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Autore: Lucy_Caleidoscopio    28/10/2013    0 recensioni
Salve, mi chiamo Gio, e questa è la prima storia che scrivo e pubblico sui Beatles. Mi piacciono da una settimana, quindi non so molto su di loro, quindi se mi aiutate, mi fareste un grande favore :D
Nelle note dell'autrice spiegherò meglio tutto quanto, ecco a voi uno spoiler
*Da un capitolo qualsiasi*
-Siamo rivali, come faremo a stare insieme?- chiese la mora, appoggiando la testa sulle spalle del ragazzo
-Ce la faremo, vedrai! Abbi fiducia nel nostro rapporto, è destino che noi stiamo insieme- MacK lo guardò negli occhi e lo baciò dolcemente
-Se lo dici tu ci credo e so che rimarremo insieme per sempre, magari scopriremo se il nostro è destino-
***
A presto,
Blue Carrots xx
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Io non so niente di te
-Let's study!
16 Settembre 1956, Casa Harrison, ore 15:00 
-Mi hai preso un cane?- chiese, portando una mano alla bocca per quanto era sorpresa

-Non ti piace? Sei allergica ai cani? Hai paura? Lo sapevo che...- a interrompere quel fiume di parole, che uscivano dalla bocca di Paul, fu MacKenzie, che lo abbracciò

-Ho sempre desiderato un cane, grazie mille...- gli sussurrò, e Paul sorrise: aveva preso il regalo giusto, e continuava a pensare che quello fosse un giorno fortunato. MacKenzie sciolse l'abbraccio e richiamò il fratello e Ringo

-Chi è alla porta MacK?- chiese il fratello, e quando si ritrovò davanti Paul e un cane, capì tutto. Non credeva che il nuovo arrivato sarebbe venuto alla festa, e lo aveva sperato con tutto il cuore: quel tipo non gli piaceva

-E' Paul, e mi ha regalato un cane! Possiamo tenerlo? Perfavore!- lo supplicò la ragazza, facendo gli occhi da cucciolo. George si arrese e acconsentì

-Grazie mille fratellone! Ora devo pensare a un nome per questo cucciolo, vieni Paul, posa la borsa lì- MacKenzie prese il cane e, dopo essersi seduta nel divano, se lo mise nelle gambe, mentre Paul posava la giacca e la borsa

-Vediamo... Puppy? No, non mi piace... Desy? No, nemmeno...- dopo qualche minuto Ringo trovò il nome perfetto per il cane

-Martha? Martha... E' un bel nome! Mi piace, ottima idea Ringo!- si complimentò la ragazza, mentre l'amico faceva una faccia soddisfatta

-Cosa facciamo ora?- continuò MacK

-Lo so io- rispose Ringo assumendo un'espressione furba mentre frugava nella borsa che si era portato. I tre ragazzi si guardarono confusi, e Paul lanciò un'occhiata a MacKenzie per chiederle spiegazioni, ma ricevette solo un'alzata di spalle da parte della ragazza, perchè infondo nemmeno lei sapeva cosa voleva fare il suo migliore amico. Dopo qualche secondo Ringo tornò con una piccola scatola di plastica, e ormai la curiosità di MacKenzie era alle stelle, Ringo lo sapeva benissimo, infatti aprì la scatola con una lentezza disarmante. Finalmente l'attesa finì, e dalla piccola scatola uscirono delle carte da gioco, un po' consumate dal tempo

-Che ne dite di una bella giocata a carte?- chiese. Tutti annuirono e lui iniziò a mescolare le carte

-Aspetta Ringo! Fagli vedere a Paul la "mescolata alla Liverpool"- consigliò la ragazza. Ringo divise in due il mazzo, e dopo averle piegate e unite iniziò a distribuire le carte

-Adoro la "mescolata alla Liverpool"- esclamò George

-E' carina- disse Paul, controllando le carte -A che si gioca?- continuò

-"Pesca la carta", ci sai giocare?- chiese MacK

-Si, a Manchester ci giocavamo sempre- raccontò Paul

-Devi sapere che Ringo è il miglior giocatore di carte di tutta Liverpool, è molto fortunato e vince sempre- spiegò George a Paul, con un tono di sfida che nessuno notò

-Oh, complimenti!- si congratulò Paul, facendo inconsapevolmente salire la rabbia che provava George nei suoi confronti. A quest'ultimo non piaceva il carattere di Paul: era troppo gentile, era troppo tranquillo, era troppo simpatico, era troppo... Troppo perfetto.

