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Autore: HikariMoon    23/10/2013    3 recensioni
Sono passate solo poche settimane dal ritorno di Mai, Kenzo e Hideto dal futuro. Il passato di Maestri della Luce sembra ormai solo un capitolo chiuso. Ma non è così e sarà Mai a rendersene conto per prima. Il passato infatti tornerà a bussare nelle loro vite in modo improvviso e del tutto inaspettato. Ma non sarà solo quello ciò con cui dovranno confrontarsi. Mai troverà il coraggio di ricominciare a duellare a Battle Spirits? Kenzo e Hideto riusciranno ad aiutarla? Chi è la misteriosa persona che Mai troverà in coma? E riuscirà a risvegliarsi? La decisione da prendere è solo una: trovare la forza di ricominciare a vivere continuando a sperare che, un giorno, i portali di Gran RoRo tornino ad aprirsi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hideto Suzuri, Kenzo Hyoudo, Mai Viole/Shinomiya, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Shiro guardò impotente il campo di gioco e quasi come un automa spostò l’ultimo nucleo delle sue Vite. Aveva perso. Non era possibile, ma era vero. Lui era il più forte duellante di tutti… nessuno poteva batterlo, ma era stato battuto. Non poteva essere successo. Non da una degli ex-Maestri della Luce.

Mai si alzò, accolse le sue carte, mettendo Siegwurm-Nova come prima carta, e pose il mazzo nella borsa. Guardava il suo sfidante, ma non provava alcuna pietà. Oh, forse sì… dopotutto era solo un ragazzino presuntuoso. Forse finalmente avrebbe capito. Proprio in quel momento Shiro si alzò in piedi, facendo cadere la sedia e sbattendo le mani sopra il tavolino. Tutti gli sguardi si voltarono verso di lui.

“Non posso avere perso! Non è possibile! Sono il duellante più forte! Tu… tu hai avuto fortuna! Non si può considerare valido questo incontro! Dovevo essere io il vincitore! Sei solo una guastafeste, Mai Shinomiya! È un’abitudine per voi Maestri della Luce!”

Mai lo guardò gelida, mentre alcuni suoi amici, senza riuscirci, cercavano di calmarlo. Sistemandosi la borsa su un braccio, Mai fece un paio di passi avanti, fermandosi ad un paio di metri da lui.

“Sei solo un povero illuso e un ragazzino presuntuoso. Non avresti dovuto crederti meglio di Dan senza averlo conosciuto. Sei come tutti gli altri. Credi di sapere, ma ripeti solo quello che altri dicono e che fanno passare per verità… Dan combatteva per gli altri e con il cuore, anche se nessuno l’ha capito. Tu combatti solo per te stesso e per metterti in mostra. Parli senza sapere quello che dici e senza pensare che ci possa essere qualcuno che ti dimostri il contrario.”

Shiro la guardò con rabbia, ma alla fine fu lui, una volta di più, a dover distogliere lo sguardo. La voce di Mai riprese.

“Sei solo un bulletto che prova gusto ad essere seguito da quattro ragazzini come te. Mi fai quasi pena. Spero che questa sconfitta ti faccia venire un po’ di umiltà. E sai perché non sei diventato Maestro della Luce? Perché sei solo un egoista, egocentrico. Essere Maestro della Luce significa essere pronto a combattere per gli altri e non per sé stessi e a fare qualsiasi cosa per difendere il mondo. Anche se questo può significare sacrificarsi. È quello che noi abbiamo fatto: non importa cosa potranno dire gli altri. Ma tu questo non lo puoi capire. Ti credi un grande, ma la vera grandezza è molto diversa da quello che tu immagini. Quando inizierai a guardare con i tuoi occhi e pensare con la tua testa, solo allora forse lo capirai.”

