Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: tre 88    25/10/2013    1 recensioni
Rouge è la figlia di Ace, ha iniziato le scuole superiori insieme ai suoi amici.
Questa storia parla della sua vita scolastica e dei momenti che passa con gli amici e la famiglia.
Buona Lettura ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'The Life of Rouge'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11° CAPITOLO:

 
Rouge riuscì ad arrivare puntuale al parco dei divertimenti e Shin, era già lì ad aspettarla.

Si salutarono e poi entrarono senza più dirsi nulla, camminavano in silenzio in mezzo alle persone che si stavano divertendo sulle varie attrazioni e Rouge si sentiva a disagio, non sapeva cosa fare e in quel momento ripensò all’ultima volta che era stata al parco dei divertimenti.

Era stato quando lei e Tayla avevano deciso di pedinare Emy e Itoshi strascinandosi dietro Akira e Shin che non volevano venire, ricordava quella giornata come ricordava che nonostante era impegnata nel pedinamento, lei e i suoi amici si erano divertiti senza mai perdere di vista Emily e Itoshi:

-“Se fosse tutto rimasto come in passato sarebbe stato meglio. Mi mancano quei giorni in cui uscivamo tutti insieme per divertirci, era meglio se non capivo i miei sentimenti per Shin.”-

sospirò, da quando aveva capito i suoi sentimenti le cose erano precipitate, non era più uscita con le sue amiche o tutti insieme, non aveva più passato ore intere a parlare con Shin o a litigare per delle sciocchezze con Tayla:

-“Se continuavo a considerarlo solo un amico non mi sarei così arrabbiata con Shin e non avrei passato questi giorni in totale solitudine. Ho allontanato Shin e le mie amiche sprecando del tempo prezioso, invece di litigare con lui e allontanare tutti, sarebbe stato bello se avessi passato il tempo insieme ai miei amici divertendoci insieme come sempre abbiamo fatto e invece, ora che so cosa provo per lui non riesco a non arrabbiarmi.”-

tutto era più semplice se le cose non fossero cambiate ma era consapevole, che se voleva crescere doveva accettare i cambiamenti e affrontarli, grazie a suo padre e alle sue amiche era riuscita a sfogarsi e Shin come sempre aveva fatto il primo passo per sistemare le cose, ora toccava lei proseguire per far si che tutto tornasse come prima.

Si voltò verso Shin e capì che prima doveva ristabilire un contatto con lui, dopo aver passato giorni a litigare:

-Andiamo sulle montagne russe?-

il ragazzo si girò verso di lei, non si aspettava una domanda del genere, era convinto che lo avrebbe assalito di domande o che lo avrebbe riempito di insulti come aveva fatto negli ultimi giorni, era felice che non era andata come temeva:

-D’accordo.-

Le montagne russe erano state molto utile, una volta scesi Rouge rideva divertita e strascinò Shin verso la casa stregata, lui era felice nel rivedere di nuovo il suo sorriso e di sentire la sua risata.

Ormai il sole era tramontato e i due ragazzi erano saliti sulla ruota panoramica che si affacciava sul mare.

Tra di loro c’era silenzio, Rouge osservava il mare dalla piccola cabina mentre Shin osservava lei, era giunto il momento di parlare anche se temeva che la ragazza non aveva voglia di ascoltarlo ma infondo, da lì non poteva scappare:

-Senti Rouge, dobbiamo parlare.-

la ragazza si girò verso di lui ma non disse nulla:

-Avevo intuito il perché ce l’hai con me e tuo padre mi ha fatto capire di aver indovinato.-

Rouge si stupì:

-Che centra mio padre?-

Shin sorrise:

-Sta mattina, ero andato al ristorante per parlarti. Avevo intuito il motivo per cui eri arrabbiata e volevo chiarire con te.-

vedendo che l’amica non diceva nulla, proseguì:

-Quando sono arrivato, c’era solo tuo padre che stava mangiando e mi ha detto che non c’eri, stavo per andarmene quando mi ha detto che sapevi tutto e ho capito che era proprio quello il motivo per cui eri arrabbiata.-

