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Autore: SaraShawol1994    22/10/2013    4 recensioni
[JongKey, Accenni 2Min]
Vorrei tornare indietro nel tempo. Vorrei non fare lo stesso errore di nuovo. E' tutta colpa mia è se è finita così. Avrei dovuto farmi aiutare. Mi manchi, mi manchi tanto. Mi mancano tutti i momenti passati insieme... e solo ora... mi ricordo di quanto ti amavo davvero. Grazie dei bei momenti, ti amo... e ti amerò per sempre.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 15: I need you!

 

“Omma... è successo qualcosa?” chiese il mio piccolo Minnie sedendosi a tavola. Misi la colazione nel suo piatto, nascondendo gli occhi sotto la frangia. Non potevo di sicuro mostrarmi turbato davanti agli altri, o avrebbero capito qualcosa. Mi vergognavo troppo per affrontare l'argomento.

“Oh, si, oggi le frittelle sono venute meglio del solito!” affermai sorridendo, cercando di camuffare il mio stato d'animo anche troppo allegro.

“Si! In effetti sono più buone del solito!” disse ingoiando il contenuto del piatto in pochi secondi. “Sono buonissime! Ce n'è ancora?!” chiese, prendendo quelle che in teoria dovevano essere per Minho.

“T-Taemin... mastica quando mangi o la tua vivacità potrebbe soffocarti...” rimasi immobile davanti alla voracità con la quale aveva aspirato il cibo. Sbuffai volgendo nuovamente lo sguardo ai fornelli.

Con la bocca piena, il piccolo, ricominciò a fare il matto “Omma... non ti preoccup-” ed iniziò a tossire violentemente colpendosi il petto con forza.

“Minnie, te l'avevo detto!” persi il respiro per un attimo, non mi aspettavo di vederlo soffocare sul serio; sospirai abbandonando le pentole per scattare nella sua direzione. Quando mi accorsi che qualcuno si stava già impegnando a non farlo morire di asfissia, avevo fatto cadere tutto il cibo che stava cuocendo.

“Diavolo...” mi passai una mano tra i capelli biondi.

Una mano si era poggiata con dolcezza sulla schiena di Taemin e batteva forte su di essa, l'altra mano prendeva nello stesso istante il bicchiere d'acqua poggiato al fianco del piatto.
Taemin si affrettò a bere mandando giù a fatica il cibo che gli ostruiva la gola, sospirando di sollievo una volta che la sua trachea fu finalmente libera.
Feci un cenno di ringraziamento al compagno di stanza del piccolo disastro – che era corso in suo aiuto – e tornai verso la colazione distrutta. Mi chinai sbuffando e raccolsi le pentole.

 

“Cos'è successo?” sentimmo arrivare il leader di corsa. Frenò di colpo, sbattendo contro lo stipite della porta. Si sollevò come se nulla fosse successo, ridendo e grattandosi la testa imbarazzato.

“Nulla hyung... Taemin ha fatto i bocconi troppo grossi questa mattina.” disse Minho a bassa voce, come a volersi far sentire solo dal compagno di stanza. Il maknae arrossì di colpo, abbassando lo sguardo subito dopo. Questa non me la conta giusta.
Minho si voltò verso di me, facendomi capire il doppio senso nelle sue parole - dalla sua espressione beffarda -. Quel Choi... cosa diavolo aveva fatto con il mio piccolino, questa notte?!

“Key, vuoi una mano?” disse lo hyung, avvicinandosi ai resti di cibo sparsi sulle piastrelle color crema del pavimento. Prendemmo tutto e buttammo nella spazzatura.

“Grazie Hyung. Ora le rifaccio... accomodati ed aspetta qualche minuto.” sorrisi, prendendo un'altra padella e facendo cenno a lui e Minho di sedersi ed attendere. Ricominciai a cucinare “Minnie, vieni a passare uno straccio qui per terra e poi lava la pentola che è caduta.” dissi autoritario.

