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Autore: NinielDestiny    27/10/2013    1 recensioni
“Oh, no. Tutti ma non lui, ti prego. Fa che sia un qualunque ragazzo di una qualunque classe, ma non lui.”
Il ragazzo si girò e lei rimase impalata a fissarlo.
«Keira.» disse lui, salutandola in un modo che le fece gelare il sangue.
«Hyunseung.» rispose lei, altrettanto fredda.
“Hey, Dea bendata, perché sei così severa con me?”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hyunseung, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hyunseung, arrivato a casa, si buttò sul letto cercando di trovare una soluzione a quella catena di eventi senza senso, ma l’unica cosa che gli riempiva la mente era il sorriso di Keira.
Quel sorriso..

 
[FLASHBACK: Due anni prima]
 
 «Ya! Hyunseung! La tua camera è paurosa! Come tua migliore amica dovrei cercare di farti diventare migliore, e direi che bisognerebbe iniziare da questo! Cosa c’è stato qui dentro? Un uragano?»
Lui alzò la testa dal cuscino, gli occhi ancora chiusi e con fare sbrigativo le disse:
«Keira, sono le sette di mattina, ti sembra il caso di urlare in questo modo?»
Lei si mise le mani ai fianchi in segno di disappunto.
«Tua madre mi ha chiamata dicendomi che non volevi scendere dal letto, così ho pensato di venire a svegliarti di persona.»
Lui si girò di scatto e la tirò sul letto.
«Se ti do un bacio mi lasci dormire ancora cinque minuti?»
«In un’altra vita, magari! Se non ti alzi entro venti secondi ti butto giù a calci!»
Intanto qualcuno iniziò a bussare alla porta.
«Ragazzi, tutto bene?»
Keira, che nel frattempo era arrossita in modo decisamente visibile, fece il possibile per rimettersi in ordine e per tirare su Hyunseung.
«Si! Arriviamo subito!»
«Vuoi rimanere qui mentre mi vesto o pensi di uscire? A me non fa differenza.»
«Omo! Rimani vestito, esco subito! Aish, ma chi me l’ha fatto fare?»
Quando uscì dalla camera lui rimase fermo per qualche secondo per poi passarsi una mano tra i capelli.
“Tu mi farai andare fuori di testa, ragazza. Se solo sapessi..”
Si preparò velocemente per non perdere altro tempo, scese le scale e si trovò davanti sua madre che pettinava i capelli di Keira.
«Hey voi due! Cosa state facendo?»
«La sto pettinando! Prima l’ho truccata! Tutto questo nel tempo in cui tu ti sei fatto la doccia! Dovresti davvero cercare di essere più veloce, sei un uomo!»
Mentre sua madre parlava Keira si girò e lui rimase paralizzato.
«Caspita, K! Ogni tanto mi dimentico che sei una donna!»
“Non è vero, sei sempre bellissima, ma questo trucco ti fa risaltare gli occhi.”
Lei mise il broncio e gli puntò il dito contro.
«Non mi interessa cosa ne pensi tu, e non mi interessa cosa ne pensano le altre persone!»
«Perfetto! Allora ti propongo una sfida: da domani in poi, per una settimana, vieni a scuola con i capelli spettinati e i vestiti scelti a caso! Voglio vedere se davvero non ti interessa ciò che pensa la gente!»
«Sei sicuro di voler iniziare questo gioco? Perché sappi che vincerò io!»
«Provaci, se hai coraggio!»
«Puoi scommetterci!»
Da quella giornata in poi continuarono a fare stupide scommesse, come alzarsi ed andarsene durante le lezioni e cose simili. Ogni sfida era per Keira un modo per farsi valere, e un modo per Hyunseung di farla ridere.
Una sera, mentre passeggiavano insieme a Dongwoon e Yoseob lei gli propose:
«Hyunseung! La mia nuova sfida è pericolosa, quindi è meglio per te non accettarla e lasciare che io vinca questa stramaledetta scommessa.»
«Perché continui a parlare di stupidaggini? Dimmi cosa devo fare senza tanti giri di parole.»
«Lo dico per il tuo bene, ma fai come preferisci! Passa oltre la ringhiera di quel ponte e lascia le mani a qualche centimetro dalla sbarra. Tutto questo per cinque minuti.»
«C’è qualcosa di più semplice?»
Seguì le istruzioni di Keira alla lettera, mentre lei si pentiva di essere stata così stupida.