Rouge non sapeva se essere grata a suo padre per aver detto a Shin che sapeva tutto oppure se arrabbiarsi con lui per aver parlato, alla fine sorrise, non poteva arrabbiarsi con suo padre perché lui faceva ciò che faceva solo per il bene delle persone a cui teneva:

-Bene, ora che sai il perché sono arrabbiata saprai anche che non voglio le tue scuse. So di aver sbagliato ad origliare la tua conversazione con tuo padre ma non riesco a perdonarti per avermi nascosto che vuoi andartene a Londra. Mi sono sentita tradita, tra noi non ci sono mai stati segreti, ci siamo sempre detti tutto.-

Shin si sentiva in colpa, ricordava bene quando lei aveva cinque anni e aveva deciso che tra loro non ci sarebbero mai stati segreti e lui che era solo un bambino aveva accettato quella decisione, non era consapevole che crescendo sarebbero capitate cose che doveva tenere nascoste per non far preoccupare le persone a cui voleva bene:

-So che ci siamo promessi di non avere segreti e non avevo intenzione di nasconderti qualcosa.-

Rouge si stava arrabbiando ma Shin proseguì impedendogli di parlare:

-Quando ho pensato di andare a Londra non ero certo di questa scelta e non volevo dirti nulla, fino a quando non ero sicuro su cosa fare.-

-Però ad Itoshi ne hai parlato. Capisco che hai voluto parlare con tuo padre ma non capisco il perché hai parlato con lui.-

il suo tono di voce era calma ma era anche freddo e Shin sapeva che quando parlava così, era davvero arrabbiata:

-Avevo bisogno di sentire un parere da qualcuno e mio padre non era il tipo giusto con cui parlare.-

Rouge sapeva quanto Izo fosse inaffidabile per dare consigli e quindi capiva il perché Shin si era rivolto al suo amico, infondo anche lei avrebbe fatto la stessa cosa parlando con le sue amiche:

-Quel giorno ero venuto al ristorante non solo perché me lo avevi chiesto tu ma anche perché, volevo dirti la mia decisione prima di far sapere ad Itoshi che alla fine mi ero deciso a partire.-

Rouge sospirò:

-Ho capito. Comunque perché a Londra? Non ci sono università di medicina anche qui in Giappone?-

Shin sorrise:

-Certo che ce ne sono, ce ne è una persino qui a Tokio.-

-E allora perché te ne vuoi andare in Inghilterra?-

il ragazzo decise di mettere le cose in chiaro una volta per tutte. Itoshi aveva ragione, stava scappando dai suoi sentimenti ed era solo una scusa quella di non voler rovinare il suo legame con Rouge:

-Vado a studiare a Londra perché qui ci sei tu. Non riesco a studiare se ti sto vicino, è stata dura finire il liceo, ero sempre in ansia per ciò che combinavi ogni volta.-

rimase un attimo in silenzio e poi proseguì:

-Mi preoccupo per te e non riesco a concentrarmi sullo studio, standoti lontano sarò comunque in pensiero per te ma riuscirò a concentrarmi nello studio non sapendo cosa combini.-

Rouge non sapeva cosa pensare:

-Perché?-

Shin sapeva a cosa si riferiva con quella domanda:

-Perché per me sei molto importante.-

l’amica tratteneva a fatica le lacrime:

-Almeno non puoi rimanere qui per l’estate? Tuo padre ti ha offerto di pagare tutto lui.-

Shin gli sorrise:

-Voglio cavarmela da solo. Ho già accettato il fatto che mio padre pagherà le spese universitarie come ho accettato che  Barbabianca, mi ospiti in una delle sue case che ha Londra, però per il resto voglio cavarmela da solo e per questo devo partire subito e cercarmi un lavoro.-

Rouge non si stupì che il vecchio Newgate aveva addirittura una a casa a Londra come non si stupì che Shin voleva cavarsela da solo, era tipico di lui:

-Senti Shin, quello che volevo dirti quel giorno è che…-

il ragazzo la interruppe:

-Penso di sapere cosa vuoi dirmi ma penso che sia meglio se non dici nulla. Se fra tre anni vorrai dirmelo ancora, ti ascolterò.-

Rouge lo fissò:

-Non ho intenzione di aspettare tutto sto tempo per dirti che ti amo, quindi se non ricambi i miei sentimenti dimmelo…-

Shin la interruppe di nuovo ma sta volta non disse nulla, la baciò e lei sbarrò gli occhi per la sorpresa:

-Ti amo anch’io.-

Rouge sta volta non trattenne le lacrime e baciò Shin che l’abbracciò.

