Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |      
Autore: Euly_Chan    27/10/2013    4 recensioni
Courtney e Gwen sono sorellastre, hanno un "rapporto" conflittuale, una mattina dopo una violenta lite successa il giorno precedente, succederà qualcosa che sconvolgerà completamente la vita delle due.
Si sono scambiate i corpi!
Personaggi principati: Courtney, Gwen, Heather, Duncan, Scott, Trent.
Coppie principali: CourtneyxScott, CourtneyxDucan, GwenxDuncan, GwenxTrent, AlejandroxHeather, BridgettexGeoff.
Coppie Secondarie: CodyxSierra, DawnxScott, ZoeyxMike, JustinxCourtney.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Heather, Trent | Coppie: Alejandro/Heather, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Want To Be My Self
Prima Parte

Image and
video hosting by TinyPic



Courtney e Gwen sono sorelle, spesso si chiedono se Dio non le odi talmente tanto, da averle fatte finire sotto lo stesso stramaledetto tetto.
Non hanno lo stesso sangue, semplicemente la madre di Courtney ha sposato il padre di Gwen.
Tra loro non c'è ne amicizia, ne alcun tipo di rapporto, anzi si odiano profondamente e la mattina è il momento peggiore per vederle insieme.

"Gwen! Vuoi uscire da quel bagno o devo sfondare la porta?!" Urla Courtney sbattendo ferocemente i pugni sulla superficie bianca, è lì da quasi cinque minuti e lei odia aspettare, non sopporta quando le persone la fanno attendere anche solo per qualche minuti. "Gotica dei miei stivali, esci!" Continua imperterrita ad urlare e dare pugni sulla porta.

Dal canto suo Gwen non se ne cura molto, è abituata al comportamento aggressivo della "sorella" quindi semplicemente continua a truccarsi come se nulla fosse, una linea spessa di matita sotto l'occhio, ombretto nero e rossetto del medesimo colore. Si guarda allo specchio, e sbuffa sonoramente quando sente nuovamente Courtney urlare qualche insulto diretto a lei.
"Arrivo!" Dice sospirando pesantemente e avviandosi verso la porta, poi prima di girare la chiave nella toppa ed aprirla ci pensa un attimo. Sa che se esce mentre Courtney è ancora lì davanti, certamente la ucciderà, o peggio le preparerà una lista sulle cose che lei non deve fare. Neanche fosse sua madre! "Esco solo se tu ti allontani dalla porta!" Replica lei ghignando, può sentire la sua sorellastra grugnire sommessamente per poi tirare un pugno ben assestato alla porta.

"Non prendo di certo ordini da una gotica da strapazzo!" Ruggisce Courtney prendendo il pomello della porta con la mano sinistra e tirandolo, continuando a urlare "apri questa maledetta porta!" Mentre Gwen si mette seduta per terra, con la schiena appoggiata sulla porta, la schiena le vibra ogni volta che la sorella sbatte le mani contro la superficie bianca. Si guarda distrattamente intorno, si sofferma sulla camicia bianca di Courtney fissandola quasi disgustata.

"Come diavolo fa a mettere roba del genere?" Domanda a sé stessa con una smorfia insofferente sul viso, come se quello che stesse guardando non sia un semplice pezzo di stoffa, ma una cosa dell'altro mondo talmente orribile da non poter nemmeno essere nominata da una bocca umana. Sobbalza leggermente quando sente Courtney dare un pugno molto più forte degli altri, pensa seriamente che potrebbe tirare giù la porta.

"Apri!" Ruggisce Courtney alzando ancora di qualche tono la voce, Gwen scuote energicamente la testa, quando poi si accorge che l'altra non la può vedere risponde con voce pacata e tranquilla.

"No." È in quel momento che Courtney esplode, Gwen può sentire la rabbia che monta si sposta velocemente dalla porta, perché ora ha seriamente paura di quello che potrebbe accadere, entrare nel bagno e ucciderla è un ipotesi. Quando sente dei passi pesanti salire su per le scale, il suo cuore ricomincia a battere regolarmente, fino a calmarsi completamente quando sente la voce calda di suo padre.

"Court cosa succede?" Chiede con un tono dolce il signor Barlow, che ha preso il cognome della moglie dopo che si sono sposati, Courtney sospira sconsolata perché davvero, non può odiare quell'uomo è il padre che ha sempre desiderato, quella figura paterna che le è sempre stata negata. Ma di certo questo lui non lo sa.

"Tsk, Gwen non esce dal bagno" sibila inferocita con gli occhi che continuano a puntare sulla porta, senza distogliere mai lo sguardo, le labbra sono increspate in un espressione dura e fredda. Lui sbuffa sconsolato scuotendo energicamente la testa, bussa delicato alla porta con le nocche della mano.

"Gwen, se hai finito, puoi uscire?" Domanda gentile il signor Barlow, Gwen sbuffa sonoramente, si alza in piedi mettendosi a posto la mini gonna a scacchi nera e verde, spostandosi la frangia, infila la chiave nella toppa girandola, non appena esce Courtney le lancia uno sguardo di disprezzo entrando a sua volta nel bagno, urtandola ferocemente apposta e sbattendosi violentemente la porta alle spalle.
Il padre scuote la testa leggermente scendendo lentamente le scale, i tratti del viso sono delicati e la pelle e bianca come quella della figlia, porta sempre dei vestiti molto semplici, dei pantaloni color caramello e una camicia bordò, i capelli sono legati in una piccola coda, di un colore nero anche se spunta qualche capello bianco.

