Magia.
E rimanere sveglia a ridere sonoramente
- come bambini davanti alle colorate e deliziose leccornie della bottega –
sospesa tra le parole d’inchiostro denso e palpitante
d’amiche lontane, sedute alle scrivanie in città diverse eppure così vicine,
riunite da un palpito d’allegria birichina.
E la felicità vibrante in uno sfogo notturno,
abbracciata con pacata tenerezza ad un amico
così diverso e così tremendamente uguale,
sotto la pioggia e al freddo autunnale,
ma con le guance infervorate da sorrisi comprensivi.
Ed è davvero semplice:
a volte penso che la magia sia proprio questa;
solo amicizia.
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