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Autore: Blooming    25/10/2013    4 recensioni
Sam e Dean sono due ragazzi, hanno rispettivamente diciassette e ventuno anni.
Sono già bravissimi cacciatori e seguono il padre nella caccia al mostro che uccise la madre anni prima. Durante il loro viaggio si fermano in una cittadina dove fanno conoscenza di una coetanea di Sam, timida e impacciata ma coraggiosa e follemente innamorata del più grande dei fratelli Winchester.
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Impala, John Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mi fa piacere vederti! '
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And if you listen very hard,
the tune will come to you last.
When we all are one and one is all
to be a rock and not to roll.
And she’s buying the stairway to heaven.
(Stairway to heaven; Led Zeppelin)
 

I fratelli scesero dalla macchina ed entrarono decisi nella stanza di motel, John stava sfogliando vecchi documenti e si voltò a salutare i suoi adorati figli
“Passato un bel pomeriggio ragazzi?”
Sam annuì e si sdraiò sul letto lanciando lo zaino, guardò con un sorriso il fratello e si mise le braccia dietro la testa
“Com’è andata a scuola Sammy?”
“Bene, Dean deve chiederti una cosa.” Fece lo stronzo ed entrambi i fratelli sapevano che se l’era meritato
John chiuse il plico di documenti e guardò il figlio maggiore perplesso
“Cosa devi chiedermi Dean?” sorrise incoraggiando il figlio a parlare
Dean rise nervoso e si spostò per andare verso l’altro letto, cercò le parole e il padre continuava a guardarlo aspettando. Sam si stufò dell’attesa, voleva vedere la reazione del padre
“Dean vuole l’Impala per uscire con una ragazza.” Sbottò
“Cosa?!” urlò incredulo John
“Dovevo arrivarci con un giro di parole, maledetto…” Dean tirò un cuscino al fratello che ghignava sul letto
“E tu vorresti la mia macchina per portare in giro una ragazza? E poi chi è questa ragazza, lo sai che puoi rientrare quando vuoi e fare quello che vuoi ma mi piacerebbe sapere perché dovrei darti la mia macchina.”
“È una nuova compagna di classe di Sam…” cercò di distrarre il padre dall’argomento ‘macchina’
John guardò Sam
“Chi è questa ragazza?”
“E ora cosa c’entro io? Prenditela con Dean! È lui che vuole la tua macchina per fare robe con una diciassettenne!”
“Diciassette anni?!” tornò a guardare Dean “Diciassette!”
“Andiamo solo al cinema!” si discolpò Dean, Sam rise divertito “Cosa hai da ridere?”
“Niente.” Cercò di trattenersi ma ricominciò a ridere subito
“Ti prego papà… quella ragazza va fuori di testa per le macchine e le piace l’Impala, non gliela faccio guidare…”
Sam si riprese e cercò di aiutare il fratello a convincere il padre che dopo insistenti tentativi accettò di affidare la sua preziosa macchina al figlio maggiore, con la promessa di riportagliela intatta, come sempre non aveva coprifuoco.
Dean passò mezz’ora sotto la doccia e a farsi bello, alle 8.30 fu pronto per uscire. Sorrise e prese le chiavi della macchina dal mobile accanto a uno dei letti e facendole tintinnare uscì
“Speriamo che non combini qualche casino.” Sbuffò John e si rimise al lavoro
“Stai tranquillo papà, Dean sa cosa fa…” si chiuse in bagno “Almeno credo.”
 

