Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: elisan    23/10/2013    3 recensioni
Ritorna Yuki e Ryo e Kaori dovranno scortare la principessa in un viaggio nelle Hawaii.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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CAP.2 Mick si avvolse un asciugamano intorno ai fianchi e uscì dalla doccia, si strofinò i capelli con una salvietta e andò in camera a vestirsi. I suoi occhi azzurri si addolcirono fissando teneramente la donna nuda che dormiva nel letto. Le curve voluttuose celate appena dal lenzuolo risvegliarono il desiderio in lui e, come se sentisse di essere osservata, lei aprì gli occhi. Gli sorrise, allungando le braccia verso il suo uomo mentre Mick scostava il lenzuolo e si toglieva l'asciugamano. Kazue fremeva eccitata mentre Mick la stringeva a sè impossessandosi della sua bocca con una fame esplicita. Quella reazione la travolse come un’onda anomala, impadronendosi del suo corpo. La lingua di Mick esigeva la sua, esplorandole con impeto le labbra. Kazue gemette quando le sfiorò il capezzolo e ancora di più quando, catturandolo tra pollice e indice, iniziò a stuzzicarlo rendendolo turgido e teso. Senza sapere cosa stesse facendo, Kazue mosse i fianchi contro di lui mimando i movimenti delle loro lingue. "Stai ferma Darling altrimenti perderò subito il controllo". "Ma io ti voglio!" protestò Kazue. "E mi avrai ma non subito" rispose Mick abbassando nuovamente la testa. Catturò tra le labbra un capezzolo turgido, assaporando la sensazione del liscio rigonfiamento dei seni e lentamente disegnò con la punta della lingua dei delicati cerchi che la stavano facendo impazzire. Incapace di fermarsi, Kazue si allungò a toccare la sua erezione. Il suo membro era gonfio e duro e le dita le tremavano come il corpo. Lei lo stava aspettando, moriva di desiderio. Strinse a sè la testa di lui e lasciò scivolare le dita tra i suoi capelli mentre si inarcava, incapace di arrestare i selvaggi impeti di piacere che le provocava. Le sue gambe si aprirono, i muscoli le si contrassero quando la mano calda di Mick la sfiorò fermandosi poi sul suo sesso. Mick sentì sotto la mano tutto il calore sprigionato dal suo corpo mentre il desiderio di lei pulsava nel punto in cui l'aveva accarezzata. Sentì il pollice di Mick esplorare la sua femminilità, un gemito di supplica le esplose dalle labbra e si sollevò verso di lui, scossa da selvaggi tremori mentre l’accarezzava. Una divorante lussuria la travolse, la sua testa ricadde inerte sui cuscini poi il suo corpo si contrasse sotto le dita di lui che indugiavano volutamente sul suo clitoride. Nessuna donna si era mai abbandonata offrendosi a lui in quel modo, realizzò Mick. Non sapeva quanto ancora sarebbe riuscito a controllarsi. "Voglio vederti mentre ti posseggo e mi supplichi per avere le mie carezze". Quelle parole le suggerivano di incitarlo, pregandolo di continuare poi sentì che l’accarezzava ancora ma questa volta, scossa da violenti spasmi, si rese conto che erano le sue labbra a sfiorare il centro della sua femminilità. Con la lingua accarezzò la sua umida intimità e la sentì gemere poi la penetrò adagio con un dito. Subito i muscoli di lei gli si chiusero intorno catturandolo e il suo corpo reagì con una spinta selvaggia di maschile urgenza. Sentiva il cuore battere come impazzito, il sudore gli imperlava la fronte ma si sforzò di procedere lentamente. Un dito, poi due, aspettando che il corpo di Kazue si adattasse a lui. Eccitata e impaziente, si allungò e strinse il suo membro accarezzandolo ritmicamente. Mick la mise sotto di sè, penetrandola adagio, con i muscoli contratti per la pressione che stava esercitando per non cedere alle sue richieste di spingersi più a fondo. Lei si contrasse facendolo fremere allora Mick la penetrò con maggior forza mentre Kazue affondava le unghie nelle sue spalle in preda all’impellente bisogno di avere di più. Incapace di controllarsi, Kazue diede voce a quell’urgenza. Le parole le uscirono roche dalle labbra implorando affannosamente: "Ancora Mick.. di più..." accompagnando le parole con il movimento del corpo. "Quanto di più? Così?". Lei ansimava sotto le sue spinte "Sì così.. ancora... di più...". Quella convulsa litania di richieste e approvazioni stordiva ed eccitava Mick come una canzone erotica che i loro respiri, all'unisono, suonavano in un sensuale duetto. Il bisogno di andare più a fondo, di possederla completamente lo sopraffece. Le spinte si fecero sempre più intense e li portarono al vertice. Kazue gli baciò il collo, le spalle e gli graffiò la schiena, travolta da una passione selvaggia. I muscoli di Mick gli si irrigidirono mentre cercava di ritardare l’orgasmo ma era troppo tardi, il suo corpo stava già reclamando l'appagamento. Kazue gridò parole di febbrile piacere mentre gli affondi pulsanti e violenti di Mick la portavano con lui all’apice del piacere, i corpi avvinti in un'esplosione di estatico sollievo. I