Capitolo 7
Shiro
guardò
impotente il campo di gioco e quasi come un automa spostò
l’ultimo nucleo delle
sue Vite. Aveva perso. Non era possibile, ma era vero. Lui era il
più forte
duellante di tutti… nessuno poteva batterlo, ma era stato
battuto. Non poteva
essere successo. Non da una degli ex-Maestri della Luce.
Mai si
alzò,
accolse le sue carte, mettendo Siegwurm-Nova come prima carta, e pose
il mazzo
nella borsa. Guardava il suo sfidante, ma non provava alcuna
pietà. Oh, forse
sì… dopotutto era solo un ragazzino presuntuoso.
Forse finalmente avrebbe
capito. Proprio in quel momento Shiro si alzò in piedi,
facendo cadere la sedia
e sbattendo le mani sopra il tavolino. Tutti gli sguardi si voltarono
verso di
lui.
“Non
posso
avere perso! Non è possibile! Sono il duellante
più forte! Tu… tu hai avuto
fortuna! Non si può considerare valido questo incontro!
Dovevo essere io il
vincitore! Sei solo una guastafeste, Mai Shinomiya! È
un’abitudine per voi
Maestri della Luce!”
Mai lo
guardò gelida, mentre alcuni suoi amici, senza riuscirci,
cercavano di
calmarlo. Sistemandosi la borsa su un braccio, Mai fece un paio di
passi
avanti, fermandosi ad un paio di metri da lui.
“Sei
solo un
povero illuso e un ragazzino presuntuoso. Non avresti dovuto crederti
meglio di
Dan senza averlo conosciuto. Sei come tutti gli altri. Credi di sapere,
ma ripeti
solo quello che altri dicono e che fanno passare per
verità… Dan combatteva per
gli altri e con il cuore, anche se nessuno l’ha capito. Tu
combatti solo per te
stesso e per metterti in mostra. Parli senza sapere quello che dici e
senza
pensare che ci possa essere qualcuno che ti dimostri il
contrario.”
Shiro la
guardò con rabbia, ma alla fine fu lui, una volta di
più, a dover distogliere
lo sguardo. La voce di Mai riprese.
“Sei
solo un
bulletto che prova gusto ad essere seguito da quattro ragazzini come
te. Mi fai
quasi pena. Spero che questa sconfitta ti faccia venire un
po’ di umiltà. E sai
perché non sei diventato Maestro della Luce?
Perché sei solo un egoista,
egocentrico. Essere Maestro della Luce significa essere pronto a
combattere per
gli altri e non per sé stessi e a fare qualsiasi cosa per
difendere il mondo.
Anche se questo può significare sacrificarsi. È
quello che noi abbiamo fatto:
non importa cosa potranno dire gli altri. Ma tu questo non lo puoi
capire. Ti
credi un grande, ma la vera grandezza è molto diversa da
quello che tu immagini.
Quando inizierai a guardare con i tuoi occhi e pensare con la tua
testa, solo
allora forse lo capirai.”
Mai si
voltò
e si avvicinò ad Hideto e Kenzo che la guardavano orgogliosi
per le parole che
aveva detto. Il presentatore sospirò. Per fortuna aveva
smesso… temeva
iniziasse a tirar fuori i discorsi che i Maestri della Luce facevano un
anno
prima… Subito dopo, però, l’uomo scosse
la testa sorridendo: ma a chi la dava a
bere? Aveva dall’inizio del duello tifato per quella ragazza
e non poteva dire
che le sue parole sembrassero da pazzi. Sentite dal vivo facevano
sicuramente
molto più effetto. In quel momento Shiro fece un paio di
passi avanti furioso,
arrivando dove Mai si trovava un attimo prima e guardandola con sfida.
“Parli
tanto
solo perché hai vinto. Vorrei vedere se ti avessi sconfitto.
Io penso con la
mia testa: quello che hanno detto su di voi è vero. I guai
che ci sono ancora
nel mondo sono colpa vostra e della vostra ottusità. E
quello che penso di Dan
lo penso ancora. Dopotutto mi hai sconfitto tu e non lui.
