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Autore: Tonljnson    26/10/2013    1 recensioni
[…]
‘c’hai una faccia di merda Zayn, non ti pensavo cosi’
Mi disse Harry entrando nella casetta.
Come cazzo faceva sapere che ero lì?
‘mi fai pena’ disse Louis.
‘che cazzo vuoi Tomlinson, io della mia vita di merda, faccio quello che c’ho voglia’. Sputai io acido.
‘ma cazzo Zayn non lo capisci che gli piaci veramente?’ disse Liam.
[…]
Non potevo, o meglio non volevo lasciarla andar via.
Gli presi il braccio. Lei si voltò. In quel preciso momento presi la sua faccia tra le mie mani, e affondai le mie labbra sulle sue.
I nostri occhi si fissavano.
[…]
. Le nostre lingue si toccavano e ogni volta sentivo un brivido.
Le sue mani si appoggiarono sulla mia testa. Toccava i miei capelli, poi si abbassò. Infilo la sua mano sotto la mia maglia, proprio come la sera della discoteca, sentivo le sue unghie spingere sulla mia pelle. La fissavo negli occhi, non volevo perderla di vista.
Genere: Commedia, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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STORY OF MY LIFE.
 
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
the story of my life I give her hope
I spend her love until she's broken inside
the story of my life (the story of, the story of)


 

Mi aveva baciato, l’avevo baciato, ci eravamo baciati?
Era inaspettato quel bacio, semplice, casto, del tutto innocuo, ma pur sempre passionale. Era durato pochissimo, ma volevo che durasse per sempre. Appoggiò le sue dolci e calde labbra rosee sulle mie, ci fissavamo negli occhi, fino a quando la sua lingua, battendo sui miei denti, chiese il permesso, e così si incontrarono.
Mi continuava a fissare.
‘ti va di raccontarmi ciò che ti è successo?’ mi domando.
Abbassai lo sguardo.
‘uhm, okey..’
Mi sorrise.
‘Tutto è iniziato 19 anni fa. Era precisamente il 1 settembre del 1994, quando nacqui. Mia madre, Clara, era un’infermiera e mio padre era un meccanico. Passai un’infanzia normale, non vivevamo nel lusso, ma avevamo tutto il necessario. Abitavo in una piccola cittadina lontana un paio d’ore da New York.
Ho frequentato l’asilo, le elementari e le medie in quella cittadina. Non avevo mai avuto grandi amicizie, anzi solo una. Si chiamava Georgia. Era una bellissima bambina e poi ragazza dai capelli ramati, occhi verdi e un fisico atletico. Con lei combinavo di tutto, suonavamo i campanelli, non facevamo i compiti, sbavavamo dietro i ragazzi, bigiavamo, e facevamo le tipiche cose “proibite” che i ragazzi una volta nella vita vogliono fare.
Tutto andava per il verso giusto, fino a 5 anni fa.
L’inizio della catastrofe.
A gennaio Georgia morì. La causa? Una stupida febbre.’ Dissi con gli occhi lucidi già pieni di lacrime.
‘ma la mia merda di vita non era finita. Non mi ero ancora ripresa dalla notizia quando ne arrivo un’altra. Questa fu la decisiva. Suono il telefono e andai tranquillamente a rispondere. Mi dissero che dovevo recarmi in ospedale, ma di stare tranquilla perche non era successo niente.
Arrivai all’entrata, mi affacciai al bancone e chiesi all’infermiera dove dovevo andare. ‘mi dispiace un sacco, piccola’ disse concludendo la frase, non riuscivo a capire, di cosa si dispiaceva?
Arrivai nel corridoio e vidi in fondo un dottore.
‘Sei la signorina Methew?’ mi domando. ‘si, sono io..’.
Vieni, ti dovrei dire una cosa.
Mi fece entrare in questo enorme studio bianco dall’odore nauseante e mi racconto cercando di non arrivare dritto al punto e facendomi contorti gii di parole.
‘Sono morti vero..’ dissi diretta.
‘Mi dispiace’. Riuscì solo a dire.
 Mi alzai, mi misi la giacca, posai la mano sulla maniglia e usci, sbattendo quella porta.
Usci in strada, e camminavo. Volevo stare sola, non volevo saperne più di nessuno tutte le persone che io amavo ormai erano mor’
Louis mi fermo.
‘Non sei obbligata a continuare’ disse con il cuore in gola.
‘No, ce l’ha devo fare’. Dissi.
‘Erano morte. Non andavo più a scuola. Iniziai a frequentare le persone sbagliate. Iniziai a fumare, prima solo sigarette, poi anche erba.
L’unica cosa che facevo era andare in discoteca la sera, mi ubriacavo e alla fin fine finivo a scopare con qualcuno. Feci quella vita per un’annetto. Fino a quando una sera rimasi coinvolta in una rissa.
In quel periodo ero fidanzata con un certo Alex e quella sera beccai una troietta baciarselo. Gli ruppi il naso e gli spezzai qualche unghia. Mi portarono in caserma e siccome avevo solo 15 anni, mi affidarono a un riformatorio ma non resistetti tanto. Così cercarono una famiglia che poteva accogliermi. Ho cambiato più di 8 famiglie in tutto il mondo in meno di 3 anni. Sono stata in Italia, in Germania, una volta in Irlanda, a Miami e altri posti.
Ora sono qui a Bradford e voglio ricominciare. Veramente’.
Conclusi.
‘Mi dispiace, però ho capito una cosa, mi sa che devo stare attento prima che rompi il naso pure a me’. Disse ridendo.
Mi scostai dalle sue braccia. Incrocia le gambe e mi sedetti davanti a lui fissandolo negli occhi.
‘Louis, giurami che non mi lascerai per nessuna cosa al mondo. Giuramelo’ dissi.
‘Te lo giuro’ disse facendo combaciare le nostre 2 mani.
 Era tardi. Non ero ancora tornata a casa.
‘-Devo andare Lou, grazie mille per oggi’
‘S-susy, grazie  a..’ si avvicino ed eccolo di nuovo, un altro bacio. Presi tra le mani la sua testa, massaggiavo i suoi capelli mentre lui affondava le sue calde mani nella mia schiena, sulla mia pelle.
 
