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Autore: MeikoBuzolic    28/10/2013    1 recensioni
"Il viaggio durò a lungo. L’altoparlante comunicò «Stiamo per arrivare all’aeroporto di Mystic Falls».
L’atterraggio fu brusco, mi mossi in difficoltà nel piccolo corridoio, scesi, mettendomi le mani alle orecchie per il rumore degli aerei vicini che decollavano. Dopo diversi minuti, arrivarono le mie valige, le misi nel carrello, e seguì i cartelli di uscita. La porta scorrevole si aprì..."
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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10.
Guardavo il cielo stellato confinare con la buia foresta. I gazebi in lontananza, e la cascata a pochi centimetri da me.
Guardai Kol e gli sorrisi «Kol, perché mi hai portato qui?» domandai, mentre ammiravo il paesaggio.
Lo sentì avvicinarsi al mio orecchio, le sue mani strinsero il mio petto, mi stava avvolgendo.
«Perché te lo meriti» rispose.
La suo voce mi faceva venir un nodo allo stomaco, sorrisi spontaneamente – qualcuno sta facendo qualcosa per me – pensai – dopo tanto tempo – velocemente strinsi il suo corpo a me, abbracciandolo, appoggia il mio viso sul suo petto. 
Sapevo che forse me ne sarei pentita, sapevo che era rischioso, e sapevo che era contro la mia natura, ma non potevo fare almeno di lui, guardare i suoi occhi scuri e perdermi, sorprendermi per ogni suo gesto come un bambino, con lui la vita la percepivo in un nuovo modo, un modo che mi faceva sentire in pace con me stessa, che chetava le urla del mio cuore. 
Alzai il viso per guardarlo, e notai che mi trovavo ormai lontano dalla cascata, eravamo ai dintorni dei gazebi, arrivava una soffuse luce che illuminava lievemente i suoi lineamenti.
«Grazie» alzò l’angolino della sua bocca, e lentamente si avvicinò.
Alzai il mio viso, appoggiando le mie mani sulle sue muscolose spalle. Quando le nostre labbra si sfioravano, sentì come una fiamma che si propagava su tutto il mio corpo. 
Lui mi strinse a sé, e i nostri baci sempre più affannosi, eccitati, aumentavano. Quando sentendo le nostre lingue toccarsi sentì un brivido lungo la schiena, sentì le sue mani toccare il mio corpo, cercando un contatto ancora più fisico, come se quei strati di vestiti ci tenessero troppo distanti. 
«Non possiamo farlo qui» sussurrai.
«Certo» esclamò lui, si tolse velocemente la maglietta, l’appoggiò a terra, e mi appoggiò sopra quella maglia e lui sopra me, tutto nella sua velocità sovrannaturale.
«Così va bene?» domandò, prima di ricominciarmi a baciare.
Annuii, mentre morsi il suo labbro, lui sorrise divertito, ma con un leggero modo di sfida.
Le sue mani entrarono sotto la mia canottiera, sentii i brividi quando toccò il mio seno. 
Alzai una  gamba, e lui si spostò leggermente di lato, lui baciò il mio collo, mentre con l’altra mano percorse i lineamenti del mio esile fisico, sbottonò i miei jeans, e la sua mano entro, sentì la pelle d’oca. 
Sentì il mio respiro affannassi, strinsi le mie mani, afferrando le sue braccia.
Baciando affannosamente le sue morbide labbra, le mie mani accarezzavano il suo corpo, e sbottonai i suoi  jeans, lui sorrise maliziosamente. 
Tolse i miei jeans, e fu un attimo che si ritrovò dentro me, e un urlo si fermò nella mia gola.
una lacrima di gioia percorse il mio viso, sapevo che forse era una scelta sbagliata, ma ero sicura che questo mi avrebbe reso felice. 
La morte mi aveva porato via la mia felicità, e dopo tanto tempo me la riportò sotto forma di uomo.

Eravamo noi due davanti a quel grande cancello, fronte a casa mia.
Ero imbarazzata, non riuscivo a pensare ad altro che alla mia decisione. 
Lui mi fissava sorridendomi.
«Allora... Buonanotte» dissi incerta, anche se il mio cuore mi sussurava di rimanere con lui.
Lui annuì «Buonanotte Caitlyn» e con le labbra sfiorò la mia fronte, e sparì.
Sorrisi fra me e me, entrai in casa, e mi sdraiai a letto sorridente.
Andai in bagno a farmi una doccia, mentre schiumavo il mio corpo, nella mia mente percorrevano le immagini di Kol che mi sfiorava, diventai rossa, scossi la testa per darmi una svegliata e mi sciacquai mettendomi il pigiama.
Mi sdraiai a letto, ma il battito del cuore mi impediva di dormire, ero troppo emozionata. Decisi di alzarmi, accesi lo stereo, e andai fuori. Mi accesi una sigaretta, e appoggiai i miei gomiti sulla ringhiera, guardavo il giardino, quel poco che riuscivo a vedere grazie ai lampioni in ferro battuto. e in lontanaza la dinora Mikaelson, una finestra accesa al piano superiore, poi si spense. 
Gettai la sigaretta, ormai finita, dal terazzo.
«Ehi! Attenta» senti esclamare.
spalancai gli occhi e mi affacciai, e lo vidi la sotto sorridente.
«Che cosa ci fai qui?» domandai sorpresa.
Lui salto, e si appoggio alla ringhiera «Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei» disse ironico.
Io mi avvicinai a lui, e a pochi centrimetri dalle sue labbra «Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome! O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi, ed io non sarò più una Capuleti» inizia a ridergli in faccia.
Lui sorrise, e scavalcò la ringhiera «Non sapevo che conoscessi Romeo e Giulietta» disse stupito.
«E' uno dei miei libri preferiti» spiegai, mentre mi dirigevo in camera, mentre lui mi seguiva.
Mi sedetti nel letto incrociando le gambe «Che ci fai qui?» domandai, sorrisi.
Lui si avvicinò a me, con la sua mano tocco le mie gambe.
«Di nuovo?» domandai stupita, e mi sdraiai.
Lui sorrise divertito, e si draio accanto a me «No riesco a dormire» ammise.
Sorrisi «Ma non dovresti avere bisogno di una bara?» domandai ironica.
Lui rise «No... una delle storie che ci siamo inventate io e i miei fratelli in romania, per distogliere le tracce» spiegò.
Annuii.
Parlammo per tutta le notte, fino all'alba. 
Mentre parlavamo draiati, mano per la mano, mentre le nostre gambe si sfioravano mi addormentai, e sentivo le sue braccia stringermi.



Angolo Autrice 
Scusate il ritardo... Ma ho avuto molti impegni.
Spero che il capitolo vi piaccia . 
A presto.
   
 
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