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Autore: punksnotdead    28/10/2013    2 recensioni
Penso alla mia voglia di scomparire da questo mondo infame, e alla mia paura che mi impedisce di farlo davvero.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                         sempre a lei, e a quel ragazzo

Ci sono momenti, come questo, in cui divento improvvisamente emotiva, e scoppio a piangere.

Odio queste situazioni, piangere mi fa sentire vulnerabile, fragile, indifesa.
Ed è proprio in questi momenti che ho bisogno di sfogarmi, di scrivere, di parlare con qualcuno che mi giudichi senza pregiudizi.
E poi, inesorabilmente, la mia mente vola a tutto ciò che non va nella mia vita, nel mio paese, nel mondo, scorrendo velocemente immagini di ogni tipo, come fossero diapositive su un rullino.
E, con Faber nelle orecchie, penso.
Penso alla mia nostalgia per epoche che non ho mai vissuto, per rivoluzioni a cui non ho mai partecipato, per i concerti a cui non sono mai andata.
Penso a Sid e Nancy, al loro amore malato, a Kurt Cobain e Courtney Love, a John Lennon e Yoko Ono, a quanto vorrei un amore così intenso come il loro, ma come il pensiero fisso di quel ragazzo mi impedisca di riuscire a guardare oltre, di oltrepassare questa barriera che mi sono creata da sola.
Penso, con la matita che scola sulle guance, alle chitarre spezzate, al vero rock, al metal, al punk, all'anarchia, che riuscivano ad unire la gente, a quella merda che adesso chiamano musica, più commerciale dei libri di Moccia, a quanto faccia schifo la mia vita, la gente che mi circonda, alla mia voglia di scomparire da questo mondo infame e alla mia paura che mi impedisce di farlo davvero.
Penso ai miei amati anfibi, che ormai stanno diventando una moda del cazzo, di cui nessuno conosce le origini e la storia...a questo fottuto conformismo che ogni giorno mi fa incazzare con il mondo, alle persone tutte uguali che mi scorrono accanto, come automi o peggio bene di consumo, come dicono i 99 posse.
Alla scuola che invece di insegnarci a ragionare, ad usare la nostra testa, ci plagia, tutti uguali, il cui compito è diventato sfornare impiegati in giacca e cravatta.
Nel malaugurato caso in cui qualcuno esca diverso, un difetto di fabbrica, il problema non si pone: fuori dal cerchio ed eliminato dalla società.
Penso alla mia schifosa capacità di ricollegare ogni canzone a quel ragazzo, alla consapevolezza che lui probabilmente nemmeno ci pensa, di sfuggita, leggendo il mio nome su un libro.
Perchè io lo faccio, io lo penso, se leggo il suo nome. Sottolineo quella frase più e più volte, quasi a voler far scomparire quella parola, ma puntualmente mi fermo al limite, quando ancora le lettere sono distinguibili.
Penso alla mia ossessione di guardare il collo e le clavicole alla gente, quando la vedo per la prima volta, e al mio rifiuto di dormire con qualcuno, di dividere il letto con un'altra persona.
A quanto la mia mente sia contorta, a quanto possa spaventare ed allontanare le persone, a lei, l'unica che riesce a capirmi più degli altri.
Ai miei genitori che non riescono ad aprire la mente, che vivono con i paraocchi, che cercano di sembrare persone evolute, ma che alla fine ragionano peggio di un cristiano bigotto.
Penso a quanto la musica abbia perso il suo valore, alle versioni di greco e latino che probabilmente non mi serviranno a un cazzo nella vita.
Alla mia voglia improvvisa di buttarmi dalla finestra che mi fa visita ogni sera prima di andare a dormire, alle frasi delle canzoni, quelle belle, quelle che non dimenticherai mai.
A quegli stupidi Talk Show che sostituiscono i vecchi garage, in cui i ragazzi rincorrevano un sogno, fumando canne e bevendo alcolici sottomarca perchè non avevano soldi per comprarsi qualcosa di decente.
Alla voglia di uscire dal cerchio che ci hanno disegnato intorno.

"Essere un musicista è la cosa più bella che ci possa essere, niente è più gratificante che suonare e lasciarti ascoltare. ...ma essere un bassista non ti paga le bollette."
  
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