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Autore: The rebel    30/10/2013    3 recensioni
Dal primo capitolo:
Quasi tutti comunemente mi chiamano paparazzo è come sapete alla maggior parte della gente non vado tanto a genio ,soprattutto a chi sta hai piani alti della società e con questo mi riferisco a cantanti, attori, registri, produttori e via dicendo.
Ovviamente non mi vanto di essere una ficcanaso però come ho già ripetuto questo è il mio lavoro, non posso farci nulla.
............
"Per questo, ho deciso di affidarti un nuovo incarico".
Fece una piccola pausa non appena vide la mia espressione scocciata , non avevo proprio voglia di intrufolarmi di nuovo in un Hotel vestita da cameriera per scattare delle foto a due individui a letto insieme, ma per mia fortuna non era niente del genere.
" Tranquilla niente di complicato, dovrai solo scoprire qualcosa in più sul nuovo gruppo uscito poco tempo fa da xFactor, ma che sta iniziando a farsi sentire molto fra le adolescenti.Voglio saperne di più".
Niente di complicato eh? pensai
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                                   1) Double identity
 
 
Entrai in quel brutto edificio grigio e senza vita camminando a passo veloce, sperando con tutta me stessa che quel grassone di Harold non mi avesse già rimpiazzata con un altra stagista dato il mio piccolissimo ritardo nel consegnare le fatidiche foto che immortalano Taylor Lautner con la sua nuova fiamma.
Arrivai al solito piano dove si trovava l'ufficio "del capo" andai dritta verso la porta ed entrai, questa volta senza l'aiuto della segretaria che lo avrebbe dovuto prima informare della mia presenza.
" Hey aspetta non puoi entr...".
" Scusami Nicole è urgente ".
Una volta entrata , vidi Harold al telefono con un sorrisetto malizioso e un senso di nausea mi invase improvvisamente lo stomaco, misi una mano sulla bocca per evitare di vomitare e con l'altra buttai svogliatamente le foto sulla scrivania sperando che con quel gesto avrebbe staccato o che almeno si sarebbe tolto quel espressione poco casta dalla faccia.
" Scusami bellezza, devo staccare ma noi ci vediamo stasera al solito posto ok? ciao un bacio "
come era possibile che lui aveva una ragazza mentre io ero ancora single?
solo il pensiero di quel tacchino con una donna mi metteva i brividi.
Si , odiavo il mio capo.
Dopo aver dato uno sguardo veloce alle foto ed essersi acceso la sua solita sigarette appoggiandola al posacenere ormai stracolmo di cenere delle precedenti fumate , si degnò di parlare.
" Sei in ritardo , è lo sai che non mi piace essere in ritardo con la tabella di marcia".
" Lo so, ma non è stato facile scattare queste foto".
" Non mi interessano le tue scuse dovevi consegnarle ieri".
" Non sono io che decido i giorni in cui si vedono questi due ". Protestai un po alterata.
Lui non sapeva cosa avevo dovuto passare per procurarmi quelle foto non era stato facile, non lo era per niente fare questo lavoro , un lavoro che non tutti sono in grado di fare.
Cominciò tutto per caso, quando da bambina ebbi regalato per natale la mia prima macchina fotografica , da li iniziai ad appassionarmi sempre di più alla fotografia finche non divenne una vera e proprio passione, mi incantava vedere come un strano oggetto come quello con un solo scatto potesse fare un fermo immagine dei momenti più belli della tua vita e farne di esso un ricordo prezioso da conservare negli anni.
Ma poi la mia infanzia come quella di tutti i bambini finì, è mi ritrovai a dover fare della mia passione un lavoro e con l'aiuto di mio padre, mi ritrovai qui al New Magazine , il magazine più popolare di Londra.
Quasi tutti comunemente mi chiamano paparazzo è come sapete  alla maggior parte della gente non vado tanto a genio ,soprattutto a chi sta hai piani alti della società e con questo mi riferisco a cantanti, attori, registri, produttori e via dicendo.
Ovviamente non mi vanto di essere una ficcanaso però come ho già ripetuto questo è il mio lavoro, non posso farci nulla.
Dopo che un silenzio tombale inizio a padroneggiare nel'ufficio , vidi Horald alzarsi e iniziare a sospirare mettendo le mie foto in una cartellina in cui molto probabilmente c'erano le altre foto per il nuovo articolo da stampare.
" Horald lo sai che ci metto tutta me stessa in questo lavoro, capiscimi ti prego ".
Feci un bel respiro calmandomi totalmente e aspettando una risposta da quel uomo, che in questo momento si trovava proprio di fronte a me.
" Lo so Ashley, lo so molto bene".
Anche il tacchino aveva un cervello sotto quel parrucchino , sorprendente direi.
"Per questo, ho deciso di affidarti un nuovo incarico".
Fece una piccola pausa non appena vide la mia espressione scocciata , non avevo proprio voglia di intrufolarmi di nuovo in un Hotel vestita da cameriera per scattare delle foto a due individui a letto insieme, ma per mia fortuna non era niente del genere.