Courtney non appena è dentro al bagno grugnisce energicamente vedendo in che stato è ridotto il lavandino -come al solito- c'è ombretto parso su tutto il lavabo, la matita nera è appoggiata distrattamente sul ripiano dello specchio e per terra può ancora vedere il pigiama nero di Gwen. "Stupida gotica, ma nessuno le ha mai insegnato un po' d'ordine?!" Sibila irata raccogliendo da terra i vestiti e buttandoli stizzita dentro al cesto dei panni sporchi, si abbassa sino al mobiletto bianco che è situato sotto la finestra per prendere una spugna e pulire il lavandino.
Ghigna divertita prendendo il ombretto e la matita lasciati incustoditi e li butta nel cestino del pattume, "così impara a non mettere mai a posto" sorride soddisfatta, per poi mettersi davanti allo specchio e spazzolarsi i capelli. "Forse dovrei tagliarli" arriccia leggermente una ciocca dei capelli intorno all'indice, poi sospira spostandosi dallo specchio e infilandosi la solita camicetta bianca e un paio di jeans a vita alta, infila la camicia dentro i pantaloni e legandosi i capelli in uno chignon alto.
Piega leggermente le labbra all'insù, i jeans le mettono in risalto il ventre piatto, e la camicia le risalta le curve generose, sì, è decisamente belle. Pensa distrattamente.

Apre la porta del bagno scendendo velocemente le scale per arrivare in cucina, sbuffa sonoramente quando vede Gwen seduta che mangia tranquillamente delle fette biscottate con della marmellata. Si siede anche lei il più lontano possibile dalla sorellastra, la guarda per qualche secondo per poi afferrare la sua tazza di caffè nero. Ne sorseggia qualche sorso per poi domandare con voce pacata. "Mamma?" Chiede indirizzato alla gotica, che alza la testa con un sopracciglio alzato.

"È andata con papà al lavoro" risponde pacata continuando a mangiare la sua fetta biscottata, Courtney grugnisce infastidita.

"Se solo tu ti fossi mossa in quel bagno, io avrei salutato mia madre!" Riprende acida sbattendo la tazza sopra al tavolo, facendolo vibrare, Gwen si alza in piedi accigliandosi e arricciando il naso bianco. Le unghie nere stringono forte il tavolo.

"Come se a te importasse di qualcuno!" Risponde di rimando Gwen, anche Courtney si alza in piedi e a grandi passi ai avvicina alla gotica fino ad arrivarle ad un palmo al naso, sente il sangue ribollire nelle vene, si odiano, sono due anni che vivono insieme e ormai c'è talmente tanta tensione in casa che si potrebbe percepire anche nello sgabuzzino.

"Tu-" Courtney sta per dire qualcosa di tagliante, ma viene interrotta dal suono del campanello, stizzita va ad aprire la porta, ma prima di uscire dall'ingresso lancia un occhiataccia a Gwen "non finisce qui" sibila a denti stretti uscendo dalla stanza, Gwen sospira stanca buttandosi pigramente a sedere sulla sedia.

Non appena arriva alla porta, si scrolla leggermente come per azzerare la rabbia che ha in corpo, si dipinge in faccia un sorriso finto aprendo la porta. I suoi occhi si illuminano, sulla soglia dell'entrata una ragazza dai lunghi capelli biondi lasciati sciolti e gli occhi di un azzurro che potrebbero leggerti nell'anima, le sorride dolcemente, le mani sono dentro alle tasche della grande felpa azzurra.

"Bridgette!" La chiama Courtney sorridendo di rimando, lei l'abbraccia leggermente, per poi entrare in casa. "Hai già fatto colazione?" Chiede leggermente premurosa la padrona di casa accompagnando l'ospite sino alla cucina, solo in quel momento si accorge che Gwen è ancora lì, quindi sbuffa irata, accartocciando il volto.

"Oh, ciao Bridgette" la saluta tranquilla, Courtney incrocia le braccia sotto il seno e si dirige a grandi passi fuori dalla stanza.

"Vado a prendere la cartella" dice uscendo definitivamente dalla cucina, Bridgette scuote la testa facendo ondulare i lunghi capelli biondi, per poi volgere il suo sguardo sull'altra ragazza.

"Non prendertela Gwen, anche con me era così all'inizio" bisbiglia cercando di non farsi sentire da Court, la gotica le fa un sorriso stanco, scuotendo la testa e sospirando. Perché lei lo sa che Courtney infondo non è una cattiva ragazza, vede come tratta le persone a cui tiene, ma non riesce davvero a capire perché la odi così tanto. A primo impatto le era sembrata una ragazza davvero bella e con un sorriso davvero gentile, ma poi in qualche modo Courtney ha iniziato a provare uno strano odio nei suoi confronti.

"Sì lo so" vengono interrotte dalla voce di Courtney.

"Ti muovi? Non voglio di certo far tardi, sono la prima della classe" Bridgette ride leggermente, saluta educatamente Gwen e va verso l'amica che intanto l'aspetta sulla soglia della porta, con una cartella bianca a tracolla.

