Rumors.
“La diceria è l'arma preferita degli assassini della reputazione altrui.”
Ambrose Bierce.
Da che ricordava, le voci l’avevano sempre seguita.
Erano probabilmente iniziate quando suo padre aveva posato, per la prima volta, gli occhi su sua madre. Cosa c’era, in fondo, di più perfetto di una relazione adultera per alliettare i pomeriggi delle altolocate dame che vivevano nelle mura interne?
Nulla era più divertente, per loro, che gettare fango sul prossimo. Soprattutto se quel prossimo è una dama con un rango nobiliare basso, ma talmente bella da sopperire alla mancanza di dote.
C’era da dire che sua madre aveva resistito stoicamente, ignorando i bisbigli e le cattiverie che la seguivano per le sale dei palazzi e delle ville.
“L’amante del Duca di Reiss, madre della sua bastarda.” dicevano, senza preoccuparsi del fatto che, se alla dama non importava, alla figlia naturale del duca, di quelle voci importava eccome.
La piccola Historia, frutto di una passione finita troppo presto, non era forte come la madre.
Le voci erano troppo forti, le parole troppo crudeli, la verità troppo dolorosa per lei.
E, quando il dolore raggiunge l’apice, quando la verità diventa troppo terribile, l’unica soluzione è la fuga.