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Autore: _blackpearl    10/04/2008    3 recensioni
E' una ff da leggere con leggerezza, dove protagonisti sono i gemelli Kaulitz ed una ragazza, Sara, che se li ritroverà in casa. E' sogno o realtà?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questo è il primo capitolo!^^ Spero vi piaccia!^^ Buona lettura!
CAPITOLO 1:SORPESA INASPETTATA


Era il primo di agosto.
Fuori e in casa faceva un caldo bestiale nonostante fossero appena le 7 del mattino.
Mi ero alzata dal letto e spalancato le finestre della camera, forse in cerca di un filo di vento fresco...ma niente... così mi rilasciai cadere a peso morto sul letto,tornando a fissare quel bianco soffito.
In casa regnava ancora il silenzio anche se, vista l'ora, papà si sarebbe svegliato a minuti per andare a lavoro. Eppure quel pacifico silenzio fu interrotoda qulacos'altro...voci. Mi alzai, (tanto ormai non riuscivo più a prender sonno) e,aprendo la porta, mia madre mi passò davanti con una pila di bianche lenzuola e coperte che svolazzavano qua e la, correndo come una forsennata verso il salotto. Ed ecco spuntare dietro di lei mio padre che,sbadigliando, mi da il buongiorno.Non si sa il perchè ma negli ultimi giorni, i miei genitori erano diventati schivi e silenziosi con me. Mi avevano accennato ad una sorpresona ma non avevano lasciato trapelare nessun'altra buona informazione. Dicevano che per il mio bene e quello di qualcun'altro, era meglio che non mi dicessero nulla.
-Papà, cosa sta facendo la mamma?-chiesi fissandola sconvolta.
-Niente di speciale cara-disse papà-ha semplicemente sbagliato nel calcolare i tempi...
Io continuavo a non capire ed ecco riapparire mia madre con la scopa in mano e correre in cucina.
-Diavolo, mi restano solo 4 ore! Devo darmi una mossa...-urlò iniziando ad agitare quella scopa a destra e a manca.
-Papà...scusa, potresti spiegarmi cosa diavolo sta succedendo??? Posso sapere ora cos'è questa sorpresa di cui tanto parlate???-chiesi ormai sconcertata.
-Suvvia...hai potuto pazientare per una settimana, non puoi farlo per qualche altra ora?? Mi dispiace solo che non potrò essere qui a vedere la tua faccia quando vedrai di cosa si tratta!- disse uscendo fuori casa.
-Ma papà...-troppo tardi...aveva chiuso la porta d'ingresso alle sue spalle.
-Mamma...tu puoi...-mi rivolsi allora a lei senza speranza.
-Sara ora zitta! Torna a letto!!! Oddio, non posso presentare loro una casa in questo stato!- farfugliò correndo in camera sua.
Bene, nessuno voleva rivelarmi cosa stesse succedendo e cosa mi sarebbe aspettato; così, rassegnata, tornai sotto le coperte. Dalla finestra ormai spalancata entrava un venticello molto fresco, che scostava leggermente le tende e rinfrescava la stanza. Puntai la sveglia per le 11 in punto,presi il mio orsetto e mi addormentai abbracciandolo.