Gwen rimane da sola in casa, sospira sconsolata prendendo lo zaino nero che aveva appoggiato precedentemente di fianco alla sedia dove era seduta, e a passi lenti e stanchi si dirige verso l'uscita, prende le chiavi e chiude la porta.

***

"Perché non ti sciogli i capelli?" Chiede Trent sorridendo leggermente, ricevendo in cambio un'occhiata seccata da parte di Courtney. Trent è il migliore amico di Courtney da quando lei ne ha memoria, si sono semplicemente trovati, spesso le persone di chiedono come un ragazzo come lui, uno spirito libero sempre sorridente e gentile con tutti, faccia ad essere amico di una come lei, la perfettina, prima della classe ed egocentrica.
A volte anche Courtney se lo domanda, ma dopotutto non è che gli importi molto, le basta che Trent le sia vicino.

"Tu perché ti ostini a portarti la chitarra ovunque?" Domanda acida lei alzando un sopracciglio, lui ride divertito.

"Hai ragione" dice alzando le mano in segno di resa, appoggia il suo zaino e la chitarra per terra sedendosi vicino a Courtney, che alza gli occhi al cielo. Trent la guarda divertito, per poi volgere il suo sguardo verso Justin che si trova proprio dietro di loro, e che guarda con aria trasognante Courtney. "Secondo me Justin ha una cotta per te" le bisbiglia facendolo l'occhiolino, lei lo guarda scettica.

"Non essere ridicolo" ribadisce lei, Trent le fa segno di guardare dietro, lei leggermente incuriosita si gira e vede Justin che la guarda, "hai bisogno di qualcosa?" parla con voce fredda.

"No, stavo solo pensando!" Risponde Justin ridestandosi e spostandosi il ciuffo, "sabato Geoff dà una festa, ti va di andarci insieme?" chiede con sguardo che molte ragazze definirebbero seducente, ma che Courtney lo trova quasi stupido ma sorride comunque.

"No" e detto questo Courtney si gira di nuovo verso e guarda disattenta la lavagna, immersa nei suoi pensieri, sente Trent di fianco a lei ridere sommessamente, mentre Justin la guarda scioccato, gli occhi sono spalancati. Digrigna leggermente i denti "okay" bisbiglia in un soffio.

"Con Scott?" Chiede Trent con una nota leggermente preoccupata nella voce, Courtney alza gli occhi al cielo attenta a farsi vedere dall'amico e scuote la testa.

"La smetti?" La sua voce è irritata come lei del resto, al suo migliore amico non è mai piaciuto il suo ragazzo e questo potrebbe andare anche bene a lei, non è che gli importi più di tanto. Ma le dà fastidio che comunque Trent pensi sempre male di Scott.
Trent abbassa lo sguardo e scuote leggermente la testa sospirando, non ha voglia di litigare con lei -di nuovo- per quella specie di animale, quindi lascia cadere il discorso continuando a parlare del più e del meno come fanno di solito. Smettono di chiacchierare quando nella classe entra il professore.

Courtney quasi esulta quanto sente la campanella che suona, è la pausa pranzo quindi può passarla con il suo ragazzo. Prende velocemente la sua cartella, salutando velocemente Trent che sospira sconsolato, esce dalla classe con altrettanta velocità, cammina a testa alta, i ragazzi di tutta la scuola sono quasi intimiditi da lei.

Svolta giusto l'angolo per ritrovarsi faccia a faccia con Scott, che le sorride -quasi ghignando- e la prende per i fianchi. "Ciao piccola" le dice avvicinandosi e dandogli un veloce bacio a fior di labbra, "andiamo a mangiare qualcosa?" continua sorridendole, lei annuisce.

Courtney stranamente non parla, non dice niente a Scott su quanto odi quell'odiosa di Gwen, non gli parla di quanto la irriti quel ragazzo che sta in classe con lei, non dice assolutamente niente. Sta assorta nei pensieri con uno sguardo fisso davanti a se. Il braccio di lui cinge la sua vita e la guarda leggermente curioso. "Ehi, va tutto bene?" Chiede con una smorfia sul viso, Courtney annuisce distrattamente.

"Stavo solo pensando, cosa che tu non fai spesso" risponde lei leggermente tagliante ma sorridendo, Scott sbuffa una risata baciandole una tempia, non appena arrivano in mensa si siedono al solito tavolo quello dei "popolari" come molti nella scuola lo chiamano.
Courtney fa parte dell'élite scolastica, tutti gli studenti vorrebbero sedersi al suo tavolo e questo a lei ha sempre fatto piacere, le piace essere al centro dell'attenzione e destare stupore, infondo è la presidentessa del comitato studentesco come potrebbe non essere al centro dell'attenzione?

"Mi ascolti?" Chiede Alejandro sventolandogli una mano davanti alla faccia, lei si riprende e fissa intensamente il suo amico, quarterback della squadra di football il migliore negli ultimi dieci anni nella scuola, come molti dicono. A lei non le è mai piaciuto quel gioco, va solo a guardare le loro partite perché gioca anche Scott, altrimenti lo snobberebbe molto volentieri.

"Che vuoi?" Sbotta infastidita Alejandro non le è mai andato più di tanto a genio, se anche da subito si era presa una mezza cotta per lui, col tempo è arrivata a quasi odiarlo. Ma sopratutto la infastidisce che quando girino insieme, le persone debbano sempre chiederle se sono fratelli, si assomiglieranno un po' per la pelle perennemente abbronzata, per i capelli color cioccolato ma nulla di più e nulla di meno.

