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Autore: Ferula_91    15/04/2008    13 recensioni
Saaaaalve!!! Eccomi pronta con una nuova ficcy...Un'idea che mi è arrivata improvvisa l'altra mattina...Naturalmente i personaggi principali saranno Sakura e Sasuke, ma qui li vedrete un po’ diversi… Non la solita Sakura che sbava dietro al bel moro tenebroso, ma una Sakura e un Sasuke… MIGLIORI AMICI!!!!!Se vi ho almeno un po' incuriositi, non mi resta che dirvi leggete la storia e magari commentate, che non fa mai male a nessuno! Baci8 da Ferula_91
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La porta di casa sbattè rompendo il silenzio creatosi.

- Non ci sono per nessuno, chiaro?! -chiarì Sasuke salendo le scale.

- Ciao fratellino! Buonasera anche a te… -rispose una voce con tono sarcastico dal salotto.

- Itachi non sono dell’umore giusto per scherzare, quindi non rompermi…

Dalla porta apparve la figura del fratello: alto, capelli neri raccolti in una coda, occhi magnetici con quelli di Sasuke e una rara bellezza, con un fisico statuario e asciutto.

Si appoggiò allo stipite della porta incrociando le braccia al petto e fissando intensamente il fratello con un sorriso sornione dipinto sulle labbra.

- Ce l’hai con Sakura eh? -disse staccandosi e scompigliandogli i capelli.

- Odio il modo in cui capisci facilmente le cose! -borbottò infastidito da quella nauseabonda affettuosità.

- E’ così evidente… -sorrise appena- E dimmi fratellino, che le hai combinato stavolta?

Sasuke alzò un sopracciglio- Ha fatto tutto lei… e quel Gaara! -sibilò quest’ultimo nome- Escono domenica...

Ricominciò stizzito a risalire le scale chiudendosi poi la porta di camera sua alle spalle.

Si distese sul letto buttando in un angolo la cartella. Poggiò un braccio sugli occhi, improvvisamente infastiditi dalla luce del sole che oltrepassava i vetri della finestra.

Si rigirò un paio di volte non riuscendo però a trovare una posizione comoda e finì alla fine per ritornare a pancia in su come all’inizio.

“… Per domenica è ok, facciamo alle 17 al parco…”

Quella maledetta frase gli rimbombava in testa come una pallina che sbatte di qua e di là incessantemente… Con la sua voce scocciata ma sempre con quella vena di dolcezza, che solo lei sapeva avere.

"Sasuke sei proprio un idiota... Sakura non è tua..."

- Già... Mia... -bisbigliò iniziando a dare piccoli pugni sul materasso.

Girò la testa di lato finchè i suoi occhi scuri non incrociarono quelli verdi di una ragazza presente in una foto, nascosta dalla pila di libri sul comodino.

Sorrideva, come sempre, con quello sguardo che illuminava tutto intorno, pure lui, con quell'espressione scrutatrice e quell'aria imbronciata.

Si tenevano per mano, il venticello le muoveva leggermente il vestito azzurro e le scompigliava i capelli a quel tempo corti che venivano riparati con la mano libera. A lui invece non importava, si lasciava cullare dalla brezza indifferente.

Respirò profondamente sentendo stranamente ancora dentro i polmoni l’aria estiva, calda e penetrante, la stessa che si respirava quel giorno.

 

Era pomeriggio, in un’afosa giornata di luglio inoltrato di due anni fa, e nell’immenso giardino di casa Uchiha si sentivano schiamazzi che sovrastavano il frinire delle cicale.

- Io odio farmi fare le foto, lo sai Sakura! -sbuffò il moro cercando ancora una volta una via di fuga.

- Andiamo una foto non ha mai ucciso nessuno... -una ragazza dall’inusuale chioma rosa confetto lo rincorse cercando di riportarlo indietro.

Lo prese per mano e quello che il ragazzo provò in quel millesimo di secondo in cui la pella di lei, calda e liscia, aveva sfiorato quella fredda di lui -nonostante l’alta temperatura- non seppe proprio descriverlo.

- Avanti Sas'ke sorridi un po'... -disse esasperata.

- Non mi farò umiliare così...

CLICK!

 

Il sole oramai era calato da molto e la città era piombata nel buio, interrotto qua e là dalla luce di qualche lampione sparso ai lati dei marciapiedi.

- Sas'ke non eri costretto ad accompagnarmi a casa... Non ho più cinque anni...

- E' stata mia madre a scostringermi altrimenti ti lasciavo andare da sola, non preoccuparti!

- Oooh ma come sei premuroso! Alcune volte mi commuovi!

Camminarono fianco a fianco punzecchiandosi a vicenda come era solito fare tra i due. La gente che li vedeva però avrebbe subito pensato che stessero insieme. C'era un non so come che li legava, non solo l'amicizia, ed i gesti o gli sguardi erano diversi da quelli che si fanno ad un amico.

D'improvviso un rumore, un movimento alle spalle dei due che fece bloccare la rosa. Qualcosa si era mosso nel cespuglio appena sorpassato.

- S-Sas'ke l'hai s-sentito? -balbettò lei ancora paralizzata.