Drin Drin Drin

Ecco la sveglia che puntale mi fece tornare alla realtà. Mi alzai dal letto stirachiandomi e uscii dalla mia camera. Indossai la prima maglia che trovai sottomano e una gonna di jeans un pò stropicciata. Nel resto della casa c'era un dolce profumo e guidata dal mio fantastico olfatto da cane da tartufi arrivai in cucina dove mia mamma si concedeva un minuto di riposo con un cappuccino.
-Vedo che la casa brilla come oro...-osservai prendendo il pacco di biscotti e sedendomi con lei.
-Be...tua mamma non è una pigrona come qualcun altro...-disse guardando il forno.
-Cosa vorresti dire?-le chiesi fissandola con aria truce.
-Niente...niente...uhm...credo che la torta sia pronta...-disse alzandosi e prendendo le presine per cacciare dal forno il dolce senza bruciarsi.
-Senti mamma...qui la cosa mi puzza...tu che tiri a lucido tutta la casa, sei già bella che vestita e profumata e poi prepari anche una torta...posso sapere cosa sta succedendo?
Inizio ad arrabbiarmi...
-Sara...lo vedrai...sarà una cosa che ti lascerà senza parole...non posso dirti nulla...poi mi ringrazierai...e non poco...-disse con un sorriso a 32 denti.
-Mamma ma...-cercai di replicare ma lei non me ne diede modo.
-Ora non ho tempo da perdere cara...sono già le 11 e un quarto...arriveranno a minuti...ora vado un attimo in bagno...-disse lasciando la cucina mentre io rimasi attonita seduta al tavolo con il biscotto in mano.
Ma non appena varcò la soglia della stanza, qualcuno suonò al citofono.
-O mio Dio! Ci siamo!!!- disse correndo verso la porta d'entrata e premendo il pulsante per aprire il cancello del giardino.
-Sara, io corro in bagno! Tu apri loro la porta!!!-e corse via.
-Ma mamma almeno dimmi chi è!-ma non ottenni risposta.

Dlin Dlon...

Il campanello della porta d'ingresso.
Io mi alzai facendomi forza e mi diressi verso la porta.

