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Autore: AngelAnderson15    25/10/2013    1 recensioni
Gli Warbler sono al loro ultimo anno di liceo quando Thad Harwood diventa inaspettatamente taciturno, perso nei suoi pensieri e terrorizzato da tutto ciò che lo circonda per colpa delle violenze del patrigno omofobo. Thad, troppo spaventato per denunciarlo decide di tenere tutto nascosto ma Sebastian Smythe, il suo compagno di stanza, inizierà ad investigare su Thad e finirà ben presto ad innamorarsi di lui. Thad riuscirà ad abbandonare le sue difese per aprirsi a Sebastian e Sebastian saprà curare tutte le ferite di Thad senza far peggiorare la situazione?
E' la mia prima long quindi beh spero vi piaccia. Grazie a chi leggerà
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Una visita non desiderata

P.O.V SEBASTIAN

Sentivo la testa scoppiare, il cuore batteva veloce, il corpo tremava e sentivo le coperte appiccicate contro il mio corpo senza però infondergli il calore di cui aveva bisogno. Provai ad abbracciare Thad che dormiva tranquillamente accanto a me ma non era abbastanza caldo al mio confronto così lo scossi dolcemente sperando che si svegliasse il prima possibile,cosa che avvenne ,per mia fortuna, pochi minuti dopo.

Thad si girò verso di me con gli occhi ancora lucidi dal sonno e mi baciò, un bacio casto da cui si staccò subito allarmato -Seb ma tu scotti!- disse a voce fin troppo alta per la mia testa dolente,così lui,ignorando i miei flebili richiami di tornare a letto, accese la luce e prese tutto l’occorrente correndo da una parte all’altra.

-Ora alza il braccio- mi disse facendomi storcere il naso,sapevo anche io come si usava un termometro -Thad smettila di preoccuparti è solo un po’ di febbre- sussurrai notando con orrore che la mia voce era innaturalmente roca -Mmh mh certo, ora stenditi e chiudi gli occhi- mi sbeffeggiò lui mettendomi un asciugamano bagnato sulla testa e baciandomi il naso,cosa che mi fece sorridere,con mio sommo disgusto, come una ragazzina innamorata.

 -Dormiamo?- sussurrai sbadigliando mentre Thad mi accarezzava i capelli e guardava il termometro fin troppo attentamente -Si- si arrese alla fine costatando che sarebbe stato inutile continuare a stare svegli alle due di notte per qualche linea di febbre, così, spense la luce e mi diede un veloce bacio sulle labbra,fin troppo veloce, che mi fece mugolare di disappunto e fece ridacchiare lui.

P.O.V. THAD

Mi ero svegliato sudato,Sebastian si muoveva convulsamente nel letto e la sua temperatura corporea era decisamente più alta di qualche ora fa così ,vedendo che tremava dal freddo, gli misi addosso una coperta più pesante e mi tolsi la maglia sudata.

Bagnai di nuovo l’asciugamano sulla fronte di Sebastian e lo scossi più dolcemente possibile facendogli bere una medicina che avevo,fortunatamente, trovato nel cassetto del bagno, quando mi svegliai di nuovo Sebastian mi stava accarezzando la schiena piena di tagli.

Sentivo il suo sguardo bruciare sulla pelle e fui quasi sul punto di coprirmi , nascondermi dalla sua vista ,ma invece restai semplicemente immobile ma probabilmente lui sentii il mio disagio perché smise di accarezzarmi e si spostò per guardarmi in faccia -Non devi nasconderti con me- sussurrò intuendo i miei pensieri e facendomi sorridere debolmente.

-Dovresti dirlo a qualcuno Thad- sussurrò e tutto si sgretolò in mille pezzi, lui non capiva quanto fosse difficile la mia situazione che era già sul filo di un rasoio così -NO- urlai cercando di allontanarmi da lui che mi trattenne se pur debolmente per via del sonno e della febbre.

-Non ti sto chiedendo di andare alla polizia e denunciare tuo padre ti sto solo chiedendo di dirlo a qualcuno o magari andare a farti fare qualche visita,non è normale che il tuo braccio sia così gonfio e i tuoi tagli sulla schiena sono molto profondi- a quelle parole guardai come era ridotto il mio corpo e fui disgustato;speravo che quei lividi svanissero e che Sebastian smettesse di guardarmi con quegli occhi espressivi che non mi facevano sentire un mostro, cosa che invece ero.

