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Autore: star9    25/10/2013    5 recensioni
“No, no, no. Niall scusami; non pensare quello che stai pensando. Anche io voglio quello che vuoi tu, non sentirti uno schifo. Anche tu mi piaci, credo. È che…” mi fermai; la mia bocca sparava parole a raffica e non sapevo se continuare e raccontargli quella parte del mio passato che solo
pochi sapevano.
“…è che mi è venuta in mente una scena di un po’ di tempo fa e… quello è stato un brutto periodo per me e avevo paura di quello che poteva succedere. Scusami Niall, l’unica cosa che posso dirti è scusa.”
Parlavo molto velocemente per il nervoso e quando lui mi prese la mano per calmarmi il mio cuore perse un battito.
Poi si avvicinò di nuovo e questa volta il bacio ci fu. Sentivo come se i miei piedi non toccassero più terra, come se avessi le ali. Come un angelo.
Ma l’angelo lo stavo baciando, un ragazzo troppo perfetto per essere umano, per forza diveva essere un angelo. Il mio angelo.
Le nostre labbra umide si assaporarono l’un l’altra per la prima volta prima di unire le lingue in una danza speciale.
Ero a dir poco la ragazza più felice del mondo.
Io e Niall. ♥
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 11
 




Harry presentò i suoi amici a me e Lucy. Quello biondo con degli occhi stupendi color del mare si chiamava Niall ed era irlandese, molto spensierato e curioso; poi quello alto dagli occhi color nocciola e il ciuffo all’insù castano era Liam ed era persona più dolce e buona del mondo. E poi c’era Louis, quello non molto alto con gli occhi azzurri e i capelli castani disordinati sulla sua testa che era il fratello maggiore di Niall; era il più simpatico e divertente, sempre con la battuta pronta e il sorriso dispettoso stampato sulle labbra; alla fine rimaneva Zayn, che già conoscevo. Erano tutti dei bellissimi ragazzi ma anche molto simpatici e alla mano.
 

Eravamo tutti quanti spaparanzati sull’ enorme divano della casa di Harry e stavamo “cenando” in compagnia tra una chiacchierata e l’altra; più che altro spiluccavamo qualche schifezza sparsa sul tavolino tra il divano e la televisione.
Quest’ultima era accesa e trasmetteva un film a cui non portavamo particolarmente attenzione, le nostre voci sovrastavano quelle degli attori mentre ci facevamo domande per conoscerci meglio.
Ormai non rimaneva molto da mangiare, avevamo svuotato tutto.

Questi ragazzi erano un fenomeno: avevano allestito uno spettacolino e stavano in piedi sul divano saltando e cantando e io e Lucy che rotolavamo per terra dal ridere.

Per quanto Liam potesse sembrare a posto e tranquillo, stava in piedi sul bordo del divano cercando di stare in equilibrio con il telecomando in mano e lo usava come se fosse un microfono.

Ad un certo punto saltò giù sul pavimento arrivando praticamente addosso al povero Niall che si mise ad urlare per il dolore inciampando e finendo rovinosamente per terra; tutti noi ridevamo, ma ci fermammo quando lui si inginocchiò e abbassò la testa con un espressione dolorante.

Mi avvicinai preoccupata e si avvicinarono anche gli altri; calò il silenzio mentre mi chinavo verso di lui per vedere se stesse bene. Improvvisamente Niall si alzò e mi caricò su una spalla mentre mi teneva da sotto le cosce; sobbalzai e iniziai a tirargli pugni sulla schiena scherzosamente mentre lui rideva come un bambino.

Corse verso il divano e mi buttò come un sacco di patate e poi mi si lasciò cadere addosso a me; sentii un corpo dopo l’altro sopra a Niall finché non si buttò anche Lucy prendendo addirittura la rincorsa.
Appena fu sul mucchio dei nostri corpi, fece cadere tutti sul pavimento; finalmente respiravo di nuovo liberamente; poi ci guardammo in faccia, scoppiando letteralmente a ridere, non ce la facevo veramente più.

