Note dell’autore: Salve popolo di EFP ^_^
Prima di tutto grazie per aver letto e scusate il ritardo ma ci sono stati dei piccoli inconvenienti :|
Come sempre ecco a voi la “sigla” degli OC, fateci sapere che ne pensate :)
I diritti non sono nostri, l'abbiamo solo preso da Youtube.
http://www.youtube.com/watch?v=g7mmYycRVRM
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“che cosa pensi di fare adesso?” i pensieri di Kirara risuonarono nella mia mente, con un misto di preoccupazione e curiosità, mentre lei si trovava nella sua stanza e io ero fuori nel terrazzo, seduta a terra, per respirare un po’ d’aria fresca e stare tranquilla, come se stessi aspettando che accedesse qualcosa, invano però.
“ non lo so ..” le risposi molto semplicemente tutto d’un fiato; in quel momento non sapevo nemmeno io quello che volevo veramente fare, nel frattempo Kirara mi raggiunse, accucciandosi accanto a me
“ hai intenzione di rivederla? …” domandò lei, ma subito la guardai un po’ confusa “ … intendo dire se hai intenzione o meno di rivedere quella criminale “ aggiunse poi, spiegandomi non appena vide il mio sguardo leggermente perplesso
“ pensavo che la conversazione fatta con lei questo pomeriggio potesse portare qualche risultato soddisfacente, ma non ho ricavato nulla di utile, né per noi né per Gaara ... “ il tono dei miei pensieri andava diminuendo ad ogni parola, avrei voluto sdebitarmi con il Kazekage per l’ospitalità che mi stava offrendo in quei tempi, e mi sarebbe altrettanto piaciuto poter sapere di più riguardo il segno che avevo nella mano destra; avevo avuto l’opportunità di parlare con quella ragazza, ma ero stata in grado di sciuparla
“ che ti prende? “ chiese nuovamente la mia amica, capendo chiaramente che non ero in me quella sera e che mi comportavo in modo diverso dal solito
Così, senza dirle niente, mi alzai e mi spostai, sedendomi affianco a lei al livello del suo petto “ cosa dovrei fare? “ le domandai rassegnata da tutto ciò, forse cercando in lei il calore di una madre che, forse, non ho mai avuto, e allo stesso modo tentando di trovare una risposta a quello che stava accadendo ultimamente
“ ma che ti prende?! “ chiese ulteriormente lei a quella domanda che le avevo appena posto “ Yume Miyu, non sei per caso tu quella che nonostante tutto non si tira mai indietro?! Non sei tu quella che vuole sempre uscire, facendo di testa propria e poi si caccia sempre nei guai?! ..Cosa hai fatto nel deserto quando stavi scappando da quegli uomini?! Hai continuato ad andare avanti, avendo persino il fegato di attraversare il deserto e sconfiggendo quella gente! … non lascerai che un interrogatorio andato a male con quella ragazza ti butti giù di morale?! Reagisci dannazione!.. “ avevo sempre pensato che Kirara non fosse molto brava ad esprimersi a parole, ma, in fondo, anche se quel discorso non era il massimo, sapevo che lei si era impegnata per dirmi quelle parole e che non le riteneva “campate in aria” “… Domani andremo dal Kazekage e gli chiederemo se possiamo parlare ancora una volta con quella ragazza … che ne dici? “ aggiunse poi, addolcendo il tono dei suoi pensieri cercando di consolarmi
Chissà cosa avrei fatto senza di lei; in fondo, Kirara era la mia famiglia, tutto ciò che conoscevo era lei
“ Kirara .. “ solo allora mi resi conto che si era fatto tardi, e che la stanchezza generale si stava facendo sentire, pertanto, mi rannicchiai accanto a lei, assicurandomi di starle talmente vicino che il calore del suo corpo mi potesse far caldo « … notte … » le bisbigliai con un filo di voce talmente debole che sembrava quasi impercettibile « … grazie » aggiunsi poi pronunciando ancora più piano di prima, cercando di dirle tutto l’affetto che provavo per lei racchiudendo in quella parola tutti i sentimenti che avevo in quel momento. Lei come risposta non disse molto: “ buona notte” si limitò a pronunciare, e si racchiuse attorno a me coprendomi con le sue code.
« Ti ho già detto di no. Quello che ti ho concesso di fare ieri è stata una misura del tutto eccezionale: non avrei mai fatto parlare un civile con un criminale tanto meno lascialo da solo » la voce del Kazekage iniziava ad essere spazientita di tutte le volte che gli avevo posto la medesima domanda.
« Per piacere! Le prometto che questa volta mi farò dire qualcosa di utile! » e io non sapevo più in che modo convince il ragazzo a darmi un’altra opportunità per farmi parlare con quella criminale; ormai era da una buona mezz’ora che provavo a convincerlo, ma inutilmente.
Nel bel mezzo della discussione, però, tre suoni secchi molto chiari risuonarono dall’esterno dell’ufficio del ragazzo: qualcuno aveva appena bussato
« avanti » questa volto il tono di Gaara ritornò ad essere indifferente e ben marcato come al suo solito, e nell’udire quella semplice parola un ninja entrò nella stanza
« Signorino Gaara, mi scuso per il disturbo, ma è arrivata una lettera dal Villaggio della Foglia » l’uomo entrò leggermente perplesso, cercando di capire se la conversazione che stava facendo il Kazekage era importante, e quindi dire in parole semplici quello per cui era venuto a fare e togliere il disturbo, oppure dilungarsi nei dettagli e spiegare tutto per filo e per segno, ma fu evidente che scelse la prima opzione
Gaara lesse attentamente il messaggio e si concesse un paio di secondi prima di ordinare dell’altro all’uomo « ho molte cose da fare. Per favore possiamo rimandare la conversazione ad un’altra volta? » con sorpresa si rivolse a me con il suo solito sguardo che non lasciava passare nessun sentimento e cercò di congedarsi dalla discussione che stavamo facendo poco prima
« ma che?... » non mi sarei aspettata un cosa simile e mi lasciò di stucco, senza nemmeno una parola
« convoca i consiglieri, devo fare una riunione importante; dì che devono parteciparvi obbligatoriamente » senza nemmeno darmi il tempo di farfugliare dell’altro si rivolse al ninja che era lì presente, poi si alzò e fece per andarsene anche lui insieme all’altro uomo « scusami ma ho da fare. Ti chiedo solo di aspettare e soprattutto di non commettere nessuna imprudenza » mi tenne la porta aperta come per invitarmi ad andarmene, sperando che non facessi nulla dicendo quell’ultima frase
« dici tanto di voler aiutarmi … ma non fai altro che fare i tuoi interessi e proteggere i tuoi ideali .. siete tutti uguali » andandomene gli misi il broncio e gli dissi quello che effettivamente mi girava per la testa in quel momento, non mi voltai, ma non potei fare a meno di notare con la coda dell’occhio del dispiacere e della delusione nel suo volto; nonostante tutto non ci feci caso, e me ne andai
“ e adesso? ..che hai intenzione di fare “ durante tutta la conversazione Kirara era rimasta nell’appartamento, non le piaceva uscire di giorno: troppa gente che la guarda in malo modo
“ sono Yume Miyu ricordi? Trovo sempre una soluzione a tutto! “ le risposi in modo scherzoso, ma c’era anche della serietà su quell’ ultimo pensiero.