- Mh? Di che parli?

- D-del rumore...

Ancora un fruscio delle foglie. Lo spavento prese il sopravvento.

- AAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!!! -in meno che non si dica era saltata in collo al moro urlando con tutto il fiato che aveva in gola.

- Calmati Sakura!

- C'è q-q-qualcuno l'ha! -indicò tremante il cespuglio dal quale uscì un gatto.

Sasuke restò ancora un po' a fissare il punto in cui era saltato fuori l'animale e poi cominciò a ridere prendendo in giro l'amica che gonfiò le guance offesa.

- Tzè... Io... lo sapevo che credi? -si giustificò scendendo ma sentendosi afferrata ancor più saldamente.

Si voltò verso l'amico che la fissava intensamente, in silenzio mentre lei ricambiava, con il cuore che aveva preso improvvisamente a battere all'impazzata. Era anche arrossita, ne era certa, e un certo disagio si stava piano piano espandendo.

- S-Sas'ke mi f-fai sc...

Non riuscì a terminare la frase che la sua bocca fu bloccata da quella del moro. Spalancò gli occhi, stupita, mentre sentiva la lingua di lui farsi spazio.

Per un secondo il suo cervello segnò TILT, ma come una scossa, un brivido, fecero tornare alla realtà la rosa che si staccò dall'amico scendendo a terra. Istintivamente si pulì le labbra, in un certo senso inorridita da quel contatto.

Certo, molte delle sue amiche avrebbero pagato oro pur di essere al suo posto, ma lei... Lei lo vedeva come un fratello, non come un possibile fidanzato!

Sasuke non si mosse, non accennò nessuna reazione, si limitò a voltarsi ed a ricominciare a camminare come se nulla fosse accaduto.

- Sas'ke perc...

- Mi andava ok? Non significava nulla... Tu sei... la mia migliore amica... -trovò una fatica immensa nel pronuciare quelle parole... -Scusami...

Dentro di lui però c'era... rabbia? Si, si poteva benissimo chiamare così! Era stato respinto... Per la prima volta! Quando l'aveva guardata negli occhi glielo aveva letto chiaramente che non sapeva come comportarsi, che non ricambiava quello che lui provava; continuava a guardarlo in silenzio, con quella faccia tra lo stupito e il confuso.

Era stato qualcosa d'improvviso, inaspettato, ma sapeva che da tempo il suo cuore desiderava ciò.

Fortunatamente l'episodio fu subito sorpassato e fra i due continuò ad esserci la stessa amicizia di prima, anche se si era accentuato l'atteggiamento di gelosia e possessività nel ragazzo.

Ma oramai Sakura c'aveva fatto l'abitudine e aveva inteso quel suo comportamento come un atto di affettuosità, molto strana, da parte del ragazzo.

 

Qualcuno bussò alla porta, che si aprì dopo pochi secondi mostrando la figura di Itachi.

- Ehi fratellino c'è qualcuno alla porta che ti cerca... -gli fece l'occhiolino- E devo dire che è un tipino niente male!

Sasuke spostò il braccio dalla faccia fissando, ancora disteso, il fratello che lo guardava con aria divertita.

- E' bionda? -domandò sapendo però già la risposta.

- Bionda e ben formosa... -puntualizzò facendo schioccare la lingua- Se ne trovano sempre meno però...

- Scendo subito.

 

- Sas'kuccio!!!!!!! -un grido acuto risuonò per il salone assordando il povero ragazzo.

- Ino cazzo non urlare! -disse mentre la bionda gli saltava al collo.

- Perchè te ne sei andato via così prima?

- Avevo da fare... Ma dimmi che cavolo ci fai a casa mia? -chiese con aria sempre più scocciata.

- Mmmmh così... Volevo vederti!

- Bene ora che mi hai visto puoi anche andare!

Qualcuno da dietro diede un botta alla nuca del moro.

- Fratellino è così che si trattano le ospiti? -lo rimproverò con sguardo serio.

- Itachi fatti gli affari tuoi... -sibilò irato.

- Signorina Ino gradisce una tazza di thè? -domandò infiaschiandosene di quello che gli aveva appena detto l'altro, indicandogli la cucina.

- Oh si grazie mille! -disse giuliva lasciando la presa e dirigendocisi.

Appena scomparve dietro la porta, Sasuke rivolse un'occhiata di fuoco al parente.

- Ehi Itachi ci provi gusto ad urtarmi il sistema nervoso?

Itachi scosse il capo rassegnato- E pensare che ti credevo mio degno erede... Eh che amarezza... -sospirò sconsolato.

- Smettila di fare il grande saggio! Che hai intenzione di fare? Farmi venire una crisi isterica?

- Ti sto dando una mano baka... con la tua bella rosa... -rispose dirigendosi anche lui in cucina, sotto lo sguardo perplesso di Sasuke.

"Che caspita voleva dire? La bella rosa? Che sia..."

Poi d'improvviso l'illuminazione, una lampadina si accese nella mente del ragazzo che sorrise soddisfatto: per una volta Itachi era servito a qualche cosa.

- Ehi Ino! -la chiamò il moro raggiungendola- Hai impegni per domenica pomeriggio?

  
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