loro vestiti erano abbandonati in disordine sul pavimento della camera da letto. Loro due erano distesi pelle contro pelle, le mani di lui la modellavano lentamente mentre lei giaceva appagata. "Sei silenziosa" osservò Mick baciandole l'incavo del collo. "Sto pensando a quanto sia perfetto tutto questo, a quanto sono felice e come vorrei che lo fosse anche per Kaori" ammise Kazue. "Qualcuno darà del filo da torcere a Ryo e lui si pentirà dell'occasione persa". Nuvole di vapore nero sbuffarono dalla ciminiera dell'Artemide mentre attraccava alla banchina del porto di Tokyo. La nave era un vero e proprio palazzo galleggiante con le sue piscine, i suoi campi da tennis e le immense sale. Vi era pure un cinema e addirittura una sala operatoria per le emergenze. Nell'ala est, destinata agli alloggi della principessa Yuki, due uomini stavano sfogliando dei dossier nella sala principale. "I fascicoli sugli sweeper sono completi?" chiese l'uomo dagli intensi occhi azzurri versandosi del whisky nel bicchiere. "Si e devo dire che sono interessanti. Non si sa nulla del passato di Saeba nè di Falcon tranne che i due erano mercenari nel Sud America, poi Ryo si è trasferito a Los Angeles dove ha incontrato Mick Angel. Anche il passato di questo biondino è avvolto nel nulla". "Stefan che mi dice delle ragazze?". "Miki è stata trovata da Falcon quando ancora era una bambina, l'ha allevata e poi si sono innamorati". "La bella e la bestia!" rise l'uomo. "Quella che mi ha colpito di più e Kaori Makimura, la socia di Ryo Saeba. E' una donna assolutamente normale e avrebbe fatto altro nella vita se suo fratello, che era il precedente socio di Saeba, non fosse stato ucciso" rispose Stefan "E' così bella e ha uno sguardo dolce". "Oh oh tu che interessi a una donna dopo tanti anni". "Piantala Damon" brontolò Stefan "Questa è Kazue Natori, biologa e partner di Mick Angel". Damon prese in mano il fascicolo e rimase folgorato dalla bellezza della dottoressa "Di lei me ne occupo io". "Sta con Angel perciò non è una donna libera". "Ancora per poco" sogghignò Damon. Kaori finì di preparare la valigia e si chiese se portare il bikini che le avevano regalato Miki e Kazue in occasione del suo compleanno. Era rosso e molto audace, con una profonda scollatura e sgambato maliziosamente. Ryo entrò nella sua stanza e s'incupì alla vista dell'indumento che aveva in mano. "Non avrai intenzione di portarlo, cosa te ne fai.. tanto sei un'uomo" disse Ryo bruscamente roso dalla gelosia che altri uomini l'avrebbero vista con quel minuscolo pezzo di stoffa. "Per te sarò un'uomo ma per gli altri sono una donna" rispose Kaori gelida. Ryo non rispose e, silenziosamente, si mise alle sue spalle. Le accarezzò i polsi lentamente assaporando la sericità della pelle mentre il respiro di Kaori le si mozzava in gola e un brivido di piacere le attraversava il corpo. Ryo inspirò il dolce profumo dei suoi capelli e, innavertitamente, si avvicinò a lei. I loro corpi ormai si sfioravano e il desiderio a lungo trattenuto minacciava di esplodere tra di loro. Il cuore di Kaori batteva furiosamente nel petto mentre attendeva con il fiato sospeso una mossa da parte del suo socio che però non avvenne. Quando si staccò, lui la fissò con occhi gelidi "Muoviti, abbiamo del lavoro da fare". Kaori provò un dolore indescrivibile ma decise che non avrebbe permesso mai più di fargli capire quanto lo amava così gli passò accanto e uscì dalla casa. Fuori, Mick e Kazue li stavano aspettando accanto alla mercedes dell'americano. La dottoressa notò subito il pallore della sua amica e chiese: "Kaori va tutto bene?". Lei si impose di sorridere "Certo non vedo l'ora di salire sulla nave e conoscere qualcuno.. oppure potremmo fare le cose a tre con Mick, che ne dici Kazue?". Kazue rimase a bocca aperta, Mick boccheggiò e Ryo sentì il sangue salirgli alla testa al pensiero del suo amico che toccava la sua Kaori. Vide che la sua socia lo guardava sperando in sua reazione e si sforzò di mostrarsi indifferente. "Kaori sei sicura di sentirti bene?" chiese Kazue posando una mano sulla sua fronte. L'immaginazione di Mick prese il suo corso su pensieri erotici e l'uomo cominciò a sbavare "Però avere Kaori e Kazue.. nude.. nello stesso letto.. gheeeeee..". "Scordatelo Angel!" gridò la sua compagna sotterrandolo sotto un martellone di parecchie tonnellate. Quando arrivarono al porto la tensione nella macchina era insostenibile, Ryo si era seduto davanti mentre Mick guidava ma con la coda dell'occhio rivolgeva degli sguardi furtivi alla sua socia. Umi e Miki li aspettavano già sul molo e stavano parlando con due uomini mentre una donna corse incontro allo sweeper. "Ryoooooooooooo!" urlò la principessa Yuki fiondandosi tra le sue braccia. L'uomo dai capelli corvini colse l'occasione al balzo e guardando un'attimo Kaori le rivolse un sorriso crudele prima di voltarsi verso Yuki e baciarla con trasporto. Continua...
  
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