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Autore: TheCapo91    19/10/2013    2 recensioni
Se avete letto le prime serie del manga e giocato ai rispettivi giochi apprezzerete tutte le sfumature del racconto e i relativi riferimenti presenti.
La storia vede come protagonisti molti personaggi-chiave del manga, come Red e Blue, insieme al ranger Ignotus, mio alter ego, e altri personaggi inediti. Insieme affronteranno il folle Ixor e la sua Gilda delle Ombre, in un mondo dove i cattivi sanno usare un coltello al pari di una Pokèball e i buoni sentimenti devono fare i conti con il dolore e la diffidenza...
Il primo capitolo era stato concepito come autoconclusivo, ma ho iniziato ad affezionarmi ai personaggi e ho deciso di renderlo una serie.
Una storia dedicata ai veri fan, alla scoperta del più grande mistero della prima generazione dei Pokèmon.
Genere: Avventura, Azione, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blue, Nuovo personaggio, Prof Oak, Red
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le origini del mito'
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Il ritorno del mito


 




Ignotus galleggiava in aria, cercando di trovare la strada. Il Tunnel Roccioso era più complicato di quanto non si fosse aspettato e quella era la terza volta che si ritrovava la strada sbarrata dalle rocce. La sua capacità di attraversare le pareti si estendeva fino ad un determinato punto, questo Misdreavus glielo aveva spiegato molto bene: doveva individuare al più presto l’uscita senza l’ausilio di scorciatoie.
Poi gli parve di sentire qualcosa in lontananza, che assomigliava ad una melodia allegra e vivace e il suo istinto Pokémon ne fu irresistibilmente attratto. Seguì un folto drappello di Geodude che facevano la sua stessa strada e arrivò in una ampia stanza, dove ai quattro angoli pulsavano le casse acustiche da cui proveniva la musica. Per un attimo si beò di quella sensazione e chiuse gli occhi, in preda ad un intimo brivido di appagamento: quella melodia metteva una gran voglia di ballare e attorno a lui vide Zubat volteggiare in cerchio a tempo di musica e Geodude dondolare sul posto, ammaliati dalle note…
Poi però considerò la presenza di tecnologie umane in una grotta così profonda e decise di seguire le impronte che portavano a quel posto a ritroso. Non aveva visto esseri umani nella grotta, quindi con ogni probabilità quella traccia lo avrebbe condotto all’esterno. Ben presto si accorse di non aver bisogno neppure di seguire la pista; tutti i Pokémon della grotta sembravano dirigersi nella stessa direzione e Ignotus capì che stavano convergendo in massa, verso l’uscita.
Poi all'improvviso sussultò, in preda ad acuto attacco di nausea: era come se il suo stomaco fosse in preda ad una scarica di contrazioni e i suoi pensieri per un attimo si offuscarono. Si fermò a riposare in una cavità laterale del tunnel che stava percorrendo e, dopo pochi minuti, il malessere si attenuò. Ignotus aveva il terribile presentimento che fosse successo qualcosa di spaventoso non molto lontano da lì, ed era sicuro che quel qualcosa fosse il motivo del suo viaggio. Con il cuore in gola, si costrinse a riprendere il cammino e il suo corpo d’ombra fluttuò in avanti, seguendo la scia di Pokémon selvatici…