“S-si omma.”

 

 

Preparai nuovamente la colazione. Servii i due ragazzi che avevano aspettato pazientemente e tolsi il grembiule. Mi sedetti con loro e cominciai a gustarmi il piatto che avevo cucinato con impegno.
Quasi mi strozzai – pure io, come Taemin – quando il Choi mi chiese del mio compagno di stanza.“Jong dorme ancora?”. Tossii cercando di rimanere calmo.

“C-cosa?” chiesi confuso.

“Jonghyun...” replicò.

Mi schiarii la voce bevendo un sorso d'acqua e cercai di recuperare il mio comportamento da Diva. Ormai i ricordi sul mio vecchio Io erano tornati e sapevo come fare per mascherare l'imbarazzo. Solo che... era tremendamente difficile quando si parlava di Jong.
Non risposi continuando a mangiare.

“Omma, e quel livido?” indicò la mia guancia, il più giovane.

 

C-credo di... am-...”

Credi di amarmi? Se è un si... baciami ora.”

E-e-e s-se fosse u-un s-si cosa mi risponderesti?”

Le sue labbra mi chiedevano di essere baciate. Come potevo rifiutarmi? Ormai il mio cervello era andato in corto circuito e non riuscivo più a ragionare. Lui sembrava tranquillo... eppure, nei miei ricordi... lui era quello impacciato e timido... perché ora le situazioni erano ribaltate? Non è che stavo sognando di nuovo?! Anche se lui insisteva nel dirmi che era reale.

Con un coraggio che nemmeno sapevo di possedere, mi sedetti sul suo bacino. Mi sentivo accaldato e per niente bene. Mi girava la testa vorticosamente e la mente si stava annebbiando, la vista era sfocata a causa del pianto di poco prima.
Jonghyun notò il disagio che si era impossessato del mio corpo ed accarezzò il mio viso con fare dolce, silenzioso... per rassicurarmi. Come un soffio leggero, aveva appoggiato il dorso della mano su una delle mie guance – che ora si erano sollevate di qualche millimetro, in un piccolo sorriso -.
Afferrai quella mano come il più prezioso dei tesori. Miagolai dandole un bacio sul palmo, abbassandomi in seguito sul suo corpo. Fremevo dal desiderio di sfiorare quelle labbra rosse e carnose. Chiuse gli occhi, li chiusi anch'io. Gli diedi un bacio dolce, casto, privo di malizia... e pieno di affetto.
Strinse le sue mani sui miei fianchi. Continuammo quell'atto per non so quanto tempo. So solo che il mio cuore batteva così forte da sentire le sue vibrazioni in gola. Eravamo lenti, e ci stavamo accarezzando. Jonghyun decise di approfondire quel contatto. Finalmente. Tremai quando la sua lingua chiese il permesso di invadere la mia bocca. Mi mancò il respiro nell'istante in cui toccò la mia. Miagolai sulla sua bocca mentre lui tornava ad osservarmi. Ci staccammo per riprendere fiato e ci guardammo per interminabili secondi.

J-Jong...”

Quando ti sveglierai domani mattina sarai tra le mie braccia... e ti sveglierò con il buongiorno, non potrai dire di aver sognato.” sorrise. Arrossii.

Mi fece scendere dal suo corpo e mi accoccolai vicino a lui. Lo sentii sospirare. Mi alzai leggermente, per osservare i suoi movimenti. Teneva il viso rivolto al soffitto, le labbra erano incurvate in un sorriso ed un suo braccio mi aveva appena stretto forte contro il suo fianco. Chiusi gli occhi, beandomi del profumo che emanava la sua pelle, abbandonando la testa sulla sua spalla. Pensai al bacio che ci eravamo appena scambiati e mi venne da sorridere (per non parlare degli spasmi e delle convulsioni che stavo trattenendo con forza).
Accarezzai il suo torace da sopra la felpa e mi addormentai tra le sue braccia. Forse... quella fu la notte migliore della mia vita.