Mai si voltò e si avvicinò ad Hideto e Kenzo che la guardavano orgogliosi per le parole che aveva detto. Il presentatore sospirò. Per fortuna aveva smesso… temeva iniziasse a tirar fuori i discorsi che i Maestri della Luce facevano un anno prima… Subito dopo, però, l’uomo scosse la testa sorridendo: ma a chi la dava a bere? Aveva dall’inizio del duello tifato per quella ragazza e non poteva dire che le sue parole sembrassero da pazzi. Sentite dal vivo facevano sicuramente molto più effetto. In quel momento Shiro fece un paio di passi avanti furioso, arrivando dove Mai si trovava un attimo prima e guardandola con sfida.

“Parli tanto solo perché hai vinto. Vorrei vedere se ti avessi sconfitto. Io penso con la mia testa: quello che hanno detto su di voi è vero. I guai che ci sono ancora nel mondo sono colpa vostra e della vostra ottusità. E quello che penso di Dan lo penso ancora. Dopotutto mi hai sconfitto tu e non lui. E…”

Mai si voltò e interruppe il fiume di parole di Shiro. Non le aveva neppure sentite. Le suonavano come un disco rotto, che fin troppe volte le avevano fatto sentire. Ma ormai era stufa di starlo ad ascoltare. Lentamente e senza togliergli gli occhi di dosso, tirò fuori una carta dalla borsa e gliela mostrò.

“La vedi questa carta? È Siegwurm-Nova. Ebbene, era una carta di Dan. Quella che gli ha permesso di sconfiggere la maggior parte dei suoi avversari e anche il Re del Mondo Altrove. Per tutto il resto, continua a pensarla come vuoi. Con i sordi è inutile parlare.”

Il ragazzo rimase senza parole e Mai fece per andarsene. Poi, però, cambiò idea e si fermò, tornando a girare la testa verso il ragazzo e lanciandogli un altro sguardo impietoso.

“Ah, un’altra cosa… Utilizzai un mazzo per certi versi simile a questo e soprattutto carta durante un duello, tempo fa. Venni sconfitta. Vuoi sapere chi era il mio sfidante? Era Dan. Quindi, avendo perso contro di me, è come se tu avessi perso contro di lui.”

La ragazza tornò a voltarsi senza però muoversi di un passo. Sentiva lo sguardo di Shiro puntato su di lei.

“Non hai avuto speranze con me, non le avresti avute con lui. E lui ha salvato il mondo, che tu o quelli come te lo vogliate oppure no.”

Shiro fece un passo indietro senza saper più che cosa dire: le ultime parole di Mai erano suonate come una verità inconfutabile. Lentamente abbassò la testa sconfitto, venendo inglobato tra la folla di ragazzi ammutoliti. Non sapevano che cosa dire o pensare. Alla fine iniziarono a sparpagliarsi a gruppetti continuando a bisbigliare. Più di uno era rimasto colpito dalle parole di Mai e dal suo duello. La ragazza raggiunse finalmente Hideto e Kenzo sorridendo.

“Missione compiuta.”

Hideto sembrava divertito. “Complimenti, Mai. E per fortuna che tu eri quella che non voleva rischiare che tutto finisse come l’ultima volta…”

Mai inclinò la testa un po’ imbarazzata. “Hai ragione. Penso di aver un po’ esagerato. Non lo farò più, ve lo prometto.”

Kenzo sorrise. “Però sono d’accordo con te: quando ci vuole, ci vuole.”

I loro discorsi vennero interrotti dall’arrivo della donna che poche ore prima prendeva i nominativi degli iscritti.

“Mi scusi, signorina Shinomiya ma c’è qualcuno che la desidera al telefono. Non mi ha detto il suo nome ma ha detto che è importante.”

Mai, dopo aver annuito alla donna, ricambiò lo sguardo perplesso di Hideto e Kenzo. Per lunghi istanti si chiese chi potesse essere… magari Elisabeth? Ma aveva il suo cellulare… poi si ricordò che prima del duello lo aveva spento, mandandole un messaggio nel caso la cercasse. Lo faceva sempre: si sapeva mai quando la poteva chiamare. Quel pensiero la fece convincere che, forse, era proprio Elisabeth.