"Si può sapere che hai?" le chiede Scott con un sopracciglio alzato, può sentire una nota di irritazione marcata nella sua voce, Courtney digrigna i denti, si alza seccata lasciando la cartella vicino a lei.

"Vado in biblioteca, non mi seccate" dice fredda lasciando un'occhiataccia al suo ragazzo che sbuffa sonoramente girandosi verso Alejandro, lei grugnisce qualcosa di probabilmente incomprensibile iniziando a camminare a passi decisi con i pugni serrati.

"È più scontrosa del solito o è una mia impressione?" Chiede il quarterback all'amico che annuisce poco convinto per poi sospirare.

"Che faccia quello che le pare! Dannazione" impreca a denti stretti Scott mentre addenta un panino al tonno preso dallo zaino, Alejandro scuote energicamente la testa mentre vede l'amico alzarsi anche lui "non sto andando da lei" precisa mentre si dirige sugli stessi passi della fidanzata, prendendo anche la sua cartella. Il quarterback non può fare altro che ridere sotto i baffi mentre guarda lo zaino dell'amico lasciata scomposta sulla panchina della mensa, "dovrò portargliela in classe" dice a se stesso "che seccatura!" Continua.

Courtney continua a camminare per i lunghi corridoi della scuola, non ha realmente voglia di andare in biblioteca quindi decide di andare nella terrazza sul tetto della scuola, ha le chiavi che aprono la porta quindi non ci sono nemmeno problemi su come entrarvi.
Sale un paio di rampe di scale, negli ultimi gradini sente un leggere fiatone, forse dovrebbe ricominciare a fare un po' di sport invece che stare sul divano a leggere. Non appena arriva davanti alla pota, fa un grande sospiro estraendo dalla tasca posteriore il mazzo di chiavi che apre tutti le porte della scuola. Ridacchia leggermente pensando, che con molta probabilità qualche anno fa non avrebbe mai fatto una cosa del genere, se non avesse conosciuto lui probabilmente non lo avrebbe mai fatto, nemmeno fra un milione di anni.
Sta per inserire la chiave quando la porta si apre da sola, Courtney fa un balzo indietro socchiudendo gli occhi

"Tu!" Si rivolge con disprezzo al ragazzo che gli si para davanti, piercing al naso e al sopracciglio, cresta verde fluorescente, una maglietta con un teschio sopra e jeans stracciati. "Che ci fai qua? Lo sai che è vietato venire qui?!" Chiede arcigna lei, incrociando le braccia sotto il seno e assottigliando ancora di più gli occhi color nocciola.

"Principessa, la stessa cosa dovrebbe valere anche per te!"sogghigna lui, la lingua incastrata tra i denti e gli occhi celesti che la guardano divertito, lei stringe i pugni lunghi i fianchi grugnendo visibilmente infastidita.

"Senti un po' " ma non fa nemmeno in tempo a finire la frase, che sente una voce strisciata e roca, una voce adulta probabilmente uno dei professori, chiedere "c'è qualcuno?" Courtney sta per rispondere che lei è la presidente del consiglio studentesco e che ha trovato questo bifolco, ma prima che possa aprire bocca, Duncan la prende per il polso trascinandola sul terrazzo e chiudendo immediatamente la porta dietro di sé. "Che cosa stai facendo?" Sibila irata lei.

"Ti salvo il culo principessa" replica lui, ammiccando nella sua direzione, lei sbuffa infastidita togliendo in malo modo il suo polso dalla mano di Duncan e sedendosi per terra.

"Finezza, proprio" scuote energicamente la testa "sei solo?" Chiede quasi divertita. Duncan dal canto suo la guarda con sopracciglio alzato, e poi ammicca verso di lei.

"Sì, speravi che fossi solo, vero principessa?" Dice sedendosi di fianco a lei, Courtney scoppia in una fragorosa risata che le fa quasi venire le lacrime agli occhi.

"Certo, certo troglodita, da quando Gwen ti ha dato il due di picche sei sempre solo?" Chiede divertita, anche se le fa male, fa davvero male pensare che loro due stessero insieme, a Courtney Duncan era piaciuto davvero forse ne era innamorata, ma poi i loro battibecchi, le serate passate a mangiare pizza insieme a Trent e Scott si sono volatilizzate, lui si è fidanzato con Gwen, ha preferito Gwen a lei. È per questo che ha iniziato ad odiarla, le ha rubato l'unico ragazzo che abbia mai davvero amato, a quel pensiero sente ancora le budella contorcersi, anche quando si sono lasciati non ha fatto nulla per riprendersi Duncan, non è mai stato suo e lei ha un orgoglio da difendere.

"Ci siamo lasciati di comune accordo" dice Duncan scrollando le spalle, come se non gliene importasse davvero.

"Oddio!" Esclama Courtney portando si una mano davanti alla bocca "sai articolare una frase così complessa?" Chiede fintamente sorpresa.

"E tu ora hai senso dell'umorismo?" Domanda ghignando e infilando la lingua fra i denti, Courtney soffoca una leggera risata, poi si appoggia al muro tranquilla, probabilmente qualche anno prima non lo avrebbe mai fatto, ma in qualche modo si sente diversa, cambiata. Sospira socchiudendo gli occhi e sorridendo mesta. È piacevole, l'aria le accarezza il volto, il silenzio che si è creato la manda in uno stato di quiete e tepore, si dimentica quasi della presenza del ragazzo vicino a lei.