“Niall, ma sei completamente impazzito?!” gli urlai contro.

Lui scoppiò di nuovo a ridere cercando di tirarsi in piedi e aiutando anche me. Quando fui in piedi mi guardai intorno: Harry e Zayn che erano ancora coricati per terra a fare non so cosa, Louis e Liam erano stravaccati sul divano e io e Lucy ci lanciammo uno sguardo d’intesa.

Andammo verso la cucina e cercammo dei sacchi per buttare via tutte le cartacce delle patatine o robe varie.

“Eh, Lucy…sempre a noi donne tocca sgobbare!”

“No no no! Ora chiamiamo anche quei cinque scansafatiche a ripulire tutto. Non esiste che lo facciamo solo noi.” Feci una piccola risata.

“Hai ragione Luc!” dissi aprendo un grosso sacco nero. “Dai, ragazzi! Ora basta…dobbiamo mettere a posto. Guardate che casino!” urlai per
farmi sentire.

“Eddai Jade! Che palle, chi c’ha voglia?!” rispose sfacciatamente Harry.

“Senti ricciolino, ora alzi il tuo bel culetto dal pavimento e inizi a ripulire questa merda.” Gli risposi a tono pizzicandogli la guancia.

“Ehi, ehi! Calma… ora arriviamo. Su, forza ragazzi, mettiamo a posto.” Disse richiamandoli all’appello. Così si alzarono a malavoglia e iniziarono a buttare bottiglie e sacchetti vuoti nel sacco.
 

Dopo circa dieci minuti il salotto della casa di Harry era abbastanza in ordine ed eravamo sfiniti; alcuni di noi erano seduti per terra e altri sul divano. Mi accorsi che rimaneva ancora un bicchiere per terra e mi alzai con riluttanza per andare a metterlo a posto.

Appena in cucina inciampai nei miei piedi, come mio solito, e caddi a terra in mezzo ai cocci del bicchiere; misi accidentalmente la mano destra sopra a un pezzetto di vetro e mi tagliai nel palmo, vicino al pollice.
Non era molto grosso, ma il vetro era rimasto nella pelle formando un buco profondo; all’inizio non sentii dolore ma poi iniziò a bruciare e a uscire molto sangue.

Vidi Niall entrare come un razzo allarmato dal rumore; quando mi vide assunse un’aria preoccupata; cercai di alzarmi facendo peso sull’altra mano e lui mi aiutò.

“Oh Dio, Jade. Cosa hai combinato?! Ti sei fatta male?” mi chiese nervosamente.

“Ho un pezzo di vetro qui…” gli risposi mostrando il palmo della mano ormai bagnato dal sangue che non cessava di uscire.
Niall sbiancò e anche io non mi sentivo molto bene; la vista del liquido rosso mi faceva impressione e sentii che le forze iniziavano a mancare.

Si girò per prendere velocemente uno strofinaccio per poi bagnarlo sotto all’acqua.
 Mi aggrappai al bordo del tavolo per sorreggermi e avevo la sensazione che sarei svenuta da un momento all’altro.

“Niall…non mi sento bene…” lo chiamai mentre mi sedevo sulla sedia.
Riuscii a vedere solo Niall che si girava di scatto verso di me e poi più niente.
 
 

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“Sei sicuro che vada bene così? ” sentii una voce, di Louis forse.

“Da quel che mi ricordo, si. Mi sembra che a quel corso di pronto soccorso mi abbiano detto che è così…” Replicò qualcun altro.

“Penso che possa andar bene…e ora che facciamo? Non si sveglia…” riconobbi Lucy, l’unica voce femminile.

Aprii gli occhi e vidi Niall e sulle sue labbra apparve subito un sorriso.