Dean puntualmente alle 9 si trovò davanti alla casa di Anamaria, avevano accordato che l’avrebbe aspettata in macchina.
Il ragazzo sentì delle grida provenienti dalla casa e qualche porta sbattere e alcuni minuti dopo vide Anamaria buttare giù dalla finestra di camera sua una borsa e poi calarsi dalla grondaia. Dean rimase sorpreso e divertito nel vedere la ragazza scendere. Anamaria raccolse la borsa e corse verso la macchina, Dean si sporse verso la portiera del passeggero e la aprì, lei salì e sorrise arrossendo coprendo le cosce un po’ graffiate con la gonna
“Cos’era quello?” chiese il ragazzo riferendosi all’uscita di Anamaria
“Oh.” Abbassò lo sguardo “Ho litigato con i miei genitori e non volevano farmi uscire.” Disse sussurrando e stringendo la borsa a sé
Dean non chiese niente e partì verso il cinema.
Parcheggiarono lì vicino e poi andarono dentro alla sala, Dean si offrì di pagare i biglietti e poi comprò i popcorn.
Anamaria si sentiva come oppressa dalla gentilezza di Dean, si sedettero uno accanto all’altro
“Che cosa stiamo per vedere?” chiese lei appoggiando la borsa sulla poltroncina accanto
“Un film dell’orrore.”
“No. Mi fanno troppa paura.” Sorrise tenera
“Ti proteggo io.” Sorrise Dean appoggiando i popcorn sulla gamba
Entrambi si sorrisero e tutto a un tratto Anamaria arrossì e si strinse nelle spalle. Il film iniziò subito e la ragazza si rannicchiò per sentirsi più sicura, il film non faceva poi così paura ma non si fidava a tenere i piedi appoggiati al pavimento, Dean la guardava e di tanto in tanto mangiava i popcorn così come faceva lei. Lui sperava di cadere nel cliché dell’incontro delle mani ma stranamente non successe. Dean optò per la tecnica dello sbadiglio. Stiracchiò le braccia e portò una mano sulla spalla della ragazza che in un primo momento sobbalzò e poi si lasciò avvolgere dall’abbraccio e lentamente fece scivolare la testa sulla spalla del ragazzo sentendosi rassicurata.
D’un tratto ci fu una scena terrorizzante e Anamaria urlò e affondò la testa nella maglietta di Dean
“Okay. Ora fa paura.” Urlò rimanendo per gli ultimi dieci minuti di pellicola nascosta
“È finito.”
“Finito-finito?”
“Sì, ci sono i titoli di coda.”
La ragazza alzò la testa e arrossì nel vedere Dean che la guardava perplesso, per lui i film horror non erano niente.
Uscirono dalla sala e il giovane Winchester notò il dolce sorriso felice sulle labbra della ragazza e si sentì in colpa per aver pensato di approfittare di lei, di convincerla facilmente. La abbracciò per le spalle e sorrise
“Dai ti riporto a casa, si è fatto tardi.” Disse dirigendosi verso l’Impala
Anamaria lo guardò
“Dai facciamo un altro giro, esco così poco di casa…” sorrise teneramente, Dean venne incantato da quegli occhi neri e dolcissimi “Andiamo a vedere le stelle!” propose infine la ragazza
 

Dopo aver girato un po’, si fermarono in mezzo a un prato, l’erba era alta e il vento soffiava dolce. Dean spense il motore mentre Anamaria guardò il nero davanti a sé e si sporse verso il parabrezza per cercare qualche stella.
Faceva fresco e la ragazza aveva la pelle d’oca, Dean si piegò verso i sedili posteriori e prese una giacca lasciata lì da suo padre
“Mettiti questa, così non hai più freddo.”
Anamaria sorrise e la appoggiò sulle spalle
“Grazie Dean.” Gli mise una mano sul ginocchio “Io…” non lo guardava negli occhi, fissava la mano sottile appoggiata alla gamba del ragazzo
Sollevò gli occhi neri incrociando il verde profondo di quelli di Dean. Anamaria si sporse verso le labbra di Dean e le sfiorò con le sue, chiuse gli occhi e si lasciò baciare e avvolgere dalla bocca del ragazzo.
La ragazza fece scivolare la giacca di pelle dalle spalle e cominciò lentamente a slacciare la camicia dei primi bottoni. Dean la guardò un secondo corrugando la fronte
“Non devi farlo, non…” la guardò negli occhi “Non sei obbligata.” Quella ragazza non era come le altre e lui l’aveva capito
Anamaria sorrise dolce
“Voglio farlo. Mi piaci veramente e non importa che questa sia la prima sera che usciamo insieme, probabilmente non ci saranno altre uscite visto che partirete tra qualche giorno e vorrei condividere con te una delle cose più belle della vita.” Gli toccò il petto con la mano “Per me è importante fare l’amore, ed è importante farlo con te.”
Si guardarono un lungo secondo negli occhi e poi si sorrisero entrambi nervosi.
 