"Con Scott?" Duncan rompe il silenzio che si era creato tra i due, Courtney apre gli occhi di scatto come se fosse appena stata scottata da qualcosa.

"Bene" dice mordendosi l'interno della guancia, ripensando a quello che è successo in mensa, forse, direbbe smetterla di comportarsi così rischia di perdere i suoi amici.

"Sai principessa" sussurra Duncan vicino al suo orecchio, "probabilmente se non ci fosse stata Gwen, mi sarei innamorato di te" continua, Courtney si sente morire, gli occhi le pizzicano ma fa finta di nulla, anzi, ride. Una risata roca e piena di malinconia.

"Sai, se non fossi esistito sarei stata meglio!" Dice sorridendogli, un sorriso ironico e alzandosi velocemente, apre la porta con movimenti meccanici correndo giù per le scale, il respiro irregolare e gli occhi che le continuano a pizzicare. "Maledizione!" impreca, corre per i corridoi quasi deserti, non importa cosa succeda lei girerà sempre a testa alta.
Non si accorge nemmeno della mano che si è posata sulla sua spalla.

"Courtney!" Si volta velocemente e sospira quasi consolata quando la vede, la pelle diafana, gli occhi neri e intensi dai tratti asiatici, i capelli del medesimo colore raccolti in una coda alta, la mini gonna a pieghe di un giallo canarino, il top corto e arancione che non arriva quasi all'ombelico, la capo cheerleaders.

"Heather!" Courtney si fionda letteralmente tra le sua braccia, mentre l'amica leggermente sorpresa ricambia quello strano abbraccio.


***

È ora di cena e Gwen è pigramente sdraiata sul suo morbido letto con le lenzuola color cremisi, non vuole sedersi a tavola e tornare a discutere rumorosamente con Courtney nuovamente, è stanca dei continui litigi che impetuosi si scatenano in casa. Si rigira nel letto pigramente, affondando la faccia nel cuscino che profuma di pulito.

"Ragazze è pronta la cena! Scendete!" Gwen alza la faccia dal cuscino e con un gemito sconnesso si mette in piedi, sospira prendendo il telefono e uscendo dalla camera. Scende il più lentamente possibile dalle scale, non ha davvero voglia di vedere Courtney, quindi cerca di andare con calma.
Non appena entra nella cucina vorrebbe sotterrarsi di mille metri, se non più, si sente morire. Non bastava il tormento di Courtney, incrocia lo sguardo di Heather, la capo cheerleaders della scuola e oltretutto è amica stretta con Courtney. Hanno letteralmente messo la scuola in ginocchio e questo Gwen lo odia, odia sentirsi così intimidita da due ragazze come loro, ma sopratutto da Heather, fredda e calcolatrice.

Stranamente la cena non va affatto male, Gwen ha parlato tranquillamente con i genitori mentre Courtney parlottava con Heather, non ci sono state battute taglienti, litigi o sguardi truci. Non le piace per niente, avrebbe preferito di gran lunga le solite litigate, perché questo significa quasi certamente che stanno tramando qualcosa contro di lei. A metà cena infatti hanno detto di essere sazie e si sono dirette veloci in camera di Courtney, prima però hanno guardato divertite la gotica, ridendo sommessamente.



Courtney ride soddisfatta, girandosi tra le mani un diario nero pieno di scritte, Heather le lancia uno sguardo complice facendolo l'occhiolino. "Tutto merito mio" dice soddisfatta, facendo slittare la lingua tra i denti, la Barlow scuote leggermente il capo, continuando però a mantenere un sorriso vittorioso sulle labbra.

"Hai già un piano in mente?" Domanda Courtney buttandosi sul letto, sfogliando un paio di pagine ma senza vederle leggermente, finché qualcosa non attira la sua attenzione, i suoi occhi si illuminano di una luce sinistra. "Ehi, vieni qua!" dice l'ispanica divertita, Heather si alza dalla poltroncina bianca su cui era pigramente seduta, si avvicina all'amica e non può che scoppiare in una fragorosa risata.

"Sta scherzando vero?" Ormai stanno ridendo da un sacco, leggendo le pagine di quel diario "oddio leggi qua!" esclama Courtney indicando un angolo della pagina, "non ci posso credere!" riprende ancora continuando a sfogliarlo e "oddio! Hai letto?"

"Cos'hai intenzione di fare?" Chiede Courtney, il suo sorriso ha qualcosa che ricorda vagamente un felino che sta per catturare un topo, guarda l'amica curiosa mentre sdraiata sul letto continua a ridacchiare tra se e se, Heather assottiglia gli occhi divertita.

"Domani saprai tutto, tutta la scuola riderà di lei" Mentre Heather pronuncia queste parole, Courtney si morde distrattamente l'interno guancia, sente lo stomaco che si attorciglia leggermente ma continua a sorridere beffarda.

"Cos'hai  intenzione di fare con Scott?" Domanda l'asiatica infine cercando di non dare peso alle sue parole, anche se sa quanto peso quelle parole abbiano in realtà, ma l'ispanica non sembra dell'idea di rispondere quindi lei continua, "oggi quanto sono andata io a riprendere la tua cartella, mi ha guardato sconvolto e poi-" non riesce a finire la frase che viene interrotta.

