<<
Posso entrare ? >> gli chiese gentilmente Basso
Patch si
scostò leggermete verso destra e fece segno con il capo
all’ Arcangelo di
accomodarsi in casa. Patch non avrebbe mai pensato che un giorno uno di
loro si
sarebbe preso la briga di fargli visita e di entrare in casa sua.
<<
Che
ci fai qui ? >> chiese Patch all’ Arcangelo con
tono neutro mentre
richiudeva la porta alle sue spalle
<<
Sono
qui perché ho saputo di Nora >> rispose Basso
<<
E
come sei venuto a saperlo ? >>
Basso fece un
grande sospiro prima di riprendere a parlare << Lo so,
perché ….. perché
…… perché da un po’ di tempo
gli Arcangeli sospettavano che Rixon fosse ancora
vivo >>
Patch appena
sentì quella frase si irrigidì e
spalancò completamente gli occhi << CHE
COSA !!?? >> il
giovane angelo non
riusciva a credere a ciò che aveva sentito <<
Gli Arcangeli sapevano che
Rixon fosse ancora vivo e io non sono stato informato di niente?
>>
Il corpo di
Patch iniziò a tremare dalla rabbia <<
Perché nessuno di voi mi ha detto
nulla? Perché? Eppure sapevate cosa aveva intenzione di fare
Rixon a Nora? C’eri
anche tu quando ha cercato di ucciderla la prima volta!
Perché non mi hai
avvertito ? >>
<<
Perché persino noi stentavamo a crederci >>
rispose Basso con tono calmo
cercando di riportare la conversazione a toni più miti,
anche se sapeva che
sarebbe stato inutile, quando si trattava di Nora sapeva che Patch
scattava
subito << All’ inizio credevamo che si
trattasse di un errore, insomma
Rixon avrebbe dovuto essere morto insieme a tutti gli altri angeli
caduti che
avevano bevuto l’Arte Diabolica. Ma poi abbiamo scoperto, che
elisir del
paradiso era scomparso dagli archivi e cosi abbiamo capito che Rixon
era
riuscito a farla franca >>
<<
Già.
E invece di fare qualcosa per fermarlo, ve ne siete stati
lassù per i fatti
vostri.. immobili a guardare >> Patch non potè
fare a meno di lanciare
all‘ Arcangelo uno sguardo gelido e accusatore
<<
Ascolta. Abbiamo tentato di tutto per rintracciarlo e fermarlo, ma
è stato
tutto inutile, Rixon era diventato molto più forte e scaltro
rispetto a come
era in passato, non siamo riusciti a fare niente. Devi credermi ragazzo
abbiamo
fatto tutto il possibile >>
<<
Bé
comunque sia ora è troppo tardi per le scuse, Rixon
è riuscito nel suo intento.
Ha fatto bere qualcosa a Nora, credo un veleno e ora non si sveglia
più
>>
<<
Dove
si trova ora ? >>
<<
è in
camera da letto >>
<<
Posso vederla? >>
Patch anche
se era riluttante all‘ idea di portare un Arcangelo a vedere
Nora e a
permettergli di avvicinarsi a lei e toccarla, decise di accompagnare
Basso
nella stanza dove la ragazza riposava. Dopotutto lui , forse, era
l’ unico che
poteva aiutarlo a salvare la ragazza che amava.
Una volta
entrati Basso si avvicinò al corpo immobile di Nora e
l‘ osservò attentamente
come se volesse studiarlo in ogni minimo dettaglio. Alla fine si
rivolse a
Patch
<<
Si,
è vero. Rixon le ha somministrato un veleno. Il
più potente e letale di tutti
>>
Il cuore di
Patch appena udì quelle parole perse un battito e
iniziò a sudare freddo
<< Ecco. Lo sapevo. Maledetto bastardo >>
le sue mani si chiusero
in due pugni stretti, digrignò i denti
<<
Però
ho una buona notizia >>
<<
Ah
si. E quale? >>
<<
Io
conosco il modo per procurare l’ antidoto che
salverà Nora >>
Quelle parole
fecero tornare la speranza a Patch << Davvero? E quale
sarebbe ? >>
<<
Molti anni fa , un gruppo di Arcangeli,me compreso, venne a sapere che
nelle
profondità più oscure dell’ Inferno
stava crescendo una pianta, il cui veleno
era cosi potente da essere in grado di uccidere chiunque, esseri
immortali e
non. Cosi alla fine decidemmo di creare un antidoto, in grado di
distruggere i
suoi effetti e di salvare la vita a chiunque lo avesse bevuto. Una
volta creato
mandammo uno di noi sulla terra, perché
ne diventasse il custode e lo protegesse anche a costo
della vita
>>
<<
Non
avevo mai sentito questa
storia prima d’
ora >> disse Patch con tono sorpreso, in fondo anche lui
era stato un
Arcangelo prima di cadere
<< Certo che no. È
sucesso prima ancora che diventassi
un Arcangelo, poco dopo che i primi uomini misero piede sulla terra
>>
rispose Basso con un piccolo sorriso
<<
Quindi se riesco a trovare questo Arcangelo, troverò anche
l’ antidoto e potrei
salvare Nora >>
<<
Esatto >>
Ora la
speranza regnava sovrana dentro Patch << E dove si trova
questo
Arcangelo? Dimmelo >>
<<
Calma, ragazzo. Calma >>
<<
L’ Arcangelo in questione si chiama Theo, costudisce
l’ antidoto tra le
montagne del Granite Peak >>
<<
Non
è molto lontano da qui, dista solo due ore. Forse se parto
subito potrei….
