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Autore: Ale Villain    21/10/2013    1 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE (Aprile 2020)
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Michelle non era così, per niente. Michelle, pur di vedere il ragazzo felice, avrebbe ribaltato il mondo; Ambra, invece, avrebbe ribaltato il mondo per ottenere ciò che voleva, proprio come lui. A Jimmy sarebbe decisamente piaciuta.
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Sentiva dannatamente la mancanza di Zacky in casa: non sorridergli, non uscire con lui, non scherzare, anche non litigarci. Erano tutte cose che erano svanite nel giro di un’ora e mezza, da casa sua all’aeroporto. Lei, comunque, continuava a sperare e a credere in quel meraviglioso chitarrista, che l’aveva attratta subito, e si domandò, con tutta sé stessa, se davvero il ragazzo non le avesse mentito.
Ambra, che di nascosto l’aveva seguita, osservò la scena dallo stipite della porta senza farsi vedere e sorrise amaramente, nel vedere la sua bionda preferita stare così in pena per un ragazzo; anche se lei, di sicuro, non era messa molto meglio.

AGGIORNAMENTI INTERROTTI FINO A DATA DA DESTINARSI
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tre metallari non si erano accorti che quel Mc Donald’s comprendesse anche una pizzeria, al piano di sopra. Evidentemente era così, dato che Giorgia le aveva detto di essere in tale luogo. Ma quando realizzò ciò, gli venne da ridere: aveva scelto il Mc Donald’s sotto la pizzeria in cui erano le ragazze!
- Ciao Giorgia – disse facendo lunghi respiri, ancora in piedi, di fianco a Synyster, rimasto seduto a guardare la scena.
- Ciao Zacky – fece lei, sorridendo appena. Avrebbe voluto saltargli addosso dalla gioia, e invece? Tremolava anche, perfetto.
Il ragazzo fece il giro del tavolo e le raggiunse, rimanendo comunque a debita distanza; poi qualcosa scattò nella sua mente, qualcosa che lo portò a stringere, in una frazione di secondo, Giorgia tra le sue braccia, la quale ricambiò praticamente subito il saluto. Ambra indietreggiò leggermente e solo allora si accorse degli altri due, così si avvicinò al tavolo.
- Ciao Matthew – disse, scoccandogli due baci sulla guancia, cosa che fece anche lui.
- Ciao Ambra, tutto bene? – la ragazza annuì e spostò lo sguardo alla sinistra di Matthew.
- Salmo..? –
Matthew sospirò e guardò Synyster, per poi riportare l’attenzione su Ambra: - Zacky non ti ha detto niente? –
- Non credo – rispose, iniziando ad allarmarsi e continuando a spostare gli occhi da Matthew allo sconosciuto.
- Salmo è rimasto in America – spiegò – Domani lo operano alla gola –
Ad Ambra cadde il mondo addosso: aveva aspettato quasi nove mesi per rivedere la persona che le piaceva più di qualunque altra ed era appena venuta a sapere che era rimasto lì in America, mentre lei era dall’altra parte del pianeta. Che scherzo era? Perché Zacky, anzi, meglio Giorgia, non glielo aveva detto?
- Però c’è lui – disse Matt, indicando con l’indice destro il ragazzo al suo fianco, seguito dallo sguardo preoccupato di Synyster.
- Synyster, chitarra solista dei Sevenfold  – fece lui, con una punta di orgoglio, allungandole la mano.
- Ambra, coinquilina di Giorgia – rispose lei con un mezzo sorriso, ricambiando la stretta. Synyster ebbe la conferma di ciò che gli aveva detto l’amico due giorni prima del viaggio: Ambra era davvero bella. I piccoli occhi verdi erano contornati da un velo di matita nera leggermente sbavata, la pelle liscia senza trucco e i capelli rosso scuro. A Jimmy piacevano le rosse, pensò, quindi a Jimmy sarebbe piaciuta. Sorrise mentalmente, immaginandosi la scena di The Rev che, immediatamente, si sarebbe presentato a lei.
Dopo l’ultima parola presa da Ambra, calò il silenzio in quel tavolo: Ambra continuava a spostare lo sguardo da Matthew a Zacky e Giorgia, ancora intenti ad abbracciarsi e a sorridersi teneramente a vicenda (Spero solo che si ricordi che ha un ragazzo, pensò la rossa nella mente), poi osservò con la coda dell’occhio Synyster: un bellissimo ragazzo, forse più grande di lei di qualche anno, con occhi e capelli neri sparati qua e la, ma comunque in ordine, naso leggermente all’insù, nostril* e pensò anche che fosse messo bene di fisico, notando gli addominali che si intravedevano dalla maglia nera che indossava.
- Di solito lui si trucca – disse all’improvviso Matthew, facendo voltare di scatto la testa di Ambra: sia lei che Brian non capirono il perché di quell’uscita da parte del vocalist – Per questo ora ti sembrerà trasandato –
- Non ho detto niente – disse Ambra ridendo.
- Vero Brian? –
- Chi è Brian? – chiese la ragazza, iniziando a non capire più niente della conversazione.
- E’ il mio secondo nome – disse Synyster, fulminando con lo sguardo Matt. Non era particolarmente contento di essere chiamato con il secondo nome, nonché primo nome di suo padre, ultima persona a cui voleva essere paragonato. Il fatto che se ne fosse andato in Italia, ad esempio, era stato un fattore dominante nella litigata tra i due Gates.
Ambra annuì e spostò lo sguardo su Zacky e Giorgia, che, finalmente, si erano decisi a sciogliere il lungo abbraccio a ad attorniarsi intorno al tavolo insieme a loro. Giorgia prese posto di fianco all’amica e Zacky di fianco a lei, tenendo un braccio appoggiato allo schienale dietro di lei.
- Ricordati che sei fidanzata – le ricordò Ambra. Non si preoccupò di non dirlo ad alta voce, sia per il fatto che, ormai, Zacky lo sapeva, sia perché aveva usato l’italiano: sapeva infatti che, sia Zacky che Matthew, non sapevano un’acca di italiano, per questo, con loro, dovevano parlare inglese.
- Tranquilla – rispose lei sorridente, nella stessa lingua.
- Ah, ciao Ambra! Scusami se non ti ho salutato prima – disse Zacky, sorridendo alla ragazza, che ricambio il saluto con un tranquillo, mentre Giorgia salutava Matthew.  Zacky si era legato tantissimo a lei: lo aveva sempre aiutato con Giorgia e tutti i suoi mille problemi e aveva sempre un minuto da dedicare a lui. Se non fosse stato così preso dalla bionda, molto probabilmente sarebbe innamorato di Ambra già da un pezzo.
- Voi vi conoscete già? – domandò Synyster, indicando tutti e quattro con l’indice.
Ambra sventolò la mano, rivolgendo il palmo verso di lei, come ad indicare che si conoscevano da molto tempo, lasciando che Synyster si sentisse come un pesce fuor d’acqua.
 