"Lo so, me lo hai già detto" risponde acida Courtney girandosi e dandole le spalle, ha la testa pigramente appoggiata sul cuscino, strizza forte gli occhi come se potesse cancellare i dubbi nella sua mente, ma non funziona. Non vuole far soffrire Scott, "ci tengo davvero a lui, mi piace sul serio" dice riaprendoli.

"Ma non lo ami" finisce Heather per lei, Courtney affonda il viso nel cuscino biascicando qualcosa di praticamente incomprensibile, dal canto suo, l'asiatica scuote la testa sconsolata.

Meglio che vada a casa è tardi" dice mentre si alza in piedi, prendendo il diario nero che è appoggiato di fianco a Courtney, lei alza subito il viso.

"Ehi! Quello volevo tenerlo io!" Heather sbuffa sonoramente, lasciandosi sfuggire però una mezza risata.

"Piano mio, diario mio!" Sorride beffarda lasciando un sonoro bacio sulla guancia dell'amica, e aprendo la porta "non c'è bisogno che mi accompagni la strada la so" replica divertita uscendo definitivamente dalla stanza.

Courtney si infila velocemente il pigiama mettendosi a letto, ha la mente affollata da pensieri, sopratutto su Duncan e Scott, per lei Scott è stata la sua ancora di salvezza, è vero non lo ama. Ma è comunque una parte importante della sua vita, forse la più importante, pensa mentre chiude gli occhi e cerca di dormire. Domani sarà una lunga giornata.


***


Heather entra senza bussare ne niente nell'aula che è adibita a radio della scuola, si guarda in torno e vede solamente due ragazzi che reputerebbe al quanto sfigati, uno ha un gigantesco paio di occhiali sul naso e i capelli arruffati arancioni. L'altro è un normalissimo ragazzino non molto alto, con i capelli castani, lei lo guarda meglio, le ricorda vagamente qualcuno, ma non sa di preciso chi. Non che la cosa le interessi più di tanto, in fin dei conti.

"Cosa ci fai qui? Solo io, Cody e i membri invitati da noi possono rimanere qui! Lo ha detto il preside!" Parla il ragazzo dai capelli arancioni, Heather sorride, un sorriso di scherno che fa rabbrividire i due che sono seduti di fronte al microfono, si avvicina a passi lenti e misurati con in pugno il diario nero. Si siede di fronte a loro accavallando le gambe, non togliendosi però di bocca quel sorrisino.

"Sono la capo Cherleaders e la figlia del preside, dite che posso rimanere?" domanda fingendo una voce dolce, i due si scambiano uno sguardo leggermente preoccupato, per poi tornare a guardare la ragazza che è seduta di fronte a loro.

"Cosa vuoi?" Chiede con un filo di voce, quello che dovrebbe essere Cody, lei se è possibile allarga ancora quel sorriso quasi felino, passandosi la lingua sulle labbra morbide.

"Bravi ragazzi, vedo che capite al volo, devo solo leggere una cosa al microfono" vede i due ragazzi di fronte a lei esitare, "se non lo fate vi distruggo, rendo la vostra vita un inferno, talmente orribile che dovrete cambiare" continua, non smettendo mai di sorridere, loro sbiancano completamente boccheggiando qualcosa, lei sbuffa irritata strappando di mano il microfono, lancia un occhiata di fuoco a loro prima che possano dire qualsiasi cosa. "Come si accende?" Chiede irritata.

"Mentre parli devi tenere premuto quel pulsante rosso che-"

"Ho capito, ora zitti!"


Courtney è seduta al suo banco, la testa è sorretta dalla mano sinistra e guarda distrattamente Trent che sta parlando di qualcosa, anche se non ha la minima idea di cosa stai dicendo. Annuisce qualche volta, solo per far finta di essere interessata.
Ma qualcosa di ben più importante colse la sua piena attenzione.

"Ciao ragazzi, sono Heather" Courtney si guarda intorno leggermente smarrita, ma poi si accorge che la voce è leggermente metallica, guarda immediatamente verso il punto dove proviene la voce, e nota divertita che non è altro che la cassa musicale dove fanno gli annunci. "So che mi conoscete tutti, ma non voglio parlarvi di me, voglio leggervi alcune parole dettate dal cuore di Gwen, direttamente dal suo diario. Lasciamo perdere le prime noiose pagine e andiamo direttamente ai punti più piccanti!" Trent guarda l'amica stupito con gli occhi completamente spalancati, non si sorprende però a vedere Courtney che cerca in tutti i modi di trattenere una risata che impeta sta per uscire. "Caro Diario," dice Heather cercando di imitare la voce di Gwen "da quanto è finita la relazione con Duncan sto molto male, sopratutto perché mi sento sola, la casa è sempre più incasinata, ma non mi va di parlare sempre della mia sorellastra, vorrei parlarti invece del suo migliore amico, Trent. Quel ragazzo è dolcissimo, l'ho sentito suonare nell'aula di musica l'altro giorno è stato semplicemente fantastico! Ha una voce così melodiosa, e-" Heather si bloccò un attimo, "non sono sicura che sia legale leggere una cosa del genere, ma comunque" riprese a leggere tornando ad avere quel tono fastidioso "Trent è davvero figo!"

