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Autore: xjholdme    24/10/2013    5 recensioni
Il suo nome è Misha, ma reckless suona meglio.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Misha’s POV

Giorno della corsa – ore 9.00 a.m.

“Forza sveglia! Tutti al tiro!” Era Sean che bussava su ogni porta, gridando per tutto il corridoio. 

Mi alzai dal letto e andai verso la porta.

“Sean ma sono solo le nove del mattino!” Esclamai aprendo la porta.

“Non fare la dormigliona!” Esclamò. “Fra cinque minuti devi essere giù.”

Richiusi la porta e andai verso Briana.

“Briana, svegliati.” Dissi scuotendola.

“Briana, ti prego! Fra cinque minuti dobbiamo essere pronte.”

Non rispondeva, era una dormigliona e sapevo benissimo che il solletico sotto i piedi l’avrebbe fatta svegliare, anche se nervosa.
Iniziai a solleticarle i piedi.

“Misha, Misha, ti prego.” Si girò ridendo. “Scendo dal letto, okay. Ma smettila.” Continuò a ridere, le stavo per procurare qualche ernia alla stomaco per lo sforzo del suo riso.

Presi un pantalone della tuta nero, una canottiera aderente e una camicia a quadroni e mi precipitai in bagno.

Dopo qualche minuto lasciai il bagno libero a Briana e scesi in salone.

“Buongiorno zombie.” Dissi, prendendo una tazza di caffè dal bancone.

“Molto simpatica.” Sputò Moose.

“Voglio dire, io non voglio venire al tiro. Devo aiutare Eddy in garage.” Borbottò Rachel.

“Sta venendo qui, ti prende e andate al garage.” Affermò Sean, camminando nervosamente da una parte all’altra del salotto. “Ma Briana?” Domandò.

“Scenderà tra qualche minuto, Sean rilassati.” Disse Justin.

“Come faccio a rilassarmi? E se si sente male?” Domandò Sean.

“Perché dovrebbe sentirsi male? Sean, che succede?” Domandai confusa.

“Niente, non sta succedendo assolutamente niente!” Esclamò.

Qualche minuto dopo Briana scese e ci incamminammo verso le auto.

“Misha, vieni con me?” Domandò Justin.

“Se proprio insisti, sì. Non ho voglia di guidare.” Affermai e aprì lo sportello della macchina.

“Secondo te che cosa sta succedendo tra Briana e Sean?” Domandò Justin chiudendo lo sportello e mettendosi la cinta di sicurezza.
“Mettiti la cinta.” Mi disse, indicandola.

Sbuffai. “Non so cosa sta succedendo. Briana è normale, come sempre. Sean ha paura di ciò che potrebbe accadere dopo. Insomma, lo capisco. Io non vorrei mai perdere il mio fidanzato per questa stupida vita.”

“Non hai un ragazzo, non devi preoccuparti di perdere qualcuno.” Affermò Justin.

Quelle parole mi fecero rimanere zitta per tutto il tragitto.

Arrivammo al tiro e Kayla era già lì.

“Buongiorno ragazzi. Le pistole sono lì dentro. Che aspettate?” Domandò.

Entrai nel garage, presi le cuffie per le orecchie e gli occhialini di protezione e entrai dentro con una decina di pistole di diverso calibro disposte dalla più piccola alla più grande.

Ore 11.00 a.m.

“Forza ragazzi, torniamo in città. Ho una fame incredibile.” Confessò Moose.

“Io porto le pistole al garage da Eddy, qualcuno potrebbe prendermi un tramezzino?” Domandò Kayla.

“Sì, te lo prendo io. Come lo vuoi?” Domandai.

“Prosciutto cotto e maionese. Il solito.” Rispose Kayla.

“Immaginavo.” Dissi ridendo. “Te lo lascio sul bancone di casa.”

Io e Justin ci incamminammo verso la macchina, aprii lo sportello ed entrai.

“E se andassimo al MC DONALDS?” Domandò chiudendo lo sportello.

“Io ci sto, ma tu ordini. Non voglio andare lì e chiedere due Happy Meals per dei ragazzi di diciannove anni.” Dissi, infilandomi gli occhiali.

“Okay, ci vado io. Solo per questa volta.” Ingranò la marcia e partì.

Dopo qualche minuto arrivammo. C’era molta gente e passammo dal Mc Drive. Portammo un tramezzino a casa con un bigliettino per Kayla.

“Non voglio mangiare qui. Andiamo alle rampe, prendi lo skate.” Mi avvisò.