- Casa nostraa! – strillò Giorgia, appena aprì la porta di casa e trascinò Ambra, con lei, sul divano. Finalmente si potevano riposare, non ne potevano più.
- Stiamo portando uno sconosciuto a casa nostra, lo sai? – sussurrò Ambra all’amica sdraiata di fianco a lei.
- Synyster? Ma va, è amico di Matt e Zacky! – replicò Giorgia.
- Non è cambiato niente – constatò Zacky, entrando in casa e guardandosi attorno: l’arazzo a sinistra, l’armadietto e le mensole a destra, il cane nero come la notte che li accoglieva.
- Ehi Razzo – fece Zacky, abbassandosi al livello del bastardino. Il cane, a primo impatto, non lo riconobbe, dato che era stato quasi un anno senza vederlo, poi gli saltò addosso e, infine, incominciò ad abbaiare quando notò Synyster.
- Non piaci ai cani, Syn –
- O più semplicemente non mi conosce – rispose a Zacky, affiancandosi al chitarrista e tentando di accarezzare la testa del cucciolo.
- Quanti anni ha? – domandò Brian, alle due ragazze.
- Ehm… - iniziò Ambra pensandoci un attimo – Tre –. Synyster le sorrise, facendo segno di aver capito.
- Qui sento già sbocciare l’amour – disse Zacky ridendo, beccandosi una gomitata da parte dell’altro.
- Zacky? – si sentì chiamare da Giorgia e subito si rizzò in piedi, dimenticandosi del cane – Sì? –
- Tu hai un posto per dormire, vero? – chiese la bionda sedutasi sul divano.
- Veramente… - oh cazzo – No, nessuno dei tre – concluse, grattandosi la testa imbarazzato, beccandosi due occhiate fulminee da parte dei suoi due compagni di band che avevano tutta l’aria di dire mica ci avevi pensato tu?. E infatti no, non ci aveva minimamente pensato: oh meglio, sì, aveva pensato ad un alloggio (casa di Giorgia e Ambra), ma l’idea che non avesse abbastanza letti per tutti non lo aveva sfiorato minimamente. Presentarsi così a caso in un hotel non lo allettava affatto come idea. In più c’era anche il problema dei bagagli. Stupido, stupido!
- Mi basta una coperta e un cuscino e posso dormire qui – le disse, indicando il pavimento.
- Siete voi gli ospiti, siamo noi quelle che dormiamo per terra – disse convinta, ammiccando Ambra con lo sguardo, la quale annuì poco convinta.
- Però se volete c’è il letto matrimoniale nell’altra stanza… – continuò, indicando il corridoio alle spalle di Zacky e Synyster. I tre ragazzi si scambiarono degli sguardi preoccupati. Zacky già si vedeva nel letto in mezzo ai due, magari avvinghiato a Synyster o a Matthew. Quel pensiero lo fece ridere e tutti puntarono l’attenzione di lui; quando gli passò l’attacco di risa, tornò serio e si voltò, nuovamente, verso le due ragazze.
- Davvero, mi basta il pavimento! –
- Sì, io dormirei ovunque pur di riposare – fece Matthew annuendo con la testa. Synyster sbadigliò, segno che anche lui era stanco morto. 
- Abbiamo in totale tre letti – iniziò Giorgia, dopo un po’ di silenzio che era calato nella stanza – Però uno è matrimoniale e vale per due –
- Uno deve dormire per forza sul divano, a meno che voi tre non vogliate dormire nel letto matrimoniale – concluse Ambra per l’amica, osservando i tre.
- Ho capito, dormo io sul divano! – esclamò all’improvviso Matthew, con le mani alzate davanti a lui, in segno di resa. A dire la verità nessuno aveva aperto bocca o puntato lo sguardo sul vocalist.
Alla fine, però, si decise così: le ragazze avrebbero dormito nel letto matrimoniale e i tre ragazzi avrebbero fatto a turno per dormire sul divano e quella sera, a quanto sembrava, toccava a Matthew.
 
