Fanfic su artisti musicali > Adam Levine
Segui la storia  |       
Autore: paoletta76    28/10/2013    2 recensioni
Una ragazza, un sogno nel cassetto. Qualcuno che come un'onda ritorna dal passato. Jen sale sul palco ed intona la canzone che la lega come un filo a quell'amore impossibile, senza sapere che l'uomo oltre la poltrona prova per lei qualcosa di mai detto. Che per lei non vuole essere soltanto un collega, un coach, una star. Due persone, due vite, due linee che s'intrecciano fra loro seguendo le note. Riusciranno a trovare l'accordo perfetto?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Voice Is Everything'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avrebbe duettato con Laura, la ragazza di Miami.
Laura, voce suadente e modi da gatta, senza contare quella cascata di boccoli castani sopra un corpo da urlo.
 
I'm not one of your models..
 
Just a voice..
 
A voice is everything.. replicava la voce di Adam, andando lentamente in fade oltre agli sguardi appassionati che proprio lui stava dirigendo alla sua rivale di microfono.
 
Ce la puoi fare, Jen. Devi solo evitare di guardarlo.
 
Ma che accidenti mi succede?
 
Non puoi essere gelosa, non tu. Non di lui. Lui non ti guarda così, Jen. A dire il vero, non ti vede nemmeno. E ok, non si è dimenticato dei soundcheck.. ma non ha mai provato quello che provavi tu. Quando impugnava l'asta e la piegava come a farle fare il casquet, quando rideva e prendeva in giro le tue smorfie.
 
Ahm.. Jennifer Levine wouldn't sound so bad, isn'it?
 
Ti prendeva in giro.
 
O forse no, davvero non lo è, così crudele. Stava bene, con te. Davvero. Ma come un amico.
 
Non può essere altro che il tuo coach, Jen..
 
- Coulson? Coulson, 're U still with us?
La stava richiamando all'attenzione. Nessuna reazione; viso basso, impercettibili e lunghissimi respiri.
Le labbra di Adam si stirarono in un minuscolo sorriso.
- Mrs. Levine?
 
Come colpita da una scintilla, la ragazza sollevò il viso. E lo vide.
Rideva. Silenzioso e sincero, rideva.
- Still on this planet, my lady?
 
- I.. I was..- agitò appena una mano a lato del viso - just thinking about..
- Soundchecks? - lui si fece appena più serio, senza perdere lo strano sguardo con cui sembrava volerle fare la radiografia - you're not in the chorus anymore. You're the star, here. Both you're the stars. I want you to be focused on that, ok? You're the stars and I want you to give me the best.
Jen annuì, in coda all'altra ragazza.
 
Non l'aveva scelta a caso, la canzone per la sfida.
 
Skies are crying, I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence, as it's ending, like we never had a chance.
Do you have to make me feel like there's nothing left of me?
 
You can take everything I have
You can break everything I am
Like I'm made of glass
Like I'm made of paper
Go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
Like a skyscraper, like a skyscraper..
 
Sembrava che Adam Levine stesse tracciando un percorso, lo stesso che aveva incominciato lei proponendosi ai provini con The Rose.
 
You can take everything I have
You can break everything I am
Like I'm made of glass
Like I'm made of paper
Ohh
Go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
Like a skyscraper, like a skyscraper
Like a skyscraper, like a skyscraper
Like a skyscraper..
 
La seconda canzone cantata da sola, mentre lui era impegnato. La seconda volta in cui aveva nascosto a fatica le lacrime, ad un solo giorno di distanza dall'addio.
 
La sua seconda spina nel cuore.
 
Ma che diavolo vuoi, da me?
 
- Jen, could you please let us hear your voice? Louder, please. A little more.. self confident.
Le dita del coach si stendevano, il rimprovero velato la costringeva a ricominciare dall'attacco. Un sospiro.
 
- Yo' sighin'?
- No..
- Tired?
- No..
- I said star, not princess of the world. You've chosen to be here, this is a competition. You don't sing, you're out. You sing out of my rules, you flop, you're out. Your choice.
 
Adesso la voce si faceva velatamente minacciosa, cattiva. Adam continuava a fissarla e non era lo stesso modo in cui aveva guardato la gatta lì accanto.
- Ok..- si morse appena le labbra, limitandosi ad annuire.
- From the start.
 
La folla gridava, oltre le quinte, e la luce sul palco appariva quasi accecante.
 
Per un attimo, Jennifer Coulson del Queens credette che le gambe avrebbero preso la direzione opposta, portandola lontano da lì.
Un respiro, profondo, dondolandosi avanti ed indietro sui piedi mentre lì fuori si esprimeva il verdetto per una delle coppie di colleghi-amici-rivali che avevano appena combattuto a colpi di note per Usher.
 
Gli applausi, le grida. Le voci confuse del dietro le quinte. Il piede che arretrava, impercettibile segnale del crescente desiderio di fuggire.
 
Just close your eyes.. imagine you're alone, at that soundcheck.
 
Quella voce scura, poco oltre la nuca.
- I'm not alone, and you know it.- rispose, senza voltarsi.
- You were not alone..  neither there..
 
Un brivido, e quella voce era sparita nel milione di altre voci che la circondavano.
Poi, solo una manciata di passi verso la luce.
 
Go run run run, I'm gonna stay right here
Watch you disappear, yeah
Go run run run, yeah, it's a long way down
But I'm closer to the clouds up here
 
You can take everything I have
You can break everything I am
Like I'm made of glass
Like I'm made of paper
Ohh
Go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
Like a skyscraper, like a skyscraper
Like a skyscraper, like a skyscraper
Like a skyscraper
 
- Jen, I've seen you more confident with this before. Seems you're surrendering to something. And that's not too bad, that's in line with the feeling.. with this song's words, but.. the winner of this battle is Laura.
 
Ecco. Adesso lo sguardo di Adam sembrava seriamente dispiaciuto, e pur avendo scelto l'altra continuava a fissare lei.
 
Perché?
 
- What do you want to tell to your coach? - Carson la stringeva appena al fianco, aspettando una risposta.
 
Di nuovo quell'accenno ad un passo indietro.
- Just.. just thank you. For all that you taught me, for all your patience. Thank you so much. I'll miss you. I mean it.
 
La voce le tremava appena, mentre ricambiava il suo sguardo.
 
Adam sentì come se il suo cuore si fosse fermato.
 
Nessuno se ne accorse, fra le grida ed i sorrisi.
 
I remind you that Jen is available to steal!
 
Non aveva fatto in tempo a terminare la frase, che già due mani si erano abbattute -sì, letteralmente abbattute- sui pulsanti.
 
Adam sentì chiaramente il suo cuore riprendere a battergli nel petto, ad un ritmo decisamente molto rock.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Adam Levine / Vai alla pagina dell'autore: paoletta76