Courtney in quel momento scoppia a ridere, talmente forte da tenersi la pancia, sente le lacrime che le solcano il viso. Ma si accorge immediatamente che non è l'unica a ridere, infatti anche altri nella classe sono scoppiati in una fragorosa risata che sta coinvolgendo tutti. Non ci può credere che Heather lo abbia davvero fatto, ma non riesce comunque a collegare il cervello tanto sta ridendo forte.
Ma il sorriso le muore completamente in gola quando Trent le prende il braccio in malo modo, facendola alzare e correndo verso la porta, non appena sono usciti l'ha lasciata malamente guardandolo con astio.

"È colpa tua!?" Non è una domanda, ma una constatazione fatta però quasi con odio, lei assottiglia gli occhi accigliandosi parecchio, mentre Heather continua a leggere pagine di diario ma non se ne cura molto, ora è impegnata in altro.

"A te cosa importa?!" Dice inviperita facendo un passo avanti e agitando leggermente le mani, "poverina! Per una volta che ha avuto quello che si merita!" esclama poi con una smorfia contratta sul viso.

"Non ci posso credere," replica Trent quasi in un sussurro "ti rendi conto di quello che state facendo tu e Heather?! Siete per caso impazzite?!" Trent sta ribollendo di rabbia e Courtney lo può vedere dai suoi occhi, ha litigato così poche volte con il suo migliore amico che le liti le può contare sulle dita di una mano.

"Perché la difendi?" Chiede aspra, stringendo i pugni lungo i fianchi magri, Trent spalanca leggermente gli occhi, apre un po' la bocca come per dire qualcosa ma le parole gli muoiono in gola e storce il naso, scuotendo la testa.

"Non difendo lei, sto solo dicendo che-" Viene interrotto da Courtney che lo spinge violentemente facendolo barcollare, guarda leggermente sbigottito l'amica che ha una maschera d'ira sul volto.

"Ti odio! Sei come lui!" Urla lei in preda all'ira spingendo di nuovo Trent che la guarda, senza riuscire a dire niente, la bocca semi aperta non riesce nemmeno a emettere un suono. "Questa me la pagherai cara, stanne certo" sibila a denti stretti. Entra in classe come una furia e prende la cartella, uscendo con altrettanta ferocia sotto lo sguardo sorpreso di Trent come degli altri compagni di classe.
Non appena è fuori dalla classe, vede Gwen avvicinarsi a lei e buttare la cartella per terra.

"Lo so che è colpa tua!" Urla avvicinandosi a Courtney, è quasi divertita dalla situazione, tutti escono dalle classi per vedere quello che sta succedendo. La gotica continua a camminare velocemente verso l'ispanica che invece non si muove di un passo, le braccia incrociate sotto il seno, la guarda con superiorità come se quello che dice non la sfiorasse nemmeno. "Ho sopportato tutto per non avere problemi, ma ora hai esagerato! Come ti sei permessa!" Ringhia nuovamente, Courtney ride, una risata forse nervosa.
Succede tutto in un secondo, Gwen corre nella direzione della sorellastra arrivandole di fronte e tirandogli uno schiaffo, Courtney dal canto suo lascia cadere la cartella vicino a lei, spingendo forte l'altra che cade rovinosamente a terra.
Tutto cade nel più caotico caos, alcuni studenti incitano la lotta, mentre altri cercano di fermare le due che continuano a urlarsi contro, e cercare di colpirsi, nonostante le stiano tenendo ferme.
Courtney riesce a liberarsi dalla presa ferrea di Trent che la teneva da dietro, scatta in avanti cercando di tirare un pugno a Gwen, ma viene fermata da Scott che cerca di portarla via, mentre la gotica continua ad urlarle insulti.

Scott cerca di tenere ferma Courtney, che continua a urlare e dimenarsi come un anguilla*. "Ti vuoi calmare?!" Sbotta lui trascinandola via e portandola finalmente in un aula vuota, dove chiude immediatamente dietro di se la porta, cercando comunque di non lasciarla andare. "Siamo soli, okay?" Dice Scott cercando di farla calmare, lei regola un attimo il respiro e chiude gli occhi, ma non ci riesce e in un impeto di rabbia si allontana da lui iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza, rovescia un banco, e si siede su una sedia passandosi le mani sul viso. "Si può sapere che diavolo succede?"

Courtney non gli risponde, grugnisce solo qualche monosillabo, rimanendo ferma in quella posizione e cercando di ripristinare la sua calma. La porta dell'aula si apre, mostrando una figura magra ed esile dai lunghi capelli biondi.

"Ciao Scott" saluta tranquilla lei, come se non fosse scoppiato il fini mondo nella scuola, si rivolge poi alla ragazza ancora seduta "sono arrivati i suoi genitori, dovresti andare nell'ufficio del preside, mi ha mandata a cercarti" riprende guardando il banco scaravoltato. Courtney si alza e grugnisce qualcosa, incamminandosi lo stesso e uscendo rabbiosa dalla stanza, non guarda nemmeno per un secondo Scott che intanto ha una postura rigida.
Non appena lei è uscita anche Scott lascia l'aula, lasciando la ragazza dai capelli color grano a tirare su il banco rovesciato.
Dopo averlo tirato su, si siede su di esso e medita, incrocia le gambe e chiude gli occhi, ha bisogno di pensare. Ma viene prontamente interrotta da una voce gentile, "Dawn, che è successo?"