>>
Ma Basso non
diede a Patch il tempo di finire la frase che subito lo interruppe
<<
Aspetta, non ho ancora finito >> a Patch in effetti era
sembrato fin
troppo facile fino a qui << Devi sapere che procurarsi
quell’ antidoto non
è cosi facile, Theo non te lo darà mica
così come se niente fosse. Soprattutto
a te che sei un Angelo Caduto >>
<<
E
allora come posso fare? >> chiese impaziente Patch
<<
Per
procurarsi l’ antidoto, bisogna superare in tutto 4 prove
molto dure. Sarà proprio
Theo a creare le prove e i vari ostacoli che incontrerai, se riuscirai
a
superare tutte e 4 le prove allora Theo ti consegnerà
l’ antidoto. Però ti
avverto queste prove sono davvero difficili, in molti tra esseri umani,
Nephilim e Angeli caduti hanno provato a superale ma nessuno e mai
tornato
indietro per raccontarlo. Quindi c’è il rischio
che tu possa perdere anche la
vita durante una di queste prove. Quindi ti chiedo.Sei proprio sicuro
di andare
fino in fondo? >>
Patch non si
prese neanche un minuto di tempo per pensarci bene, certo la posta in
gioco era
alta avrebbe potuto perdere la vita anche se era un essere immortale,
ma c’ era
qualcosa di molto più importante in gioco rispetto alla sua
stessa vita e cioè:
la vita di Nora
<<
Si!
Ci andrò lo stesso costi quel che costi. Farò di
tutto per salvarla. Di tutto
>> rispose immediatemnte Patch con tono solenne
Basso annui
sorridendo, sapeva già che la risposta di Patch sarebbe
stata quella <<
Molto bene, ragazzo. Ti consiglio però di partire domani,
ora hai bisogno di
riposare. Le prove sono dure e nelle condizioni in cui sei adesso, non
credo
che saresti in grado di affrontarle >>
Patch si
diede una rapida occhiata nello specchio che era appeso alla parete, in
effetti
doveva ammettere che Basso aveva ragione i suoi occhi erano ricoperti
da grandi
occhiaie scure, piccole rughe di stanchezza gli incorniciavano il viso
e
sentiva che tutto il resto del corpo era sopraffatto dalla stanchezza.
<<
D’
accordo allora partirò domani mattina presto
>> disse infine Patch
<<
Molto bene. Se vuoi posso rimanere io qui con Nora mentre tu sei via.
Che ne
dici? >>
Patch non si
fidava molto degli Arcangeli, ma Basso lo stava aiutando ed era anche
grazie a
lui se ora era in grado di provare sensazioni umane. Nora con lui era
al sicuro
<< Va bene grazie >>
Basso annui e
fece per uscire dalla stanza ma le parole di Patch lo fermarono
<< Ehi
Basso >>
<<
Volevo solo ringraziarti per essere venuto a dirmi dell’
antidoto. Davvero lo
aprezzo molto. Se non fosse stato per te, forse a quest’ ora
io sarei ancora
qui nel panico totale senza sapere cosa fare. Quindi grazie
>>
Basso non
potè fare e meno di ridere un Angelo Caduto che ringrazia un
Arcangelo del suo
aiuto, bè doveva amettere che era un evento più
unico che raro << Figurati,
prendilo come un altro ringraziamento da parte mia e di tutti gli
Arcangeli,
per quello che ha fatto Nora. Ah e un'altra cosa, non chiamarmi
più Basso
quello era solo il mio nome di sottocopertura per la missione. Il mio
vero nome
è Alexander, quindi chiamami pure cosi d’ ora in
avanti >>
<<
D’
accordo. Alexander >>
L’
Arcangelo
annui di nuovo e usci dalla stanza, Patch si stese sul letto
addormentandosi
accanto a Nora
Nel sogno
Patch si ritovò in mezzo ad un immenso campo verde pieno di
fiori dai mille
colori, giallo, rosso, viola, bianco. Alzò lo sguardo e vide che a poca distanza da lui
c’ era una grande
e bellissima cascata dall’ acqua azzurra e trasparente,
vicino ad essa c’ era
grosso albero verde e rigoglioso appoggiata alla corteccia c’ era Nora.