La mattina dopo, le ragazze si erano completamente dimenticate dell’arrivo degli americani, tanto che Ambra, appena sveglia, spalancò la porta del bagno, non curandosi del fatto che la stanza era già stata occupata da Brian, ma che, per sua fortuna, si stava semplicemente truccando.
- Oh, scusami! – disse la ragazza mordendosi il labbro per l’imbarazzo, mentre usciva dalla stanza chiudendo la porta, osservando le spalle di Synyster, dato che il ragazzo sostava davanti allo specchio, rivolgendo la schiena alla ragazza.
- Puoi venire, tanto io ho finito – disse tranquillamente lui – Ah, ho usato i trucchi che ho trovato qui (ed indicò una scatola trasparente) , va bene? – Trucchi? Aveva sentito bene? A primo impatto non seppe cosa rispondere: anche Zacky si truccava, questo lo sapeva bene, ma lo aveva visto davvero poche volte; poi osservò Synyster e constatò che, no, non ce lo vedeva proprio truccato, anche se si ricordò di cosa aveva detto il giorno precedente Matt:
 
- Di solito lui si trucca – disse all’improvviso Matthew, facendo voltare di scatto la testa di Ambra: sia lei che Brian non capirono il perché di quell’uscita da parte del vocalist – Per questo ora ti sembrerà trasandato –
- Non ho detto niente – disse Ambra ridendo.
                                                                                                                    