Immobile e terribile, Missingno era comparso al centro della piazza, tra lo scienziato e l’allenatore; leggermente sospeso a mezz’aria, riluceva della stessa sostanza indefinibile dei numeri dei Pokémon corrotti, nero e scintillante.
La sua sola presenza significava per Red dolore e morte; come il suo sguardo si posò su quella creatura, l’allenatore rivisse ancora una volta la scena che lo aveva tormentato nel sonno per tutto quel tempo. Gli scalini infiniti, la pesantezza della porta, il volto di Ignotus… E poi lo sparo.
Indietreggiò, sconvolto: anche Poliwrath e Venusaur, i suoi due ultimi Pokémon ancora in grado di combattere, sembravano annientati dalla sua comparsa.
- Finalmente! Dopo tutto questo tempo, avrò il potere!
L’urlo di Ixor spezzò il silenzio che era calato su Lavandonia e risuonò più folle che mai.
- Mi hai chiesto quale fosse il mio obiettivo, ragazzino? Beh, eccolo qui! – esultò lo scienziato, indicando Missingno con un lungo dito tremolante.
- I numeri che vedi sul corpo dei miei Pokémon non sono altro che la semplice emanazione dello stesso potere di Missingno. Il simile conosce il simile. Ero certo che se avessi raccolto in un unico punto una fonte di disperazione e dolore sufficiente, i numeri avrebbero richiamato lui, l’essenza stessa del Caos!
- Dopo essere stato scaraventato in quella città infernale, ho compreso che il mio grande sogno, il più audace dei miei esperimenti aveva avuto successo! Il Pokémon del tuo compagno ha generato un dolore e una tempesta energetica talmente eccezionali da riuscire a infrangere la soglia del Caos!
Red gli rivolse uno sguardo indecifrabile.
- Se solo avessi avuto le apparecchiature in grado di trattenere e asservire i suoi poteri, a quest’ora starei plasmando un nuovo mondo… E questo ritardo lo devo solo a voi due ficcanaso!
Il volto di Ixor si tramutò in una maschera di fredda gioia.
- Ma ora… Ora che ho questi numeri… Nulla mi impedirà di farlo!
Dalla schiera alle sue spalle emersero un Primeape e un Feraligatr, entrambi neri come la pece.
- È ora che compia il mio destino… Andate, mie creature, eliminate la loro futile resistenza!
Venusaur e Poliwrath volsero lo sguardo sul loro allenatore, in attesa di ordini, ma la sua espressione gelò loro il sangue.
Il volto di Red era stravolto, ma accennava ad un sorriso. Un sorriso orribile, simile a quello di Ixor nei suoi folli momenti di ilarità.
In ciascuna mano teneva una Pokèball: appena gli avversari si mossero verso lui scattò in avanti, lanciandole.
- Pagherai per tutto questo, Ixor! Oggi avremo la nostra vendetta!

Il Vaporeon e l’Houndoom appartenuti ad Ignotus balzarono fuori dalle sfere, i denti scintillanti e gli artigli snudati e, con un ruggito sanguinario, si lanciarono in una carica spericolata.
Houndoom fu il primo a raggiungere il suo obiettivo e azzannò brutalmente il braccio destro del Primeape: nonostante il vantaggio del tipo e la potenza fornita dai numeri, il Pokémon corrotto non riusciva a scrollarselo di dosso e Houndoom emise una vampata di fuoco nero, senza lasciare la presa; le fiamme velenose che uscirono dalla sua bocca ustionarono anche il suo stesso muso, ma il Pokémon non vi badò, cercando solo di infliggere quanti più danni possibili all’avversario.
Nel frattempo Vaporeon insidiava il Feraligatr nemico con fulminei balzi e unghiate letali all’addome: il Pokémon alligatore cercò più volte di contrattaccare con uno dei suoi micidiali morsi, ma il suo avversario portava a segno un assalto dietro l’altro senza sosta, incurante del pericolo.
Red stesso era partito alla carica contro Ixor, cercando in tutti i modi di tenerlo alla larga da Missingno, che continuava a restare immobile centro della piazza.
Lo scienziato sorrise davanti alla ferocia del suo avversario ed evitò con facilità ogni suo colpo.
- Piccolo sgorbio – sibilò schivando il pugno di Red – sei patetico!
L’uomo parò il calcio traverso dell’allenatore e gli assestò una violenta ginocchiata allo stomaco, facendolo cadere ai suoi piedi.
Senza sforzo, lo sollevò per il colletto e avvicinò il viso al suo.
- I tuoi occhi – sibilò Ixor – i tuoi occhi sono pieni di determinazione… Ma noto anche qualcos’altro… E’ un qualcosa di familiare...
Sogghignando, lo allontanò con una spinta e il ragazzo atterrò malamente di schiena.
Anche i Pokémon di Ignotus, dopo l’impeto iniziale, cominciavano ad accusare i primi colpi; il Primeape nero si era liberato e aveva costretto Houndoom a terra, tenendolo ben fermo con le massicce zampe, mentre la coda di Vaporeon era stata catturata dalle potenti mandibole di Feraligatr, che la bloccavano in una stretta tremenda.
- E’ come ti ho detto prima – disse Ixor guardando Red, che era ancora steso a terra – il forte trionfa, il debole soccombe.
Si volse quindi verso Missingno e Red rimase lì, impotente. Soltanto un miracolo dal cielo poteva impedire allo scienziato pazzo di raggiungere il suo obiettivo…

