Serie TV > Violetta
Ricorda la storia  |       
Autore: Minori Kuscieda    24/10/2013    5 recensioni
Il Regno di Sol e il Regno di Fa sono l’uno contro l’altro.
Nel primo, dopo la morte del Re, il Principe è salito al trono ancora molto giovane.
Ma lo zio, invidioso del suo potere, lo accusa ingiustamente, riuscendo a cacciarlo dal Regno.
Prende così il suo posto, iniziando a governare con il pugno di ferro…
Nel secondo la Principessa è stata data in sposa ad un ragazzo di una famiglia nobile, che lei non ama.
Inizia ad odiare il padre e tutto quello che lo riguarda, così decide di scappare…
Un giorno incontra il suo Principe Azzurro, e…
Un amore impossibile, ostacolato dalla lotta tra due Regni.
Uno zio da spodestare e un trono da riconquistare.
Due popoli in subbuglio e la guerra che avanza.
Riusciranno il Principe Leon e la Principessa Violetta a riportare la pace?
[Leonetta, Diemilla, Naxi, Marcesca e accenni DjxCami]
Spero di avervi incuriositi!
DEDICATA A: Julia Duchannes, ali_01 e Camy_Love00 e a tutti quelli che continuano a seguire me e le mie storie!
P.S. Ringrazio Niley Story (MagicGirl96) per il banner della storia! Grazie a te e a tutti, davvero.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Gregorio, Leon, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Regno di Sol e il Regno di Fa erano, e sono, l’uno contro l’altro.
Il conflitto, che dura da anni, nacque quando i due Re, rispettivamente Juan Vargas e German  Castillo, salirono  al trono.
I territori dei due Regni erano, e sono tutt’ora divisi da una terra arida e inutile, simile ad un deserto.
Le politiche espansionistiche portarono i due Re a contendersi quel territorio e a scontrarsi in guerre sanguinose.
Ma, guerra dopo guerra, perdite dopo perdite, nessuno era riuscito a vincere, e la soluzione al problema non era stata trovata.
Così venne stipulata una legge che vietava agli abitanti dei due Regni di inoltrarsi in quel territorio, che venne ribattezzato ‘Terra di Nessuno’.
Dopo questo accordo i due Re, così come i due popoli, non hanno mai riallacciato i rapporti, continuando a governare come se nulla fosse accaduto.
Fino a quando…

 
Il Regno di Sol e il Principe, anzi Re, Leon
 
Gli abitanti che avevano preso parte al corteo funebre non potevano essere contati: una lunga fila di persone, tra uomini, donne, bambini e anziani, si snodava dietro alla famiglia reale, che seguiva, a passo svelto, una bara di legno di quercia.
Una donna, che indossava un vestito ampio e lungo in seta nera, insieme ad un cappello dello stesso materiale, stringeva nella mano sinistra un fazzoletto ormai bagnato dalle lacrime.
Alla sua destra, con la mano che stringeva la sua, c’era una ragazza: aveva sedici anni e dei lunghi capelli biondi; indossava anche lei un vestito nero, e aveva lo sguardo fisso sulla strada, come se poteva trovare, da un momento all’altro, qualcosa di inestimabile valore.
A sinistra della donna c’era, invece, un ragazzo di circa diciotto anni, con i capelli castano chiaro, e un sorriso triste sulle labbra.
Vestiva, come gli altri, di nero.
Quello che colpiva più di quel ragazzo era che aveva dei bellissimi occhi verde smeraldo, spenti e vuoti, come se qualcosa lo avesse colpito nel profondo dell’anima.
 
Quando il corteo si fermò in cima alla collina, i sei uomini che portavano la bara la posarono piano a terra, come se potesse rompersi, poi si spostarono, per far passare un signore sulla sessantina, con una lunga tunica bianca.
L’uomo, girandosi verso la folla, posò una mano sulla cassa in legno. Poi si schiarì la voce e guardò i cittadini.
<< Noi, abitanti del Regno di Sol, siamo qui riuniti per dare l’ultimo addio al nostro amato Re. >>
Tra il pubblico si levarono dei singhiozzi.
<< Ha regnato per venti anni in modo giusto e leale, riuscendo a mantenere saldo il potere del Regno, senza far mancare nulla a noi Popolo. >> Si chinò, per baciare il legno liscio e scuro << Poi, due giorni fa, ci ha lasciati. >>
Nel pubblico qualcuno iniziò a piangere, ricordando gli avvenimenti di soli due giorni prima: il Re stava cenando, seduto alla lunga tavola nel centro della grande sala da pranzo della reggia.
Ad un tratto aveva accusato un forte dolore allo stomaco, e, salutando la moglie e i figli, si era ritirato nelle sue stanze. Si era addormentato tranquillo, come tutte le notti, dopo aver preso una medicina datagli dal medico di corte.
Ma la mattina dopo non si era più svegliato, era morto nel sonno, con il sorriso sulle labbra.
Così Juan Vargas, l’amato Re del Regno di Sol, moriva, lasciando soli la moglie e i figli.
L’uomo dalla lunga tunica bianca si asciugò le lacrime di commozione e fece segno ai sei uomini in divisa di prepararsi a scendere la bara nel fosso che era stato scavato.
<< Adesso preghiamo. Preghiamo per il nostro amato Re, perché lui possa trovare la felicità e la pace eterna, continuando a vegliare su di noi. >>
Gli uomini afferrarono la bara e la posarono su un pannello di legno con quattro ruote. Poi, con tre corde, iniziarono a spostarla, per farla scendere sottoterra.
<< No! >> Urlò una voce femminile, rotta dai singhiozzi e dal pianto.
Bastò una frazione di secondo per vedere la Regina precipitarsi sulla bara, piangendo tutte le sue lacrime.
<< Perché? Perché te ne sei andato? >> Disse, continuando a piangere
I due ragazzi che erano al suo fianco si avvicinarono a lei, e presero ognuno una mano.
<< Madre. >> Bisbigliò la Principessa Ludmilla, che stava per scoppiare in lacrime.
<< Su Madre, si alzi. >> Il Principe Leon, il ragazzo dai meravigliosi occhi verdi, prese anche l’altra mano della madre e la aiutò a sollevarsi.
La Regina Esmeralda abbracciò di slancio il figlio, appoggiandosi alla sua spalla.
<< Sssh, >> Disse, accarezzandole la schiena << Non faccia così. Nostro Padre se ne è andato felice, l’ha visto lei stessa. >>
<< Ma non è giusto. >> Disse la donna, staccandosi dal ragazzo, per correre ad abbracciare la Principessa.
<< Madre, anche io credo che non sia giusto, ma >> La ragazza guardò il fratello << io credo che nostro Padre non morirà mai, sarà sempre nei nostri cuori. >>
<< Avete ragione. >> Disse, asciugandosi le lacrime << Don Antonio, potete continuare. >>
La Regina, seguita dai figli, si allontanò dalla bara, per lasciare spazio all’operazione.
I sei funzionari ripresero da dove avevano interrotto, trascinando la bara fino al sottosuolo, iniziando poi a ricoprirla con la terra, mentre gli abitanti iniziavano a sfilare lì vicino, buttando fiori o semplicemente baci.
La bara venne ricoperta del tutto, ed era ormai giunto il tramonto quando sul tumulo venne posta la lapide, con su incisa la scritta ‘In memoria del Re Juan Vargas’.
 
