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Autore: honey6661    23/10/2013    1 recensioni
Frank, studente della California University, chiassoso, punkettone e combinaguai.
Gerard, affascinante artista leggermente complessato, fidanzato di Annabelle, la sorella di Frank.
I due si incontreranno per la prima volta per il Ringraziamento e da lì tutto cambierà nelle loro vite e nulla sarà come prima.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piacere di conoscerti








Le due settimane
trascorsero in fretta e arrivò il momento per Frank di fare rientro a Newark per il tanto temuto giorno del Ringraziamento.
Per tutto il volo non aveva fatto altro che pensare ad una scusa plausibile per abbandonare il Jersey e ritornare in California per l'ora di cena, al massimo all'alba del giorno dopo.
Non ci voleva proprio restare tre fottuttissimi giorni a sclerare con la sua pittoresca famiglia, no grazie lui aveva altri progetti per il weekend.
Sbuffò vistosamente (tanto da accaparrarsi un'occhiataccia dalla nonnetta seduta accanto a lui) sistemandosi le cuffiette nelle orecchie e sparandosi gli Avenged Sevenfold direttamente nel cervello, cercando di rilassarsi e pensare positivo, tanto sarebbe riuscito a trovare un modo per trascorrere questa temuta riunione di famiglia incolume. O almeno lo sperava.


Nel frattempo, in una Land Rover diretta da Philadelphia verso Newark, un agitato ragazzo non faceva che inveire contro il traffico fumando convulsivamente e cambiando continuamente stazione radiofonica.
- Gee cazzo smettila! Così mi farai diventare scema! E che cazzo è solo una semplicissima riunione di famiglia, guarda che i miei sono persone per bene e non hanno mai mangiato nessuno, tantomeno un mio fidanzato! - sbottò esausta la ragazza seduta accanto - Accosta Cristo Santo che è meglio che guidi io -
Il ragazzo accostò e i due fecero cambio di posto.
- Scusami Anna, ma al solo pensiero di incontrare tutta la tua famiglia mi ha preso un pò l'ansia, e se non gli piacessi? Se mi trovassero inadeguato? Se ritenessero che non sono all'altezza della loro bambina e che abbiamo affrettato troppo le cose? Ho il terrore che tuo padre e tuo fratello possano magari sbattermi fuori a calci in culo intimandomi di starti lontano o cose così. - disse tutto d'un fiato gesticolando.
- Ma che stronzate t'inventi tesoro? - ridacchiò la ragazza - I miei ti adoreranno di sicuro! Sei la persona migliore che conosco, mi fai ridere e con te sto bene, mi rendi felice e i miei lo apprezzeranno di sicuro. Non ti preoccupare Gerard, andrà tutto a meraviglia e conquisterai tutta la famiglia come hai fatto con me -
Si sporse dal sedile per lasciargli un tenero bacio a fior di labbra prima di rimettere in moto, tranquillizzando così Gerard, a cui spuntò un sorriso rilassato.

Lui ed Annabelle Iero si erano conosciuti lo scorso autunno a Parigi, dove Gerard oramai viveva da quando aveva terminato il college 5 anni prima, durante una mostra d'arte dove tra gli artisti esposti compariva anche lui.
Subito si era creata una sorta di alchimia tra di loro, ma ebbero giusto il tempo di prendere un caffè e di farsi una passeggiata lungo la Senna prima che lei ripartisse per Philadelphia, dove viveva e lavorava nel campo dell'editoria.