" Tranquilla niente di complicato, dovrai solo scoprire qualcosa in più sul nuovo gruppo uscito poco tempo fa da xFactor, ma che sta iniziando a farsi sentire molto fra le adolescenti.Voglio saperne di più".
Niente di complicato eh?
non sapevo nemmeno di quale gruppo stava parlando, non seguo tanto Xfactor anche perche in materia di canto sono una frana è di conseguenza non sono molto aggiornata sulle nuove generazioni di cantanti, ma per questo bastava semplicemente internet.
Dopo avermi appuntato alcuni dettagli come il nome del gruppo, uscì da quel ufficio che ormai era diventato irrespirabile dal fumo delle troppe sigarette.
Avevo tutta la giornata libera portare le foto al tacchino era l'unico impegno che avevo per oggi quindi non persi tempo e presi il cellulare dalla borsa chiamando le mie migliori amiche proponendole di vederci al nostro posto, una panchina un po malandata sotto un grande albero di pino nel parco a qualche isolato da casa mia , forse sarà anche banale ma è proprio li che ci siamo conosciute da piccole ed è proprio qui che ci incontriamo quasi tutti i giorni per chiacchierare un po, come me anche loro lavorano ma il tempo di vederci si trovava sempre.
Arrivai prima delle altre e decisi di andare prima al bar li vicino per prendermi qualcosa per ingannare l'attesa, ritornai sotto quel albero sedendomi sopra quella panchina ormai consumata dal tempo, improvvisamente una foglia ingiallita mi sfiora leggermente il viso posandosi poi sulle mie gambe accavallate, la presi leggermente cercando di non farla sgretolare e guardai su hai rami di quel albero vecchi forse di secoli eppure ancora grandi e robusti , un ricordo mi sovrasto la mente facendomi rivedere il primo giorno che venni in questo parco mano nella mano con mio padre vidi questo grosso albero allora molto più giovane è gli scattai la mia prima foto che conservo ancora oggi nel mio album dei ricordi.
" Sta perdendo le foglie anche quest'anno".
ritornai al presente riabbassando la testa riconoscendo la dolce voce di una delle mie migliori amiche, Bridget.
" Già, un altro anno sta passando".Gli sorrisi facendole posto sulla panchina.
Mi raggiunse è si sedette poggiando la borsa marrone sull'erba rigogliosa dopo di che mi abbracciò dandomi un bacino sulla guancia.
" Allora Ashley, com'è andata con Horald? gli hai dato le foto?"
" Non me ne parlare, ha cominciato con la solita sfuriata per il ritardo ' non voglio sentire scuse dovevi consegnarle ieri è bal bal bal ' ".Le risposi imitando la voce del tacchino ovvero Horald.
Sentì una lieve risata provenire da dietro le mie spalle per poi parlare.
" Fammi indovinare, Horald? ".
Si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla la mia seconda salvezza, Helen.
" Sono brava vero? ".
La salutai iniziando a ridere e trascinando anche lei in una gioiosa risata, dopo esserci riprese ed esserci sedute tutte e tre sulla panchina iniziammo a chiacchierare del più e del meno come eravamo solite fare.
" Bridget, come va con Albert e da un po che non lo vedo?".
" Tutto bene lo sentito prima per telefono, è molto occupato con il lavoro non ha nemmeno un minuto libero."
" Poverino si sentirà uno straccio".
" Già."
" Tu invece Ashley, chi dovrai seguire questo mese?". Domandò curiosa Helen.
" Byonce , Taylor Swiff , Selena Gomez". Cerco di indovinare buttando dei nomi a caso Bridget.
" No ragazze stavolta da come o capito si tratta di un nuovo gruppo , non so se lo conoscete si chiama......".
" Come che si chiamavano?". Dissi sottovoce.
mi sforzai per cercare di ricordarmi il loro nome ma non mi veniva in mente, girai la testa pensierosa e vidi di sfuggita un volantino attaccato ad un albero poco distante da noi, strizzai gli occhi cercando di focalizzare meglio la scritta.
" Union J ".
Mi alzai di colpo non appena vidi in nome ' Union J ' in grassetto in alto a sinistra, mi avvicinai a quel volantino per leggere meglio lasciandomi dietro le voci delle mie amiche che mi chiamavano confuse.
" Domani al Clarie's meet&greet alle ore 18:30 saranno ospiti ospiti i Union J in esclusiva con il loro nuovo singolo, mi raccomando non mancate".
Sorrisi soddisfatta staccando il volantino dal albero cercando di non strapparlo, questa era la mia occasione non me lo sarei persa per niente al mondo.
In quel momento mi raggiunsero anche Helen e Bridget.
" Ashley che succede, perche ti sei alzata di colpo? ".
Non risposi , semplicemente gli misi il volantino davanti hai loro visi , vidi i loro occhi saettare da una parola al'altra leggendo a bassa voce.