“Eccola! Eccola, si è svegliata!” annunciò. “Come stai Jade?” chiese ansioso.

“Mmh…bene…credo.” sussurrai cercando di mettere meglio a fuoco anche gli altri; erano tutti ammassati per vedere se stessi bene.

Mi portai una mano alla testa, che mi girava ancora un po’, e vidi che la mano era fasciata; non faceva più tanto male.

“Chi è stato?” chiesi osservando la fasciatura ben fatta.

“Ehm..io!” sorrise Louis. Non me lo sarei mai immaginato; lui sembrava fin troppo maldestro e impacciato nei movimenti per fare una cosa del genere.

“Oh, grazie Lou! Sei veramente un mago, non mi fa più male!” ricambiai il sorriso.

“Certo che solo tu sei capace di farti male in quel modo eh!” disse scherzando Liam.

“Beh, non è da tutti! Modestamente.” Risposi ridendo.

“Ok si vede che stai meglio; prima eri bianca come un lenzuolo!” Disse Niall mostrando uno dei suoi sorrisi stupendi. “Mi sono spaventato quando sei svenuta…”

“Si si, ora va molto meglio. Credo di esser svenuta per via del sangue, mi ha fatto impressione. E poi c’era anche un pezzetto di vetro nella pelle…che schifo!” rabbrividii al pensiero. Ero sempre stata un tipo schizzinoso, soprattutto riguardo a sangue e robe varie.

“Però te l’ho tolto e poi ho medicato per bene.. adesso devi solo fare attenzione che non si apra la ferita, dovrebbe guarire in due settimane più o meno. Il taglio è profondo e ci vorrà un po’ di tempo prima che si rimargini.” Spiegò Louis.

“Grazie ancora.” Gli sorrisi cordialmente. “Non credevo che fossi bravo in questo genere di cose!” 

“Beh…me la cavo! Comunque è il minimo che potessi fare.”
 

Ormai era tardi e andammo tutti alla propria casa; siccome fuori diluviava, Niall mi offrì un passaggio e a che ccettai volentieri.
Salutammo tutti e salii in macchina ; misi la cintura e lui accese il motore. Il tragitto non durò più di dieci minuti; arrivammo davanti a casa e saltai giù. Anche Niall scese e fece il giro della macchina.

“Ehi, cosa fai? Ti bagnerai.” Aprii l’ombrello e coprii anche lui, avvicinandomi leggermente troppo.

“Beh…volevo s-salutarti per bene.” Abbassò la testa in imbarazzo.

“Ah Niall, vieni qua!” mi avvicinai di più e lo abbracciai con la mano libera; lui sussultò, evidentemente sorpreso dal mio gesto di affetto, ma poi ricambiò l’abbraccio.
Erano così comode quelle braccia e mi riscaldò con il suo tocco; quando ci staccammo lo guardai negli occhi, quei bellissimi occhi azzurri.

“Sai, Jade…ci conosciamo da poco ma sei simpatica! Mi piacerebbe rivederti.” Disse sorridendo e passandosi una mano nei capelli nervosamente. "Magari possiamo..ehm...uscire...ogni tanto..." sussurrò le ultime parole. "Sempre se ti va!".

Era adorabile, non si vedono tutti i giorni ragazzi così timidi, che hanno paura di quello che dicono; forse, da un certo lato potrebbe sembrare troppo da "sfigati", ma immagino che sia perchè dobbiamo ancora parlare per acquistare più sicurezza. Era un po' come me, infatti capivo come si sentiva e riuscivo a biasimarlo.
Conoscendoci meglio avremmo potuto scherzare e fare uscire il lato più "autoritario" di ognuno. Perchè si, io oltre ad essere timida sono anche molto autoritaria.

“Anche per me vale lo stesso…non sarebbe una brutta idea.” Annuii sorridendo. Perché no? Niall era un ragazzo d’oro, potevamo uscire anche con il resto del gruppo.