Arrivai in casa.
Trovai tutti seduti sul divano ad aspettarmi.
Varcai la porta e Samanta e Rachel accorsero da me abbracciandomi.
‘pensavamo che non volevi più tornare da noi, pensavamo che ti trovavi male’ disse Samanta con le lacrime agli occhi.
‘non lo devi neanche pensare. Voi siete perfetti, sono io quella sbagliata. Io vi voglio bene e vi devo ringraziare, e mi scusa se ogni tanto do’ così di testa. Ti voglio bene Mamma’.
Lo avevo detto veramente?
‘mamma? Oh certo io ormai sono tua mamma’ ci abbracciammo tutti insieme con le lacrime agli occhi.
 
Ero sdraiata sul mio letto a fissare il soffitto. Sentii aprire la porta. Rachel.
‘confessa. Cos’è successo. Lo so che noi non c’entriamo niente..’
‘mi ha baciato..’ dissi.
R, rimase colpita.
‘Zayn, ti ha baciata?’. Chiese.
‘no, Louis’ gli confessai.
‘Oggi Zayn, è mancato tutta la mattina. Mi aveva promesso che sarebbe venuto e sarebbe stato con me, ma non lo fece. Ho passato 5 estenuanti ore a pensare solo a lui. Usciamo dalla scuola, io e Harry volevamo passare dal purgatorio. I ragazzi ci accontentarono.
Mi aspettava la solita casetta, quella dove guardo sempre e,  di solito, c’è quello sfigato di terza che si dà da fare con la sua compagna, e invece sai chi c’era dentro?’ conclusi singhiozzando.
‘no, chi?’ domando Rachel.
Zayn che si baciava con la tua amichetta, quella bionda’. Dissi
‘Porca troia. Lo sapeva, lo sapeva e adesso le sente pure d..’ disse con la rabbia che usciva da tutti i pori.
‘No Rachel, la colpa è solo mia. Me l’avevi detto e io non ti avevo creduto. Io per lui, provavo qualcosa e a quanto pare lui no. Lascia che la tua amica e Zayn si divertano. La mia vita ne ha passate di peggio e riuscirò a far passare pure questo.
 
‘È pronto! Tutti a tavola’ urlò il piccolo Ryan dal piano di sotto.
Per cena c’erano delle deliziose lasagne. Samanta era veramente una bravissima cuoca. Fini in fretta, avevo bisogno di una boccata d’aria, la mia testa stava scoppiando.
‘Sam, io vado a fare un giretto al parchetto, ho bisogno di una boccata d’aria’ dissi. Annui, si avvicino a me e mi stritolo in un abbraccio. Gli volevo un gran bene.
Usci dalla porta, indossando un golfino.
 

I lampioni della luce erano accesi lungo tutto il viale, sembravano delle piccole lucciole che si addentravano nella notte.
Era la prima sera che vedevo la luna piena. Era bellissima, splendente e intorno a lei, sparse un po’ per tutto il cielo, c’erano delle piccole stelle che creavano un reticolato. Ero lì, a Bradford, da una settimana esatta.
In quella settimana era successo di tutto e di più.
Avevo incontrato una nuova madre, un nuovo padre e tre splendidi fratelli, avevo iniziato a riandare a scuola, avevo conosciuto dei nuovi fantastici amici, mi ero innamorata, ero stata invitata ad una festa, avevo bevuto, ero svenuta e infine ero stata anche baciata.
Non so veramente cosa provavo per Louis. Cioe lui fino a meno di 5 ore era un mio semplice amico, con cui ridevo e scherzavo, ora, dopo che ci siamo baciati?
Non doveva innamorarsi di me. Non sono una ragazza tranquilla, una fedele, una che pensa solo all’amore. Sono alternativa.
 

