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Autore: Eneys    29/10/2013    5 recensioni
E' un caso che nella parola "contento" ci sia "con te"?
Ciao io sono Harry Styles, e sono totalmente, incondizionatamente, innamorato di Louis Tomlinson.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Young and the restless.

 

Harry.

Notai che dalla camera di Louis si vedeva perfettamente camera mia. Sorrisi al pensiero che forse, spiasse ogni mio singolo movimento.

Continuai a guardarla fin quando non sentii due mani calde posarsi sui miei fianchi. Mi girai e ritrovai la testa di Louis poggiata sul mio petto.

Per la prima volta eravamo vicini, tanto da sentire il suo respiro e il suo cuore battere.

-il tuo cuore- disse accarezzando il mio petto con la sua mano.

I battiti erano accellerati, il respiro corto, e stavo iniziando a sudare dal nervosismo.

Louis Tomlinson aveva degli effetti collaterali sul mio corpo, dentro e fuori.

Continuava ad accarezzarmi il petto, sorrideva mentre sfiorava la sua mano sul tessuto azzurro della mia camicia. Tanti brividi stavano mandando in tilt il mio cervello, tante farfalle invadevano il mio stomaco. Tanti piccoli segni che mi stavano facendo capire  di essere innamorato di Louis. Presi la sua mano e incrociai le sue dita nelle mie, lui alzò di poco la testa e mi guardò con aria sognante. Stavo impazzendo.

Accarezzai la sua mano e lui spostò lo sguardo alle nostre mani intrecciate, sorrise e chiuse gli occhi riappoggiandosi al mio petto. Avrei voluto restare così per sempre.

Ti prego non andare mai via, pensai.

La sua altezza, inferiore alla mia di poco, mi faceva sentire importante, mi sentivo il maggiore della situazione, e lui era il piccolo, quello indifeso, colui che avrei dovuto proteggere sempre. E lo farò, sarò pronto a fargli scudo col mio corpo se un giorno ne avrà bisogno.

-hai un buon profumo- disse interrompendo il silenzio.

-grazie- sorrisi imbarazzato e strinsi la presa della sua mano. Ridacchiò.

-mi fai male- disse poi, lasciai la presa ma lui afferrò di nuovo la mia mano e la strinse.

-non ho detto che devi mollare la presa, amo starti vicino Harry, amo sentire il contatto con il tuo corpo, mi sento protetto- strinse la mia mano e chiuse gli occhi.

Era quello che volevo, volevo che con me si sentisse protetto, volevo che con me si sentisse bene, proprio come mi sentivo io con lui.

Louis.

Stare appiccicato a Harry mi faceva stare bene, nonostante la febbre alta. Stavo lentamente perdendo il controllo di ogni mia azione, ma Harry non mi sembrava per niente sconvolto, avrei voluto baciarlo, dirgli di essere cotto di lui da quando mi avvicinai quella mattina in treno, dirgli di essere fottutamente gay e che il solo pensiero di lui mandava in estasi ogni mio senso. Ma no, non potevo, gli avrebbe fatto schifo, e si sarebbe allontanato da me. Lo abbracciai forte, come non avevo fatto con nessuno e lui mi sorprese ancora una volta, lasciandomi un bacio fra i capelli, ricambiando il mio abbraccio e stringendomi di più a lui in modo che non potessi svincolare dalla sua presa. Ma forse, quello che lui non sapeva, è che sarei rimasto così per sempre, pur di stare vicino a lui. E fù li, in quel preciso momento che mi sorpresi di me stesso, alzai il viso incrociando i suoi splendidi occhi verde-azzurri  e gli stampai un bacio all'angolo della bocca. Lui sorrise, uno di quei sorrisi difficili da dimenticare, uno di quelli veri, dolci, uno di quelli perfetti. Si schiarì la voce, e alzò gli occhi al cielo, forse il mio comportamento da ragazzina innamorata lo stava infastidendo, ma proprio non riuscivo a farne a meno, non riuscivo a distaccarmi dal suo corpo, così perfetto, così morbido, così caldo.

-scusa- bisciai abbassando la testa e guardando il pavimento, gli occhi iniziarono a pizzicare, ma non volevo piangere, non dovevo, non potevo mostrarmi debole davanti a lui.

-di cosa LouLou?- ridacchiò imbarazzato e si aggiustò i capelli.

-del bacio- risposi distaccandomi di poco dal suo corpo.

-oh ma quello non era un bacio- rise, non capii cosa volesse dire.

Mi toccai la testa e barcollai di poco, Harry mi afferrò prima che cadessi.

-Lou tutto ok?- chiese preoccupato

-Un giramento di testa, ma sto bene- dissi con la voce flebile e tremolante, poi, buio totale.

Harry.

Cadde fra le mie braccia privo di sensi, lo presi di peso e lo rimisi a letto coprendolo di poco, aspettai che si risvegliasse, sinceramente non sapevo che fare in quella situazione, ma evitai di farmi prendere dal panico. Ripensai a quell'abbraccio, a quel bacio così vicino alle mie labbra, a lui, così dolce, così bello, così perfetto. Potevo innamorarmi in così poco tempo? E pure per lui provavo cose mai provate, con lui bastava un sorriso e la giornata andava bene, una parola e la tristezza volava via come per magia. Louis si svegliò e si massaggiò la fronte facendo una smorfia di dolore. -mi fa male la testa- disse strofinando la sua mano fra i capelli.

