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Autore: SabrinaPennacchio    21/10/2013    1 recensioni
Dopo i vari avvenimenti a Fell's Church e la delusione da Katherine ed Elena, per Damon è arrivato il momento di affrontare un altro problema.
I sentimenti e l'umanità, non svaniscono solo perché lo si vuole.
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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--- Capitolo Ventitreesimo ---



Caro Diario,
è una settimana, ormai, che vivo nell'appartamento di Damon – con Sage a farci compagnia ma che da qualche giorno è sparito nella Dimensione Oscura con Taalon e Saber per cercare un qualcosa che possa esserci d'aiuto contro i Kitsune che hanno ucciso i miei genitori -.
Secondo il parere di Stefan, Damon dovrebbe intestarmi l'appartamento per evitare che un qualsiasi vampiro non autorizzato entri e possa farmi del male, ma né io né suo fratello siamo stati d'accordo. Non so dirti quale sia stato il motivo che abbia spinto Damon a rifiutare ma il mio è stato un senso logico: Shinichi e Misao sono dei demoni che a quanto pare non hanno problemi ad intrufolarsi nelle abitazioni altrui senza alcun invito, ed è contro loro che stiamo combattendo quindi una simile precauzione sarebbe del tutto inutile.
Capisco la preoccupazione di Stefan, è anche carino a preoccuparsi per me... ma al momento mi sento in una fase di totale apatia. Mi viene spesso da pensare che coinvolgerli in una simile battaglia per una “sciocchezza” che riguarda solo me e non la loro incolumità, è del tutto un atto stupido ed egoistico.
Potrei cedermi a quel maledetto Kitsune come desidera, dargli un benedetto bambino e alla fine concludere la mia esistenza.
Non sono di certo un tipo depressivo che tenta atti suicida, non lo sono mai stata... ma qui non parliamo solo di me. E sinceramente mettere in pericolo la vita delle persone a cui tengo solo per salvare la mia non è né da me né una voglia che ho o una cosa sulla quale sono pronta tranquillamente a passarci sopra.
La morte dei miei genitori è stata come strapparmi una parte del mio cuore dal petto e ancora mi incolpo per la loro dipartita... è stata solo colpa mia e di conseguenza non ho intenzione di permettere che anche altri paghino questo prezzo. Non per me.
Quando Damon mi lascerà sola, troverò il modo di agire.



«Sei sempre qui a scrivere sciocchezze!?» Sabrina sussultò quando il corpo di Damon Salvatore le fece ombra mentre si chinava per sbirciare le parole su quel diario comprato solo da poco tempo come a voler dare forma al detto “casa nuova, vita nuova”.
Si preoccupò di chiuderlo velocemente ma senza destare sospetti ed allungò un sorriso appena accennato.
Nonostante la convivenza e quello che era accaduto fra loro quella notte che sembrava ormai così lontana, non era accaduto null'altro.
Una parte di lei era dispiaciuta e voleva chiedere per il vampiro cosa avesse significato il sesso avvenuto senza premeditarlo, per lui. Era stato improvviso, entrambi si erano lasciati andare senza pensarci due volte... ma nessuno dei due ne aveva fatto alcun riferimento.
Ma per quanto volesse chiedere spiegazioni, altrettanto cercava di evitarle sopratutto per il piano che aveva in mente.
Se avesse anche solo minimamente sospettato che il bel moro avesse avuto un qualche affetto per lei – confermando quelle sensazioni che provava spesso ma alle quali evitava di dar peso -, allora non sarebbe più riuscita a mettere in atto il suo piano suicida ed egoisticamente avrebbe desiderato di vivere – rischiando la vita di tutti – solo per stargli accanto.
O poteva anche accadere il contrario, chissà. 
Ma preferiva non rischiare.
Fece spallucce e gli rivolse la parola «Elena mi ha raccontato di come hai letto il suo diario più volte e dato che lo hai fatto anche col mio prima di questo, eviterò di tenerlo in un posto che tu possa trovare facilmente»
il vampiro si rimise composto e rise mostrando la bianca dentatura dai canini leggermente più appuntiti del normale «E tu credi che io non conosca la mia casa?! So dirti dove si trova ogni singola vite»
«Allora vorrà dire che ne creerò una io che tu non sappia»
Damon rise sonoramente a quella frase prevedibile e alzò le mani in segno di resa «Touchè!» chinò appena il viso di lato per poi osservarla con espressione più seriosa «Non avrai intenzione di commettere qualche sciocchezza suicida, vero?! Ci siamo già passati troppe volte con Elena e sinceramente non ho intenzione di star dietro ad un'altra mocciosa col complesso del supereroe.»
un brivido gelido le percorse la schiena a quelle parole: Damon era davvero troppo previdente!
Ma non poteva permettere che sospettasse anche solo minimamente di aver ragione. Ed in parte era anche stanca di essere paragonata ogni qual volta ad Elena. “Non fare questo perché lo ha fatto Elena”. Era dannatamente frustrante e fastidioso.
Si mise una mano sul cuore con finto fare affranto e cercò di essere più sincera possibile «Si. Mi hai scoperta» sospirò col tono di chi chiaramente stava scherzando ed alzò lo sguardo su di lui «Adesso hai intenzione di chiudermi qui – legata al letto, magari - ?»
il Salvatore assottigliò lo sguardo e per un attimo alla Evans mancò il respiro per la preoccupazione che la sua messinscena non avesse funzionato. Ma al contrario di ciò che temeva sul volto di Damon si allungò un sorriso sollevato seppur sinistro «Non sarebbe una cattiva idea» disse prima di scompigliarle i capelli e darle le spalle «Ma proverò a fidarmi di te. Per una volta.»
Ahia.
L'aveva praticamente colpita in pieno petto peggio di una pallottola.
Damon non si fidava di nessuno. Damon non si era mai fidato di lei. Damon Salvatore portava dentro delle ferite così grandi che lei si chiedeva come riuscisse a portarne tranquillamente il peso senza mostrare un attimo di cedimento o preoccupazione.
Le avevano raccontato di come si comportasse da stronzo per scappare da quei calci che aveva avuto ogni volta... ma vederlo era davvero diverso.
Quando lo vide avvicinarsi alla porta fu spinta dal desiderio di allungarsi, correre verso di lui e fermarlo, ma invece rimase ferma su quella sedia come se vi fosse stata incollata.
Strinse i pugni «Dove vai?»
Il giovane uomo si voltò a guardarla dalla spalla con malizia «Ehi: devo prenderla come un modo carino di invitarmi a restare con te?»
Sabrina arrossì e gonfiò le gote voltando lo sguardo lontano dalla sua visuale «Ciao. Sparisci.»
in quell'istante però sentì quella mano fredda afferrarle saldamente il mento e il suo sguardo s'incatenò a quello oscuro del vampiro dai capelli corvini. 
Usare l'ipnosi su di lei però non era possibile visto che da qualche giorno avevano iniziato – sotto consiglio di Bonnie – a farle assumere della verbena. 
Allora cosa diavolo sta facendo..?!
Il cuore perse un battito nell'attimo in cui Damon avvicinò il volto sempre più al suo sino a poggiare la fronte contro quella di lei e leccarle le labbra con la punta della lingua «Non farmi pentire di averti lasciata sola» sussurrò con voce raggelante e quasi minacciosa mentre si allontanava nuovamente da lei.
La Evans sentì un vento gelido sfiorarle il viso accaldato per la presenza dell'uomo.
Non capì subito cosa volesse dire se non quando lui varcò la soglia della sua camera da letto e le parlò prima di andare via ed uscire qualche minuto dopo di casa «Vado a nutrirmi. Non fare sciocchezze.»
E quando si ritrovò sola la paura di ciò che poteva già fare – forse troppo presto – prese il sopravvento.