ZAYN’S POV
‘c’hai una faccia dimmerda Zayn, non ti pensavo cosi’
Mi disse Harry entrando nella casetta.
Come cazzo faceva sapere che ero lì?
‘mi fai pena’ disse Louis.
‘che cazzo vuoi Tomlinson, io della mia vita di merda, faccio quello che c’ho voglia’. Sputai io acido.
‘ma cazzo Zayn non lo capisci che gli piaci veramente?’ disse Liam.
‘glie l’avevi promesso. Stamattina dovevi essere la con lei. Ma c’eri? No.
Ha passato cinque estenuanti ore ad avere la testa tra le nuvole, pensando solo a te. E tu invece che fai? Ti dai da fare con quella troia? Beh ti devo fare i miei complimenti’ concluse Harry, andandosene.
‘voi non dovete neanche provare a parlagliene, ok, ci siamo capiti?’
‘l’ha visto con i suoi occhi, ormai’. Concluse Louis.
No. No. No.
Non era possibile.
‘dove è ora?’ chiesi.
‘Zayn, ormai l’hai per..’ disse Louis.
‘non provare neanche a dirlo. Io non l’ho persa’. Conclusi.
 
Finalmente era arrivata.
Si sedette sulla solita panchina.
Con la sigaretta tra le dita.
La solita ragazza.
‘Susanna..’ pronunciai.
Si volto di scatto.
Aveva gli occhi pieni di lacrime, con un po’ di mascara sbavato.
‘Zayn, vattene. Vai a divertirti.’ Mi disse.
‘no’
‘allora me ne vado io’ concluse
Non potevo, o meglio non volevo lasciarla andar via.
Gli presi il braccio. Lei si voltò. In quel preciso momento presi la sua faccia tra le mie mani, e affondai le mie labbra sulle sue.
I nostri occhi si fissavano.
Inizio a dimenarsi.
Si stacco da me, continuava a tirarmi pugni sul mio petto.
‘Zayn, sei uno stronzo’ mi disse con gli occhi lucidi e pieni di lacrime.
‘shhtt’
La ripesi. Iniziai a baciarla con più foga. Le nostre lingue si toccavano e ogni volta sentivo un brivido.
Le sue mani si appoggiarono sulla mia testa. Toccava i miei capelli, poi si abbassò. Infilo la sua mano sotto la mia maglia, proprio come la sera della discoteca, sentivo le sue unghie spingere sulla mia pelle. La fissavo negli occhi, non volevo perderla di vista.
Ero rimasto tutto il giorno ad aspettarla.
Sotto l’albero così che non mi avrebbe visto.
L’avevo vista baciarsi con Louis.
Dovevo mostrargli veramente cosa poteva avere da me.
Non me ne fregava se gli piaceva Lou.
Io dovevo almeno provare a riconquistarla.
La presi in braccio. Lei apri le gambe e le attorciglio lungo al mio bacino. Ci staccammo un attimo per riprendere fiato. Mi guardò negli occhi.
‘Zayn, non posso’ disse
‘si che puoi, tu lo vu..’
Non feci in tempo a dirlo che si fiondo subito tra le mie labbra. La sua lingua chiedeva il permesso, e per una volta era lei a dirigere il gioco.
‘Zayn devo andare, potresti accompagnarmi fino a casa?’ mi domando.
Annuì.
 

--

 

Ehi bellezzee!
Eccomi con un altro capitolo!
Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto problemi con il wifi*-*
Che ne pensate? Non è uno dei migliori, ma mi è piaciuto molto scriverlo.
Susy,si bacia prima con Louis e poi con Zayn.. chi sceglierà?
Si sta legando parecchio a questa famiglia, tanto che inizia chiare Samanta addirittura Mamma.
In questo capitolo, ho raccontato un po’ la sua vita.
Ho accennato anche un personaggio che tra un po’ apparirà.
Ringrazio tutti quelli che stanno già leggendo la mia fan fiction e tutti quelli che inizieranno*-*
Baci alla prossima:*
Rachii xx.
 

Ps:
Ieri è uscita Story of my life.
Io penso di amarla, è una delle migliori canzoni che abbiano ma fatto.
Sono molto fiera di loro <3.
voi che ne pensate?


 

http://youtu.be/0OJpbfprVro

  
 

   
 
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