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Autore: Siria Lilian Black    29/10/2013    1 recensioni
Un uragano imprevisto. Un rifugio molto lontano da casa. E loro due, Annabelle e Jeremy.
Questo è il loro primo incontro, un assurdo incontro per essere sinceri. Non si sa ancora se questa storia avrà o meno un seguito, per il momento, se siete interessati alla loro storia, godetevi il loro primo incontro.
(La long è conclusa, pubblicherò un capitolo all'ora.)
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Renner, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tipologia
Non sparirò

Capitolo 14
[Hanna's  POV]

Come avrei potuto lasciarlo? Con che coraggio sarei potuta sparire dopo aver letto la fragilità di quello sguardo? Sussurrai la risposta nella mia mente, stringendo la sua mano tra le dita, mentre lo osservavo perdersi attimo dopo attimo nel mondo dei sogni. La sua stretta perse d'intensità in pochi minuti. Non aveva mentito quando, in intervista, aveva confessato di riuscire ad addormentarsi in ogni luogo, in ogni momento. Il suo volto perse ogni tensione e la sua espressione si rilassò in pochi istanti. Tra poche ore sarebbe stata l'alba e saremmo stati liberi di andarcene. Cosa sarebbe successo a quel punto? Avrebbe dimenticato quegli attimi, quegli sguardi, quell'unico bacio? Sarebbe sparito com'era logico pensare o sarebbe rimasto, come avevo letto nel suo sguardo?
Non avrei potuto dirlo in quel momento, potevo solamente osservarlo dormire e accarezzargli il volto con delicatezza per non svegliarlo.
Più cercavo di convincermi del fatto che fosse lì, addormentato con la guancia poggiata sulle mie gambe, più non riuscivo a togliermi dalla mente l'idea che si trattasse di uno dei miei soliti sogni, troppo assurdi per essere veri.
Lasciai vagare lo sguardo per la stanza, a quanto potevo constatare ero l'unico individuo sveglio nella stanza. Sospirai, chiudendo gli occhi. Speravo sul serio che quello non fosse l'ennesimo scherzo regalatomi dalla mia mente. Il tempo sembrò volare via. Non so dire se mi addormentai o se semplicemente persi il senso del tempo, occupata com'ero a cercare di convincermi di star vivendo una vera e propria realtà, in ogni caso l'alba giunse accompagnata da un annuncio della protezione civile.
La minaccia era cessata ed eravamo tutti liberi di tornare alle nostre abitazioni.
Disturbati dalle parole gracchianti della voce riprodotta dalla radio, vidi i presenti riaprire gli occhi e riabbracciare il giorno. Abbassai lo sguardo e vidi gli occhi assonnati di Jeremy aprirsi e cercare i miei.
"Buongiorno, peso piuma..." Mormorai celando la dolcezza nell'ironia.
Sorrise con divertimento, sfregandosi gli occhi con le dita prima di tirarsi su. Ripiegare le gambe, emozione a parte fu un vero sollievo.
"Non risponderò a questa provocazione, sappilo, dopotutto non sei per niente comoda."
"Difatti non hai chiuso occhio, vero?" Scherzai, vedendolo alzarsi e raggiungere il bagno.
"E' il mio turno 'sta volta" Disse sparendo dietro la porta chiusa del bagno.
Mi  alzai e ripiegai le coperte in sua assenza. Le resi a uno dei responsabili del rifugio e lo ringraziai ancora per la disponibilità.



[Jem's  POV]

Quando uscii dal bagno la vidi in piedi, occupata a scambiare due chiacchiere con uno dei ragazzi responsabili del rifugio. La osservai con un sorriso per qualche attim prima di raggiungerla. Non sapeva che l'avevo osservata per una manciata di minuti prima di addormentarmi. Non aveva idea di quanto poco volessi lasciare quel luogo, perché allontanarmi da esso avrebbe significato tornare in un mondo nel quale io non ero altro che un'attrazione, un semplice personaggio, non più un individuo agli occhi del mondo. Era piuttosto infantile il desiderio che mi aveva assalito pochi istanti prima di addormentarmi, ero tornato il ragazzino timido e impacciato di una volta, quello che aveva avuto il terrore di mettersi in mostra e che attimo dopo attimo si era trovato a suo agio in ogni ruolo, quello stesso uomo che aveva sussurrato delle parole così stupide prima di chiudere gli occhi e ritirarsi nel mondo dei sogni. Volevo davvero, con tutto me stesso che lei non sparisse.
"Beh, direi che possiamo andare a casa."
Il ragazzo venne chiamato da una coppia di anziani e noi rimanemmo più o meno in solitudine.
"Così pare..." Mi rispose, replicando il mio tono distante. "Non sparirai?" Aggiunse in una domanda appena udibile.
"Non ci penso nemmeno." Replicai con un tono leggero, dietro al quale celai la serietà e tutti i miei pensieri. La presi per mano con un sorriso e aggiunsi: "Ahimé verrai con me."
In risposta ottenni un sorriso divertito e colmo di dolcezza.










   
 
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