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Autore: Minori Kuscieda    26/10/2013    4 recensioni
Il Regno di Sol e il Regno di Fa sono l’uno contro l’altro.
Nel primo, dopo la morte del Re, il Principe è salito al trono ancora molto giovane.
Ma lo zio, invidioso del suo potere, lo accusa ingiustamente, riuscendo a cacciarlo dal Regno.
Prende così il suo posto, iniziando a governare con il pugno di ferro…
Nel secondo la Principessa è stata data in sposa ad un ragazzo di una famiglia nobile, che lei non ama.
Inizia ad odiare il padre e tutto quello che lo riguarda, così decide di scappare…
Un giorno incontra il suo Principe Azzurro, e…
Un amore impossibile, ostacolato dalla lotta tra due Regni.
Uno zio da spodestare e un trono da riconquistare.
Due popoli in subbuglio e la guerra che avanza.
Riusciranno il Principe Leon e la Principessa Violetta a riportare la pace?
[Leonetta, Diemilla, Naxi, Marcesca e accenni DjxCami]
Spero di avervi incuriositi!
DEDICATA A: Julia Duchannes, ali_01 e Camy_Love00 e a tutti quelli che continuano a seguire me e le mie storie!
P.S. Ringrazio Niley Story (MagicGirl96) per il banner della storia! Grazie a te e a tutti, davvero.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Gregorio, Leon, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Regno di Fa e la triste Principessa Violetta

Nel Regno di Fa era ormai sorto il sole, e le stradine che circondavano la piazza erano già brulicanti di gente: le botteghe erano aperte, e le porte delle drogherie si aprivano e si chiudevano i continuazione, mentre i proprietari servivano i clienti.
Lungo la strada principale che portava alla Reggia due cavalli neri galoppavano svelti, fino a raggiungere il cancello principale, davanti al quale si fermarono.
<< Posso esservi d’aiuto? >> Domandò una guardia ai due uomini
<< Siamo qui per vedere il Re. >> Rispose l’uomo che poteva avere circa quarant’anni
<< Prego allora, entrate. >> Le due guardie diedero ordine di aprire il cancello, che si spalancò con un forte rumore metallico.
I due a cavallo percorsero il viale alberato e raggiunsero il portone in legno; legarono i cavalli a due pali e si avvicinarono.
<< Voi sareste? >> Chiese un uomo di mezza età, probabilmente il portinaio
<< Il Re ha chiesto di vederci. Siamo Rafael e Diego Dominguez. >> Spiegò l’uomo indicando prima lui, poi il ragazzo
<< Vi annuncio subito. Aspettate qui. >>
Il portinaio entrò nel palazzo e scomparve dietro le porta. Attraversò con calma il corridoio principale e raggiunse la Sala del Trono. Bussò, aspettò una riposta ed entrò: il Re German Castillo era seduto sul suo trono, con accanto la sua consorte, la Regina Angie Saramego.
Parlava animatamente con un uomo, probabilmente un venditore di stoffe o di articoli pregiati, e, quando si accorse del portinaio, lo salutò con una mano, dicendogli di ripassare il giorno dopo.
L’anziano aspettò il permesso per parlare.
<< Sire, >> Disse << I signori Dominguez vogliono vederla. Dicono di aver ricevuto un appuntamento. >>
<< Si, falli entrare. Grazie. >>
<< Subito. >> L’uomo fece un piccolo inchino e uscì dalla sala.
German aspettò qualche minuto, e quando sentì il tonfo del portone che si chiudeva chiamò Francesca.
<< Francesca! >>
La porta si aprì ed entrò, a passo svelto, senza dire nulla, una ragazza mora che si inchinò al cospetto dei sovrani.
<< Mi dica. >>
<< Violetta è nelle sue stanze? >> La ragazza annuì << Bene, valla a chiamare. Dille di prepararsi, perché stanno per arrivare due ospiti. >>
<< Certo Sire. >>
La ragazza accennò un piccolo inchino, poi uscì dalla sala del trono, diretta al lato est della reggia.
Francesca Comello era la dama di compagnia della principessa, nonché sua migliore amica e consigliera.
Era la migliore compagnia che un ragazza potesse desiderare: sincera, sapeva sempre aiutarti e consolarti nei momenti peggiori, non ti abbandonava mai nemmeno nei periodi più difficili.
Arrivò davanti alla porta della camera della principessa e bussò: dall’interno arrivò una voce femminile, calma e tranquilla, quasi impercettibile, come fosse in fin di vita.
<< Ciao Vilu. >> Disse Francesca, entrando. << Come stai? >>
Violetta era distesa sul letto, con uno sguardo triste.
<< Come sto? Ancora non mi sono ripresa dalla notizia dei due giorni fa… >>
 