E…”
Mai si
voltò
e interruppe il fiume di parole di Shiro. Non le aveva neppure sentite.
Le
suonavano come un disco rotto, che fin troppe volte le avevano fatto
sentire. Ma
ormai era stufa di starlo ad ascoltare. Lentamente e senza togliergli
gli occhi
di dosso, tirò fuori una carta dalla borsa e gliela
mostrò.
“La
vedi
questa carta? È Siegwurm-Nova.
Ebbene, era una
carta di Dan. Quella che gli ha permesso di sconfiggere la maggior
parte dei
suoi avversari e anche il Re del Mondo Altrove. Per tutto il resto,
continua a
pensarla come vuoi. Con i sordi è inutile parlare.”
Il ragazzo
rimase senza parole e Mai fece per andarsene. Poi, però,
cambiò idea e si
fermò, tornando a girare la testa verso il ragazzo e
lanciandogli un altro
sguardo impietoso.
“Ah,
un’altra cosa… Utilizzai un mazzo per certi versi
simile a questo e soprattutto
carta durante un duello, tempo fa. Venni sconfitta. Vuoi sapere chi era
il mio
sfidante? Era Dan. Quindi, avendo perso contro di me, è come
se tu avessi perso
contro di lui.”
La ragazza
tornò a voltarsi senza però muoversi di un passo.
Sentiva lo sguardo di Shiro
puntato su di lei.
“Non
hai
avuto speranze con me, non le avresti avute con lui. E lui ha salvato
il mondo,
che tu o quelli come te lo vogliate oppure no.”
Shiro fece
un passo indietro senza saper più che cosa dire: le ultime
parole di Mai erano
suonate come una verità inconfutabile. Lentamente
abbassò la testa sconfitto,
venendo inglobato tra la folla di ragazzi ammutoliti. Non sapevano che
cosa
dire o pensare. Alla fine iniziarono a sparpagliarsi a gruppetti
continuando a
bisbigliare. Più di uno era rimasto colpito dalle parole di
Mai e dal suo
duello. La ragazza raggiunse finalmente Hideto e Kenzo sorridendo.
“Missione
compiuta.”
Hideto
sembrava divertito. “Complimenti, Mai. E per fortuna che tu
eri quella che non
voleva rischiare che tutto finisse come l’ultima
volta…”
Mai
inclinò
la testa un po’ imbarazzata. “Hai ragione. Penso di
aver un po’ esagerato. Non
lo farò più, ve lo prometto.”
Kenzo
sorrise. “Però sono d’accordo con te:
quando ci vuole, ci vuole.”
I loro
discorsi vennero interrotti dall’arrivo della donna che poche
ore prima
prendeva i nominativi degli iscritti.
“Mi
scusi,
signorina Shinomiya ma c’è qualcuno che la
desidera al telefono. Non mi ha
detto il suo nome ma ha detto che è importante.”
Mai, dopo
aver annuito alla donna, ricambiò lo sguardo perplesso di
Hideto e Kenzo. Per
lunghi istanti si chiese chi potesse essere… magari
Elisabeth? Ma aveva il suo
cellulare… poi si ricordò che prima del duello lo
aveva spento, mandandole un
messaggio nel caso la cercasse. Lo faceva sempre: si sapeva mai quando
la
poteva chiamare. Quel pensiero la fece convincere che, forse, era
proprio Elisabeth.
Seguì
la
donna fino al telefono, mentre Hideto e Kenzo le facevano cenno che
l’aspettavano fuori. Mai prese la cornetta e
aspettò che la donna si
allontanasse. Le mani quasi le tremavano. Aveva paura di cosa avrebbe
sentito…
se fosse stata Elisabeth che le diceva che Yuuki era… Mai
scosse la testa. Non
voleva neppure pensarci. Trasse un profondo respiro prima di avvicinare
il
ricevitore all’orecchia.
“Pronto?
Sono Mai. Chi parla?”
“Mai,
sono Elisabeth. C’è una cosa importante
che devi sapere. Ho già mandato la mia limosine a
prenderti.”
