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Autore: Racky_oned    25/10/2013    3 recensioni
Dal capitolo 1 " Si proprio lui: Zayn Malik, fino a poco tempo fa non lo consideravo in altor modo se non come il mio migliore amico, ma poi......."
Lei, Rachel Willson, 17 anni e una vita brillante davanti, vive a Bradford ed i suo migliore amico è Zayn Malik. Un legame particolare li unisce dall'infanzia ma ben presto le cose cambieranno facendole provare nuove emozioni. Incontrerá nuove persone che la cambieranno e vivrá la sua avventura insieme alla sua migliore amica Vera e Zayn.
Leggete e recensite, ne sarei veramente onorata!!!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16

ZAYN’S POW

Mi svegliai di soprassalto avendo sentito qualcuno urlare. Mi stropicciai gl’occhi e chiesi leggermente irritato

-Ma che avete da urlare?!-

Tutti e tre si girarono verso di me ma Niall era veramente furioso

-MA SEI COGLIONE?!! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO??!- mi urlò rosso in viso

Corrugai la fronte in disappunto non riuscendo a collegare il discorso

-Volete spiegarmi che cosa ho combinato di così terribile??-

Il biondo stava per continuare ma stavolta fu Louis a parlare con un tono serio che non gli avevo mai sentito usare.

-Vuoi saperlo? Vuoi sapere che grande cazzata hai fatto ??!!-

Lo guardai aspettando che continuasse

-DA BRAVO UBRIACO QUAL’ERI, HAI BACIATO POCO CASTAMENTE UNA BIONDA DEL CAZZO E RACHEL ERA LÌ CHE NON SAPEVA SE PIANGERE O URLARE!!! ECCO COS’HAI FATTO!!- esclamò incazzato

La mia espressione confusa lasciò immediatamente spazio ad una di incredulità. Ma come cavolo avevo potuto fare una cosa del genere??!! Dovevo essermi ubriacato veramente al limite per fare una cosa del genere……e ora Rachel? Mi odiava, si mi odiava era poco ma sicuro. Avrei dovuto trovare un modo per scusarmi e doveva essere anche molto convincente, non era un tipo facile la mia piccola. Ancora scioccato da quanto Lou mi aveva rivelato mi sedetti al bordo del letto con la testa tra le mani e gli occhi serrati. Sentii Niall uscire sbattendo la porta e un braccio avvolgermi la schiena. Girai la testa di lato e vidi Liam che mi guardava serio

-Amico hai combinato un bel casino ma….dovevi vedere come piangeva in macchina!-

-Oh grazie Liam ora mi sento molto meglio!!-gli dissi ironico pensando a quanto fosse fragile la mia ragazza

-Intendevo dire che ci tiene tantissimo a te e non credo che per questo ti lascerà andare…..soprattutto dopo quello che ti aveva detto quando ti ha parlato di suo fratello…-

 

*Flashback*

-Non avevo mai parlato a nessuno di Step prima d’ora. Mi è tornato in mente tutto in un colpo la sera prima di partire e non ce l’ho fatta- mi guardò

-Zayn da quando è scomparso Step, tu sei stato l’unico che riusciva a farmi dimenticare della sua mancanza. Per questo non voglio che mi lasci. Non ce la farei come non ce la farei senza Vera. Siete diventati le persone più importanti nella mia vita dopo i miei genitori. Vi chiedo solo……solo aiutatemi a non pensarci troppo, perfavore-

La abbracciai forte e le dissi

-Noi non ce ne andremo mai e questo tu lo sai vero? Giuro su quanto mi è più caro che ci sarò sempre per te, sempre. Sarai mia per sempre.-

La baciai dolcemente sulle labbra e mi staccai leggermente. Inchiodò i suoi occhi blu nei miei

-Per sempre?-

Sostenni lo sguardo e mi impegnai a rimanerle sempre accanto, qualsiasi cosa fosse accaduta

-Per sempre- le risposi sicuro

*Fine flashback*

 