Seguì la donna fino al telefono, mentre Hideto e Kenzo le facevano cenno che l’aspettavano fuori. Mai prese la cornetta e aspettò che la donna si allontanasse. Le mani quasi le tremavano. Aveva paura di cosa avrebbe sentito… se fosse stata Elisabeth che le diceva che Yuuki era… Mai scosse la testa. Non voleva neppure pensarci. Trasse un profondo respiro prima di avvicinare il ricevitore all’orecchia.

“Pronto? Sono Mai. Chi parla?”

“Mai, sono Elisabeth. C’è una cosa importante che devi sapere. Ho già mandato la mia limosine a prenderti.”

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Mai scese davanti alla villa facendo un cenno all’autista, che ricambiò con un piccolo inchino. Hideto e Kenzo scesero guardandosi attorno perplessi. Che cosa erano venuti a fare in quella villa? Mai era stata piuttosto vaga e misteriosa al riguardo. Quando era tornata da loro, sembrava sconvolta dalla sorpresa ma allo stesso tempo euforica e visibilmente emozionata. Non aveva detto loro molto. Solo che stava per venirli a prendere una limosine per accompagnarli da una persona. Poi, era stata sorda a qualsiasi loro richiesta di spiegazioni. In macchina, finalmente, aveva rivelato che andavano dalla persona che aveva incontrato in settembre. Né Kenzo né Hideto erano, però, riusciti a farsi dire altro neppure a quel punto. E ora, eccoli finalmente lì. Era ormai pomeriggio inoltrato. Si voltarono verso il portone d’ingresso, mentre la limosine si allontanava. Videro una ragazza con i capelli castani vestita con un vestito arancione venire loro incontro. Era anche lei visibilmente emozionata. Si avvicinò a Mai come se fossero vecchie amiche.

“Mai, sono così contenta che siate venuti.”

Poi sorridendo, si voltò verso Hideto e Kenzo.

“Benvenuti a tutti, Maestri della Luce.”

Hideto e Kenzo si guardarono perplessi e stupiti di venire accolti lì come Maestri della Luce.

Mai sorrise. “Grazie a te, Elisabeth. Loro sono Hideto Suzuri e Kenzo Hyoudo, il Guerriero Blu e il Guerriero Verde. E lei…” Mai si voltò verso i due ragazzi. “… e lei è Elisabeth. Ho incontrato lei in settembre.”

Elisabeth sembrava un po’ in imbarazzo. “Devo chiedervi scusa. Avrei dovuto chiamarvi prima, ma lui non ha proprio voluto. Non voleva sentire ragioni… non sapete che fatica ho fatto a convincerlo.”

Hideto e Kenzo la guardarono confusi. Ci capivano sempre meno. Chi era lui? E che cosa aveva a che fare con loro? Mai, invece, sembrava capire a chi si riferisse perché sorrise.

“È proprio da lui. Grazie ancora per averci chiamato.”

Elisabeth sorrise. “Di nulla. Seguitemi, vi accompagnò da lui.”

I tre la seguirono. Attraversarono l’atrio e si diressero in un corridoio. Uscirono in una veranda a vetri.  Elisabeth li condusse fuori nel giardino. Proseguirono lungo i vialetti tra le aiuole. Hideto e Kenzo erano sempre più curiosi di sapere perché erano stati trascinati là, Mai sempre più emozionata. Finalmente si fermarono, Elisabeth si voltò verso di loro.

“Vi lascio da soli, penso avrete molte cose da dirvi. Fate pure con calma.”

Detto questo la ragazza si allontanò senza aspettare risposta, come se si rendesse conto di essere, in quell’occasione, di troppo. I tre guardarono davanti a loro. Videro un bungalow di legno con sotto alcune poltroncine di vimini e un tavolino con un servizio da tè. Su una delle sedie c’era seduto qualcuno. Era un ragazzo voltato di schiena. Aveva i capelli azzurro pallido. Hideto e Kenzo spalancarono la bocca. Un attimo dopo il ragazzo si alzò con una leggera fatica, voltandosi verso di loro. Sembrava un po’ incerto su cosa dire ed esitò un attimo prima di parlare.

