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Autore: Nezuchan Sketch    21/10/2013    1 recensioni
Valoran High. Una scuola che prepara i futuri comandanti di domani, dove c'era spazio per qualsiasi persona, non importava da dove venisse. Qui non esistono i conflitti tra città e tutti possono essere se stessi. Benvenuti alla scuola più prestigiosa di tutta Runeterra, la Valoran High!
Avvisi: AU e OOC.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incest
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Eccoci qui con il secondo capitolo, narrato dalla ragazzina più pazza della lega. Ringrazio  Ireth_ per la recensione, che mi ha fatto molto piacere. Detto questo, ecco il capitolo. PS: cassiopea ha l'aspetto mostrato  qui


Capitolo 2: Nuova arrivata

Guardai l'imponente edificio centrale dove c'erano le aule per le lezioni ordinarie e per i corsi extra. Aveva cinque piani ed era verniciato di bianco e dorato, colori presenti, assieme al blu, nel simbolo delle alte sfere scolastiche quali professori, allenatori o presidi.

Sbuffai, pensando che questa era una delle mie ultime possibilità di entrare in una scuola prestigiosa. Nelle altre era sempre successo qualche casino o a causa mia o in cui ero coinvolta. Ma erano solo fortuite coincidenze. 'Su, Jinx, basta che non fai casini. Non devo causare problemi.'

Tentai di calmarmi, per poi attraversare il giardino che era davanti all'entrata. Indossavo la divisa scolastica, composta da una minigonna blu, una camicia bianca e un gilet blu con finiture dorate. Con me avevo uno zaino azzurro, che avevo personalizzato con un po' di vernice rosa shocking. I miei capelli blu erano legati in due lunghe trecce.

In molte scuole mi avevano cacciata a causa dei danni che avevo fatto, o che avevo aiutato a fare ma ora non dovevo assolutamente cadere di nuovo nella tentazione di compiere cattive azioni. Trovai subito l'aula in cui ero stata smistata e notai che c'era già una ragazza seduta, che stava svogliatamente leggendo una rivista. Questa aveva i capelli verde chiari, occhi dello stesso colore degli smeraldi e aria da ricca. Probabilmente stavo a fissarla da un po', perchè alzò lo sguardo e disse: "Sei la nuova arrivata, giusto?" annuii, e chiuse la rivista. Improvvisamente mi sentii come un criceto in una gabbia di serpenti.

 La ragazza guardò i banchi, per poi sospirare e alzarsi, dicendo "Andiamo a rimediarti un banco. Ah, io sono Cassiopeia Du Couteau, rappresentante di classe." deglutii, abbassando lo sguardo mentre la seguivo fuori dalla classe: "Io mi chiamo Jinx" "Un altra senza cognome, eh?..." mormorò tra se e se, facendosi però sentire. Si, decisamente era di una famiglia ricca. Du Couteau... se non ricordavo male, era una delle famiglie più importanti di Noxus. In effetti, la ragazza aveva un certo carisma, come notai seguendola fino a quando non si avvicinò ad un ragazzo più grande: "Ciao Talon... non è che potresti darmi una mano?" gli sfiorò il braccio in un gesto quasi intimo, ed il ragazzo la guardò come se ci fosse abituato. "Che ti serve Cassio?" domandò, freddo.

"Non potresti accompagnarmi a prendere un banco? Serve per la nuova arrivata" mi indicò con un cenno della testa e lo salutai con la mano, senza sorridere. Spesso il mio sorriso sembrava da schizzata.

Sbuffando accontentò la ragazza e così ebbi l'occasione di osservarlo meglio. I capelli scuri gli scendevano a coprirgli un po' gli occhi, ma non sembravano dargli fastidio, mentre gli occhi rossastri seguivano annoiati Cassiopeia. Sembrava annoiato di stare lì e pensai che forse era al servizio della famiglia della ragazza. Era un'abitudine tra i nobili far accompagnare i figli da almeno un servitore in modo che non avessero problemi. Eppure, Talon era più avanti con gli studi. Sospirai, concentrandomi sulla scuola. I corridoi erano lindi e puliti e il pavimento dorato sembrava uscito da una favola.

Aspettammo fuori dall'aula che il ragazzo andasse a recuperare il banco e, quando stava per andarsene, chiese a bassa voce a Cassiopeia. "Dov'è finita Katarina?"

"Nostro padre ha richiesto i suoi servigi"

"Di nuovo? E' la terza volta che succede questo mese. Se lo senti, digli che i professori stanno iniziando a fare domande." 

Detto questo mi lanciò un occhiata, ma lo notai solo con la coda dell'occhio, per poi andarsene. A quanto sembrava, quella scuola era piena di segreti e complotti. Io odiavo i complotti. Era meglio prendere un esplosivo e far saltare in aria le cose. Era anche più divertente.

'Jinx, calmati. Non devi fare casini. Non questa volta.'

I ricordi dell'ultimo guaio che avevo combinato erano ancora freschi nella mente, ma non dovevo ricordare. Se l'avessi fatto, avrei ceduto di nuovo alla tentazione di riprovare quell'esperienza e non dovevo assolutamente farlo. Era l'ultima occasione che avevo per non finire in prigione.

   
 
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