Quelle frasi risuonava nella mia testa migliaia di volte “tu sei stato l’unico che riusciva a farmi dimenticare della sua mancanza. Per questo non voglio che mi lasci” “Sarai mia per sempre”. Ma cosa mi era saltato in mente??! Ero stato davvero così idiota? E innegabilmente stronzo per il fatto che lei ci stava guardando e io non mi ero staccato! Sono una vergogna!! Se lo sapesse mamma  mi avrebbe fatto la ramanzina svegliandomi persino dopo una sbronza. E me la sarei meritata, mai in vita mia mi sarei meritato di più una strigliata da mia madre. Mi immaginai il mio piccolo tesoro con la faccia affondata nel cuscino completamente bagnato mentre stringeva il lenzuolo del nostro letto in due pugni. Sapevo perfettamente che non sarebbe stato facile riconquistare la sua fiducia, Rachel sapeva essere tremendamente testarda quando voleva, ma ero determinato più che mai a riportarla da me. Non l’avrei abbandonata, mai.

-Lo so Lee, lo so-

Non avevo più forze per fare nulla così mi infilai sotto le coperte e mi addormentai pensando già a cosa avrei dovuto dire a Rachel per farmi perdonare. Perché io DOVEVO farmi perdonare.

 

*Alcuni giorni dopo*

 

RACHEL’S POW

Mi accomodai al tavolino dello Starbucks vicino agli studi e stavo aspettando Harry e Vera. Dopo la sera al Funville il giorno dopo i due avevano annunciato di essersi messi insieme e noi non potevamo essere più felici. Tutti vedevano quanto fossero felici insieme…….guardarli mi riportava con la mente a Zayn ogni volta. Era diventato uno strazio ormai ma cercavo di non pensarci troppo. Vidi in lontananza una chioma riccia ed una bionda e mi sistemai meglio sulla sedia. Quella mattina ero uscita presto per una passeggiata e Vera, che era rimasta a dormire, aveva preferito farsi passare a prendere dal suo ragazzo che aveva detto di volermi salutare.

-Hey bellezza!- Harry mi stampò un bacio sulla guancia

-Ciao Haz- ricambiai il saluto sorridendo

-Buongiorno tesoro- anche Vera mi baciò la guancia destra e io feci lo stesso con lei

-Avete già ordinato?- chiesi loro

-Si, anche per te- rispose lui

Lo ringraziai e cominciammo a parlare del più e del meno. Mi dissero che oggi sarebbero andati con i ragazzi a mangiare da Nando’s e mi chiesero se volessi venire. Pensai immediatamente alla presenza del pakistano e declinai gentilmente l’invito. Una cameriera ci portò la colazione e io mi gustai il mio cappuccino e i muffin con le gocce di cioccolata. Dopo una mezz’oretta decisi che era meglio tornare a casa e li avvisai del mio rientro. Vera mi volle seguire a tutti i costi nonostante le avessi detto che doveva restare con il riccio. Si salutarono, notai subito il luccichio negli occhi verdi di entrambi e come fossero così spontanei i loro sorrisi. Purtroppo non potevo dire la stessa cosa di me e Zayn, l’avevo rivisto solo una volta e, pur non volendo, per quella frazione di secondo in cui mi ero concessa di guardarlo avevo visto il suo sguardo spento e vacuo.

………………………..

Erano ormai diversi giorni che evitavo di incontrare i ragazzi. Nel frattempo avevo cominciato a cercarmi un lavoretto temporaneo, giusto per non rimanere ad oziare tutto il giorno, e fortunatamente ero riuscita ad accaparrarmi un posto come commessa in un piccolo negozio di accessori. I turni erano alternati mattina e pomeriggio e quel giorno mi sarei dovuta presentare alle 3:30 p.m. per lavorare fino alle 20 p.m. La tristezza mi aveva sommerso ed avevo passato il mio tempo a chiedermi se non stessi esagerando e se avessi dovuto andare da lui e rassicurarlo. Invece avevo ascoltato la mia testa, assai più logica, e mi ero imposta di non fare nulla: era Zayn a dover venire a darmi spiegazioni, non io a chiedergliele. E così passavano i giorni e io perdevo sempre più la speranza e la convinzione di contare ancora qualcosa per lui. Lo ammettevo: non poter più ascoltare la sua voce, percepire il sapore di tabacco delle sue labbra che mi mandava in estasi, sentire il suo profumo e le sue braccia che mi avvolgevano……era straziante non poterne più godere. Pensavo spesso che non ero più importante per lui e sentivo di averlo perso; perciò avevo cominciato ad avere incubi la notte e i protagonisti erano sempre gli stessi: io, Zayn e Step. Al mattino mi risvegliavo con un gran mal di testa e un orribile senso di vuoto nel cuore. Sapevo che non avrei resistito ancora a lungo in quel modo. I ragazzi erano stati veramente adorabili: tutti ogni tanto passavano per chiedermi come stessi, ma Niall in particolare era stato veramente dolce e comprensivo. Avevo apprezzato molto i loro tentativi di tirarmi su il morale e spesso ci erano riusciti, li ringraziavo ogni volta che ne avevo l’occasione e loro mi dicevano che non ce n’era bisogno perche avrebbero fatto questo ed altro per me. Mi ritrovai a pensare che era incredibile il modo in cui avevo legato con quei quattro magnifici ragazzi e a volte mi sembrava che li conoscessi da sempre. Ero contenta di averli incontrati.