Trascorse l'inverno tra lunghe conversazioni telefoniche, e-mail kilometriche, notti passate a chattare e qualche cartolina, quando in primavera Annabelle ritornò in Francia per lavoro.
Non persero tempo per rincontrarsi e trascorsero una settimana intensa ricca di passione e poesia, ma stavolta al momento di rientrare negli States il fascinoso artista la seguì e dall'inizio dell'estate vivevano insieme.
 E proprio quell'autunno, in una stranamente calda serata di inizio ottobre, giusto un anno dopo il loro incontro, lui le fece la fatidica proposta.
Ridacchiò ripensando a quella sera, al fallimentare tentativo di imbastire una cenetta romantica con tanto di menù di raffinata cucina francese, dolce afrodisiaco, champagne, fiori freschi e tante candele profumate.
Purtroppo quella sera Anna si era trattenuta più del dovuto in ufficio, e lui era talmente distrutto dalla giornata trascorsa ai fornelli e a preparare ogni cosa con cura che era crollato come una pera cotta sul divano.
Morale della favola al suo rientro la ragazza non solo aveva trovato la cucina sottosopra, ma anche l'intera cena bruciata, il gatto che banchettava allegramente col dolce e il suo ragazzo che dormiva beato mentre le candele, pericolosamente accanto ai fiori, minacciavano un principio di incendio.
E questa era la prova del nove per la coppia che avrebbe dovuto annunciare ufficialmente il fidanzamento in famiglia.
Gerard si perse in questi pensieri e quasi nemmeno si accorse di essere arrivato a destinazione.
- Eccoci amore siamo arrivati nella "tana dei lupi"- entrambi scoppiarono a ridere scambiandosi un bacio a stampo prima di scendere dall'auto.
Una volta entrati in casa vennero subito accolti a braccia aperte da Dahlia e Roger, i genitori di Anna, gli fu offerto un buon caffè forte (la passione del ragazzo) e furono letteralmente "assaliti" da un'infinità di domande da alcuni parenti già arrivati.
Dopo un primo impatto shockante, Gerard cominciò subito a sentirsi a suo agio in mezzo a quella strampalata famiglia, trovava estremamente divertente l'attempato nonno Chuck coi suoi annedoti sconclusionati, gli ricordava molto il vecchio nonno Simpson. Poi c'erano zia Mary e i suoi deliziosi biscotti fatti in casa, i pestiferi gemellini Aaron e Luke che non facevano che rincorrere per casa la povera cuginetta Sandy facendole scherzi idioti, per non parlare dell'inquietante cugino Sean che per tutto il tempo se n'era rimasto seduto zitto a fissare un punto imprecisato del salotto perso in chissà quale mondo.....

Questo piccolo spaccato di famiglia (non erano ancora al gran completo, entro sera sarebbero arrivati tutti per la grande cena) piaceva a Gerard, certo per quanto aveva poturo constatare dal suo arrivo un paio d'ore prima erano abbastanza chiassosi e particolari, però molto cordiali e simpatici e un pò invidiava questa famiglia pittoresca ma molto unita.
La sua famiglia non lo era mai stata, anzi. Non ricordava più l'ultima festività trascorsa coi genitori, il fratello e i parenti vari, forse quando era piccolo. I suoi genitori erano sempre in giro da qualche parte per affari o per fare vita mondana e lui e suo fratello erano abbandonati alle cure di tate e domestiche varie, incluse le festività.
Per questo era cresciuto come uno spirito solitario, senza radici, ma in questo momento assaporando questa calda atmosfera famigliare invidiava molto la sua fidanzata.

- Gerard tesoro che ne dici di salire a rifrescarti un pò?- esordì Dahlia con un sorriso distogliendolo dai suoi pensieri.
- Avete un pò di tempo per rilassarvi e sistemarvi prima di cena, Anna porta di sopra Gerard e fallo sistemare in camera di tuo fratello -

La coppietta salì le scale dirigendosi al piano di sopra, percorsero il lungo corridoio e Annabelle si fermò davanti all'ultima porta a destra su cui erano appesi vari adesivi di band più o meno conosciute (tra cui riconobbe i Misfits e gli Iron Maiden), il classico segnale di pericolo per chi entra (uguale a quello che anche lui aveva sulla sua porta da ragazzino) e la scritta stile graffiti  "Frank's kingdom".
- Eccoci questo è "il regno" di quell'impiastro di mio fratello - disse solennemente aprendo la porta per poi scoppiare in una risata, trascinando dentro il povero ragazzo.
Dopo aver sistemato le proprie cose accanto ad uno dei due letti presenti, Gerard venne di nuovo trascinato fuori da Annabelle e condotto nella stanza di fronte, ovvero la sua. Anna richiuse (a chiave) la porta dietro di lei e lo spinse sul letto a una piazza e mezzo con le lenzuola rosa shocking, salendoci sopra a cavalcioni con un sorriso malizioso stampato sul volto.
- E adesso mio caro Mr Way che ne dice se ci "rilassassimo" un pò prima della cena? Conosco un metodo davvero infallibile - sorrise nuovamente sfilandosi il maglioncino e restando in reggiseno, sporgendosi verso di lui e baciandolo con trasporto dopo essersi sensualmente umettata le labbra.
- Sei diabolica honey -
- E tu decisamente arrapante -
E per risposta afferrò i suoi fianchi stringendola a sè col braccio sinistro mentre continuava a baciarla, accarezzandole il seno con la mano destra e scendendo sempre più giù mentre il desiderio e l'eccitazione salivano sempre più.



