Capitolo 3:
<< S-salve >> disse incredula di quella chiamata << Signorina Williamson,credo che già sappia chi sono,ma mi presento ugualmente. Sono Albus Silente,preside della scuola di magia e stegoneria,Hogwarts >> disse perfettamente << Piacere di conoscerla >> Cassie riprese forza e continuò a parlare. << Le volevo informare,che visto che ha saltato degli anni di scuola deve recuperare. E ripartirà dal primo anno >> L'aveva immaginato,adesso si sarebbe trovato con tantissimi ragazzi di undici anni,ma sperava di capitare in classe con Harry. Ma a quanto pareva si sbagliava. << Ah,d'accordo. Lo capisco.. >> rispose semplicemente,anche se era paralizzata di fronte alla voce di un mago così potente. << Bene,signorina Williamson;ora la devo salutare. Arri sentirla >> << Arri sentirla >> ripeté,prima il professor Silente potesse chiudere la chiamata. Aveva una terribile paura,paura di non farcela. Sarebbe stata lo zimbello della scuola. La strega di sedici anni insieme a maghetti di undici anni. Ma continuava a ripetersi nella sua mente,le stesse parole che si ripeteva dal giorno in cui Harry gli diede la lettera "E' tutto quello che ho sempre sognato". Ormai per lei era come un mantra che si diceva in continuazione. Non chiamò il suo amico,come avrebbe fatto altre volte. Stranamente,avrebbe preferito pensare alla sua vita in un'altra città,lontano da casa,in una scuola che le stava per appartenere. Si distese sul letto e incominciò a chiedersi se ce l'avrebbe fatta,e se tutti questi dubbi che l'assalivano li avevano anche tutti i maghi e le streghe che andavano ad Hogwarts per la prima volta. Prese il libro che aveva sul comodino,affianco al suo letto. E lesse la copertina "Storie di Hogwarts",l'aveva letto circa quattro volte. Gliel'aveva consigliato Hermione,in modo da sapere tutto su quella scuola; anche se non ci sarebbe mai andata. O almeno così credeva Cassie. Lo aprì per l’ennesima volta,e lesse i primi righi “Questa non è una scuola come le altre,non si studia matematica,storia e geografia. Ma le arti magiche,che solo maghi e streghe possono utilizzare” chiuse gli occhi per un issante e poi continuò. Lesse tre capitoli tutto d’un fiato,e poi la nonna la chiamò per cenare. << Arrivo >> urlò da lontano Cassie,mentre scendeva le scale. La nonna teneva in mano una pentola piena di lasagne,in perfetto stile con la serata italiana,che faceva ogni venerdì sera. Tagliò un pezzo enorme di lasagna,e se lo infilò in bocca;stava morendo di fame. << Allora? >> le chiese la nonna,come faceva ogni volta << Ottime >> rispose,sinceramente. Dopo cena,Harry non chiamò. Si aspettava una sua chiamata,eppure niente. Quindi decise di mettersi a letto,e aspettare che quella settimana passasse il più fretta possibile.
E mentre passavano i giorni di routine,si fece quel fatidico lunedì in cui avrebbe visto per la prima volta Hogwarts. E non solo sopra quello stupido giornale,che portava ogni estate Harry; la gazzetta del profeta. Questa volta non passarono per le fogne,ma vennero a prenderli i Weasley con la loro nuova macchina volante. Volarono fino a Londra,e arrivarono con dieci minuti di anticipo. << Bene,allora chi attraversa per prima? >> disse Molly,la madre di Ron. Si trovavano proprio di fronte al binario 9¾. Ne aveva già sentito parlare da Harry,ma non era mai andata a vederlo da vicino. Visto che Harry non voleva che lei lo vedesse andar via. E adesso si trovava proprio lì. << Ginny,vai prima tu? >> le chiese Molly alla figlia,mentre lei annuiva e prese la rincorsa per passare contro quel muro. Subito dopo toccò a Ron. << Ce la puoi fare >> disse Harry mettendo una mano sulla spalla di Cassie,e correndo verso “L’express for Hogwarts”. Quando ormai lui fu già dall’altra parte,Cassie strinse il carrello forte e si diresse verso il binario. E in pochi secondi si trovò davanti un enorme treno. Deglutì. << Cassie >> urlò Hermione vedendola,e corse ad abbracciarla. << Stai andando ad Hogwarts per la prima volta,non ti senti eccitata? >> disse sorridendo << Puoi dirlo forte >> rispose Cassie facendosi vedere più calma possibile. <
Quando finalmente furono arrivati,Cassie non poteva credere a i suoi occhi. Guardava quello splendido posto da lontano. Tutte quelle foto e quei libri,non potevano rendere giustizia a quello che si trovava davanti a i suoi occhi. Hogwarts era ancora più bella e maestosa,di quanto avesse mai immaginato. Si guardava a torno incantata, mentre Harry la guardava sorridendo. << E non hai ancora visto niente >> disse lui. Si diressero verso le barche in modo da poter andare nella scuola. Era proprio lì. In pochi minuti si trovarono di fronte a quel enorme edificio. Meravigliata Cassie seguiva il gruppo,senza mai ascoltare nessuno. A un certo punto si senti la voce della professoressa Mcgranitt,e la ragazza non poteva fare a meno di sentire. << Benvenuti a Hogwarts. Per chi è del primo anno,vi spieghiamo come vanno qui le cose. Io sono la professoressa Minerva Mcgranitt. Tra pochi minuti ci sarà la cerimonia dello smistamento. E starete divisi nelle quattro case: Griffondoro, Tassorosso, Corvonero e… >> si fermò per guardare Draco,e poi sospirò << Serpeverde.. A fine anno,ci sarà la coppa delle case per chi avrà guadagnato più punti. Tutto chiaro? >> nessuno risponde di “si” si limitano ad annuire. << Bene,diamo inizio alla cerimonia allora >> Si incammino per andare nella sala comune e tutti quanto la seguirono. E tutto d’un tratto si ritrovarono in un’enorme sala. Con cinque lunghissimi tavoli. Quattro in fila,e uno orizzontale davanti a tutti. Dove si trovavano i professori. La Mcgranitt,si girò improvvisamente prendendo una pergamena e annunciò << Quando dirò i vostri nomi,verrete qui e starete smistati nelle vostre case. Roseline Forbes >> una ragazza bionda uscì dalla folla,per dirigersi verso la professoressa. Che gli misi un capello in testa. Cassie sapeva esattamente cosa fosse. << Mmmh.. vediamo.. Ti ci vedrei bene in.. Corvonero >> annunciò,e la ragazza si diresse verso il suo tavolo. << Call Soplton >> e un ragazzo andò verso il capello parlante << Si,bene.. Tassorosso >> urlò. <
CONTINUA
-francesca