Sospirai rumorosamente finendo di mangiare la mia pasta al sugo. Dopo aver posato il piatto nel lavandino mi diressi in camera indossando “la divisa” che mi avevano consegnato al negozio. A dir la verità consisteva in un semplice paio di jeans aderenti e una camicia bianca; infilai le converse rosse, presi la borsa con le chiavi ed il cellulare e chiusi l’appartamento. Vera a quest’ora era sicuramente a mangiare con gli altri da Nando’s. Presi l’autobus e scesi alla fermata a Newton street. A passo svelto raggiunsi il negozio ed entrai dalla porta posta a lato dell’unica vetrina ben curata. Salutai Natalie che stava già dietro al bancone

-Ciao Nat!-

-Hey tesoro! Su che dobbiamo cominciare a ricontrollare i prezzi!-

Andai sul retro a posare le mie cose, tenni in tasca il cellulare. Avevamo gli stessi turni e il nostro sarebbe cominciato dopo 10 minuti, ma nei giorni in cui l’avevo conosciuta la trovavo pronta in negozio mezz’ora prima. Avevo trovato una forte affinità con lei e forse era stato questo a spingermi a raccontarle la mia storia quando me l’aveva domandato. Mi misi affianco ad uno scaffale e lei mi fissava.

-Ancora nulla con Zayn?-

Alzai lo sguardo e scossi flebilmente la testa. Tornai a sistemare i braccialetti colorati e non potei fare a meno di pensare a quelli che avevamo comprato insieme in una vacanza al mare quando avevamo entrambi 14 anni.

 

*Flashback*

Avevamo chiesto il permesso di andare a fare due passi fra le bancarelle all’inizio della spiaggia e i cenni d’assenso di Trisha e mia madre ci erano bastati per infilarci le infradito e cominciare a spulciare fra i banchetti con merce poco costosa. Alcuni vendevano oggetti veramente assurdi: papere di porcellana, hotdog gonfiabili, fumetti di 30 anni fa, vecchi vinili e altre cose che commentavamo ridendo. Ad un certo punto vidi su uno dei tavolini una collana e un braccialetto di corda, entrambi avevano il ciondolo con il simbolo dello yin-yang diviso a metà: il braccialetto aveva la parte nera, mentre quello bianco era appeso alla cordicina più lunga. Rimasi a guardarlo per qualche minuto e poi mi risolsi a dire

-Non ti sembra perfetto?- lo sentii avvicinarsi e venirmi accanto per capire cosa stessi guardando

-Perfetto per cosa?- mi chiese

-Come simbolo della nostra amicizia-

Mi voltai per guardarlo e vidi che fissava intensamente i due ciondoli, poi sorrise e mi disse

-Certo. Prendiamoli-

Presi il borsellino e pagai le 5£ che dovevo al negoziante. Avrebbe pagato lui conoscendolo, ma non aveva portato nulla con sé e lo benedissi. Mi faceva sempre rimettere a posto i soldi e alla fine mi rassegnavo al fatto che probabilmente un giorno sua madre mi avrebbe chiesto un risarcimento per il patrimonio che suo figlio aveva speso. Ci avvicinammo alla sabbia e Zayn si fermò per aprire il pacchetto. Si mise il braccialetto al polso e mi disse di girarmi. Lo feci e sentii presto le sue mani spostarmi i lunghi capelli ondulati e umidi su una spalla per agganciare la collanina. Il tocco appena percepibile delle sue dita sulla mia pelle nuda mi fece rabbrividire ma non ci badai. Quando sentii il peso leggero del ciondolo sul petto mi voltai e gli lasciai un innocente bacio sulla guancia, sorridemmo. Per spezzare il silenzio urlai cominciando a correre

-Chi arriva ultimo in acqua è una banana!!-

Lo sentii ridere e mentre stavo per toccare l’acqua del mare lui mi prese i fianchi e si tuffò trascinandomi con lui. Quando riemergemmo ridevamo a crepapelle.