 

 

 

 

yaaawn..” sbadigliai appoggiando il dorso della mano sulla bocca. Mi tirai su ancora stordito, grattandomi gli occhi. “questa notte ho fatto davvero un bel sogno... devo appuntarmelo...” sospirai “potrei scrivere un libro intitolato 'I sogni dolci ed erotici in compagnia di un dinosauro nano'” sorrisi dei pensieri strani che ero in grado di partorire di prima mattina.

Appoggiai le mani sul viso, percorrendolo e portando indietro i capelli. Sospirai forte. Mi voltai alla mia destra: Jonghyun.

Jonghyun era di fianco a me.

Io e Jonghyun avevamo dormito insieme... nello stesso letto.

Io e Jonghyun ci eravamo baciati.

Avevo quasi confessato i miei sentimenti a Jonghyun.

Io stavo per impazzire pensando alle cose accadute la notte precedente.

Jonghyun continuava a dormire beato.

Mi alzai senza fare rumore e cominciai a saltellare in punta di piedi per la felicità. Mi sentivo come un bambino il giorno di Natale. Sognavo da troppo tempo una cosa simile, ed ora... era realtà.
Lo osservai. Aveva un musetto dolce. Mi avvicinai ancora un po', tornando a sdraiarmi vicino a lui una volta calmato il mio corpo – tremavo come una foglia –. Il cuore batteva così forte nel petto che tenevo la bocca serrata per paura che scappasse.
Dopo pochi secondi mi sollevai. Un'altra volta. Non riuscivo a stare così vicino a lui. Ero troppo imbarazzato ed agitato. Il nervosismo mi aveva indotto a tremare per la seconda volta nel giro di troppo poco tempo. Ero agitato e nervoso come non mai.

Feci per alzarmi quando un braccio mi bloccò. Mi voltai nella direzione della presa e vidi Jonghyun con gli occhi fissi nei miei, la mano forte si era impossessata del mio esile polso, impedendomi così, di andarmene.
Il cuore continuò a palpitare accelerato come non mai, impedendomi di ragionare. Cercai di sembrare impassibile – probabilmente con scarsi risultati, data l'espressione lasciva del ragazzo. Mi attirò a sé.

Buongiorno Kibummie.” mi abbracciò forte, facendomi mancare il respiro per qualche secondo – che mi sembrò un'eternità –.

Cercai di respirare a pieni polmoni, ma ebbi diversi mancamenti causati dall'imbarazzo e dal terribile calore che sentivo in viso. Sicuramente ero rossissimo ed andavo a fuoco.
Rimasi nella sua presa senza ribattere o cercare di liberarmi. Nonostante il tremendo disagio, io tra quelle braccia stavo bene, mi sentivo bene... mi sentivo in pace. Felice. Protetto. E forse... anche... amato?

J-Jong...” dissi flebilmente “...d-devo andare in bagno.” inventai una scusa.

La presa sul polso si allentò fino a diventare inesistente.
Mi alzai di scatto scappando in bagno. 'Certo, bravo Key! Tanto poi per andare in cucina ti tocca tornare in camera!' mi dissi ripensando che oltre ad avere un bagno comune, ne avevamo uno per ogni camera. (Non usavo mai quello pubblico perché considerato per ospiti. Gli altri membri non avevano problemi ad andare in quello, così non erano costretti a passare per le camere ogni volta; io ero schizzinoso e non volevo fare come gli altri. Jong usava quello vicino all'ingresso sopratutto quando io ci mettevo troppo tempo.)

Mi sedetti sul bordo della vasca e misi le mani tra i capelli. 'Dio, che confusione la mia testa!'