“Salve, ragazzi… è un po’ di tempo che non ci vediamo…”

Hideto e Kenzo rimasero pietrificati dallo stupore, sgranando gli occhi. “Yuuki?!?”

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I quattro ragazzi erano seduti attorno al tavolino. Erano passate un paio d’ore da quando erano lì. Il cielo si stava ormai tingendo dei colori del tramonto. In tutto quel tempo si erano raccontati tutti i pezzi mancanti del puzzle. Sia da una parte che dall’altra: quello che era successo in quei mesi e quello che era successo nel futuro. Il tè era finito e anche i biscotti. L’ultimo lo stava sgranocchiando svogliatamente Kenzo. Non si capacitava ancora di quello che era successo. Davanti a loro c’era davvero Yuuki. Non credeva ancora a quello che gli avevano raccontato. Solo in quel momento si ricordò che Mai, nel racconto, aveva rivelato che aveva scoperto tutto quello già a settembre.

“Ancora non ci credo… senza offesa, Yuuki. Ma ritrovarti vivo… cavolo non me lo sarei mai aspettato. C’è solo una cosa che mi sfugge. Mai, ma perché non ce lo hai detto prima?”

Mai abbassò gli occhi un po’ imbarazzata. “Scusate. Mi era sembrata la cosa migliore per non rischiare di mettere in pericolo nessuno…”

Hideto sorrise comprensivo. “Non ti preoccupare. Ti capiamo. L’importante è che tutto si sia risolto bene. Ce l’ho io adesso una domanda. Che cosa farai adesso Yuuki?”

Kenzo e Mai si voltarono verso il ragazzo. Yuuki non rispose subito. Prima sembrò pensarci un attimo.

“Ancora non lo so. Per prima cosa penso che mi prenderò un po’ di tempo per mettere insieme i pezzi della mia vita. Sono successe così tante cose anche quando ero in coma… la scomparsa di Dan, la vostra avventura nel futuro. Devo fare un po’ di ordine a ciò che mi circonda e dentro di me… poi non lo so…”

Gli altri tre capirono il perché di quei suoi dubbi. Dopotutto, per il mondo, lui era morto. Tornare in mezzo a tutti avrebbe creato scalpore e chissà se i loro nemici non ci avessero riprovato ad eliminarlo…

“Capite anche voi che farmi rivedere potrebbe essere pericoloso. Senza contare che per tutti sono in pratica un morto che cammina. E sono anche in debito nei confronti di Elisabeth. Mi ha salvato e per lei sono come un fratello… per un po’, finché non mi sarò ripreso del tutto, resterò qui. Poi deciderò cosa fare. In ogni caso penso che per voi sia meglio non farvi vedere troppo con me. Mi volevano morto e ora che anche Dan è scomparso, se io riapparissi, avrebbero solo me da eliminare. È molto più sicuro che voi continuiate per la vostra strada, andando avanti come avete fatto in tutti questi mesi.”

Mai lo guardò. “Ne sei sicuro? Dopotutto solo noi e Elisabeth sappiamo che tu sei vivo. Non vorremo lasciarti da solo.”

Yuuki sorrise, avrebbe voluto dire che c’era abituato, ma non lo fece. “Non preoccuparti. Voi che cosa farete ora?”

Hideto si posò allo schienale con le mani incrociate dietro la testa.

“Io credo che continuerò a vagabondare. Ci ho preso gusto e poi credo che così riuscirò ad incontrare più persone disposte ad ascoltarmi. E poi così imparerò un po’ di tecniche di cura da tutto il mondo... come facevo nel futuro. Mi diverto ad imparare queste cose perché so che così posso rendermi utile.”

Hideto tornò a sollevarsi e guardò verso Kenzo. “E tu Kenzo? Continuerai con i tuoi studi?”

Kenzo annuì convinto. “Sì. Diventerò un grande scienziato e farò scoperte che permetteranno di risolvere i problemi del mondo, dimostrando che siamo noi esseri umani che lo facciamo migliorare. E tu Mai?”