Ma quando il chitarrista staccò gli occhi dallo specchio per portarli sulla ragazza, che aveva la mano ancora incollata alla maniglia della porta, si rese conto di quanto stesse bene la matita nera su di lui.
- Mi sa che ti trucchi meglio di me – disse sorridendo, entrando definitivamente in bagno – Esci? –
- Certo – disse lui, con un sopracciglio alzato: una ragazza gli aveva appena detto che si truccava meglio di lei?
- Ah, eccoti! – esclamò Zacky, quando lo vide varcare la soglia della cucina, dopo aver sbagliato stanza per ben tre volte. La casa non era molto grande, questo era da dire, ma comprendeva molte stanze piccole. Aveva due bagni (uno con la vasca e uno con la doccia), uno sgabuzzino, due camere da letto, un salotto e una cucina. Le ragazze erano riuscite a permettersela grazie ai due diversi lavori che svolgevano entrambe: Ambra lavorava in biblioteca, mentre Giorgia lavorava come commessa in un negozio di vestiti. Entrambe avevano trovato lavoro, fortunatamente, abbastanza in fretta, quasi meno di due mesi dopo il trasferimento da casa dei genitori ad una tutta loro. Il cane, invece, non lo avevano comprato, lo avevano trovato per strada: un classico. Il nome Razzo non aveva alcun collegamento con il bastardino nero, ma gli si addiceva.
- Che ore sono? – domandò Synyster, evitando di sfregarsi gli occhi per non far rovinare il trucco, poi si sistemò la maglia bianca, che usava per dormire, che gli si era arrotolata sul fianco sinistro.
- Mmh.. – disse Zacky, guardando l’orologio appeso al muro dietro al frigorifero – Le dieci spaccate –
- Ho fame – disse all’improvviso Matthew alzandosi e posizionandosi davanti al frigorifero.
- Stavo per consigliarvi di fare come se foste a casa vostra, ma vedo che ci avete già pensato voi – disse una ragazza dai capelli rossi, seguita da una ragazza bionda.
- Scusami Am*, ma sto morendo di fame! – disse Matt. La ragazza gli sorrise e si sedette a capotavola, di fianco a Zacky, che gli si avvicinò.
- Senti Ambra – sussurrò al suo orecchio – Da quanto, precisamente, Giorgia è fidanzata? –
- Dal dodici settembre dell’anno scorso – rispose immediata – Hanno fatto da poco cinque mesi -
- E… lo ama davvero? –
- Sì Zacky, lo ama davvero – rispose, scuotendo leggermente la testa. Sapeva già dove voleva arrivare l’amico, perciò si era, in un certo senso, preparata riguardo all’argomento. Ogni volta che aveva modo di parlare con lui, il ragazzo doveva sempre ed inevitabilmente tirare fuori la relazione tra Giorgia e Andrea, cosa da lui, ovviamente, non approvata. Ma lo faceva soltanto perché era innamorato perso della bionda, sentimento, ormai, confermato da mesi.
- E tu invece? – chiese di punto in bianco, senza alcun nesso logico con il discorso precedente.
- Io? – domandò Ambra persa, convinta che Zacky sapesse della sua cotta per Salmo.
- Sì, tu – disse, spingendola, con l’indice, sulla scapola – Non ti piace nessuno? –
- Ero convinta che sapessi della mia eterna cotta per Salmo – rispose lei – Grazie – disse sorridendo, subito dopo, dato che Matthew le aveva posto sul tavolo, davanti a lei, una tassa fumante di latte e caffè caldo.
- Non ci credevo più di tanto – confessò Zacky, storcendo la bocca – Syn è libero se vuoi –
- Immagino che Syn sia lui – disse, indicando con un cenno della testa il ragazzo dai capelli neri seduto dalla parte opposta del tavolo – Quindi no, grazie –
- Sfido qualunque essere di sesso femminile a dire che Brian non è attraente! – esclamò.
- Okay, non lo nego, ma non mi… ispira, ecco – le rispose lei, dopo aver dato l’ultimo sorso al suo caffè.
- Ehi Ambra, abbiamo programmi per oggi? – domandò Giorgia, entrando in quel preciso momento nella conversazione tra i due, poggiando le mani sul tavolo, di fianco a Zacky.
- Dato che è domenica direi di no –
- Allora li portiamo tutti a fare un giro per Milano – disse Giorgia euforica, andando già a prepararsi – Questo vuol dire anche che gireremo per negozi! – disse ancora, poco prima di sparire oltre la porta di legno, sotto gli sguardi dei presenti.
- Pronti per una giornata di puro shopping? – chiese Ambra sarcastica.
- No – risposero all’unisono gli americani.
 
