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Autore: Blackbreath    25/10/2013    1 recensioni
È una storia vera, la storia della mia vita. I nomi e i luoghi saranno cambiati, nient'altro.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di lei so tutto e niente; conosciuta tramite messaggi e qualche chiamata, ma quanto posso dire di conoscerla? Mi alzo e guardo in fondo alla via, davanti alla chiesa una ragazza sembra stia cercando qualcuno. Metto a fuoco l’immagine. Comincio a tremare, guardo inerme la panchina su cui sono seduta, pensando a quando mi dovrò alzare, e poi poso di nuovo lo sguardo sulla ragazza che è sempre più vicina. Ho voglia di scappare, sento che non ce la posso fare a restare cosciente. «Ciao.» È come un'ondata d'amore. Da quanto lo sognavo? Da quanto desideravo essere tra le sue braccia? Da quanto desideravo tenerla tra le mie braccia? Ma me lo aspettavo così? Ha un odore intenso e fresco, se possibile; m’invade e mi penetra nelle narici, se l’avessi potuto sentire dal computer, me ne sarei innamorata all’istante, infatti, è così. Il suo corpo è sconosciuto, sento che l’avevo immaginato diverso, invece è più piccolo e le mie braccia l’accolgono come un tesoro. Quando mi stacco, la guardo e i suoi occhi sono un boccone troppo grande da digerire. Capisco che la vita virtuale non è la realtà, ma che comunque grazie ad essa sono arrivata a questo momento che non potrò dimenticare, qualsiasi cosa accadrà. I suoi occhi sono azzurri. È scontato dire che per me sono i più belli che abbia mai visto, ma è così, sono come due sfere di ghiaccio dove si può vedere la sua vita, la sua parte più profonda. La caratteristica della sua voce penso sia l’accento, è parte di lei, mi da l’idea che senza non sarebbe uguale. Dal principio l’ho trovata estremamente dolce, con i cambiamenti di volume, le parole dette diverse da me e i versetti. Una voce che esce da due labbra sottili e rosa, contrastate dalla pelle pallida. Siamo imbranate e imbarazzate, forse è proprio questo che ci fa capire fin da subito; mi sento parte di lei e mi sento capita in ogni cosa. L'apice dell'amore arriva quando mi prende per mano. È qualcosa di insolito per me e rimango felicemente colpita, ma subito dopo arriva altro. «Posso darti un bacino?» non finisce la frase e si catapulta sulla mia guancia. Le sue labbra si appoggiano ripetutamente sulla mia guancia e vado in estasi. È una cosa così semplice che quasi mi spavento a provare un'emozione talmente forte. Provo per la prima volta qualcosa di nuovo, a ogni suo gesto, a ogni suo sguardo. Sono finalmente felice. Felice di aver realizzato il mio sogno. Non mi pento di niente, ora che sono qua non c'è altro posto dove vorrei essere e questo ricade soprattutto quando devo salutarla. Ci stringiamo, ci stringiamo qualche secondo e io respiro il suo odore per l'ultima volta. Fatico a lasciarla andare e quando attraverso la strada non posso girarmi perché so che se lo facessi tornerei indietro, quindi abbasso la testa e lascio cadere qualche lacrima.
  
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