 

 

 

Kibum.” Jonghyun bussò alla porta. Per quanto tempo ero rimasto in bagno a pensare al nulla più assoluto? Avevo svuotato la mente, concentrandomi sul bagno caldo che stavo facendo. Mi ero addirittura appisolato. “Kibum!” ripeté il ragazzo dall'altro lato della porta.

S-si Jong... aspetta, ho quasi finito...” mi alzai dalla vasca uscendo di fretta. Misi l'accappatoio rosa ed aprii la porta – rigorosamente chiusa a chiave –. “D-dimmi...” sussurrai aprendo la porta, abbassando istintivamente lo sguardo per non incrociare i suoi occhi.

Ero solo preoccupato. È un'ora che sei rinchiuso qui dentro.” sorrise.

 

Il suono fastidioso del phone era l'unico rumore presente in casa. Erano le 7.00 del mattino ed era normale che tutti gli altri dormissero ancora. Jong si era appena fatto la doccia (ci aveva messo 5 minuti... che a me erano sembrati un'infinità di tempo. Jong era sotto la doccia, completamente nudo, si impastava dello stesso bagno schiuma che avevo appena utilizzato io e si massaggiava il corpo sodo lentamente. Come potevo restare calmo?) ed ora si stava asciugando i capelli. Io intanto, mi stavo sistemando l'eyeliner e controllavo il mio viso.

Tutti e due davanti allo stesso specchio.

Cercai di non alzare lo sguardo troppe volte a fissare il torace nudo imperlato di piccole goccioline e l'asciugamano che gli avvolgeva la vita. Cercai di ignorare la visione paradisiaca che poteva farmi esplodere il cervello – e gli ormoni – come niente.
Mi voltai troppo frettolosamente, cosciente che dovevo uscire da quel fottuto bagno se non volevo impazzire. Una gomitata in pieno viso da parte del ragazzo – che nello stesso momento stava cambiando angolazione dell'asciugacapelli – mi fece cadere a terra.
Lacrimando ed imprecando a bassa voce feci scivolare una mano sulla mia faccia cominciando a massaggiare la parte colpita.

BUMMIE!! Oddio, scusa!!” il ragazzo fece cadere l'apparecchio a terra, inginocchiandosi davanti a me e mise le mani sulle mie implorandomi di perdonarlo.

N-Non è niente...” sorrisi tenendomi la guancia con una delle mani. Mi alzai con il suo aiuto.

A-aspetta...” il ragazzo si alzò sulle punte – vi ricordo che è un nano – e diede un bacio su quello che di li a poco sarebbe diventato un ematoma.

Rimasi immobile. Era stata la botta a stordirmi, o il fatto che Jonghyun mi avesse dato un 'bacino' per farmi passare il male?

O-ora v-va meglio?” lo vidi arrossire.

Sorrisi istintivamente. “Prova a darmene un altro. Magari mi passa più in fretta.” da dove tiravo fuori quella sfacciataggine ora? Perché non l'ho potuta avere prima?
Mentre Jong diventava sempre più viola dalla vergogna, io cercavo di mantenere i nervi saldi e tenere l'orgoglio ben fuori. Così da non apparire per come realmente ero: spaventato dai miei stessi sentimenti.
Accarezzò la zona ferita facendo scorrere la mano lentamente verso il retro del mio collo. Mi avvicinò con dolcezza alle sue labbra. Mi abbassai di qualche millimetro e ci scambiammo un nuovo bacio. Il mio cuore perse più di un battito a quell'atto così intimo.

V-va meglio...” dissi imbarazzato, appoggiando la fronte sulla sua. Avevamo tutti e due un'espressione strana. Ero consapevole dei miei occhi lucidi, della bocca arrossata e del rossore delle gote grazie allo specchio. Stava facendo da testimone delle nostre azioni. E Jong? Era nella medesima situazione. Avevamo gli occhi fissi l'uno nell'altro... cosa stavamo cercando di dirci?

Ci allontanammo l'uno dall'altro senza fretta dopo qualche secondo, quando gli occhi persero il coraggio di guardarsi.