Mai si vide puntati addosso gli occhi di tutti e tre i ragazzi. Sorrise e guardò verso il cielo. Uno splendido tramonto lo tingeva di un caldo e avvolgente colore dorato, che sfumava nel rosso e nell’arancio, contrastando con l’azzurro e il blu notte che si diffondeva dal lato opposto. Ogni oggetto che veniva colpito dai raggi del sole assumeva una sfumatura dorata. Che pace che c’era in quel momento. Si sentì invadere da una profonda tristezza. Anche se sapeva che si sarebbero tenuti in contatto, sembrava un addio.

“Credo che continuerò a diffondere la verità. Lo dobbiamo a così tante persone che contano su di noi. Forse riaprirò anche un blog…”

Tutti rimasero zitti. Sentivano anche loro che le loro strade si stavano un po’ separando. Avevano un unico obiettivo, ma l’avrebbero raggiunto ognuno con la strada che si stavano tracciando davanti. Si insinuava, perciò, dentro di loro, il timore che il legame che si era creato a Gran RoRo si potesse in qualche modo spezzare, come già aveva rischiato di succedere prima dell’avventura nel futuro. E poi c’era la paura, dovuta al fatto che avrebbero dovuto camminare su strade parallele contando soprattutto sulle loro forze. Mai sentì acuirsi la malinconia dentro di lei. Non voleva che finisse così. Poi alzò lo sguardo verso il cielo, sempre più punteggiato di stelle che stavano apparendo via via più luminose anche nella luce del tramonto. In quel momento, vide luccicare una stella ed ebbe l’impressione che avesse brillato di luce rossa. Sbatté gli occhi stupita, ma poi sorrise rincuorata e si voltò sorridendo verso gli altri.

“Guardate che non è un addio. Dobbiamo tenerci sempre in contatto e dirci ogni novità. Se necessario potete contattarmi a qualunque ora della notte e del giorno. Non vi libererete tanto facilmente di me.”

Hideto sorrise. Mai era incredibile. Poteva diventare una furia o essere la persona più dolce del mondo. Cercava di tirarli su di morale e la ringraziò mentalmente. Dopotutto aveva ragione. Intraprendere strade diverse non era dirsi addio. Erano i Maestri della Luce e non avrebbero permesso che il tempo e le distanze li separassero. Senza contare che la loro meta era la stessa. Si sarebbero incrociati tante volte, ne era sicuro.

“Ti pentirai di quello che hai detto quando le nostre e-mail ti sveglieranno in mezzo alla notte. E pretendo di esser informato di ogni novità da tutti, mi raccomando. E se ci capita potremo anche sfidarci.”

Kenzo guardò Mai e Hideto. Era il più piccolo, ma non voleva dimostrarlo. Viaggiando con loro era molto cambiato e in meglio. Era diventato più altruista e meno presuntuoso. Sorrise pensando che fino a qualche tempo prima non lo avrebbe mai pensato. Era diventato anche più sicuro di sé e questo lo doveva a loro.

“Beh, allora mi sa che dovrò continuare a sopportarvi. Ma non mi dispiace. Mi sarei arrabbiato se non avreste voluto tenere i contatti. E io sono pronto ad accettare ogni sfida.”

Yuuki sorrise, guardando i tre ragazzi. Da quando li aveva incontrati, era cambiato molto il modo in cui vedeva il mondo. La sua vita era sempre stata solitaria e l’unica persona che vi aveva fatto parte era stata Kajitsu. Ora invece era tutto diverso. Kajitsu non c’era più, ma grazie a loro e anche a Dan era riuscito a superare il dolore e a continuare ad andare avanti. In realtà ora, dopo quello che era successo, sentiva dentro di lui ancora grandi dubbi. L’unica certezza era che un giorno avrebbe rivisto Kajitsu e avrebbe potuto dirle che gli altri Maestri della Luce erano le persone migliori che avesse mai conosciuto. Ora capiva perché erano stati loro ad essere scelti ed era contento che lui e Kajitsu li avessero incontrati. Grazie a loro era cambiato o forse era tornato quello che era un tempo. Sperava che quello che era successo poco più di un anno prima non rovinasse tutto. Temeva che quello che gli aveva detto il Re del Mondo Altrove, nonostante tutto, si potesse avverare. Ma non serviva preoccupare gli altri con i suoi dubbi. Gli avrebbe affrontati da solo.