Dlin Dlon

-Arrivo!!! Un attimo!!!...Scheissee!-ormai da quando avevo imparato il tedesco, avevo preso ad inveire in quella lingua così solo la mia famiglia poteva capirmi e io potevo liberamente insultare gli altri senza che mi capissero.
Abbassai la maniglia della porta e mentre aprivo chiesi: -Ma chi...è...o_O???
E qui minuto di silenzio.
Quello che mi trovai davanti non era minimamente paragonabile al più bello dei miei sogni.
Due ragazzi, così simili nei lineamenti ma così diversi nel look, mi guardavano dalla testa ai piedi.
Uno , truccato, aveva una chioma di capelli da leone ed indossava vestiti molto aderenti al suo esile corpo; l'altro invece non era truccato ma portava in testa un cappellino dal quale spntava una lunga coda di rasta e aveva le mani infilate nelle tasche dei suoi larghi pantaloni.
Io sapevo benissimo chi fossero ma rimasi li come una cretina a bocca aperta a fissarli.
Non era possibile!
-Hallo!-mi disse Tom ma non ottenne risposta.
Non potevo crederci!
I gemelli Kaulitz, cantante e chitarrista della band per la quale ero letteralmente pazza, ora erano davanti a me..."è un sogno,è un sogno" continuavo a ripetermi.
-Ehm...noi siamo Bill e Tom Kaulitz...-mi disse Bill in tedesco e in quel momento ringrazia mia madre per avermelo isegnato.
-M-ma certo...so chi siete...piacere, io sono Sara...-balbettai guardandoli vacui.
-Piacere...-dissero porgendo la mano che io strinsi.
La loro presa era forte, le loro mani così grandi e calde...no,non era un sogno.
-Ma...ma... cosa ci fate qui?-chiesi e ancora non so con quale forza troppa era l'assurdità.
-Be ecco, il cugino di tua madre è nostro amico e gli abbiamo chiesto se conosceva qualche albergo carino qui in Italia...per lo più un posto tranquillo dove nessuno non ci avessere disturbato...-disse Tom.
-Noi amiamo l'Italia...-aggiunse Bill orgoglioso.
-Si, lo so!- risposi...tanto ormai sapevo tra un pò anche il loro codice genetico!
-E lui ci ha detto che avrebbe chiesto ad una sua parente di ospitarci. Ci ha mostrato un pò la zona e a noi è piaciuta. Questo è un paesino, proprio come quello in cui siamo cresciuti...
-Si, lo so...-ripetei.
-Vedo che si molte cose!-sorrise Tom mentre io diventavo rossa come un peperone vivente.
-Siamo tra la montagna e il mare...-dissi a stento.
-Mare? Mare???-chiese Tom su di giri.
-Si...mare....risposi un pò allibita.
-Bill! Hai sentito??? C'è anche il mare vicino!!! Soleeee!!!-esclamo felice Tom.
-Tom, abbiamo capito...-rispose Bill sorridendo.
Io li fissavo scherzare shockatta...io che li avevo visti ridere così solo sui video in tv o davanti lo schermo del pc, ora potevo vedere davvero i loro sorrisi.
-Ehm...salve ragazzi!-esclamò una voce dal perfetto accento tedesco alle mie spalle. Ecco che la mamma, sistemata e profumata come un fiore,era arrivata con un sorrisone sul volto per accoglierli.
-Buongiorno..piacere, io sono Tom...-le disse il ragazzo porgendole la mano.
-Piacere Bill!-aggiunse il fratello con un largo sorriso e porgendo a sua volta la mano.
-Ma il piacere è tutto mio ragazzi!!!-esclamò mamma- io sono Angela!^^ Ma entrate! Cosa ci fate ancora sulla porta? Vi mostro subito la stanza!
I due ragazzi entrarono ed iniziarono a guardarsi intorno.
Tom sorrideva e fissava ogni minimo particolare, mentre Bill guardava il panorama da ogni singola finestra. Io li seguivo a passo lento, mentre mamma attraversava il salotto e li conduceva nella stanza degli ospiti.
-Scusate se questa stanza non è il massimo ragazzi, ma non ho di meglio! Forse non sarà proprio una suite ma spero vi ci troverete bene!
-Ma non si preoccupi signora! Mi piace molto l'ambiente!- rispose prontamente Tom.
-Somiglia molto all'atmosfera di casa! Grazie mille!- ringraziò Bill non sapendo poi cosa aggiungere.
-Be ragazzi...allora io e mia figlia vi lasciamo riposare...sarete stanchi! Se avete bisogno di qualunque cosa io sono di la!
E così dicendo, mia mamma mi afferò per un polso e mi condusse fuori dalla camera da letto.
-A dopo,Sara...-esclamò Tom prima che potessi chiudere la porta mentre Bill gli lanciava un'occhiata glaciale.
Attesi di arrivare in cucina prima di aprir bocca, mentre cercavo di fermare mamma tanta era l'agitazione, e, quando ci sedemmo a tavola, la guardai e mimai le urla. Poi dissi a voce strozzata:
-Mamma!!! Oddio!!!! Mamma!!!! Ma ti rendi conto di chi è dilla????? AAAAAAH!!!
-Sara calmati!!!-disse ridendo a crepapelle.
-Ma che calmati!!! Mamma nella stanza degli ospiti ci sono Bill e Tom Kaulitz!!!!! Mamma i miei idoli!!!! Mamma ma ti rendi conto!!!! Oddio ora muoio!!!-dissi senza riuscire a terminare la frase.
-Tesoro...basta ripetere "mamma"! Lo so...dimmelo...sono stata fantastica! Non hai idea di quando lo zio mi ha proposto questa cosa! Sa quanto ami i Tokio Hotel e non vedeva l'ora arrivasse questo giorno! Infatti ora ti farei una foto!
-Mamma ma quale foto!!!! Oddio non mi crederà nessuno!!! Oddio!!! Dov'è il telefono????!!!!- urlai cercando il cordless come un'esagitata.
-Cosa devi fare ora?-chiese lei osservandomi interrogativa.
Quando presi il telefono tra le mani, digitai subito il numero senza pensarci nemmeno due volte in attesa di una risposta.
-Sara mi vuoi rispondere???-mi chiese poi spazientita.
-A chi voglio telefonare secondo te?? A Gaia mi sembra ovvio!!! Oddio quella o non mi crede o mi muore!!!!

-CONTINUA-
  
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