Avviso: gijinka no furry.
 
 
 
Si muoveva furtivamente attraverso gli angusti spazi di quel garage.
 
Sgusciava silenziosamente per ogni pertugio, neanche fosse stata cosparsa d’olio, stava di fatto che colui che, oltre a lei, stava in quella stanza, non aveva neanche il minimo presentimento.
 
Eh sì, non sapeva di non essere più da solo, continuava a lavorare tranquillo sul suo progetto.
 
Non aveva idea di cosa fosse, francamente non le importava granchè, in quel momento il suo interesse era soltanto uno.
 
Si avvicinò di qualche altro passo, gli arrivò alle spalle.
 
-BUH!-
 
E, con un grido di spavento, Miles “Tails” Prower ruzzolò rovinosamente giù dalla sedia, portando la sua faccia ad avere un incontro ravvicinato col pavimento umido e polveroso, era da parecchio che non dava una pulita.
 
-EHEHEH… CIAO TAILS!- gridò entusiasta la ragazzina dai codini castani.
 
-Ouch, ciao Marine.- ricambiò il saluto continuando a massaggiarsi la guancia offesa.
 
Quella ragazzina aveva sviluppato una sorta di attaccamento nei suoi confronti, parecchio forte, se non maniacale.
 
-Che stai facendo?- chiese curiosa, spostando di lato la testa.
 
-Beh, stavo lavorando ad una nuova invenzione, si tratta di…-
 
-ALT!- lo fermò di colpo lei, alzando teatralmente una mano, intimandogli di non continuare.
 
Il biondino era alquanto confuso -Ma sei stata tu a chiedermi cosa stavo facendo.-
 
-Si, ma era sicuramente una cosa noiosa. Che ne dici di uscire un po’ e passare del tempo insieme?- chiese poi lei, con un sorrisetto birbante che lasciava presagire che per “passare del tempo insieme” intendeva “andiamo a fare scherzi a tutti e ridiamo delle loro reazioni”.
 
Miles sospirò; la castana sapeva essere davvero terribile, senza contare che più volte l’aveva coinvolto nei suoi diabolici scherzetti e le conseguenze non erano state delle migliori. (Shadow, Espio e Knuckles non erano esattamente persone che la prendevano bene.)
 
-Senti, Marine, non credo sia una buona idea, perché…- non ebbe neanche il tempo di finire la frase che lei lo prese per mano e lo trascinò a forza.
 
-Poche chiacchiere, tu hai bisogno di un pò di pepe nella tua vita. Ci pensa la GRANDE MARINE a farti divertire.- asserì lei, aveva preso la sua decisione e niente le avrebbe fatto cambiare idea, e questo lo sapeva anche lui.
 
Era consapevole che protestare sarebbe stato inutile, non ne aveva neanche più voglia ormai.
 
Eppure non riusciva mai ad impedire ad un lieve sorrisetto fintamente rassegnato di stamparsi sul suo volto ogni volta che lei lo afferrava con forza, trascinandoselo come un pacco postale ovunque volesse andare.
 
Non ne sapeva il motivo, aveva paura di scoprirlo e, andando contro la sua natura affamata di conoscenza, non voleva scoprirlo.
 
Dopo tutto, lo faceva sorridere… non poteva non essere un buon motivo.