*Fine flashback*

 

-Perché sorridi in quel modo?- la voce di Nat mi risvegliò dai miei pensieri

-Oh….niente….stavo solo ricordando una vacanza al mare che facemmo a 14 anni-

-Ah, deduco che sia stata bella- sospirai rabbuiandomi nuovamente

-Una delle più belle della mia vita- le risposi in tono nostalgico

Mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla, ma prima che potesse dire nulla la campanella che suonava all’entrata di ogni cliente tintinnò. Ci voltammo simultaneamente e riconobbi il biondo irlandese venire verso di me con un gran sorriso.

-Nialler!! Che ci fai qui??- gli chiesi correndo ad abbracciarlo

-Hey Willy! Sono passato solo per salutare. Non c’eri oggi da Nando’s- la sua voce sembrò più cupa

Mi ritrassi e abbassai lo sguardo, non volevo guardarlo in quelle onde d’oceano che mi avrebbero sicuramente osservata con rimprovero. Riuscii solo a mormorare un “mi dispiace” non molto convincente. Fortunatamente Natalie mi salvò da quella situazione imbarazzante e troppo delicata per essere affrontata in quel posto.

-Ehm ciao! Io sono Natalie, Natalie Host, una collega di Rachel- gli tese la mano e il biondo si accorse finalmente di lei

La guardò per un secondo e poi sorridendo le strinse la mano con delicatezza.

-Piacere mi chiamo Niall Horan- lei emise una piccola risatina

-Lo so chi sei. Tralasciando il fatto che appari con i tuoi amici in tv nazionale ogni settimana, Rachel parla molto di voi- il mio viso prese un colorito leggermente più rosato del solito ma non dissi nulla

-Oh! Beh si, insomma….- tentò di formare una frase lui mentre si grattava una guancia

-Siete bravi, mi piacete-

Nat gli rivolse un bellissimo sorriso che non le avevo mai visto fare se pur la conoscessi da poco

 

NIALL’S POW

Natalie. Era il nome della bellissima ragazza con cui stavo parlando. Poche erano state le volte in cui mi ero sentito più in imbarazzo di quel momento. Aveva un sorriso magnifico, contagioso, i capelli castani chiari e mossi, grandi occhi marroni chiari con sfumature verdi, un visino ovale che comprendeva anche un naso fine e una bocca rosea e ben definita. Il suo corpo era simile a quello di Rachel, fatta eccezione per l’altezza: le gambe magre, alta quanto me e un lievissimo accenno di pancia ma quasi non si notava, nell’insieme la rendeva più adorabile.

-Siete bravi, mi piacete- e mi sorrise radiosa

I lati della mia bocca si piegarono all’ insù e le risposi

-Grazie….sono contento-

Controllò l’orologio e si rivolse a Rachel

-Manca solo un quarto d’ora. Vai, qui finisco io-

Rachel le baciò una guancia e andò nel retro a recuperare le sue cose. Non sapevo che dire, ero sicuro che l’avrei rivista dato che ora sapevo che lavorava con la mia migliore amica. Cercai di intavolare una conversazione anche se a momenti sarebbe tornata Rachel per andarcene.