Corsi di sopra, mi piegai e presi lo skate da sotto il letto. Scesi e raggiunsi Justin.

Misi il piede sullo skate e iniziai a spingermi per prendere forza, Justin era a qualche metro davanti a me, io avevo entrambi gli Happy Meal in mano, era davvero imbarazzante.

Non c’era nessuno e mi sedetti al centro, Justin mi seguì.

“Ho una fame tremenda.” Sussurrai.

“Hai sempre fame, giusto per farti ricordare.” Rispose. “Voglio chiederti una cosa.” Disse.

“Spara.” Affermai affondando i denti nel mio toast.

“Stamattina stavo rivedendo gli annuari e le foto che ci sono per casa. Ho notato che hai una collanina al collo. Non l’ho mai notata, nemmeno in quelle notti.”

“Intendi questa collana?” Domandai, pulendomi le mani e prendendola dall’interno della canotta.

“Sì, proprio questa.” Affermò.

“E’ una storia lunga.” Arrossii senza un motivo valido.

“Sono qui per ascoltarti. Voglio farmi perdonare per ieri. Non l’hai ancora capito?” Domandò per poi sorridere.

“Allora. Avevo circa tredici anni, quando..”

“Misha, ho un regalino per te.” Gridò mio padre, chiudendo la porta di casa.
“Ciao papà.” Gridai correndo verso di lui e buttandomi tra le sue braccia.
“Vieni.” Disse, prendendomi per mano.
Mi portò in giardino e mi sedette sull’amaca.
“La vedi questa collanina e bracciale? Sono per te.” Affermò con un sorriso enorme.
“Un lucchetto e una chiave. Cosa significano?” Domandai.
“Io e tua madre abbiamo un lucchetto e una chiave. E’ il simbolo del nostro amore. Deve essere il simbolo di famiglia. Il lucchetto devi metterlo al collo e la chiave al polso sinistro.”
“Dove batte il cuore.” Affermai.
“Quando troverai la persona della tua vita, dovrò dargliela e lui dovrà aprire il lucchetto. Se non ci sarò dovrai darla al tuo fidanzato, al tuo amico, a qualsiasi persona di cui ti fidi.”
“E loro come sapranno che sarà la persona giusta? Non lo saprò nemmeno io.” Affermai.
“Qui sbagli. Sarà quella giusta quella che aspetterai, avrai gli occhi pieni d’amore, se ne accorgeranno tutti.”
“Grazie papino.” Affermai, chiudendo le mie braccia attorno al suo collo.
“Ti voglio bene, principessa.” Disse, dandomi un bacio sulla fronte.
 
“Una storia emozionante. Non ho mai conosciuto tuo padre, mi sarebbe piaciuto averlo simile al tuo.” Affermò Justin.

“Non puoi capire quanto mi manca. Era la persona migliore di questo mondo.”

“Se aveva conti in sospeso con le gang, non credo.” Ridacchiò.

“Molto simpatico, davvero. Mister Simpatia 2000ecredici.” Affermai, buttandogli una patatina in faccia.

La sua reazione fu istantanea, si buttò a cavalcioni sul mio stomaco e iniziò a solleticarmi il collo.

“Per tua informazione, so benissimo dove soffri il solletico.” Disse, muovendo le sue dita sul mio collo.

“Ti prego.” Mi fermai per prendere aria. “Justin.” Feci una pausa. “Basta, ti prego.” Dissi, ridendo.

Sì butto di lato e mi rialzò in posizione seduta.

“Comunque, vorrei che lo tenessi tu il bracciale.” Affermai.

“Spero tu stia scherzando. E’ una responsabilità troppo grande.” Rispose lui.

“Ti prego, Justin. Non ti ho chiesto milioni in contanti. Devi solo di custodire un bracciale.” Dissi, levandomi il bracciale dal polso e prendendo il suo.

Aprii il gancio e lo misi al suo polso.

“Esonero di responsabilità. Potrei regalare il bracciale ad un barbone.” Rise.

Ci fu un silenzio imbarazzante. Mi alzai e inciampai nella manica della camicia che avevo avvolto sui fianchi, cadendo su Justin.

-Come vedi vinco sempre io, sempre. – STUPIDA TESTA, STUPIDO CERVELLO, TACI.

Le nostre facce erano a due centimetri di distanza, sentivo il suo respiro intenso accarezzare le mie guance.

Capii le sue intenzioni e non mi stupii il fatto che rimasi lì, ferma, immobile.

Appoggiò le sue labbra sulle mie. Le allontanai subito.