V-vado a preparare la colazione. Vengo a chiamarti quando è pronto.” dissi scappando letteralmente.

 

 

 

“Kibum, allora? Avete litigato?” sentii gli occhi di Minho scrutare ogni mio movimento.

Mi schiarii la voce. “N-niente... ho sbattuto contro lo stipite della porta questa notte. Sono andato in bagno con la luce spenta e mi sono fatto male. Tutto qui.”
Il maknae mi corse incontro, dandomi un bacio veloce sulla guancia. “Ora passa!!” arrossii ripensando che lui non era stato il primo a fare un gesto simile.
Mi voltai verso il compagno di stanza del ragazzo che mi aveva appena guarito e sorrisi beffardo. Quanto era bello vedere la gelosia negli occhi di quella rana?

“Minnie, vai a chiamare Jonghyun per favore?” dissi dolcemente, accarezzandogli la testolina. “Ieri sera era impegnato con un nuovo testo ed ha fatto tardi.” mentii.

“Certo omma!” corse in direzione del corridoio.

“Aspetta!” fermai il ragazzo “Anche Minho si è fatto male: alla bocca, mentre mangiava!”

“C-cosa?!” vidi i suoi occhi diventare ludici.

“Si, dai un bacino guaritore anche a lui!” feci l'occhiolino al più grande dei due, che arrossì subito dopo aver ricevuto un bacio sulle labbra dal piccolo.

Minho era timido quando si parlava di Taemin. Era protettivo nei suoi confronti e faceva sempre in modo di renderlo allegro e vederlo felice. Quando però si trattava di dimostrazioni d'affetto troppo esplicite, diventava piccolo. Si sentiva impotente ed imbarazzato da morire nonostante tutti sapessimo – e sentissimo – delle loro notti appassionate.

“Sei pessimo!” rise il leader. Risi con lui delle espressioni del Choi.

 

 

 

POV Jonghyun

“V-vado a preparare la colazione. Vengo a chiamarti quando è pronto.” sospirai una volta che si chiuse la porta alle spalle.

Mi lasciai cadere sul pavimento freddo color cenere. Il cuore ancora a mille per l'emozione e gli occhi lucidi. Tremavo. Era un'azione involontaria, l'adrenalina ancora presente nel mio corpo mi stava facendo impazzire. Era bastato quel contatto di bocche per mandarmi tutti e cinque i sensi in estati. Sospirai ancora. Misi una mano sul torace, cercando di tranquillizzare quel muscolo involontario che faceva i capricci nel mio petto. “Calmati Jonghyun. Va tutto bene. Vi siete solo baciati.” appoggiai la testa al muro e rimasi in un angolino per diverso tempo – con solo l'asciugamano addosso –.

 

 

Mi sdraiai nel letto – una volta vestito – e cercai di appisolarmi. Mi ero alzato troppo presto ed avevo bisogno di recuperare un po' di sonno. Kibum mi sarebbe venuto a chiamare per la colazione.

Provai ad addormentarmi, cercando di non pensare troppo a lui. IMPOSSIBILE.
Presi l'ipod dal comodino e misi gli auricolari. Digitai la playlist e feci partire la riproduzione casuale. When love stops. Ancora? Quella canzone nell'ultimo periodo mi stava tormentando. Cambiai e misi la canzone di debutto del nostro gruppo.

Ascoltai senza dire nulla. Chiusi gli occhi riempiendo i miei pensieri di ricordi.

Nal baraboneun nunbichi malhaejujanha...
[Guardami negli occhi, cosa ti dicono?]

Sorrisi. Sentir dire quella frase da Key, nella canzone, mi aveva fatto sussultare. Pensandoci bene: quando lo guardavo, cosa sentivo davvero? Cosa mi dicevano i suoi occhi? Mi trasmettevano agitazione... la stessa che stavo provando io. Mi voleva bene... più che ad un amico, giusto? Non me lo ero sognato... vero?