Ixor era a pochi metri da Missingno, quando dal cielo effettivamente cadde qualcosa.
L’uomo fece un balzo indietro e nell’esatto punto dove prima poggiava i piedi, ora vi era un piccolo macigno dalle braccia muscolose.
- GEODUDE! – urlò il Pokémon, vibrando leggermente.
L’uomo scattò di lato, ma non fu abbastanza agile e venne investito in pieno dall’attacco Esplosione del Pokémon Roccia.
Rotolò sulla strada ghiaiosa per diversi metri e cercò di rialzarsi, ma proprio in quel momento calò su di lui una fitta nube di Zubat, che lo centrò in pieno petto gettandolo nuovamente nella polvere.
- Bel colpo! – trillò Blue, dall’alto del suo Jigglypuff – preso in pieno! Chi è il prossimo?
Scelse un altro dei Geodude che aveva portato a bordo e lo lanciò verso un Weezing coperto di numeri, abbattendolo.
Red cercò di rimettersi in piedi e trattenne il fiato.
Davanti a lui, tutta la valle a nord di Lavandonia brulicava di Pokémon selvatici. Geodude e Graveler a perdita d’occhio rotolavano a gran velocità verso le creature corrotte di Ixor, disperdendole, mentre innummerevoli Golbat guidavano frenetici stormi di Zubat in devastanti attacchi aerei.
Red scorse Frost in piedi sul suo Staraptor, più in alto di tutti, che coordinava gli attacchi e quasi non lo riconobbe: il Ranger era serio e concentrato e impartiva con fermezza gli ordini tramite il suo Styler di cattura, coordinando i Graveler e i Golbat che presiedevano i vari gruppi di Pokémon selvatici. Con una notevole capacità strategica, Frost li indirizzava verso i punti tattici necessari ad accerchiare le forze nemiche, attaccandole da ogni lato.
- Non permetterò che quel mostro l’abbia vinta a causa del tuo orgoglio, Red! – gli urlò dal cielo – Che ti piaccia o no, ti aiuteremo a sconfiggerlo!

Gli ultimi raggi del sole illuminavano uno spettacolo incredibile: sembrava che la montagna stessa si stesse ribellando, inviando i suoi figli a cacciare quelle creature abominevoli, a ristabilire l’ordine naturale. 
L’esercito di Ixor era caduto nel panico e i Pokémon corrotti venivano schiacciati dalla soverchiante superiorità numerica di quelli selvatici, uno dietro l’altro.
- È quello il Pokémon creato da Ixor? – mormorò Blue, volando sopra Missingno – Solo guardarlo mi dà i brividi… Non posso lasciare che quel pazzo gli si avvicini… Indietro!
Lo scienziato cercava disperatamente di avvicinarsi alla creatura, ma ogni volta la ragazza gli scagliava contro un Geodude, costringendolo ad arretrare.
- No… Non finirà così! Non di nuovo! – strepitò lo scienziato – sono troppo vicino per arrendermi adesso!
Ixor era pazzo, ma non stupido. Alzò gli occhi al cielo e notò Frost che indicava la via ai Pokémon man mano che arrivavano dal Tunnel Roccioso. Senza dubbio era il ragazzino sullo Staraptor a dirigere l’attacco…
L’uomo corse verso gli ultimi suoi Pokémon scampati all’assalto e afferrò rudemente il primo che gli capitò a tiro, un Exeggutor.
- Abbatti quell’uccello! – urlò indicandolo – inventati quello che vuoi, ma abbattilo!
Gli occhi del Pokémon oscuro si illuminarono e un bieco fascio di energia viola scaturì dalla testa centrale; lo Staraptor, già affaticato dal carico che portava, inclinò leggermente le ali e schivò di un soffio lo Psicoshock nemico.
Imperterrito, l’Exeggutor cominciò a ruotare sul posto come una trottola, lanciando Semitraglia da tutte e tre le sue bocche, mentre i numeri sul suo corpo brillavano di una malevola luce oscura.
L’attacco che ne derivò non era particolarmente potente, ma risultò impossibile da schivare allo già stremato Pokémon Volante. Uno dei semi colpì lo Styler sul braccio di Frost e all’improvviso tutti i Pokémon selvatici smisero di lottare.
- Maledizione! – imprecò fra sé Frost, mentre quelli tornavano lentamente al Tunnel Roccioso – non riesco più a comunicare con loro e Staraptor non regge più la stanchezza. Sarà meglio atterrare…
Mentre il Ranger perdeva quota, lo scienziato si voltò verso Missingno, ancora sotto la protezione di Blue.
- È ora di libersi della piccola rompiscatole sul palloncino rosa. Usa Mazzuolegno!
L’Exeggutor, sebbene fosse ancora stordito dalla veloce rotazione dell’attacco precedente, si scagliò con tutte le sue forze sul Jigglypuff della ragazza, colpendolo in pieno: immediatamente dopo l’impatto, però, il suo corpo si trasformò in vapore nero e scomparve nell’aria notturna.
L’urto, comunque, aveva sbilanciato Blue che cadde a terra con un grido.