“Meglio andare. Sono quasi le 2.00 p.m.” Affermai alzandomi.

Presi le carte dalla rampa, le buttai nel cestino e uscii da lì.
 
Giorno della gara – Ore: 11.00 p.m.

Eravamo in camera io e Briana.

“Mish, dove eri finita a pranzo?” Domandò.

“Alle rampe.” Mi fermai. “Con Justin.”

“Ti ha portato alle rampe?” Domandò. “Aspetta, il tuo bracciale?” Chiese, guardando il mio polso.

“L’ho affidato a lui. E poi..”

“E poi cosa? Misha, lo sai che non lo uccido.” Affermò lei, infilandosi le calze.

“Mi ha quasi baciato, sono inciampata nella camicia.” Sputai, infilandomi l’intimo.

“Io non capisco, se voi vi amate perché non volete crederci?” Domandò lei.

“Briana, io non amerò mai nessuno. Non sono capace.” Dissi, prendendo un po’ di cose dall’armadio.

Presi una canotta che lasciava vedere i lati del reggiseno nero, un leggins nero, un cappellino NY nero con strisce bianche con lo stesso motivo della maglia e Dr. Martens.

“Che dici?” Domandai a Briana, girandomi verso di lei.

“Perfetto. La tua bassezza ti dona.” Rise.

“Molto simpatica.” Affermai, alzando un pollice in altro.

Marcai l’eyeliner e il rossetto rosso e scesi giù con Briana.

Aveva uno dei suoi mini dress neri, calze color carne e Jeffrey Campbell. I suoi capelli ondulati sulle spalle e il rossetto nero che spiccava.
Sean si avvicinò subito, dandole un bacio.

La loro storia andava avanti da due anni, circa. Erano la coppia più strana del mondo. In realtà non li capivo mai e non so se sono davvero felici insieme.

Mi sedetti sul divano e vidi Rachel vestita in tuta grigia e una coda che raccoglieva i suoi boccoli biondi.

Il telefono di Justin squillò.

“Ci siamo ragazzi, le auto sono pronte.” Affermò.

“Aspettate, non possiamo andare.” Presi la cartina di Los Angeles e la stesi sul tavolo.

“Cosa c’è che non va?” Domandò seccato Moose.

“Ricapitolando. Il confine del nostro territorio è a Bel Air. A loro rimane solo North e South Valley. La gara è a North Valley. E’ una trappola. Il traguardo è nel nostro territorio, precisamente sulla 405 di Culver City.” Affermai. **

“E allora?” Domandò Rachel.

“Dobbiamo arrivare tutti prima di loro o occuperanno Bel Air per poi avvicinarsi a Hollywood.” Dissi.

“Merda. Non ci avevo pensato.” Gridò Justin dando un calcio al muro.

“Possiamo farcela, le macchine sono modificate in modo da essere più potenti. Io e Eddy possiamo controllarle tutte da un pc. Non preoccupatevi.” Affermò Rachel.

“Faccio un po’ di chiamate a Bel Air, devo far bloccare il confine.” Borbottò Moose.

“Ora dobbiamo andare o arriveremo tardi a North Valley.” Disse Sean, uscendo dalla porta. 

 
                                                                                   "Don't tell me you're my heartbreaker, 
                                                                                           cuz girl my heart's breaking."


                                           
 
                                                              SPAZIO A ME E INFORMAZIONI PER VOI :D 
                                                     Prima di tutto, scusate il ritardo. Come ben sapete la scuola 
                                                      non mi lascia molto tempo, in realtà non vedo l'ora che finisca.
                                                                  Passiamo al capitolo e alle news:
                                                   1. Ho creato un nuovo banner, ditemi che ne pensate, pleeeease. 
                                                   2. Da questo capitolo in poi, ci saranno dei mini-trailer. Riempiteli di                                                                            visualizzazioni
                                                   3. Il prossimo capitolo sarà a 10 recensioni, però vi prego, se avete 
                                                         amiche su efp, potreste consigliarmi la mia FF? Il motivo lo 
                                                       spiegherò nel prossimo capitolo. 
                                                   4. Inserite la storia tra i preferiti o seguiti, perché ho paura del ban,
                                                        visto che vi avviso ogni volta e state aumentando. 
                                                   5. Questa è la cartina di LA, quindi se volete vedere bene i confini. :D
                                                   6. Questa FF sarà una serie, quindi alla fine di questa, ci sarà un'altra.
                                                   7. Seguitemi e chiedete ciò che volete su twitter. 
                                                     Grazie mille,
                                                                                                              -Liz xx
  
   
 
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