«Non trovi di stare un po' troppo fermo a far nulla, onii-chan?!» Misao sbuffò scocciata mentre limava le lunghe unghia laccate di smalto rosso, seduta su quel divano in pelle bordeaux della loro villa antica in una delle lune Kitsune della Dimensione Oscura.
Shinichi – voltato fino a pochi attimi prima ad osservare le lune alte in cielo, dalla finestra della loro camera da letto – le regalò un'occhiata fugace.
«Che gusto ci sarebbe ad attaccare una preda nel momento in cui si aspetta l'attacco, nee-chan: sai dirmelo?!»
la sorella inarcò un sopracciglio e fermò per un attimo la lima per alzare lo sguardo ed incrociare quello dorato di suo fratello maggiore. Lo invitò a continuare e il demone allungò un sogghigno «Io preferisco procurare paura nel cuore e nell'animo delle persone, dovresti saperlo. Rendere la loro vita un inferno pieno d'ansia su come e quando verranno uccisi; spaventarsi per il minimo rumore o la prima penombra della notte; camminare per strada col cuore in gola e sussultare ad ogni tocco imprevisto ed infine – ormai convinti di preoccuparsi inutilmente per tutto – avvicinarmi a loro e spaventarli ancor più nel momento di guardia abbassata e godere delle urla impotenti mentre ottengo ciò che sono andato a prendere.
Questo è ciò che amo pregustarmi prima di attaccare una preda.» 
Misao ridacchiò con il suo solito tono di voce squittente e fastidioso mentre tornava a fare il suo lavoro di bellezza «A volte credo che tu sia davvero pazzo e diabolico più di quanto né io né te immaginiamo»
il ragazzo allungò ancor più il sorriso e fece qualche passo per avvicinarsi alla sorella ma il suo avanzare si fermò nel preciso istante in cui anche Misao fermò il movimento della mano con la lima e il ghigno di entrambi risuonò come una musica lugubre in quella stanza accompagnata dalla voce di quell'umana che stava invocando il nome del diavolo.
Shinichi guardò la donna Kitsune e materializzò una porta con una delle chiavi demoniache «A quanto pare ho una visita da fare. Infondo non è cortese far attendere una donna che chiama con così ardore e paura il tuo nome».
 



Oo Angolino dell'Autrice oO



Yeah! Ho il computer nuovoooo *^*
Devo essere sincera: arrivati a questo punto non so quanti cavolo di capitoli mancano alla fine xD non immaginavo neanche di riuscire ad arrivare a 23 con tante idee. Bah, secondo me mi prolungherò ancora per molto - per la vostra gioia o tortura xD -
Shinichi è un vero demonio ma devo ammettere che sono fiera di me sopratutto per quanto riguarda interpretare lui che a parere mio è il personaggio più difficile da capire e scrivere.Non credevo di avere una mente tanto diabolica e perversa(?)
Ahah.
Detto ciò, ringrazio tutti voi che recensite e leggete soltanto. Mi piacerebbe sapere il vostro parere scritto ma so che non tutti si divertono a recensire quindi vi ringrazio anche solo di leggere. Per me è già tanto vedere la mia storia nelle preferite di 97 persone <3 (senza contare i seguiti o da ricordare)
Ci vediamo nel capitolo 24 <3
Un bacio a tutti voi <3

MikuChan
   
 
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