Durante l’assalto, Red era riuscito a recuperare le forze sufficienti ad alzarsi: con fatica, si trascinò vicino a Missingno, costringendosi a sopportarne la vista. Era quella la causa di tutto il disastro, la causa della follia di Ixor, la causa della morte del suo amico…
Esattamente dall’altro lato, Ixor si avvicinava lentamente, stravolto dalla battaglia almeno quanto lui. I due si ritrovarono così, separati solo da quella creatura così ambigua e terribile, senza Pokémon di cui poter disporre.
- Non ti arrendi mai, non è vero? – provocò lo scienziato – Ho sconfitto i tuoi Pokémon e respinto l’agguato dei tuoi amici… Ho provato indiscutibilmente la mia superiorità su ciascuno di voi… Ma tu sei ancora qui, a mettermi i bastoni fra le ruote, a impedire la realizzazione del mio destino… Perché fai tutto questo, ragazzino?
Red lo guardò negli occhi e il dolore gli esplose nel petto.
- Perché io ti odio! – gridò con tutta la forza che aveva.

Il silenzio cadde ancora una volta nella città di Lavandonia e la fragorosa risata di Ixor risultò empia in un momento così solenne.
- Tu mi odi? – disse Ixor – Tu mi odi? Ma questo è eccezionale! Davvero straordinario!
Red non capì e lo scienziato gli puntò contro l’indice.
- L’ho visto nei tuoi occhi, un attimo prima che quei ragazzini interferissero… Era odio. Oh, sì che lo era… Ma come puoi pensare che il tuo odio possa vincere su di me? L’odio è una fonte di potere incredibile, lo sai? Da dove pensi che derivi il mio potere? Ma io ho saputo odiare molto più di te, ragazzino.
Ixor allargò le braccia.
- Ho odiato i Pokémon e gli uomini attorno a me, ho odiato il mondo e tutti i suoi abitanti, ho odiato me stesso perché non riuscivo a raggiungere il mio obiettivo! E’ l’odio che mi ha spinto a questo, l’odio che mi scorre nelle vene mi ha spinto a cercare la soluzione a tutti i problemi, e la soluzione si trova proprio davanti a noi!
La materia oscura di cui era composto Missingno risplendette più vivida che mai.
- Non potrai sconfiggermi con così poco potere, ragazzino. È proprio nell’odio che risiede la mia vera forza e tu non puoi contrastarla…
- No.

Sia Red che Ixor sobbalzarono, guardandosi attorno. La voce che aveva appena parlato era diversa da qualsiasi altra che avessero mai udito prima. Distinta e allo stesso tempo lontana, si era propagata in tutto l’ambiente con una chiarezza che le parole umane non avrebbero mai potuto avere. Era una voce telepatica.
Red vide un Pokémon Spettro fluttuare nel cielo notturno e avvicinarsi lentamente, fino ad arrivargli esattamente davanti agli occhi.
- Ciao, Red. È da un pezzo che non ci si vede…
Il Misdreavus lo guardò intensamente per alcuni secondi, gli occhi rossi che rilucevano al chiarore della luna.
E poi Red riconobbe quella voce. Non appena ci riuscì, i lunghi capelli del Misdreavus si illuminarono di luce e dal Pokémon emerse la sagoma evanescente di un ragazzo, con i capelli raccolti in una larga fascia bianca.
- Impossibile – sussurrò Red - Ignotus…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nota dell’autore: Anche questo capitolo non presenta nuovi glitch. Voglio però lasciarvi con il sottofondo di Lavandonia remixato epicamente, per dare la giusta atmosfera alla situazione.
http://www.youtube.com/watch?v=LWLdhVxsz0o
  
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