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Mai scese
davanti alla villa facendo un cenno all’autista, che
ricambiò con un piccolo
inchino. Hideto e Kenzo scesero guardandosi attorno perplessi. Che cosa
erano
venuti a fare in quella villa? Mai era stata piuttosto vaga e
misteriosa al
riguardo. Quando era tornata da loro, sembrava sconvolta dalla sorpresa
ma allo
stesso tempo euforica e visibilmente emozionata. Non aveva detto loro
molto.
Solo che stava per venirli a prendere una limosine per accompagnarli da
una
persona. Poi, era stata sorda a qualsiasi loro richiesta di
spiegazioni. In
macchina, finalmente, aveva rivelato che andavano dalla persona che
aveva
incontrato in settembre. Né Kenzo né Hideto
erano, però, riusciti a farsi dire
altro neppure a quel punto. E ora, eccoli finalmente lì. Era
ormai pomeriggio
inoltrato. Si voltarono verso il portone d’ingresso, mentre
la limosine si
allontanava. Videro una ragazza con i capelli castani vestita con un
vestito
arancione venire loro incontro. Era anche lei visibilmente emozionata.
Si
avvicinò a Mai come se fossero vecchie amiche.
“Mai,
sono così
contenta che siate venuti.”
Poi
sorridendo,
si voltò verso Hideto e Kenzo.
“Benvenuti
a
tutti, Maestri della Luce.”
Hideto e
Kenzo si guardarono perplessi e stupiti di venire accolti lì
come Maestri della
Luce.
Mai sorrise.
“Grazie a te, Elisabeth. Loro sono Hideto Suzuri e Kenzo
Hyoudo, il Guerriero
Blu e il Guerriero Verde. E lei…” Mai si
voltò verso i due ragazzi. “… e lei
è
Elisabeth. Ho incontrato lei in settembre.”
Elisabeth
sembrava un po’ in imbarazzo. “Devo chiedervi
scusa. Avrei dovuto chiamarvi
prima, ma lui non ha proprio voluto. Non voleva sentire
ragioni… non sapete che
fatica ho fatto a convincerlo.”
Hideto e
Kenzo la guardarono confusi. Ci capivano sempre meno. Chi era lui? E che cosa aveva a che fare con
loro? Mai, invece, sembrava capire a chi si riferisse perché
sorrise.
“È
proprio
da lui. Grazie ancora per averci chiamato.”
Elisabeth
sorrise. “Di nulla. Seguitemi, vi accompagnò da
lui.”
I tre la
seguirono. Attraversarono l’atrio e si diressero in un
corridoio. Uscirono in
una veranda a vetri. Elisabeth
li
condusse fuori nel giardino. Proseguirono lungo i vialetti tra le
aiuole.
Hideto e Kenzo erano sempre più curiosi di sapere
perché erano stati trascinati
là, Mai sempre più emozionata. Finalmente si
fermarono, Elisabeth si voltò
verso di loro.
“Vi
lascio
da soli, penso avrete molte cose da dirvi. Fate pure con
calma.”
Detto questo
la ragazza si allontanò senza aspettare risposta, come se si
rendesse conto di
essere, in quell’occasione, di troppo. I tre guardarono
davanti a loro. Videro
un bungalow di legno con sotto alcune poltroncine di vimini e un
tavolino con
un servizio da tè. Su una delle sedie c’era seduto
qualcuno. Era un ragazzo
voltato di schiena. Aveva i capelli azzurro pallido. Hideto e Kenzo
spalancarono la bocca. Un attimo dopo il ragazzo si alzò con
una leggera fatica,
voltandosi verso di loro. Sembrava un po’ incerto su cosa
dire ed esitò un
attimo prima di parlare.
“Salve,
ragazzi… è un po’ di tempo che non ci
vediamo…”
Hideto e
Kenzo rimasero pietrificati dallo stupore, sgranando gli occhi.
“Yuuki?!?”
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I quattro
ragazzi erano seduti attorno al tavolino. Erano passate un paio
d’ore da quando
erano lì. Il cielo si stava ormai tingendo dei colori del
tramonto. In tutto
quel tempo si erano raccontati tutti i pezzi mancanti del puzzle. Sia
da una
parte che dall’altra: quello che era successo in quei mesi e
quello che era
successo nel futuro. Il tè era finito e anche i biscotti.