Patch percorse il tratto che li
separava correndo più veloce che poteva. Nora appena lo vide
gli sorrise e si
scostò di poco dal tronco dell’ albero,
aprì le braccia per poterlo
accogliere nel suo
caldo e affettuoso
abbraccio. I due si riunirono, finalmente,
rimasero abbracciati per qualche minuto e poi si baciarono con una passione cosi
forte e travolgente,
che se avrebbe preso vita avrebbe incendiato l’ intero campo,
ma loro non se ne
sarebbero accorti.
<<
Angelo >> sussurrò dolcemente Patch
<<
Sono
qui. Sono qui con te Patch >> gli disse Nora
accarezzandogli
delicatamente la guancia << So che Basso ti ha detto dove
si trova l’
antidoto in grado salvarmi. So anche che hai intenzione di andare a
prenderlo
>>
Patch fece
uno di quei sorrisi che Nora amava tanto << Esatto
angelo. Partirò domani
mattina presto. Ti salverò >> gli diede un
piccolo bacio sulle labbra
<<
Patch, ti prego. Non andare >>
“Non
andare “
Patch non capì se aveva capito male lui o se Nora dicesse
sul serio <<
Non andare!? Che significa angelo? Come non devo andare ? Io devo
salvarti!
>>
Nora gli
prese il viso tra le mani e lo guardò con uno sguardo dolce
ma allo stesso
tempo triste << No. Non voglio che tu rischi la vita per
me. Hai sentito
quello che ha detto Basso, rischi di morire e io non potrei sopporttare
il
fatto che tu rischi la vita per me. La mia vita non è cosi
importante >>
Patch non
riusciva a credere alle sue orecchie << Non è
cosi impo….. >> fece
un grande sospiro << Nora io non….. io non
posso vivere senza di te e poi
pensa a tutte le persone che ti vogliono bene. A tua madre. A Vee. Cosa
farebbero? Come glielo potrei mai dire? >>
<<
Se
ne faranno una ragione prima o poi e anche tu >>
Patch scosse
violentemente la testa << No. Non potrei mai….
è….. è una bugia e tu lo
sai >>
Patch la
strinse forte a sé con una possessività feroce
<< Ascoltami, angelo. Io
non posso permetterti di andartene, non cosi, non senza aver fatto
tutto il
possibile per salvarti. Quindi non ci sono scuse che tengano, io
partirò,
supererò le prove, avrò l’ antidoto e
ti salverò. Non ho combattuto cosi tanto,
al fine di provare finalmente delle sensazioni umane per poi perderti
per
sempre >>
Nora sapeva
bene che quella era una battaglia persa in partenza, quando Patch si
metteva in
testa una cosa – soprattutto se riguardava lei –non
c’ era modo di fargli
cambiare idea. Quindi si arrese
<<
Va
bene ma promettimi che farai molta attenzione >>
<<
Te
lo prometto >>
I due si
sedettero a terra abbracciati l’uno all’ altra
nessuno dei due aveva voglia di
lasciare andare l’ altro
<<
Mi
manchi tanto sai? Ho bisogno di averti come >> le
sussurrò dolcemente
Patch tra i capelli
<<
Ma
io ci sono sempre. Sono sempre con te Patch >> le rispose
Nora dandogli
un piccolo bacio sul collo
<<
Si.
Ma ho bisogno di te nella vita reale in carne ed ossa, non in sogno
come una
figura astratta. Ho bisogno di vederti, toccarti, baciarti, coccolarti,
amarti
e tutte queste cose non le posso fare solo in sogno. Quindi aspettami
perché io
tornerò. Tornerò da te >>
<<
Io
ti aspetterò. Te lo prometto. Lo farò sempre
>>
Dopo queste
parole i due si scambiaro un altro bacio questa volta più
grande e più lungo