Una settimana dopo la morte dell’ormai ex Re, la Regina Esmeralda era nelle sue stanze a leggere un libro, quando l’anziano saggio bussò alla porta.
<< Buongiorno mia cara Regina. >>
<< Saggio Pablo, posso esserle d’aiuto? >>
<< Si, mia Regina. Volevo parlarle di una cosa molto importante per il Regno. >>
<< Mi dica. >> Disse la donna, mentre si sedeva alla sua scrivania di mogano, mentre il Saggio si accomodava di fronte a lei.
<< Mia cara, è ormai passata una settimana dalla morte del Re. >> Pablo sospirò, visto che quello che doveva dire non era facile. << Ecco…mi sembra arrivato il momento di dare al Regno un nuovo Sovrano. >>
La donna non disse nulla, limitandosi ad annuire.
<< Quindi, come ben sa, il prossimo che deve salire al trono è… >>
<< Lo so, >> La donna si alzò dalla sedia e si avvicinò al balcone, dalla quale si vedeva bene tutto il Regno << è Leon. >>
<< Esatto. >> Rispose il Saggio alzandosi, per avvicinarsi alla Regina, che era uscita fuori.
<< Eppure mi sembra ancora così giovane. Ha solo diciotto anni. >>
Esmeralda si affacciò alla ringhiera del balcone e vide suo figlio, il Principe Leon, camminare per il frutteto del palazzo.
Era cresciuto, non c’erano dubbi, ma lei lo ricordava ancora come un bambino allegro e spensierato, che si divertiva a fare scherzi.
<< Mia Regina, stia tranquilla: il Principe può sembrare giovane, ma è molto maturo, e so che riuscirà a governare bene il Regno. Inoltre, si ricordi che non sarà mai solo. >>
La donna sorrise. Poi alzò lo sguardo verso il cielo, ricordandosi che il marito avrebbe vegliato su di loro.
<< D’accordo, allora. Leon diventerà Re, è quello il suo posto. >>
Il Saggio sorrise, perché sapeva che il Principe Leon avrebbe ben riempito il vuoto lasciato da suo padre.
 
Quel giorno c’era il sole, mentre un leggero venticello fresco scuoteva le chiome degli alberi in fiore.
Nella sala del trono della reggia del Regno di Sol il Saggio Pablo recitava il discorso da tenere durante le incoronazioni.
<< Io, il Saggio Pablo, con il potere conferitomi anni fa, incorono e dichiaro legittimo Re del Regno di Sol il qui presente Leon Vargas, >> Posò la corona sulla sua testa << augurando a Lui il meglio, per far continuare a vivere il nostro Regno in continua armonia. >>
Nella sala si levarono applausi e urla di incoraggiamento, con i quali i presenti espresssero la loro gioia e la loro fiducia nel nuovo Re.
Solo una persona era impassibile a quanto era accaduto.
<< Moccioso, molto presto ti troverai solo. E io avrò la mia vendetta. >> Poi rise malvagiamente, scomparendo nell’ombra.

*Angolo Autrice*
Oh, sono le sei! E io ho appena finito di fare merenda xD Ma sorvoliamo, questo non interessa a nessuno...
Questo è il primo capitolo della mia nuova storia, dove incontriamo Leon e il suo spirito nobile, visto il supporto che da alla madre, la Regina, durante il funerale del povero Re. Il capitolo. è un po' triste, lo so. :(
Chi sarà quell'ombra? E cosa vuole fare?
Lo scoprirete al prossimo capitolo (Anzi no, nel terzo xD) :D
Spero che la storia vi piaccia, e, come ho già scritto nella trama, la dedico a quelle quattro persone fantastiche, a cui mi sono molto affezionata. <3 <3 <3 <3 <3
Lasciate una recensione? ;)
Al prossimo capitolo, la vostra Minori :3
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Minori Kuscieda