- Ohi Frank figliolo finalmente sei arrivato! Giusto in tempo che fra un paio d'ore si cena - esordì zio Lou aprendo la porta d'ingresso e trovandosi davanti il nipote con l'aria di chi vorrebbe stare in qualsiasi posto piuttosto che stare dov'è.
- Ciao anche a te zio Lou - sbuffò il ragazzo entrando in casa trascinando il suo piccolo trolley.
Fu subito tramortito da genitori e parenti, tutti decisamente troppo allegri e contenti vista la situazione, a suo parere tragica. La madre, dopo averlo abbracciato e sottoposto al terzo grado manco fosse un criminale sotto interrogatorio, gli concesse di salire di sopra a riposarsi un pò.
Una volta in camera sua si gettò a peso morto sul letto, sbuffando esausto, cazzo era arrivato da meno di un'ora e già si sentiva soffocare, e non erano nemmeno tutti presenti all'appello!
Si rigirò sopra le lenzuola e senza nemmeno rendersene conto si appisolò. Improvvisamente fu destato da uno strano rumore, d'istinto si voltò verso la parete di sinistra, da dove proveniva il suddetto rumore, e balzò a sedere seguito da un gridolino (decisamente poco virile) non appena intravide nella semi-oscurità una sagoma nera china sul letto, intenta a frugare in una valigia.

- E tu chi diavolo saresti? - urlicchiò accendendo repentinamente la luce sul comodino e afferrando da sotto il letto la sua vecchia mazza da baseball (usata sì e no 3 volte ai tempi della scuola media), sia  mai che un delinquente l'avesse fatto fuori senza che lui si difendesse!
- Oh scusami non intendevo spaventarti - rispose il "delinquente" avvicinandosi al letto di Frank, noncurante dell'oggetto contundente in mano a quest'ultimo (e che sarebbe potuto finire dritto sulla sua testa), rivelandosi alla luce della lampada.
Per un attimo il più piccolo rimase frastornato di fronte alla visione dello sconosciuto, che gli stava di fronte vestito rigorosamente da capo a piedi di nero (proprio come quei ladri nei cartoni animati) sorridendogli in maniera cordiale.
E che sorriso gente! Frank si perse osservandolo e fu riportato al pianeta Terra dalla sua voce.
- Sono Gerard, il fidanzato di Annabelle. Piacere di conoscerti. - disse porgendogli educatamente la mano.
- Frank, il fratello, piacere mio. - gli strinse la mano guardandolo negli occhi, e solo allora sembrò accorgersi di quanto fossero belli, dei profondi e luminosi occhi verde scuro e quasi fu fulminato sedutastante.
Dopo un'inizio non proprio tra i migliori, i due cominciarono a conversare e scoprirono (con grande stupore di Frank) di avere una certa sintonia, cosa mai accaduta prima coi fidanzati della sorella con cui non era mai riuscito a legare.


La serata trascorse (sorprendentemente) per il meglio tra ottime pietanze, conversazioni tra i commensali, scherzetti da parte dei terribili gemellini ed estenuanti e alquanto chiassose partite ai più svariati giochi di società (tra cui l'immancabile Monopoli, in cui il povero Frankie, in comunella col cugino Sean, fu "dissanguato" dalla cugina Sarah che si era accaparrata tutte le sue proprietà), quando giunse il momento di coricarsi.
Una volta a letto, infagottato sotto al piumone, Frank si voltò verso il letto sulla parete opposta dove uno sfinito, ma sereno Gerard stava già dormendo. Spontaneamente gli si dipinse sul volto un sorriso sincero.
Dopotutto questi tre giorni non sarebbero stati poi così male, formulò questo pensiero prima di farsi anche lui cullare beatamente tra le braccia di Morfeo.


  
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