“Basta che mi diciate solo quando e dove. Vi raggiungerò senza farmi scoprire.”

Mai sorrise come gli altri. Ora, era certa che non si sarebbero persi di vista e la malinconia di prima scomparve. Si sentì leggera e ottimista. Qualcosa le diceva di nuovo che avrebbe rivisto Dan e chissà magari anche Gran RoRo. E sentiva che lo stesso valeva anche per gli altri.

A quel punto i quattro ragazzi si alzarono. Yuuki gli accompagnò fino al cancello. Lì si salutarono. Mentre si allontanavano, Mai, Hideto e Kenzo videro Elisabeth che raggiungeva Yuuki. I due, poi, si voltarono dirigendosi verso la villa. Presto anche loro tre si sarebbero salutati e avrebbero preso strade diverse. Era veramente l’inizio di una nuova vita e di una nuova avventura. Forse Battle Spirits non ne avrebbe più fatto parte, ma chi poteva dirlo? Loro sarebbero comunque stati per sempre i Maestri della Luce. Qualunque cosa avrebbero detto gli altri. E poi Magisa glielo aveva promesso. Un giorno il varco con Gran RoRo si sarebbe riaperto. Era per questo che si dovevano impegnare. Nel cielo dietro di loro brillarono due stelle: una sembrava rossa e l’altra verde. Una invece, alta nel cielo blu sopra il sole che tramontava, brillava bianca e splendente più di tutte e sembrava quasi la luce del Nucleo Progenitore. Forse la Terra e Gran RoRo avrebbero avuto bisogno dei Maestri della Luce molto prima di quanto si potesse credere? Solo il futuro avrebbe risposto a questa domanda.

… TO BE CONTINUED …

Siamo arrivati alla fine! ^-^ Questo è l’ultimo capitolo di questo Episodio 0… che poi, in realtà, avrei potuto mettere tutti i capitoli come un’unica One-shot… ma avevo un sacco di motivi per non farlo: 1. sarebbe stato troppo lungo e pesante da leggere, 2. avrebbe tolto la suspence e 3. con i prossimi episodi non avrei retto il ritmo. XD
Ora, però, passiamo alle cose serie. Quando ho pubblicato la One-shot “Waiting for You”, che è diventata la prima storia della serie “I Guerrieri della Luce”, la mia speranza era trovare altre persone che amassero Battle Spirits quanto me e mio fratello. E così è stato… ma la cosa più bella, quella che ci ha riempito di più il cuore (a me e a mio fratello) non sono state le recensioni positive. La cosa più bella è essere riuscita a farvi emozionare, divertire, anche immedesimarvi e arrabbiarvi insieme ai personaggi di questa storia. Perché è soprattutto merito vostro, merito di tutti voi che avete letto, se questa storia è arrivata fino all’ultimo capitolo e se, dopo questo episodio, ce ne saranno degli altri. E il ringraziamento più grande di tutti va ai nostri “tre moschettieri” che fedelmente e con entusiasmo hanno apprezzato ogni volta di più ogni capitolo di questa storia:

Grazie chicca12lovestory, grazie LacusClyne e grazie ShawnSpenstar.

Per questo non siate tristi. La nostra avventura nel mondo di Battle Spirits è appena iniziata. ^-^ Ci sono ancora tanti misteri da svelare, nemici da affrontare, scelte da prendere per i nostri amati Maestri della Luce!
Con questo vi saluto e vi dò appuntamento, a chi già c’è e a chi magari ci sarà, al prossimo episodio…

Varco Apriti, Energia!