[Flashback.] 
<< Violetta, Violetta! >> German camminava lungo il corridoio, cercando di trovare la figlia.
<< Padre. Sono qui. >> Disse la ragazza uscendo dalla biblioteca
<< Vilu cara, devo parlarti. È una cosa molto importante, perché riguarda il tuo futuro. >>
<< Di cosa si tratta, padre? >> Chiese ansiosa la ragazza, cercando di immaginare quale sorpresa suo padre le riservava.

<< Ho incontrato un uomo di una famiglia nobile che è disposto a far sposare suo figlio con te. Il ragazza ha uno o due anni in più, e visto che per te è giunta l’ora di trovarti un futuro marito per governare il Regno quando arriverà il momento, ho pensato di accettare la proposta. >>
<< Ma padre… >> Cercò di ribattere la ragazza
<< No Violetta tranquilla, lo incontrerai e vedrai che ti piacerà. Io l’ho conosciuto, ed è molto gentile, maturo, perfetto per te. >>
<< Padre no. >> Violetta batté il piede a terra, l’unico modo per farsi ascoltare

<< Come?! >> Disse German, leggermente adirato per la reazione poco rispettabile della figlia.
<< Io non voglio sposare un ragazzo di cui non conosco nulla, nemmeno il volto. Padre, lei è convinto che mi piacerà, ma non sarà così. Io voglio decidere da sola di chi innamorami, è un mio diritto! Mi rifiuto categoricamente di incontrare quel ragazzo! >>
Violetta ingoiò la saliva con difficoltà, ripensando alle parole che aveva detto al padre. Sapeva di averlo fatto arrabbiare, e la faccia dell’uomo lo confermava.
Senza aspettare la reazione del re, Violetta corse nella sua camera: aveva bisogni di parlare con Francesca.
Doveva sfogarsi: fin da bambina aveva sempre sognato il giorno in cui si sarebbe innamorata di un ragazzo, quello dei suoi sogni, il suo principe azzurro, insomma.
Adesso non riusciva proprio a credere che il padre avesse infranto i suoi sogni scegliendo al posto suo il ragazzo che doveva sposare.
Quando chiuse la porta della camera alle sue spalle sentì la voce di German.
<< Violetta Castillo, tu incontrerai quel ragazzo e te lo farai piacere, che tu lo voglia o no! Sono tuo padre, e devi obbedirmi. Io so quello che è meglio per te. >>
“Se veramente sapessi quello che mi farebbe star bene, non mi faresti sposare un ragazzo che nemmeno ho incontrato, e che nemmeno tu conosci bene.” Pensò Violetta, prima di scoppiare a piangere.
[Fine flashback]
 
<< Lo immaginavo. >> Disse la mora distogliendo Violetta dai ricordi << A proposito di questo… >>
La faccia di Francesca si fece seria, e Violetta si preoccupò.
<< Cosa? Fran su, non farmi stare sulle spine! >> Disse la principessa mettendosi a sedere sul letto.
<< Tuo padre mi ha detto di chiamarti perché…stanno per arrivare due ospiti. >>
A quelle parole Violetta trasalì: avrebbe conosciuto quello che sarebbe diventato il suo futuro sposo. Al quel pensiero la ragazza si rabbuiò, e Francesca se ne accorse, abbracciandola di slancio.
<< Oh Vilu, io vorrei aiutarti ma… >>
<< No Fran, tu non puoi fare nulla. E nemmeno io. >> Disse appoggiando la guancia rigata di lacrime sulla spalla dell’amica << Mio padre quando si mette in testa una cosa deve farla; e vedrai che riuscirà a farmi sposare con quel ragazzo, anche contro la mia volontà. >>
<< È così ingiusto. >>
<< Si ma…adesso non ci pensiamo. Forse quel ragazzo non sarà poi così tanto male, e mi piacerà veramente! >> Disse Violetta asciugandosi le lacrime, tornando così a sorridere << Ora devo prepararmi! >>
<< Ti aiuto! >> Esclamò Francesca, sollevata dal fatto che la sua amica fosse tornata felice.
Ma quanto sarebbe durata quella felicità?, continuava a chiedersi la dama di compagnia della principessa.
 