Anamaria rimaneva in piedi in mezzo al prato e guardava davanti a sé. Teneva ancora su la giacca di pelle che le aveva dato Dean. Il vento soffiava fresco e scompigliava la chioma della ragazza. Dean aprì il cofano della macchina e prese delle coperte, guardò la ragazza si stringeva la giacca al collo. Richiuse il bagagliaio e andò verso la giovane donna che si voltò a guardarlo.
Il cuore di Anamaria batteva all’impazzata ma sapeva di essere al sicuro con Dean, anche se lo conosceva da poche ore sapeva di essere al fianco di un eroe.
Avevano deciso di non stare in macchina perché era quella di John e ad entrambi non era sembrato il caso, avevano deciso di fare l’amore tra l’erba.
Dean aveva acceso i fanali della macchina e aveva messo una musicassetta dei Led Zeppelin, stesero le coperte sull’erba umida e si guardarono ancora un secondo. Si avvicinarono lentamente e si baciarono per poi scivolare sul telo.
Dean fece percorrere le dita lungo la coscia della ragazza che vibrò al contatto con la mano calda. Si guardarono negli occhi e Anamaria cercava di controllare il respiro affannato e continuava a mantenere il contatto con gli smeraldi lucenti che Dean aveva per occhi.
Lui stava steso al suo fianco, un po’ sopra di lei e le baciava il collo dolcemente. Cominciarono lentamente a spogliarsi entrambi, lui in modo più sicuro mentre lei più timida e impacciata, Dean la guidò dolce e poi si stese ancora accanto a lei che continuava a guardare il cielo stellato sopra di lei, le sorrise dolce e la baciò.
Dean continuava a baciarle il collo mentre le accarezzava dolcemente la gamba per salire fino alla coscia, provocandole così piacevoli brividi
“Dean…” bisbigliò, lui la guardò dolce “Non so cosa devo fare” lo guardò dritto negli occhi, lui aveva un sorriso premuroso “Dimmi cosa fare…”
Dean si spostò lievemente sul suo corpo e si indicò con le dita l’angolo della mascella vicino all’orecchio
“Baciami qui.” La ragazza si sollevò per baciare la carne, Dean indicò un altro punto del collo e lei ancora lo baciò “Qui.” Indicò il pomo d’Adamo “Qui.” Sotto il mento “E qui.” Si indicò l’angolo esterno della bocca
Anamaria lo baciò dolcemente aggrappandosi con le unghie alla sua schiena
“Ora tocca a me.” Le sussurrò Dean e cominciò a baciarle il collo, la clavicola e il seno, le stringeva la mano e la baciò intensamente e lei si strinse più forte che poteva a lui
“Dean…” non voleva parlare ma parlò lo stesso, guardò i suoi occhi sopra di lei
“Ti ho fatto male?” chiese preoccupato
“No.” Continuava a guardarla e a scrutare nel nero dei suoi occhi “È tutto perfetto.” Sorrise lei dolcemente
“Anche per me.” La baciò ancora una volta
 

Rimasero stesi abbracciandosi e coprendosi con una delle coperte, lei si stringeva forte a lui che le passava le dita tra i capelli
“Lo sai che tra qualche giorno dovrò ripartire vero?” Dean non voleva rovinare l’atmosfera ma Anamaria doveva sapere che quella relazione non aveva futuro e probabilmente lo sapeva già
“Sì.” E per qualche minuto nessuno dei due parlò
Faceva fresco e ad Anamaria gli venne la pelle d’oca
“A cosa pensi?” gli chiese infine la ragazza
Dean pensava a come sarebbe potuta andare la sua vita se Mary non fosse morta e se non avessero iniziato a essere cacciatori ma non poteva dirlo a Anamaria e così si limitò a sorriderle e ad accarezzarle il braccio
“Guardo le stelle. Tu invece?”
“A una leggenda che mi raccontavano da piccola i miei genitori, la vuoi sentire? Tanto non stiamo parlando di niente…”
“Sì, mi piace la tua voce.” E la abbracciò più forte
Lei rise timidamente
“Negli anni ’30 un cacciatore di nome Joshua che viveva in questi boschi, tornato da una caccia, trovò la figlia con un uomo, il fidanzato che riuscì a scappare ma la figlia venne picchiata per quello che aveva fatto e infine morì perché Joshua l’aveva ferita mortalmente.” Rimase a guardare le stelle cercando quelle più luminose “La leggenda dice che Joshua prenda ancora le ragazze e le uccida, come ha fatto anni fa con la figlia.” Guardò Dean “La sua casa è qui vicino, ci vuoi andare?” sorrise
Dean ascoltò bene quella storia e capì quasi subito che si trattava del fantasma per il quale si erano mossi. Non era solo una leggenda e lo sapeva bene, forse andare a vedere una casa stregata non era proprio il massimo, soprattutto per l’incolumità della ragazza
“Ma mica ti facevano paura le storie dell’orrore?”
“Ma è solo una leggenda, non esiste nessun fantasma di Joshua che uccide le ragazze.” Rise
“Le leggende hanno quasi sempre un fondo di verità.” Disse Dean e si sollevò e poi aiutò la ragazza ad alzarsi “Dai ti riporto a casa tesoro.” E le diede un bacio






Angolo autrice
Ciao a tutti.
A scrivere questo capitolo mi sono sentita ghjsrerrrealouiilakl** (non ci sono altre parole!), anche io voglio un Dean Winchester che mi indichi dove baciarlo. Ma non c’è e quindi me lo invento.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacio e alla prossima <3


 
   
 
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