Una ragazza dalla chioma rossa tenuta legata in due codini alti, ornati da un fiore rosa si siede vicino a lei, "Zoey, dovrebbero imparare a capirsi" dice tranquilla continuando a tenere gli occhi chiuso, la rossa scuote la testa energicamente per poi ricominciare a parlare.

"Dovrebbero vivere la vita l'una dell'altra per capirsi veramente" parla in un soffio, ma Dawn non appena sente quelle parole apre velocemente gli occhi, guarda l'amica con un sorriso gentile.

"Hai ragione, ti ringrazio" replica felice, scendendo dal banco e camminando verso l'uscita "sei davvero incredibile" Zoey la guarda sbigottita uscire dall'aula, inclina il capo leggermente verso destra,

"Spero solo di non aver peggiorato le cose..."


***


Gwen si adagia leggera sul letto, sente dolore ovunque sopratutto al fianco destro, quando Courtney l'ha spinta è caduta malamente, sicuramente domani avrà un gigantesco livido viola. Non che le importi più di tanto di qualche livido, ma non riesce davvero a capacitarsi di quello che lei abbia fatto, sa perfettamente che non gli è mai andata più di tanto a genio, ma arrivare a tanto?
Rubarle il diario, e poi leggerlo a tutta la scuola? Si sarebbe aspettata di tutto, ma certamente non una cosa del genere.
Appoggia la testa sul cuscino, chiudendo gli occhi, non ha nemmeno voglia di pensare al casino che è successo dal preside, le sarebbe piaciuto però se fossero state sospese, Courtney sarebbe certamente impazzita. Non le ha sospese solamente perché, avrebbe dovuto sospendere anche la piccola Heather, pensa Gwen con disgusto.
Si rotola nel letto, non riesce a prendere sonno con tutto quello che è successo oggi le viene il mal di pancia al sol pensarci, sopratutto la terrorizza quello che accadrà domani a scuola. Probabilmente la perseguiteranno più di quello che già non fanno, scuote la testa sconsolata cercando di non pensarci, ma non può fare a meno di pensare a Trent, quando Courtney è stata portata via da Scott. Le è sembrato che Trent le cercasse di dire qualcosa, ma con la confusione non sa precisamente se sia vero oppure no.
Chiude gli occhi, vuole addormentarsi, ma tra i pensieri che le affollano la mente e il dolore a fianco trova difficile addormentarsi, ma dopo alcuni momenti sente le palpebre chiudersi automaticamente e finalmente riesce ad addormentarsi.


Gwen apre gli occhi pigramente quando sente qualcuno urlare, probabilmente è Courtney, pensa distrattamente. Si strofina una mano sugli occhi, e stranamente sente un dolore lancinante al polso, mentre il fianco non le fa più male. Sbuffa sonoramente, riesce finalmente ad aprire completamente gli occhi, e stranamente vede alcune ciocche castane caderle sugli occhi. Ma non ci da troppo peso, forse sono sole le ciocche nere che le sembrano più chiare per la luce, ma quando le sposta con la mano, spalanca completamente gli occhi. Guarda le braccia completamente sconvolta, hanno un bel colorito abbronzato, le unghie non sono colorate di nero ma bensì hanno un delicato colore rosato, le si mozza il respiro quando vede che non è nemmeno nella sua camera, è la stanza di Courtney, ha quasi paura a specchiarsi nello specchio che è posizionato sulla parete destra.

"AAAH!" Urla, un urlo strozzato con una voce che non è la sua, quella nello specchio non è lei, è Courtney.









*Vi è mai capitato di vedere una persona in preda ad una crisi isterica? Per quanto il "comportamento" di Courtney possa sembrare assurdo, come viene anche ripetuto nel cartone, Courtney non riesce a trattenere la rabbia, le crisi isteriche sono appunto un "esplosione" di rabbia repressa e quando capita le persone sembrano davvero impazzire, spero solo di essermi spiegata bene e di non aver fatto troppa confusione.


Angolo Autrice:
Sì avete capito bene, le nostre due protagonista si sono scambiate di corpo, questa prima parte doveva essere solo "introduttiva" nella seconda parte vedrete cosa combineranno l'una nel corpo dell'altra ehehehehe!

Vorrei però chiarire alcuni punti, la Fic innanzitutto conterà circa tre capitolo perché -in teoria- doveva essere una OneShot unica, ma poi mi ha preso la mano e le idee hanno iniziato a farsi spazio nella mia mente, fino ad arrivare a circa tre o al massimo quattro capitoli.
Vi dico subito che non sarà perennemente incentrata sulle coppie, ma bensì sul rapporto tra Gwen e Courtney, anche se ci saranno vari momenti "romantici" c: 
Inoltre aggiornerò -spero- presto, questo capitolo è abbastanza corto rispetto al secondo che ormai è in stesura, spero davvero che questa prima parte vi possa piacere :) almeno metà di quanto sia piaciuto a me scriverla, se vi va lasciate una recensione c:
Se ci sono degli errori ^^ non esitate a dirmelo c: per quanto io legga e rilegga le mie fic, capita spesso che tralasci errori anche banali, se me li  farete notare provvederò immediatamente a sistemarli c:
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Euly_Chan