E come ultimo (per questa volta) saluto, vi lascio i mazzi dei duellanti di questo Episodio (comprese le carte che non si sono viste):

(MAI) Asmodeo dei Sette Shogun 1x, Siegwurm-Nova, Drago Supernova 1x, Belzebeat dei Sette Shogun 1x, Siegwurm, Possente Dragone Imperatore del Tuono 1x, Berit, Artigli Micidiali 1x, Strega Malefica 2x, Balmung, Dragone Rigenerato 2x, Balam, Guerriero delle Tenebre 3x, Globo Artigliato 1x, Scheletrox 2x, Ankillersauro 2x, Scorpione Letale 1x, Teschiavolo 1x, Drago della Pioggia 2x, Rotosauro 2x, Ashtal 1x, Demonosso 1x, Fuoco della Vittoria 2x, Ciclone Fiammeggiante 2x, Carta in Più 3x, Telescopio Killer 2x, Energia Big Bang 3x, Danza Macabra 2x, Sarcofago Trafitto 2x, Bilancia Letale 2x, Tempio Diroccato 2x, Tempio a Piramide 2x, Cattedrale Purpurea 3x

(SHIRO) Castello Fortificato 1x, Drago Bicefalo 1x, Kujaraku, Pavone Fiammeggiante 1x, Douglas il Gladiatore 1x, Dracoltello 2x, Segugio Preistorico 3x, Automa di Pietra 3x, Muro vivente 2x, Ankillersauro 1x, Rocciarex 2x, Babyrousa, Bestia da Battaglia 3x, Pedone Gustav 2x, Lucertola Rasoio 2x, Iguanasauro 2x, Goradon 3x, Falange Infuocata 2x, Fuoco della Vittoria 2x, Martello Magico 2x, Aura Offensiva 1x, Aura Luminosa 1x, Blitz 1x, Impatto delle Armi 1x, Elevalivello 3x, Crollo della Strategia 2x, Duello ad Armi Pari 2x, Fabbrica di Automi 2x

(YUUKI) Ragna-Rock, Cavaliere Signore del Fato 1x, Woden, il Grande Cavaliere Alato 1x, Walhalance dalla Corazza Indistruttibile 1x, Yggdrasill, Cavaliere d’Acciaio 1x, Hildir la Valchiria 1x, Cannone di Ferro MK-II 2x, Balder, Soldato Scudo 2x, Gigandroide 2x, Artefatto Fjalar 2x, Supremo Gugnir 3x, Guerriero Magnum 1x, Supremo Laevateinn 3x, Farfalla Arcobaleno 1x, Guerriero Calibro 2x, Cigno Kigna 2x, Potente Elisir 3x, Purificazione Testuggine 1x, Ricarica Nuclei 2x, Bufera Impenetrabile 3x, Aura Fulminante 2x, Sacro Elisir (Pozione della Salvezza) 1x, Nastro Imprigionante 2x, Nobiltà d’Animo 2x, Attacco Diamante 1x, Cortina Nebulosa 2x, Nave Madre dell’Infinito 3x, Santuario Inviolabile 3x

(ELISABETH) L’Imperatore Kaiseratlas 1x, Hercules, Cavaliere Selvaggio 1x, Iberix, Bestia Intelligente 1x, Grande Angelia Sophia 1x, Puntale Lamato 2x, Angelia della Luce 1x, Pungiglione Nero 1x, Libellula Fatale 1x, Fata Farfalla 2x, Angelia Kleio 3x, Amenborg 3x, Rana Balzante 1x, Gremly 2x, Spirit Tanya 3x, Pungiglione Velenoso 1x, Scarabeo Corazzato 2x, Recupero del Branco 2x, Campo Immaginario 2x, Affaticamento 1x, Inverti Mano 2x, Astro della Velocità 1x, Nebbia Invalidante 1x, Pozione Reale 3x, Prigione di Spine 3x, Piedi Alati 2x, Forza della Natura 1x, Velocità Divina 1x, Frutti dell’Albero della Saggezza 3x, Collina Prodigiosa 2x

Grazie ancora a tutti. ^-^ Alla prossima, Hikari

  
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