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Autore: Marcy_Directioner    27/10/2013    2 recensioni
Ecco la mia storia:
Fino ai tempi dell’asilo ho sempre avuto lui che mi proteggeva pur essendo piccoli, era il mio migliore amico, anche se io avevo una cotta per lui, ma niente a riguardo della nostra amicizia. Era la parte completa di me. Fino a quando, dopo le medie lui si trasferì a Holmes Chapel, lasciandomi sola. Mi ava detto “Ti verrò a trovare” ma le sue parole non rimasero una promessa. Adesso mio padre è stato licenziato e siamo costretti io mia madre e mia sorella più piccola a trasferirci, indovinate un po’dove …. Si, a Holmes Chapel e quello che succederà lo vedrete leggendo la mia storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: PWP, Triangolo
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Driiiiin!

Come ogni santissimo giorno quella sveglia suonava preciso alle 7 per la scuola. Dal inizio del anno nuovo di scuola mi sono trasferita qui a Holmes Chappel, il paese è carino, le persone qui sono gentili, ma la mia citta' mi mancava, non solo questo, ma anche i miei amici.
 
-Rachel svegliati! Allison sta per arrivare- mia madre dal piano di sotto che urla a prima mattina.
Allison è la mia nuova amica, bionda con dei grandi occhi azzurri, la classica ragazza chiara ovviamente, in forma e bella, il contrario di me invece. Mora occhi color cioccolato alta, ma non tanto in forma, no come Allison che è una mazza, ma forme le ha, io invece un po’ più in carne. Mi alzo dall’letto ancora un po’ assonnata e scendo giù in cucina con la colazione già a tavola.
-Buongiorno- dico sbadigliando
-Buongiorno tesoro- dicono i miei genitori. Mentre mia sorella applicata a mangiare e a giocare con le sue bambole.
Mi siedo a tavola guardando con disgusto quello che ho davanti: il latte, la cosa più disgustosa al mondo.
-Rochy ti decidi a sbrigarti?- dice mia mamma sedendosi anche lei a tavola assieme a mio padre.
-Mamma lo sai che non mi piace il latte, che schifo- dico allontanando la tazza di latte.
-Rachel- dice mio padre rimproverandomi per la parola che ho usato per definire il latte.
Mi alzo da tavola e prendo una mela. – Mangio una mela e basta- imbocco un pezzo di mela rumorosamente sporcandomi le lebbra di succo. Vado sopra e mi vado a lavare.
Suonano alla porta … questa deve essere Allison.
-Rachel è venuta Allison, scendi?-
-Scendo- dico io urlando al piano di sopra finendo di preparare lo zaino e scendo.
Scendo le scale il più velocemente e abbraccio la mia Allison affettuosamente …
-Allora? Andiamo- dice Allison sistemandosi i capelli.
-Si, andiamo. Ciao famiglia- esco da casa senza neanche aspettare che mi ricambiassero il saluto.
Ci incamminiamo verso scuola che non è troppo lontana da casa mia. Altrimenti mi sarei fatta accompagnare da mio padre.
-Che materie hai oggi?- mi chiede Allison spalmandosi sulle labbra il lucido.
-La prima scienze, poi geografia se ricordo bene- appoggio una mano sulla spalla di Allison e abbracciandola.
-Io volevo entrare alla seconda ora…- dice con sorriso malizioso
-Cos’hai in mente brutta bastarda-
-Hai capito bene amica mia-
-Vuoi che salti l’ora di scienze? Sei pazza Allison?-
-No, sono intelligente e ti faccio risparmiare una pallosa ora di Mr Crane-
La guardo con poco convinzione, ma dopo gli faccio un sorriso malizioso.
-Brava ragazza. Forza corriamo e andiamo in villa- dice prendendomi la mano iniziando a correre come delle pazze.

***

La villa era il posto più tranquillo di Holmes Chappel, ma solo di giorno. Ci sediamo sotto un albero e parliamo.
-Hai parlato con Harry?-
-Perché dovrei?- la guardo accigliata.
-Comunque siete stati ottimi amici, un saluto non fa male a nessuno?-
-Per quale motivo dovrei andare io? Se vuole viene lui- dico abbassando il capo e giocando con le mie unghia.
-Ti dispiace vero?- dice Allison alzandomi il mento con l’indice.
-Secondo te? è stato il mio migliore amico, ci siamo voluti un bene e adesso solo perché sono passati quattro anni io per lui non sono nessuno, solo un amichetta dei tempi dell’asilo-
-Ti do piena ragione Rochy. Ma secondo me con il tempo vi ravvicinate. Forse lui si sente a disagio, pensa la stessa cosa che pensi tu forse-
-No invece, l’altro giorno mi è passato davanti agli occhi e non mi ha calcolato. Io per lui sono solo un ricordo e lo è anche per me. Sono solo molto dispiaciuta-
-Non dire stronzate Rachel, lo vedo che tu ci tieni, non può essere solo un ricordo-
-No Allison, non mi interessa più, il passato è passato. Adesso andiamo a scuola che fra venti minuti suona la campanella-
Ci alziamo da terra e ci incamminiamo