-Sono orribile- sussurrai facendo irrigidire Sebastian che disse fermamente -Lui è un mostro non tu, smettila di odiarti per qualcosa di cui non hai colpe Thad- ma non credevo alle sue parole, lui era solo un uomo che aveva reagito male all’abbandono della moglie, ma io? Io ero il vero mostro o mia madre non mi avrebbe abbandonato,o mio padre non mi avrebbe picchiato e i miei amici mi avrebbero dimenticato durante un estate in cui nascondevo magliette insanguinate e tagli sulle mani.

Sebastian mi trascinò visino a lui, naso contro naso dicendomi

-Adesso ti dimostrerò quanto tu sia meraviglioso- e detto questo mi accarezzò, mi baciò ogni parte del corpo segnata dai lividi  e -Thad- sussurrò ad occhi chiusi sfiorando la mia erezione e facendomi rabbrividire -Che devo fare?- continuò indeciso guardandomi attentamente e cercando nei miei occhi una risposta che non ero sicuro di poter dare, così, mi avvicinai e feci scontrare le nostre labbra portando la sua mano sopra alla patta dei pantaloni.

Il bacio era diventato uno scontro di lingue e la sua mano continuava a toccarmi provocandomi dei brividi,ero quasi tentato di fermarlo, in fondo lui era malato ma la sua fronte non era tanto calda e forse avrei potuto lasciarmi andare per una volta. Iniziai a fare piccoli mugolii di cui mi sarei vergognato a morte eche fecero aumentare il ritmo di Sebastian che mi guardò con gli occhi pieni di lussuria mordendomi le labbra -Dio Thad- sussurrò strofinando la sua erezione ancora coperta dai pantaloni sulla mia gamba.

Un paio di sfioramenti e venni sulla sua mano con un gemito mentre Sebastian mi baciava lascivamente le spalle con gli occhi semichiusi.

-Sei molto eccitante Harwood- disse con voce roca dall’orgasmo facendomi arrossire così lo strinsi più su di me e tornai a dormire sentendo il castano accarezzarmi i capelli e sussurrandomi all'orecchio -In miglior rimedio di sempre contro la febbre- e probabilmente se non fossi stato già nelle braccia di Morfeo avrei riso.

Quando ci svegliammo di nuovo era ora di pranzo e benché non avessi né voglia né fame Sebastian mi costrinse a mangiare così mangiai, con molta fatica, un piatto di pasta, cercando di non muovermi per evitare di dover correre in bagno con la faccia dentro al gabinetto.

P.O.V. NICK

Thad e Sebastian non si erano presentati alle lezioni mattutine ed ero deciso ad andare a vedere come stessero quando delle urla provenienti dalla segreteria mi bloccarono in mezzo al corridoio.

Spalancai gli occhi quando vidi davanti ai miei occhi il signor Harwood, era completamente un'altra persone da quello che mi ricordavo,infatti io e   Thad eravamo amici da molti anni e conoscevo bene la sua famiglia ma mai avrei pensato che si sarebbero ridotti così, fin dall’infanzia Thad era abituato alle discussioni dei genitori ma di solito erano un paio di porte sbattute violentemente o delle urla ma mai prima d’ora la madre di Thad si era comportata in quel modo né suo padre aveva fatto uso di violenza in qualche occasione.

Eppure, adesso, guardando un uomo completamente ubriaco che sbraitava contro la segretaria di dover portare via Thad da quella “scuola di froci” ,come la chiamava lui, iniziai ad avere paura per Thad, ma che fare?

Dirgli che suo padre era venuto a prenderlo lo avrebbe terrorizzato ma non potevo di certo nascondergli una cosa così importante, per fortuna la donna chiamando delle guardie riuscii a buttare l’uomo che un tempo era il padre del mio migliore amico, fuori dalla porta dicendo chiaramente che per via del testamento del defunto nonno di Thad lui non poteva portarlo via dalla scuola fino alla fine degli studi, il testamento era molto preciso su questo, ma poteva portarlo via durante i giorni di festa. Rabbrividii pensando ad una soluzione per non far passare a Thad  le vacanze di pasqua o di natale a “casa sua” e pensando a come avrei potuto risolvere questa situazione tornai nella mia stanza e in quella di Jeff decidendo di non dire nulla a Thad per il momento.

  
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