L’ultimo lo stava sgranocchiando
svogliatamente Kenzo. Non si capacitava ancora di quello che era
successo.
Davanti a loro c’era davvero Yuuki. Non credeva ancora a
quello che gli avevano
raccontato. Solo in quel momento si ricordò che Mai, nel
racconto, aveva
rivelato che aveva scoperto tutto quello già a settembre.
“Ancora
non
ci credo… senza offesa, Yuuki. Ma ritrovarti
vivo… cavolo non me lo sarei mai
aspettato. C’è solo una cosa che mi sfugge. Mai,
ma perché non ce lo hai detto
prima?”
Mai
abbassò
gli occhi un po’ imbarazzata. “Scusate. Mi era
sembrata la cosa migliore per
non rischiare di mettere in pericolo nessuno…”
Hideto
sorrise comprensivo. “Non ti preoccupare. Ti capiamo.
L’importante è che tutto
si sia risolto bene. Ce l’ho io adesso una domanda. Che cosa
farai adesso
Yuuki?”
Kenzo e Mai
si voltarono verso il ragazzo. Yuuki non rispose subito. Prima
sembrò pensarci
un attimo.
“Ancora
non
lo so. Per prima cosa penso che mi prenderò un po’
di tempo per mettere insieme
i pezzi della mia vita. Sono successe così tante cose anche
quando ero in coma…
la scomparsa di Dan, la vostra avventura nel futuro. Devo fare un
po’ di ordine
a ciò che mi circonda e dentro di me… poi non lo
so…”
Gli altri
tre capirono il perché di quei suoi dubbi. Dopotutto, per il
mondo, lui era
morto. Tornare in mezzo a tutti avrebbe creato scalpore e
chissà se i loro
nemici non ci avessero riprovato ad eliminarlo…
“Capite
anche voi che farmi rivedere potrebbe essere pericoloso. Senza contare
che per
tutti sono in pratica un morto che cammina. E sono anche in debito nei
confronti di Elisabeth. Mi ha salvato e per lei sono come un
fratello… per un
po’, finché non mi sarò ripreso del
tutto, resterò qui. Poi deciderò cosa fare.
In ogni caso penso che per voi sia meglio non farvi vedere troppo con
me. Mi
volevano morto e ora che anche Dan è scomparso, se io
riapparissi, avrebbero
solo me da eliminare. È molto più sicuro che voi
continuiate per la vostra
strada, andando avanti come avete fatto in tutti questi mesi.”
Mai lo
guardò. “Ne sei sicuro? Dopotutto solo noi e
Elisabeth sappiamo che tu sei
vivo. Non vorremo lasciarti da solo.”
Yuuki
sorrise, avrebbe voluto dire che c’era abituato, ma non lo
fece. “Non
preoccuparti. Voi che cosa farete ora?”
Hideto si
posò allo schienale con le mani incrociate dietro la testa.
“Io
credo
che continuerò a vagabondare. Ci ho preso gusto e poi credo
che così riuscirò
ad incontrare più persone disposte ad ascoltarmi. E poi
così imparerò un po’ di
tecniche di cura da tutto il mondo... come facevo nel futuro. Mi
diverto ad
imparare queste cose perché so che così posso
rendermi utile.”
Hideto
tornò
a sollevarsi e guardò verso Kenzo. “E tu Kenzo?
Continuerai con i tuoi studi?”
Kenzo
annuì
convinto. “Sì. Diventerò un grande
scienziato e farò scoperte che permetteranno
di risolvere i problemi del mondo, dimostrando che siamo noi esseri
umani che
lo facciamo migliorare. E tu Mai?”
Mai si vide
puntati addosso gli occhi di tutti e tre i ragazzi. Sorrise e
guardò verso il
cielo. Uno splendido tramonto lo tingeva di un caldo e avvolgente
colore
dorato, che sfumava nel rosso e nell’arancio, contrastando
con l’azzurro e il
blu notte che si diffondeva dal lato opposto. Ogni oggetto che veniva
colpito
dai raggi del sole assumeva una sfumatura dorata. Che pace che
c’era in quel
momento. Si sentì invadere da una profonda tristezza. Anche
se sapeva che si
sarebbero tenuti in contatto, sembrava un addio.