Avevo davvero il diritto di entrare nel suo cuore, dopo tutti questi anni passati a fingere di essere un amico un po' troppo intimo? Lui magari si comportava così solo per assecondarmi. Ancora troppo debole – a causa della perdita di memoria – per poter ribattere e difendersi.

Gaseumi malhaejunda nugamworaedo...
[Il cuore te lo dirà, indipendentemente da cosa dicono gli altri.]

Ad ogni frase della canzone, un nuovo pensiero si dissolveva, lasciando spazio alla serenità che quella melodia, quelle parole e le nostre voci lasciavano. Lo avrei scoperto, ora non era importante.

...jaebal isoneul nohji malja deon.” naye dajimeun...
[“...per favore, non lasciar andare la mia mano.” è la mia promessa.]

Già. Se Kibum avesse accettato i miei sentimenti l'avrei stretto a me. Intrappolato. Non l'avrei più lasciato libero. Se verranno accettate le sensazioni che provo per lui, se saranno ricambiate, non sarò più solo, Kibum non sarà mai solo. Ci sarò sempre io con lui.

Sorrisi. “Replay, Replay, Replay...” canticchiai sussurrando, lentamente. La mia mente vagò e si concentrò sul periodo in cui debuttammo. Mi riportò al ricordo del mughetto. Formato da piccoli fiorellini bianchi a campanella. Il giorno che lo regalai a Kibum, il mio cuore batteva come adesso.

 

Facciamo del nostro meglio Bummie!” gli dissi, porgendogli il fiore.

Lo prese con delicatezza, per non rovinare i campanellini. “Si, impegniamoci al massimo!” Gli occhi si rimpicciolirono con l'allargarsi del suo sorriso. Si formarono le fossette che tanto adoravo. Le sue labbra a cuore si schiusero. “Jong...”

S-si?” ero titubante.

Grazie del fiore.”

Sorrisi.

 

“Jonghyun!! La pappa è pronta!” entrò un Taemin euforico in camera. Venne vicino a me dandomi un bacio sulla guancia. “Buongiorno!” sorrise angelico.

Sorrisi di rimando, alzandomi. “Buongiorno Tae.”

“È successo qualcosa di bello tra te e la mia omma?” il suo sorrisino cambiò. Ora sembrava più un demonietto.

Piantai i piedi per terra. Tossii. “P-perchè?” balbettai.

“Hyung, non sono stupido. Tu hai una faccia inquietante. Ti verrà una paralisi se incurvi ancora un po' la bocca. Per non parlare di Key-hyung. Ha l'aria stralunata, nonostante cerchi di dimostrarsi freddo come sempre.” sospirai ascoltando le sue parole. “Mi ha persino convinto a baciare Minho! Questo mi dimostra che gli è successo qualcosa di bello.” lo vidi sorridere. “Di solito, anche se sono io ad avvicinarmi troppo, Kibum-hyung assale lui. È iperprotettivo nei miei confronti.”

“Già...” risi delle espressioni dolci che aveva appena assunto il maknae. Quando parlava di noi era sempre così: sorrideva e inondava i cuori di tenerezza. Avrebbe accettato che due membri della sua famiglia si erano baciati? Diciamo che aveva un rapporto intimo con Minho... ma... se anche noi avessimo provato ad avere una storia, come l'avrebbe presa?

“T-Tae...” presi coraggio. “Ho bisogno di te.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ciau a tutti!! *-* oddio, state aumentando ancora! *commossa*, non me l'aspettavo!!
Spero di avervi incuriosito un po' (soprattutto sulla parte finale) sul come andrà avanti questa faccenda :3
Grazie a chi ha aggiunto ai preferiti o alle seguite la storia! *-* Ringrazio per le recensioni sempre presenti. Fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo!
Chu.~

Sara.

   
 
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