-è meglio se riposi ora, ci sentiamo domani LouLou- sorrisi. Lui annuì e chiuse gli occhi, mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla fronte, sorrise.

Rientrai in camera mia, e aprii la finestra, osservai la camera di Louis, era così vicino, ma anche così distante. Mi sentivo vuoto se lui non era presente.

Zayn.

Quell'esercizio di matematica mi stava esasperando, chiusi il libro e sbuffai lanciando la matita sulla scrivania. Mi alzai e mi guardai lo specchio, avevo la pelle pallida e due occhiaie da fare invidia ad un cadavere. Scompigliai i capelli sistemandomi, per modo di dire, il ciuffo.

-fratellino- una voce mi fece girare di scatto, Niall era appoggiato alla porta con un sorrisetto divertito.

-Niall- dissi rigirandomi, avevo il terrore solo a guardarlo negli occhi, il cuore iniziò a battere più forte del dovuto, mi faceva paura se solo respirava.

Lui entrò in camera, chiuse la porta alle sue spalle e si sedette ai piedi del letto. Iniziò a fisarmi sorridendo.

-perchè sorridi?- chiesi, forse con troppa scioltezza.

-così- disse per la prima volta calmo, si alzò e mi venne vicino, accarezzo i miei fianchi e io chiusi gli occhi facendo una smorfia di dolore. Era li che mi picchiava, era quello il punto debole del mio corpo, dove si divertiva a prendermi a calci.

-sono un bastardo- ammise guardando le sue mani poggiate sui miei fianchi.

-si, lo sei- affermai. Lui alzò gli occhi lucidi e mi guardò per lo specchio.

-ho i miei buoni motivi per farlo- disse senza alcuna emozione nella voce, i suoi occhi gelidi penetrarono i miei, una fitta lancinante al cuore, come mille lame indebolirono il mio corpo. Le sue parole facevano male, più dei calci e dei pugni che mi regalava ogni giorno. Senza aggiungere altro lasciò la stanza, andando probabilmente nella sua.

Niall.

Gli facevo del male per puro divertimento, si, mi divertivo a veder soffrire le persone, sfogavo i miei dolori e le mie fustazioni su loro che non meritavano nulla di ciò che facevo. Soprattutto su Zayn, da quando era arrivato qui avevo provato cose mai provate con nessun altro, mi vergognavo di ciò che provavo e lo picchiavo, ma nei suoi occhi, mentre si lamentava per il dolore, vedevo me, il mostro che ero diventato solo per non ammettere il mio amore, solo perchè mi vergognavo di provare qualcosa per lui. decisi di farmi una doccia fredda, di solito mi aiutava per non pensare. Mi gettai nella doccia e lasciai che l'acqua gelida bagnasse il mio corpo goccia dopo goccia, vorrei che anche le mie preoccupazioni, e il nodo che avevo alla gola scivolassero via dal mio corpo come quelle goccioline. Uscii dlla doccia e mi guardai allo specchio, non potevo continuare a sfogarmi sugli altri, dovevo cambiare atteggiamento e dovevo farlo subito, volevo vedere un nuovo Niall, un Niall diverso, quello che ero prima. Ci sarei riuscito, ma per farcela avevo bisogno anche del suo aiuto.

Harry.

Mia madre continuava a farmi domande, avevo una gran voglia di urlarle di starsi zitta, mi scoppiava la testa, avevo voglia di andare a letto e dormire per sempre. Mi alzai di scatto e andai in camera mia, lasciando mia madre a parlare da sola, mi stesi sul letto e mi addormentai. Mi svegliai il mattino dopo, toccai la fronte sudata e sbuffai, Louis mi avevo attaccato l'influenza. Gli mandai un messaggio avvertendolo che non sarei andato a scuola quel giorno e mi rimisi a dormire.

- e così per colpa mia ti sei preso l'influenza, mi spiace- ridacchiò qualcuno. Aprii gli occhi e vidi Louis appoggiato allo stipite della porta. -mi ha fatto entrare tua madre- avvisò

-non sei andato a scuola?- chiesi

-si che ci sono andato, Harry sai che ore sono?- chiese ridendo.

-credevo fosse mattina- affermai. Guardai la finestra, il sole stava tramontando, avevo dormito per tutto quel tempo?

-come stai?- chiese avvicinandosi, mi toccò la fronte.

-uhm bene- risposi. Sentii le guancie andarmi a fuoco, stavo arrossendo, che figura di merda.

Ridacchiò e si avvicinò a me, i suoi occhi, il suo naso, le sue labbra, quelle labbra che desideravo sulle mie, quelle labbra che forse non bacerò mai si aprirono in un sorriso stupendo, un sorriso alla Louis.

-colpa mia- ammise ridendo, si allontanò. Sorrisi, iniziò a raccontarmi della sua giornata, aveva conosciuto Zayn, lo descriveva come un tipo simpatico, ma estremamente timido e riservato, e infine terminò il discorso con "tu e lui siete così diversi".

 

 

E buon salveee. <3

Ho aggiornato oggi perchè ieri sono andata in gita e non ho potuto farlo.

Inizio col dire, che amo da matti la parte iniziale di Harry *-* la trovo dolcissima.

Come avete ben capito in questo capitolo si scoprono parecchie cose, tipo "l'amore" che provano i Larry, e il sentimento nascente degli Ziall.

Fatemi sapere se vi piace il capitolo con una recensione :D

Scusate per eventuali errori, alla prossima :) <3

_Eneys xx

 

   
 
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