“Credo
che
continuerò a diffondere la verità. Lo dobbiamo a
così tante persone che contano
su di noi. Forse riaprirò anche un
blog…”
Tutti
rimasero zitti. Sentivano anche loro che le loro strade si stavano un
po’
separando. Avevano un unico obiettivo, ma l’avrebbero
raggiunto ognuno con la
strada che si stavano tracciando davanti. Si insinuava,
perciò, dentro di loro,
il timore che il legame che si era creato a Gran RoRo si potesse in
qualche
modo spezzare, come già aveva rischiato di succedere prima
dell’avventura nel
futuro. E poi c’era la paura, dovuta al fatto che avrebbero
dovuto camminare su
strade parallele contando soprattutto sulle loro forze. Mai
sentì acuirsi la malinconia
dentro di lei. Non voleva che finisse così. Poi
alzò lo sguardo verso il cielo,
sempre più punteggiato di stelle che stavano apparendo via
via più luminose
anche nella luce del tramonto. In quel momento, vide luccicare una
stella ed
ebbe l’impressione che avesse brillato di luce rossa.
Sbatté gli occhi stupita,
ma poi sorrise rincuorata e si voltò sorridendo verso gli
altri.
“Guardate
che non è un addio. Dobbiamo tenerci sempre in contatto e
dirci ogni novità. Se
necessario potete contattarmi a qualunque ora della notte e del giorno.
Non vi
libererete tanto facilmente di me.”
Hideto
sorrise. Mai era incredibile. Poteva diventare una furia o essere la
persona
più dolce del mondo. Cercava di tirarli su di morale e la
ringraziò
mentalmente. Dopotutto aveva ragione. Intraprendere strade diverse non
era
dirsi addio. Erano i Maestri della Luce e non avrebbero permesso che il
tempo e
le distanze li separassero. Senza contare che la loro meta era la
stessa. Si
sarebbero incrociati tante volte, ne era sicuro.
“Ti
pentirai
di quello che hai detto quando le nostre e-mail ti sveglieranno in
mezzo alla
notte. E pretendo di esser informato di ogni novità da
tutti, mi raccomando. E
se ci capita potremo anche sfidarci.”
Kenzo
guardò
Mai e Hideto. Era il più piccolo, ma non voleva dimostrarlo.
Viaggiando con
loro era molto cambiato e in meglio. Era diventato più
altruista e meno
presuntuoso. Sorrise pensando che fino a qualche tempo prima non lo
avrebbe mai
pensato. Era diventato anche più sicuro di sé e
questo lo doveva a loro.
“Beh,
allora
mi sa che dovrò continuare a sopportarvi. Ma non mi
dispiace. Mi sarei
arrabbiato se non avreste voluto tenere i contatti. E io sono pronto ad
accettare ogni sfida.”
Yuuki
sorrise, guardando i tre ragazzi. Da quando li aveva incontrati, era
cambiato
molto il modo in cui vedeva il mondo. La sua vita era sempre stata
solitaria e
l’unica persona che vi aveva fatto parte era stata Kajitsu.
Ora invece era
tutto diverso. Kajitsu non c’era più, ma grazie a
loro e anche a Dan era
riuscito a superare il dolore e a continuare ad andare avanti. In
realtà ora,
dopo quello che era successo, sentiva dentro di lui ancora grandi
dubbi.
L’unica certezza era che un giorno avrebbe rivisto Kajitsu e
avrebbe potuto
dirle che gli altri Maestri della Luce erano le persone migliori che
avesse mai
conosciuto. Ora capiva perché erano stati loro ad essere
scelti ed era contento
che lui e Kajitsu li avessero incontrati. Grazie a loro era cambiato o
forse
era tornato quello che era un tempo. Sperava che quello che era
successo poco
più di un anno prima non rovinasse tutto. Temeva che quello
che gli aveva detto
il Re del Mondo Altrove, nonostante tutto, si potesse avverare. Ma non
serviva
preoccupare gli altri con i suoi dubbi. Gli avrebbe affrontati da solo.