<< La principessa Violetta! >> Annunciò a gran voce un araldo, aprendo la porta della sala del trono.
Violetta entrò nella sala e percorse tutto il tappeto rosso fino a raggiungere i due troni, davanti ai quali accennò un piccolo inchino; poi si posizionò, in piedi, vicino alla regina.
<< Violetta, >> Iniziò German << Loro sono Rafael Dominguez e Diego, suo figlio. >>
Il sovrano indicò prima l’uomo poi il ragazzo, che si avvicinarono per inchinarsi alla principessa; Diego le prese la mano e la baciò, per poi allontanarsi, senza smettere di guardarla. Violetta sorrise, un po’ imbarazzata per lo sguardo indagatore del ragazzo che continuava a squadrarla come se volesse vedere sotto i suoi vestiti.
Solo con quel gesto Violetta capì che quel Diego non era adatto a lei, e desiderava solo che quella mattina finisse presto.
Ma, sfortuna nera, German invitò Diego e il padre a pranzo.
I cuochi di corte avevano preparato i suoi piatti preferiti, ma avere Diego giusto davanti agli occhi le aveva fatto passare la fame.
<< Padre, Madre, >> Iniziò, allontanandosi dal tavolo << Non mi sento molto bene, mi ritiro nelle mie stanze. >> Senza aspettare la risposta del padre salutò gli ospiti e uscì dalla sala da pranzo, diretta nella sua stanza.
Quando ormai Violetta era scomparsa dietro la porta, Diego sorrise, un sorriso malizioso e quasi malvagio.
<< Potete scusarmi un attimo? Ho urgente bisogno di alzarmi. >>
<< Certo. Fai con comodo. >> Rispose German
Diego uscì dalla sala e prese il corridoio a destra, quello dove c’erano le stanze reali. Percorse il corridoio e, quando vide Violetta, accelerò il passo senza far rumore. Quando arrivò abbastanza vicino a lei le prese il braccio e percepì la sua paura; si avvicinò al suo orecchio, incurante della rigidità del corpo della giovane.
<< Sai mia cara principessa, credo che molto presto io e te saremo uniti indissolubilmente. >>
Violetta deglutì, poi Diego continuò.
<< Sarò bellissimo avere una mogliettina come te, così dolce, timida, pura. >> Disse, marcando l’ultima parola. << Adesso devo solo aspettare, poi sarai mia. >>
Detto questo sorrise e si allontanò, lasciando Violetta spaventata e tremante, già con le lacrime agli occhi e con un solo pensiero: doveva scappare, doveva allontanarsi da Diego, da suo padre e dal suo Regno.

*Angolo autrice*
Okay, sono la solita sbadata! Ho dimenticato di dirvi due cose:
1) La storia è ispirata al film Disney 'Il Re leone' sia il primo che il secondo; è il mio film preferito, nonché quello di Jorge **
2) Penso di cancellare la stroia 'La magia della musica', non ho molte idee! Mi dispiace molto soprattutto per le persone che la seguivano! 
Passiamo al capitolo...
In questa storia odierò Diego, è ufficiale. Sia perché non ha buone intenzioni con Violetta, sia per una cosa che succederà dopo!
Vilu ormai ha capito che il ragazzo non le piacerà mai, e decide di scappare! Nel prossimo capitolo ci riuscirà, e...
Non anticipo nulla! u.u A presto, Minori! :3
  
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