 
- Bershka! –
- La Rinascente! –
I tre spostarono, per l’ennesima volta, lo sguardo dalle ragazze alla città e poi si guardarono tra di loro: un rito che continuava ormai da minuti, che parevano non finire mai. Quando erano arrivati, finalmente, al centro della bella metropoli, le ragazze avevano iniziato un dibattito riguardo al primo negozio che volevano visitare, anche se la cosa non sfiorava molto i tre ragazzi, un posto equivaleva all’altro. Synyster, vestito come al solito con una maglia bianca (dalla quale si intravedeva il tatuaggio FOREVER), giubbotto di pelle e jeans strappati, non sapendo che fare, si accese una sigaretta, la sua rigorosa Marlboro rossa, e passò l’accendino a Zacky, che aveva optato per la solita camicia bianca, che gliel’aveva prestato. L’unico che sembrava sopportare il fresco che si sentiva lì a Milano sembrava Matt, che indossava soltanto una canotta nera con una stampa davanti, lasciando scoperte le braccia muscolose e tatuate.
- Che ha detto Val della tua partenza? – gli aveva chiesto ad un certo punto Zacky, con la discussione tra le due ragazze come sottofondo.
- A dire la verità non se l’è presa più di tanto – disse alzando le enormi spalle – Era solo un po’ dispiaciuta di non poter venire –
- Immagino – rispose l’altro.
- Qui le vendono le Marlboro rosse, vero? – disse Synyster ponendosi in mezzo ai due, con un’espressione che era tutt’altro che rassicurante.
- Pensi solo al fumo, tu? – sbottò Matthew. Anche se l’apparenza diceva tutt’altro, era un bravo ragazzo, per niente malato di sesso o fumo/alcool dipendente.
- No – disse Brian sicuro – Anche al sesso –
- Con Ambra non lo troverai, sappilo – disse Zacky scuotendo la testa, con l’aria di chi la sa lunga; conosceva abbastanza bene la ragazza per poter confermare il fatto che non fosse una per niente facile.
- Chi ha detto che lo cerco in lei? – rispose l’amico, spostando, apposta, lo sguardo su Giorgia.
 - Ehi, no – disse Zacky serio, notando cosa stava guardando l’amico nella bionda.
- Calma bro, non te la tocco – disse lui, buttando a terra il mozzicone di sigaretta.
- Io propongo INTIMISSIMI – esclamò all’improvviso alle ragazze, suscitando le rise degli altri due.
Le ragazze si voltarono a guardarlo storto, poi tornarono a guardarsi e, ignorando completamente le parole del moro, optarono per Bershka, lasciando Ambra visibilmente soddisfatta.
 
- Mi dispiace, se non sono qui vuol dire che l’articolo è finito – rispose la commessa bionda, con una coda di cavallo liscissima, rivolta alle due ragazze. La commessa si alzò da terra, da dove prima stava cercando l’articolo richiesto dalle due, poi tornò al suo lavoro in giro per il negozio.
- Te l’avevo detto io che erano finiti! – disse Ambra, rimproverando la sua coinquilina.
- Ma ero convinta di averne visto uno qua mentre entravamo – si lamentò lei, fermamente convinta di avere visto uno di quei cappelli che piacevano tanto sia a lei che alla rossa.
- Che cercate? – fece Synyster, spuntando alle spalle della rossa, la quale prese un colpo sentendolo arrivare all’improvviso. Poi notò cosa aveva in mano il ragazzo e si illuminò: Brian stava facendo roteare con non chalance un cappello, preso chissà dove, sulla mano destra.
- Synyster – fece Ambra lentamente, rendendosi conto di averlo chiamato per nome per la prima volta – Quel cappello… -
- Ah, questo? L’ho trovato qui in giro, è l’unica cosa carina che c’è in ‘sto negozio – disse, continuando a farlo roteare davanti agli occhi delle due – Aspetta, non ditemi che… -
- Sì! – esclamarono insieme le ragazze. Synyster le studiò entrambe, fermandosi in particolare sulla rossa, per poi uscirsene con un – Non se ne parla nemmeno, il cappello è mio! –
 
 
*Nostril: piercing al naso, che può essere un semplice brillantino o un anello, come nel caso del nostro caro Brian.
*Am: soprannome dato da Matthew ad Ambra.
 
 
 
Hi to all you bitch, yeah! \m/
(tanto lo so che nella mente lo hai letto con la voce di Shadows quando grida lol)
Okay, la mia imitazione di Matt fa davvero pena, così come fa pena la fine di questo capitolo, scusatemi davvero, ma non avevo idea su come farlo finire t.t
Bè, che dire, che ne pensate? Recensite in tanti, vi prego, almeno così posso sapere se è meglio che mi ritiro (sigh) oppure se posso continuare c:
Un besito a tutti, alla prossima! (:
  
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