“Sono una deficiente, e se cade? E se si fa male? Cavolo, non è tanto alto però è meglio andargli vicino, non vorrei che perdesse l’equilibrio.”
«Hyung! Vai così!» i due amici stavano facendo una specie di tifo da stadio.
Passati i cinque minuti Keira pensò di essersi preoccupata per niente, ma proprio quando lui cercava di tornare sul ponte iniziò a sventolare le mani e lei si attaccò a lui per evitare di farlo cadere.
Mentre erano ancora stretti in quell’abbraccio lui le fece la domanda che aspettava da tanto tempo:
«Vuoi una nuova sfida, K?»
«Stai scherzando vero? Torna almeno da questa parte!»
«Baciami.»
«E’ questa la sfida? Semplice.. No, aspetta, hai detto proprio ‘baciami’?»
«Se lo dici tu.»
Non aspetto nemmeno una risposta.
Le diede il bacio più dolce che si potesse immaginare tenendola più stretta a sé.
Riusciva persino a sentire il cuore di lei che batteva all’impazzata per la sorpresa e chissà, magari non solo per quello.
Quando la lasciò andare lei era diventata di pietra e i ragazzi dietro di lei riuscivano a stento a trattenere le risate.
Fecero un segno a Hyunseung in modo che lui capisse che tornavano a casa e che avrebbe dovuto svegliare la bella addormentata da solo, probabilmente con un altro metodo, dato che questo faceva l’effetto inverso.
«Bacio davvero così bene?»
Sembrò risvegliarsi a quella frase, e iniziò a scuotere la testa.
«Tu sei pazzo! Cosa ti è saltato in testa?!»
«Volevo farlo da parecchio tempo, ho solo colto l’occasione.»
Lei rimase a guardarlo come se avesse appena detto di aver visto passare una zebra blu a cavallo di un topo. (? Devo ancora spiegarmi questa cosa, è la prima che mi è venuta in mente *^*)
«Senti Keira, che ti ci creda o meno questo è quanto. Siamo amici da quanto? Cinque anni? Beh, buona parte di questi anni io l’ho passata a pensare a come dirtelo, eppure non era mai il momento giusto. Stavo per dirtelo qualche mese fa ma poi sei partita per andare a trovare quel tizio di cui non mi interessa sapere il nome e sei tornata tutta felice e contenta e i miei programmi sono finiti nel dimenticatoio.»
«Ma Hyunseung..»
«No, aspetta, lasciami finire. Quando sei partita ti sono mancato? Perché a me sì, caspita, mi sei mancata davvero. Non voglio più sentirmi così. Mai più.»
«Io.. Non riesco neanche a prenderti sul serio.»
Si avvicinò per pizzicargli la guancia e poi con gli occhi spalancati tornò dov’era prima.
«Cavolo, sei davvero tu.. Cosa ti è preso? Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?»
«Keira.. Sto parlando seriamente.»
«Lo so. Sono io quella che non riesce a parlare seriamente. Non ci riesco, ok? Non mi sembra vero tutto questo. Ho paura di svegliarmi da un momento all’altro e di capire che è stato solo un gioco della mia mente.»
«Tu ti fidi di me, giusto? Beh, allora fidati anche adesso.»
«Io..»
Come già aveva fatto non la lasciò finire e la baciò.
Una, due, tre volte, fino a che non ebbero tutti e due bisogno di riprendere fiato.
«Fidati di me, Keira.»
«Lo faccio da sempre.»
 
[FINE FLASHBACK]
 

Hyunseung si ritrovò appallottolato contro il cuscino con una fitta tremenda allo stomaco.
Era da tanto tempo che cercava di rimuovere quei ricordi, ed ecco che puntualmente riaffioravano.
Prese il cellulare dalla cartella e cercò le foto che avevano fatto la sera del suo ricordo.
Erano tutte scure e si distinguevano a malapena però non aveva ancora avuto il coraggio di eliminarle.
“Uscirai mai dalla mia testa, Keira?”


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Ciao a tuuutti
~
Dovevo caricarlo già da un po' ma non riuscivo mai a trovare il tempo T.T 
In questo capitolo sono stata parecchio condizionata dal film "Amami se hai coraggio" che ho visto l'altro giorno, spero che comunque non vi dispiaccia! Ditemi cosa ne pensate! Davvero :c ♡ 


Ps: Ve lo consiglio! E' davvero un bel film *^* 

 
  
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