“Basta
che
mi diciate solo quando e dove. Vi raggiungerò senza farmi
scoprire.”
Mai sorrise
come gli altri. Ora, era certa che non si sarebbero persi di vista e la
malinconia di prima scomparve. Si sentì leggera e ottimista.
Qualcosa le diceva
di nuovo che avrebbe rivisto Dan e chissà magari anche Gran
RoRo. E sentiva che
lo stesso valeva anche per gli altri.
A quel punto
i quattro ragazzi si alzarono. Yuuki gli accompagnò fino al
cancello. Lì si
salutarono. Mentre si allontanavano, Mai, Hideto e Kenzo videro
Elisabeth che
raggiungeva Yuuki. I due, poi, si voltarono dirigendosi verso la villa.
Presto
anche loro tre si sarebbero salutati e avrebbero preso strade diverse.
Era
veramente l’inizio di una nuova vita e di una nuova
avventura. Forse Battle Spirits
non ne avrebbe più fatto parte, ma chi poteva dirlo? Loro
sarebbero comunque
stati per sempre i Maestri della Luce. Qualunque cosa avrebbero detto
gli
altri. E poi Magisa glielo aveva promesso. Un giorno il varco con Gran
RoRo si
sarebbe riaperto. Era per questo che si dovevano impegnare. Nel cielo
dietro di
loro brillarono due stelle: una sembrava rossa e l’altra
verde. Una invece,
alta nel cielo blu sopra il sole che tramontava, brillava bianca e
splendente
più di tutte e sembrava quasi la luce del Nucleo
Progenitore. Forse la Terra e
Gran RoRo avrebbero avuto bisogno dei Maestri della Luce molto prima di
quanto si
potesse credere? Solo il futuro avrebbe risposto a questa domanda.
…
TO BE CONTINUED …
Siamo
arrivati alla fine! ^-^ Questo è l’ultimo capitolo
di questo Episodio 0… che
poi, in realtà, avrei potuto mettere tutti i capitoli come
un’unica One-shot…
ma avevo un sacco di motivi per non farlo: 1. sarebbe stato troppo
lungo e
pesante da leggere, 2. avrebbe tolto la suspence e 3. con i prossimi
episodi
non avrei retto il ritmo. XD
Ora, però, passiamo alle cose serie. Quando ho pubblicato la
One-shot “Waiting
for You”, che è diventata la prima storia della
serie “I Guerrieri della Luce”,
la mia speranza era trovare altre persone che amassero Battle Spirits
quanto me
e mio fratello. E così è stato… ma la
cosa più bella, quella che ci ha riempito
di più il cuore (a me e a mio fratello) non sono state le
recensioni positive.
La cosa più bella è essere riuscita a farvi
emozionare, divertire, anche
immedesimarvi e arrabbiarvi insieme ai personaggi di questa storia.
Perché è
soprattutto merito vostro, merito di tutti voi che avete letto, se
questa
storia è arrivata fino all’ultimo capitolo e se,
dopo questo episodio, ce ne
saranno degli altri. E il ringraziamento più grande di tutti
va ai nostri “tre
moschettieri” che fedelmente e con entusiasmo hanno
apprezzato ogni volta di
più ogni capitolo di questa storia:
Grazie
chicca12lovestory,
grazie
LacusClyne
e
grazie
ShawnSpenstar.
Per
questo non siate tristi. La nostra avventura nel mondo di Battle
Spirits è
appena iniziata. ^-^ Ci sono ancora tanti misteri da svelare, nemici da
affrontare, scelte da prendere per i nostri amati Maestri della Luce!
Con questo vi saluto e vi dò appuntamento, a chi
già c’è e a chi magari ci
sarà, al prossimo episodio…
Varco
Apriti, Energia!