-Geo! George! George cavolo gioca!- lo richiamò MacKenzie urlando perchè non le dava retta

-Scusa MacK, stavo pensando...- si scusò George, lasciando in sospeso la frase e pescando una carta. Dopo due ore di vari giochi con le carte, vinti sempre da Ringo, si fecero le sei del pomeriggio

-Dannazione, dobbiamo studiare!- esclamò Ringo, guardando l'orologio

-E' vero!- disse MacKenzie, sbattendo la testa contro il palmo della sua mano -Hai portato i libri Paul?- chiese poi

-Si- rispose Paul, alzandosi per andare a prendere la borsa

-Bene, vai con George e Ringo, mentre io preparo qualche snack- gli disse, mentre andava in cucina. Paul raggiunse i ragazzi e insieme salirono al piano di sopra, in una camera che, secondo Paul, era di MacKenzie. Appena entrò in quella stanza, il profumo della ragazza gli arrivò alle narici, la luce fioca del tardo pomeriggio entrava dalle finestre, ma dato che era troppo debole, George aprì la luce proveniente dal lampadario posto al centro della stanza nel soffitto. Una parete piena di foto primeggiava sulla stanza, dato che le pareti erano bianche. Paul avanzò verso essa, con passo insicuro, e appena fu abbastanza vicino si fermò per guardare le varie foto. Notò che in molte foto c'era MacKenzie, in alcune lei era con George e Ringo, e una piccola parte era dedicata a fiori, vestiti e vari oggetti. 'E' brava a fotografare' pensò Paul. Accanto vi erano appese altre foto a un filo, e vicino varie cartine erano appese sul muro. A sinistra, vicino alla cartina c'era una scrivania di legno, sopra la quale c'erano degli spartiti e alcune carte ingiallite, e accanto c'erano delle sedie e un tavolino, nel muro erano appese delle mensole con vari libri e cornici di legno con dei disegni dentro la cornice. Sopra la scrivania c'era una lampada da tavolo e un mappamondo. Di fronte si ritrovò una scritta appesa al muro: Grow where you have planned. 

-Quella scritta ha un enorme significato per MacK, è molto legata alle nostre origini, e alle origini di tutte le persone. Se sei irlandese, inglese, italiano, o altro, lei vuole sapere molto sul tuo Paese di origine- disse George, mentre prendeva posto in una delle sedie vicino alla scrivania. Lo stesso fecero Paul e Ringo. 

-Ti piacciono le foto e i disegni?- gli chiese Ringo, incrociando le braccia al petto, segno che era interessato

-Si, sono molto belli- rispose Paul sorridendo. 

-Fotografare è una passione che ha sin da piccola, almeno da... Un dieci, undici anni, quando nostra madre le regalò una macchina fotografica. Il disegno... Beh, è un talento che ha da sempre- raccontò George, guardando le foto. Alla parola 'mamma' il volto di Paul si fece cupo, Ringo lo notò ma non disse nulla. Non per cattiveria, ma non voleva "sbagliare" o toccare argomenti delicati. In quel momento entrò Mack con un vassoio contenente quattro bicchieri e qualcosa da mangiare. Lo posò sul tavolino e prese posto accanto a Paul. 

-Iniziamo, prendete latino- ordinò la ragazza. Dopo qualche minuto Paul si accorse di aver dimenticato di comprare una gomma così la chiese a MacKenzie

-Certo, tieni- gli disse la ragazza porgendogli la gomma. Cancellò le scritte a matita e gliela ridiede. Quando MacKenzie prese la gomma fu invasa da un calore piacevole, e posò lo sguardo sulle scritte grigie che rappresentavano la prima declinazione del latino. La gomma rimase nelle sue mani, quasi a voler assorbire quel calore, quasi a volerlo tutto per sè. Le ore passavano, e fra latino e matematica, si fecero le otto. 
-Finalmente abbiamo finito!- esclamò George, buttandosi a peso morto sul letto

-Meno male!- gli fece eco Ringo

-Allora, Paul, ti piace la mia stanza?- gli chiese MacKenzie, chiudendo il libro di matematica

-Si, è molto carina. Mi piacciono un sacco i disegni, li hai fatti tu?- la ragazza annuì e arrossì

-Mi ha detto tuo fratello che ti piace molto scoprire le origini delle persone- continuò sorridendo

-Beh, mio padre proviene da una numerosa famiglia irlandese se ti può interessare- MacKenzie non disse nulla, si alzò e iniziò a frugare tra vari fogli che si trovavano nella scrivania. Ne prese uno, Paul notò un quadrato contenente tre colori: arancione, bianco e verde, e riconobbe in quei colori la bandiera irlandese. MacKenzie prese posto accanto a lui, prendendo una matita. Porse il foglio a Paul, che iniziò a leggerlo. 