In quel momento vennero lanciati i fuochi d’artificio che si specchiavano sulla superficie del mare illuminando il cielo.

 
Il giorno dopo, Rouge raccontò tutto alle sue amiche, raccontò a loro di aver chiarito tutto con Shin e le ringraziò per averla convinta ad andare a parlare con lui.

Fu più difficile raccontare ai suoi genitori che ora lei stava con Shin, aveva paura di come potevano reagire ma loro come sempre la stupirono.

I suoi genitori e gli altri lo sapevano da un pezzo cosa c’era tra i due ragazzi e non si stupirono quando lo dissero anzi fecero una grande festa.

Durante la festa, Rouge e Shin decisero di uscire a fare due passi e si incontrarono con i loro amici.

Passarono l’intera serata insieme al karaoke, ridendo e cantando insieme, Rouge chiacchierava con Tayla ed Emily mentre i ragazzi parlavano tra loro fino a quando, come sempre accadeva, Akira fece arrabbiare Tayla senza volerlo e i due iniziarono a litigare come loro solito, Itoshi insieme ad Emy andò a prendere qualcosa da bere mentre Rouge faceva il tifo per Akira sperando che riuscisse a sopravvivere dalla furia della sua ragazza, Shin invece restava in silenzio a guardare la scena, quando sarebbe stato a Londra quei momenti gli sarebbero mancati molto, nonostante era un ragazzo tranquillo gli piaceva il casino che i suoi amici facevano ogni volta che erano insieme e quei momenti li avrebbe ricordati ogni giorno durante i tre anni che avrebbe passato a Londra.

 
I giorni trascorrevano veloci e i ragazzi passavano ogni momento libero insieme, spesso Rouge e Shin uscivano senza i loro amici e molte altre volte con loro, facendo ogni cosa che volevano divertendosi come sempre.

 
Alla fine arrivò il giorno della partenza di Shin.

Shin era arrivato all’aeroporto con suo padre e stava aspettando il momento dell’imbarco:

-Mi raccomando Shin, chiama ogni tanto.-

il ragazzo sorrise:

-E tu ricordati di non perdere le chiavi di casa dato che non ci sarò per darti le mie.-

Izo rise:

-Tranquillo, ho dato le tue chiavi a Mira. Così se perdo le mie non rimango fuori.-

in quel momento arrivarono Tayla ed Emily insieme ad Akira e Itoshi:

-Ciao ragazzi.-

Itoshi si avvicinò all’amico:

-Non dimenticarti del tuo migliore amico.-

Shin sorrise:

-Certo, tu però vedi di cercati un lavoro.-

Itoshi rise:

-Tranquillo, i genitori di Emy cercavano un aiutante e mi hanno assunto.-

era stato proprio fortunato che i genitori della sua ragazza gli avevano proposto di lavorare per loro, aveva provato a cercare un lavoro negli ultimi giorni di scuola senza trovarlo poi Emily gli aveva detto che i suoi cercavano un aiutante ed era andato a parlare con loro.

Shin era contento per l’amico, aveva trovato un lavoro che gli avrebbe permesso di stare con Emily.