E
come ultimo (per questa volta) saluto, vi lascio i mazzi dei duellanti
di
questo Episodio (comprese le carte che non si sono viste):
(MAI) Asmodeo
dei Sette Shogun
1x, Siegwurm-Nova, Drago
Supernova 1x, Belzebeat
dei Sette Shogun
1x, Siegwurm, Possente Dragone
Imperatore del Tuono 1x,
Berit, Artigli
Micidiali 1x, Strega
Malefica 2x, Balmung,
Dragone Rigenerato 2x, Balam, Guerriero
delle Tenebre 3x, Globo Artigliato 1x,
Scheletrox 2x,
Ankillersauro
2x, Scorpione
Letale 1x, Teschiavolo
1x, Drago
della Pioggia 2x, Rotosauro
2x, Ashtal
1x, Demonosso
1x,
Fuoco della Vittoria 2x,
Ciclone Fiammeggiante
2x, Carta in Più 3x,
Telescopio Killer 2x,
Energia Big Bang 3x,
Danza
Macabra 2x, Sarcofago
Trafitto 2x, Bilancia
Letale 2x, Tempio
Diroccato 2x, Tempio
a Piramide 2x, Cattedrale
Purpurea 3x
(SHIRO) Castello Fortificato 1x,
Drago Bicefalo 1x,
Kujaraku,
Pavone Fiammeggiante 1x, Douglas il
Gladiatore 1x, Dracoltello
2x, Segugio
Preistorico 3x, Automa
di Pietra 3x, Muro
vivente 2x, Ankillersauro
1x, Rocciarex 2x,
Babyrousa, Bestia
da Battaglia 3x, Pedone Gustav 2x,
Lucertola
Rasoio 2x, Iguanasauro
2x, Goradon 3x,
Falange Infuocata 2x,
Fuoco della Vittoria 2x,
Martello Magico 2x,
Aura Offensiva 1x,
Aura Luminosa 1x, Blitz
1x, Impatto
delle Armi 1x, Elevalivello
3x, Crollo
della Strategia 2x, Duello ad Armi Pari 2x,
Fabbrica di Automi 2x
(YUUKI) Ragna-Rock, Cavaliere
Signore del Fato 1x,
Woden, il Grande
Cavaliere Alato 1x,
Walhalance dalla
Corazza Indistruttibile 1x,
Yggdrasill,
Cavaliere d’Acciaio 1x, Hildir la Valchiria 1x,
Cannone
di Ferro MK-II 2x, Balder, Soldato Scudo 2x,
Gigandroide 2x,
Artefatto
Fjalar 2x, Supremo
Gugnir 3x, Guerriero
Magnum 1x, Supremo
Laevateinn 3x, Farfalla
Arcobaleno 1x,
Guerriero Calibro 2x,
Cigno Kigna 2x,
Potente
Elisir 3x, Purificazione
Testuggine 1x,
Ricarica Nuclei 2x,
Bufera
Impenetrabile 3x, Aura Fulminante 2x,
Sacro Elisir
(Pozione della Salvezza) 1x, Nastro Imprigionante 2x,
Nobiltà
d’Animo 2x, Attacco Diamante 1x,
Cortina Nebulosa
2x, Nave
Madre dell’Infinito 3x, Santuario
Inviolabile 3x
(ELISABETH) L’Imperatore
Kaiseratlas 1x,
Hercules,
Cavaliere Selvaggio 1x, Iberix, Bestia Intelligente
1x, Grande
Angelia Sophia 1x, Puntale Lamato 2x,
Angelia
della Luce 1x, Pungiglione
Nero 1x, Libellula
Fatale 1x, Fata
Farfalla 2x, Angelia
Kleio 3x, Amenborg
3x, Rana
Balzante 1x, Gremly
2x, Spirit
Tanya 3x, Pungiglione
Velenoso 1x, Scarabeo
Corazzato 2x, Recupero
del Branco 2x, Campo
Immaginario 2x, Affaticamento
1x, Inverti
Mano 2x, Astro
della Velocità 1x, Nebbia Invalidante 1x,
Pozione Reale 3x,
Prigione
di Spine 3x, Piedi
Alati 2x, Forza
della Natura 1x, Velocità
Divina 1x, Frutti
dell’Albero della Saggezza
3x, Collina
Prodigiosa 2x
Grazie
ancora a tutti. ^-^ Alla prossima, Hikari