-Allora…tu studi?- le chiesi timido mentre sentivo le guancie imporporarsi

-Si, sono all’ultimo anno di liceo. Tu studiavi prima di entrare nel programma giusto?-

-Si esatto. Ma mi mancavano ancora due anni-

Mi guardò spalancando leggermente gli occhi facendo notare ancora di più le lunghe ciglia

-Davvero? Pensavo avessi la mia età!-

-Oh, beh no, sto per compierne 17- Rachel sbucò dalla porta salutando Natalie ed io dovetti salutarla

-Spero che ci rincontreremo- le dissi

-Anche io- mi rispose lei

Le sorrisi e uscii dal negozio seguendo la mora. Mi sentivo strano, parecchio. Era come se d’un tratto avessi la testa leggera e lo stomaco aggrovigliato. Salii in auto e mi misi alla guida. Continuavo a pensare alla ragazza che avevo conosciuto poco prima: sembrava molto aperta, disponibile e solare, come me, e poi era davvero bella. Il fatto che anche a lei avrebbe voluto rivedermi mi aveva fatto tremendamente piacere e non riuscivo a spiegarmelo. La voce di Rachel mi risvegliò

-Niall non sono pronta per parlargli- mi disse con voce preoccupata

La sua affermazione mi lasciò perplesso. Veramente non sapevo nemmeno dove stavo andando ed era probabile che stessi facendo automaticamente la strada per tornare agli alloggi. Mi voltai verso di lei e le risposi

-Non puoi scappare per sempre Willy, dovrai affrontarlo prima o poi-

-Ma…i-io….non ce la faccio ancora-

Per una volta non pensai a come si sentisse Rachel, ma a come stesse Zayn. Aveva passato una settimana davvero d’inferno: ogni sera era completamente assente dopo le prove e sapevamo che stava pensando a qualcosa da dire per farsi perdonare, ma puntualmente quando la incrociava lei correva via o faceva finta di non vederlo.

-Non sono pronta per sentirmi dire che non vuole più stare con me….-

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Davvero pensava veramente che fosse solo lei a stare male per questa storia e che lui volesse lasciarla?! Inchiodai con l’auto davanti agli studi, ormai eravamo arrivati.

-MA PENSI CHE LUI NON SIA STATO UNO SCHIFO COME TE QUESTA SETTIMANA?!?! PENSI CHE NON GLIENE SIA FREGATO NIENTE?! NON SAI CHE PER LUI SEI PRIMA DI TUTTO LA SUA MIGLIORE AMICA,EH?!-

Mi fissava sorpresa e un po’ ferita dal tono di voce che avevo usato. Non avrei voluto urlarle ma anche Zayn era un mio amico e non volevo che tra loro finisse male solo per delle stupide incomprensioni! Rachel era in una fase critica e Zayn pensava di averla persa ormai, non ci sperava nemmeno più. Ero addolorato nel vederli entrambi tristi ed infelici e ciò non mi andava bene, per niente. I suoi profondi occhi azzurri continuavano a scrutarmi in attesa di una prossima reazione. Faci un bel respiro e mi calmai. Poi le presi una mano e le dissi

-Ascoltami: voi due avete bisogno solo di parlare, finchè non lo farete continuerete a stare male e piangervi addosso. Ora tu vieni su con me e sistemerete questa faccenda una volta per tutte! Vedrai, andrà tutto bene!-

Lei accennò un piccolo sorriso e mi tese le braccia. Mi avvicinai a mia volta e ci abbracciammo, sapevo quanto bisogno di sicurezza avesse e non glielo avrei negato mai. Dopotutto la capivo, si era sentita tradita e abbandonata, ma non sapeva quanto in realtà Zayn tenesse a lei. Ci staccammo e le lascia un bacio sulla fronte.

-Andiamo- la incoraggiai

Aprii la portiera e scesi dall’auto, lei mi imitò più lentamente mentre, immaginavo, si stesse preparando ad incontrarlo. Entrammo nell’edificio e la scortai fino alle nostre camere: stranamente erano tutti nella stanza mia e di Louis, o almeno quasi tutti. Vera ed Hazza si coccolavano sul mio letto, dopo la notte al Funville si erano “magicamente” messi insieme. Lou e Liam parlavano fra di loro. Tossicchiai per annunciare la nostra presenza. Tutti si girarono verso di noi e quando videro Rachel rimasero tutti con la bocca semiaperta e senza parole. Lei si decise a parlare.

-D-dov’è Zayn?- sentivo il tremore nella sua voce

Vera le rispose senza smettere di fissarla

-Nell’altra camera. E’ lì dentro da ore-

Rachel annuì e mi lasciò uno sguardo eloquente prima di dirigersi verso la porta affianco.

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Natalie Host

  
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