Akira si avvicinò al ragazzo dai capelli rossi:

-Ora che tu parti siamo messi male. Quando le due furie litigheranno chi ci aiuterà a calmarle.-

Shin rise, in effetti se Rouge e Tayla iniziavano a litigare diventavano delle furie:

-Tu pensa ad allontanare Tayla e a calmarla. Comunque se volete chiamatemi pure, che se ho tempo vi rispondo e proverò a calmare Rouge.-

Akira si sentì sollevato dato che Shin era l’unico in grado di calmare Rouge e sapere che per l’amico non era un problema chiamarlo lo faceva stare tranquillo:

-Ehi, testa rossa.-

Shin si voltò verso Tayla, doveva ammettere che un po’ gli sarebbe mancato sentirsi chiamare così da lei:

-Tu pensa a studiare e basta, alla “principessa” ci pensiamo noi.-

Emily sorrise:

-Tayla ha ragione, terremo noi Rouge lontano dai guai.-

Shin sorrise:

-E’ proprio perché ci siete voi che mi sento tranquillo.-

sapeva che le due ragazze avrebbero fatto di tutto per impedire che Rouge combinasse disastri, in quel momento si accorse che proprio lei mancava e trovò strano che non si era subito accorto dato che lei era una casinista:

-Rouge non c’è?-

Tayla sbuffò:

-Ha detto che sarebbe venuta per conto suo.-

Emily era un po’ preoccupata:

-Ho provato a chiamarla ma non risponde.-

Shin sorrise sapendo dove poteva essere:

-Conoscendola non avrà sentito la sveglia e starà ancora dormendo.-

in quel momento l’altoparlante annunciò che i passeggeri diretti a Londra dovevano recarsi all’imbarco:

-A quanto pare non è arrivata in tempo.-

 i ragazzi erano dispiaciuti che Rouge non fosse lì con loro:

-Salutatemela e ditegli che la chiamo appena arrivo.-

poi li salutò e si avviò verso le scale.

Ad un certo punto si sentì chiamare e nel girarsi vide arrivare di corsa Rouge, la ragazza lo abbracciò e lui ricambiò l’abbraccio:

-Scusa il ritardo, Shin.-

si separarono e lui sorrise:

-Non saresti più tu se non arrivassi in ritardo.-

Rouge rise e poi gli diede un pacchetto:

-Aprilo sull’aereo.-

 poi cercando di non piangere, sorrise:

-Ti aspetterò.-

Shin ricambiò il sorriso:

-Tornerò da te.-

si salutarono e Shin si avviò all’aereo.

 
Salito sull’aereo, Shin cercò il suo posto e una volta seduto aprì il regalo di Rouge, era una semplice cornice di legno con all’interno una fotografia che raffigurava lui insieme a Rouge e tutti i loro amici, era stata scattata pochi giorni fa quando erano al mare.

Rouge gli sarebbe mancata moltissimo ma anche Itoshi, Akira, Emily e Tayla gli sarebbero mancati, erano degli amici insostituibili e si sarebbe impegnato nello studio anche per loro.

Tre anni non erano molti e un giorno sarebbe tornato da loro, sarebbe tornato da lei.

 
Rouge insieme ai suoi amici osservò l’aereo decollare, calde lacrime gli rigavano il volto, già Shin gli mancava.

Era arrivata in aeroporto prima di Shin ed era rimasta per tutto il tempo nascosta dietro ad una colonna ad osservare i suoi amici, sapeva che se fosse stata lì con loro non sarebbe stata capace di trattenere le lacrime fino alla sua partenza, voleva che Shin partisse con il suo sorriso e aveva aspettato il momento della partenza prima di uscire e correre da lui.

Tre anni gli sembravano molti, tre anni senza poter vedere Shin e bisticciare con lui, tre anni senza di lui che la tirava fuori dai guai in cui ogni giorno riusciva a cacciarsi, senza lui che riusciva a capirla ed aiutarla a risolvere i suoi problemi.

Ma sapeva che tre anni erano pochi, aveva i suoi amici accanto e avrebbe aspettato il suo ritorno.

Rouge sapeva che finiti i tre anni, Shin sarebbe tornato.

 

 
Fine
 
 



Ciao, eccomi qui.

Spero che questo ultimo capitolo vi sia piaciuto. ^O^

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito o letto soltanto questa storia, soprattutto un grazie alla mia amica  _Michiko_ che ha seguito questa storia fino alla fine, grazie. :)

Mercoledì metterò l’ultimo capitolo di “Moments”, poi appena avrò scritto qualche capitolo pubblicherò una nuova storia su Ace e si intitolerà “A Shadow from the Past”. ^^

A presto, ciao.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: tre 88