“Ok…allora adesso ti lascio tranquilla.”

“Va bene…ci sentiamo!”

Incerto sul cosa fare Niall si piegò da un lato e mi lasciò un bacio veloce sulla guancia. Quando si tirò indietro arrossì violentemente e anche io non ero da meno.
Così feci un passo indietro e mi avviai in casa. Prima di aprire la porta mi voltai a vedere se Niall era ancora lì e lo salutai con la mano vedendolo sfrecciare via.

Girai la chiave due volte aprendo la porta con il piede; posai la mia roba alla rinfusa sul letto appena entrata in camera e mi misi il mio bel pigiama.
Anche se era tardi decisi di mettermi a leggere un pochino; dopo circa mezz’oretta arrivò Lucy, che si era fatta accompagnare da Zayn, così decisi di andare a dormire.
 
 

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Sette e venticinque. Un’altra giornata. Doveva passare un’altra lunghissima e noiosa giornata di lavoro.
Mi preparai velocemente: jeans leggermente strappati sulle cosce, una maglia color panna con le maniche morbibe tirate sugli avanbracci e le mie Converse nere stracciate.
Poi una veloce passata di mascara e matita, una spazzolata ai capelli e siamo a posto. Pronta per uscire e andare in panetteria.

Lucy aveva approfittato del suo orario di lavoro per dormire ancora un po’, e così feci piano a chiudere la porta e mi ritrovai sotto alla classica pioggia londinese. Aprii il mio ombrello e mi incamminai sul marciapiede bagnato.


Entrai in panetteria, appena davanti alla porta mi pulii  i piedi sull’apposito zerbino ed entrai salutando Harry e Carl, il capo, e gli altri colleghi. Notai che c'era più gente del solito, così mi misi subito al lavoro.

Tra un cliente e l’altro e tra una chiacchiera e l’altra erano arrivate le tre; la mia mano ferita aveva dato un po’ fastidio, ma ero riuscita lo stesso a fare qualcosina. Finii di ripulire il bancone ordinando le ultime cose rimaste. Poi salutai Harry e tornai a casa.

Misi le cuffie nelle orecchie per poi accendere una canzone che assecondava il mio umore e i miei passi. L'aria odorava di bagnato. Asfalto e foglie bagnate: molto piacevole.
Camminando pigramente verso casa notai una macchina scura parcheggiata, a cui non avevo mai fatto caso; magari qualche nuovo vicino o chissà chi.
Non ci diedi peso e imboccai il piccolo vialetto che porta all'entrata di casa.

Aprii la porta e trovai Liam, Louis e Niall sul divano che…dormivano?








SPAZIO AUTRICE
Mi perdonate? Vero? Ho messo 'sto benedetto capitolo tardissimo :O Scusatemi ancora, sono stata impegnata fin troppo. Prometto che passerò più tempoper voi c:
Comunque, che ne dite? Questo capitolo è strano...non so a cosa servirà. L'ho scritto seguendo i miei pensieri e non saprei dire cosa mi verrà in mente dopo ahahah
Per adesso Jade si taglia, povera, e Louis la medica. Poi torna a casa è c'è il nostro Niall cuccioloso che è imbarazzatissimo ahahaha *.*
Cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendo!!
Ora ringrazio chi recensisce e chi legge anche solo silenziosamente c; GRAZIE anche se vorrei qualche recensione in più :(
Bene, ora vado :)

P.S. Cosa ne pensate di Story Of My Life?? *_________________________________________________________________________*
(la sto ascoltando, tra l'altro c;)   E.LA.FINE.DEL.MONDO.
E poi la terza data? E il video che uscirà mercoledì? E poi l'album tra un mese? Io non so se il mio cuore regge ancora *w*
Aww i nostri idoli crescono così bene ahahah sono sempre più orgogliosa :3



Ora vado veramente ahahah recensite vi prego ♥♥

 
  
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