossimo capitolo!

   
 
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