-Mi aiuti a scrivere qualcosa? Dato che sei irlandese dovresti sapere qualcosa, precisamente qualcosa sulla bandiera, sui simboli importanti e sullo sport- gli chiese, prendendo la matita fra le mani

-Oh, si certo, allora... Con lo sport posso dirti che il nostro colore di rappresentazione è il verde, siamo bravi a calcio, baseball, rugby, hockey sul ghiaccio e sport gaelici, ovvero calcio gaelico, l'hurling e il Camogie. Seguiamo molto l'equitazione, le corse canine e il pugilato. Il ciclismo e l'atletica sono abbastanza apprezzati, mentre la pallacanestro è poco seguita. Poi per quanto riguarda la bandiera vedo che l'hai già disegnata, quindi è inutile che ti dica i colori, posso
dirti che fu adottata la prima volta nel 1848 durante la rivolta della Giovane Irlanda, e fu adottata ufficialmente nel 1922 con lo Stato Libero d'Irlanda e nel 1937 ricevette valore costituzionale. Poi, come simboli... Lo stemma irlandese ufficiale è un'arpa celtica d'oro su scudo blu. L'arpa è stata da sempre uno dei principali simboli dell'isola irlandese, dato che siamo molto bravi a suonarla. L'arpa si trova pure nelle monete. Un altro simbolo molto conosciuto è il trifoglio, però molti lo scambiano per un quadrifoglio, simbolo di fortuna, che non c'entra niente con la tradizione irlandese-
spiegò tutto d'un fiato, fermandosi alla fine per prendere fiato. Nel mentre MacK prendeva appunti, e stava molto attenta a scrivere tutto 

-Grazie mille, sai l'Irlanda è molto interessante- gli disse la ragazza sorridendo. Il campanellò suonò e MacKenzie scese ad aprire, seguita da Paul, Ringo e George. Paul rimase in cima alle scale a guardare un quadro che aveva attirato la sua attenzione

-Ciao ragazzi! Entrate pure- sentì dire a George. 

-Ciao MacKenzie, tanti auguri- 'Quella voce... No, non può essere lui' pensò, mentre scendeva lentamente le scale. Il cuore iniziò a battere forte alla vista di...
*Spazio autrice*
Salve bella gente (?) Voglio essere sincera con voi, questo capitolo non mi piace particolarmente, anche perchè ho impiegato molto tempo a descrivere la stanza, ma comunque non mi piace un sacco. Ah, ho cambiato il titolo della storia perchè questo mi sembra più adatto. 
Passiamo al capitolo:
Secondo voi perchè a George non sta simpatico Paul? E' geloso? Chissà... E le strane sensazioni che prova MacKenzie quando prende la gomma? Voi come le interpretate? Vi piace la camera di MacKenzie? Sotto vi lascio le foto, dopo lo spazio pubblicità. Ringrazio Mrs_McCartney, Lucylapazza89 e DarkAvicii per aver recensito :) 
Chi sarà il ragazzo misterioso che Paul sembra conoscere? Quando qualcuno indovina sceglie un premio (non lo dico per avere più visite)

*Spazio pubblicità*
Allora, siccome nessuno mi ha chiesto di fare pubblicità, la faccio a una mia raccolta sui Beatles. La trama è diversa in ogni capitolo, perchè tratta di sentimenti diversi. Sono delle OS. Ogni OS ha un proprio sentimento: amore, felicità, tristezza... Vi lascio il link: 
I Feel Fine? : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2229360&i=1

 
Bene, lo spazio pubblicità finisce qui, ecco le foto della camera di MacKenzie e del cane Martha (nome scelto da Lucylapazza89):

Martha: 
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-Per la camera sono più foto- 

Room 1: 
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Room 2: 
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Room 3:
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Ora mi dileguo, alla prossima!

​Blue Carrots xx



 
  
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