***

La campanella suona e io e Allison ci troviamo nei corridoi della scuola.
-Cosa intendi fare con lui allora?
-Secondo te? Devo dimenticarlo- faccio un sospiro
-A chi dimentichi?- ci pianta davanti a noi spaventandoci un ragazzo moro occhi blu oceano con un sorriso stampato in faccia.
-Cazzo Louis, mi hai spaventata- afferma Allison dandogli un pugno sulla spalla.
Il ragazzo divertito si piega in due dalle risate
-Sei un idiota lo sai?-
-Si, ma la tua faccia è stata epica- disse il ragazzo continuando a ridere e io non potevo resistere e rido anche io.
-Rochy ti ci metti anche tu?- Allison si infuria
-Scusami Allison-  dico trattenendo la risata.
-Tu chi sei fanciulla?- dice il moro riferendosi a me incrociando le braccia.
-Sono Rachel piacere- dico allungando la mano. Il ragazzo rimane scioccato dalla mia risposta
-Rachel? Comunque scusami, io sono Louis- mi afferra la mano fissandomi  negli occhi.
-Si perche?- questo tizio già mi conosce ma io non l’ho mai visto?
-No niente. Stasera c’è una festa a casa mia. Che fate venite?-
Ero sul punto di rispondere no, ma Allison mi precede-
-Sicuramente- sorride soddisfatta. Il ragazzo ci sorride e va via.
-Allison, sei pazza?-
-Perche?-
-Perché festa è sinonimo di Harry. Ci sarà anche lui e non voglio andarci- si mette di fronte a me appoggiando le mani sulle mie spalle guardandomi diritto negli occhi.
-Rachel allora, avevi detto che il passato è passato giusto?- annuisco – quindi noi ci andiamo e ci divertiamo, poi festa è anche sinonimo di bei ragazzi- dice maliziosamente. Faccio roteare gli occhi e sospiro.
-Ok- Allison fa le feste abbracciandomi e urlando.

***

Dopo scuola tornai a casa, ma questa volta con il bus, sono troppo pigra per andare a piedi. Busso alla porta e mi apre mia sorella Sophia con accanto a lei una bambina con un viso familiare. Entro fissandola e urlo un ‘’Sono arrivata’’ vado in cucina dove trovo mia mamma ai fornelli.
-Mamma chi è quella bambina?- dico grattandomi la nuca
-Ah si. Indovina?- mia madre sorride e mi guarda.
-Mamma sai che non mi piacciono gli indovinelli…-
-Questa mattina sono andata al supermercato con Sophi e ho incontrato Anne, ricordi?- il mio cuore smette di battere e le mie pupille si ingrandiscono.
-S-Si-
-Bhè stava anche la piccola Alice con lei.. Abbiamo parlato molto io e Anne, soprattutto di te e Harry- ok dopo quelle parole potrei anche morire.
-Mamma che cavolo avete detto?-
-Niente tesoro, abbiamo detto che siete cresciti, a scuola non hai visto Harry? Non mi avevi detto che stava anche lui a scuola con te.
-Mamma… Come avete detto voi, siamo cresciuti, non ci vedevamo da tanto, ormai non abbiamo più confidenza-
-Ma come tesoro, tu e Harry sembravate dei fretelli- fa una risatina – non posso mai dimenticarmi che quando avevate cinque anni vi siete baciati alla festa di compleanno di Anne- Cosa? Non mi ricordavo che ci siamo baciati io e Harry, vabbè era un bacio a stampo, però sempre un bacio era.
-Non me lo ricordo-
Mia mamma non mi diede ascolto e si occupò a cucinare.
-Ragazze a mangiare. Rachel non dormire, metti la tovaglia- annuisco e preparo la tavola.

***

Ci troviamo a tavola tutti seduti e io sono imbambolata a guardare Alice, e come vedere Harry, stessi occhi grandi e verdi, capelli lunghi e ricci e labbra rosee e quando abbassa il volto e identico a lui. L’ultima volta che vidi Alice aveva solo due o tre anni.
All’improvviso il telefono di casa suonò e la mamma rispose.
-Pronto…. Ehi dimmi…. Si Alice ha finito… ok…. Va bene … ciao- stacca
-Alice sta venendo Harry a prenderti-
Ma che cazz? Ti prego dio dimmi che ho sentito male.
-Harry?- domando sconvolta
-Si si- risponde mia madre sorridente. Cos’ ha da sorridere io morirei…
-Ehmm.. Io vado di sopra.. Ciao-
-Rachel non hai finito- dice mia madre
-Non ho più fame- dico urlando mentre corro in camera mia.
Cammino per la stanza avanti e indietro, il cuore mi batteva a mille, ma solo perché avevo paura di vedere Harry, non scendo, rimango qui chiusa in camera, non lo saluto, no, non lo faccio.
Suona il campanello… Panico-
 


OCCHI A ME:
Salve ragazze, ho scritto questa storia su Harry dolce. l’ispirazione mi è venuta questa mattina, mi piaceva e volevo subito scriverla. Se vi piace aggiungete la storia nei preferiti, la continuo ogni giorno se la scuola me lo permette. Comunque spero vi piace il primo capitolo e che la seguirete fino all’ultimo.

P.S. lasciate almeno una piccola recensione e farmi capire se vi piace.
 
 
  
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