" Gli Union J , si li conosco sono molto bravi ".
" è anche molto molto molto belli ".si affrettò a precisare Helen sorridendomi.
Iniziai a ridere piegando il volantino a meta e mettendolo accuratamente nella tasca dei jeans.
" Meglio così, ma lo sapete perfettamente che questo non mi interessa lo faccio solo per lavoro".
Bridget roteo gli occhi sbuffando e incrociando le braccia al petto per poi parlare.
" Andiamo Ashley, hai una vita privata oltre al lavoro ".
" Lo so Bridget ma per ora il lavoro è in primo piano nella mia vita , non posso permettermi distrazioni è rischiare di perderlo ".
Iniziai involontariamente a parlare a raffica fermandomi ogni tanto per dare un bacino sulla guancia  sia a Bridget che a Helen è poi andare a prendere la borsa.
" Ora devo andare ragazze, ci messaggiamo dopo ok ?".
" Va bene Ashley a dopo ".
" Ok , ma la questione non finisce qui ".
mi avvisò Bridget puntandomi un dito contro sorridendo.
annuì alzando le mani in segno di resa è scappai via.
Uscì dal'parco è mi incamminai verso casa , dopo un po cominciò a fare freddo così mi strinsi nel mio giacchetto imbottito sistemandomi la sciarpa bianca intorno al collo scoperto, la strada erano fredda e nello stesso tempo desolata è come se non bastasse il sole stava calando rapidamente per dare spazio alla notte.
Girai in un piccolo vicoletto prendendo una scorciatoia per arrivare prima che anche le ultime luci del giorno si spegnessero.
" Casa dolce casa".
Dopo una giornata fredda come quella di oggi , non c'era niente di meglio di una bella doccia calda e un tè bollente per rilassarsi un po.
Uscita dalla vasca mi infilai un bellissimo maglione abbastanza lungo da coprirmi meta gambe è andai in salotto accompagnata dal mio tè bollente che appoggiai lentamente per non scottarmi sul tavolino di marmo vicino al divano , presi il mio amato pc è mi sistemai comodamente sul divano allungando la mano per prendere il plaid e appoggiandolo sulle gambe infreddolite per poi mettere il pc su di esse.
Iniziai a navigare per non so quanto tempo su internet entrando su Facebook e Twitter ma dopo poco tempo iniziai a scocciarmi , così pensai a cosa fare visto che erano appena le 10:00 e non avevo sonno
quando ad un certo punto mi venne in mente il gruppo della quale non sapevo assolutamente nulla , a parte il nome.
Aprì la pagina di Google è digitai rapidamente Union J.
Scoprì tante cose interessanti sul loro conto come ad esempio che alle selezioni di Xfactor il gruppo era originariamente formato da soli 3 componenti : Josh Cuthbert, Jaymi Hensley e Jj Hamblett ovvero i Triple J.
Mentre George Shelley si presentò come solista,durante le selezioni Louis Walsh il membro della sezione ' Band ' capì subito che George era l'elemento che mancava hai Triple J per diventare un gruppo di successo così propose loro di unirsi e di presentarsi alla nona audizione di xFactor come Union J , arrivando successivamente al quarto posto alle semifinali.
Spinta dalla curiosità andai su Youtube è ascoltai un paio di canzoni che cantarono a xFactor tra cui quella di Taylor Swiff ' Love Story ' è li capì per quale motivo arano arrivati quarti, erano bravissimi avevano delle tonalità di voci una diversa dal'altra ma che messe insieme creavano un armonia a dir poco perfetta. 
Stavo per cliccare su un altro video quando il cellulare mi vibrò.
 
' Buonanotte Ashley, sogni d'oro <3
 da Bridget '
 
Sorrisi inviandole anch'io la buonanotte e notando con gran sorpresa che si era fatto veramente molto tardi è che era  arrivato il momento di andare a letto anche per me ,chiusi il pc appoggiandolo sul tavolino e mi alzai dirigendomi verso la camera da letto.
Una volta essermi messa il mio pigiama blu scuro ed essermi lavata i denti, mi avvicinai lentamente al bordo del'letto come ogni sera inginocchiandomi e unendo le mani in segno di preghiera, sperando che anche quella sera mia madre fosse li ad ascoltarmi , magari abbracciata a mio padre che la raggiunse pochi mesi fa.
" Ciao mamma, ciao papà spero stiate bene lassù, io sto bene anche se mi mancate molto".
La mia vista inizio ad appannarsi e i miei occhi si riempirono di lacrime, troppo deboli per resistere la prima goccia non esitò a scendere , ma la asciugai velocemente imponendo hai miei occhi di non cacciare altre lacrime che avrebbero solo bagnato il cuscino e nient'altro.
" Sai papà, oggi Harold mi ha dato un altro incarico, anche se lo fatto arrabbiare un po per il solito motivo, lo sai non sono mai stata puntuale nemmeno alle cene di famiglia".
Sorrisi, con gli occhi gonfi di tristezza ma sorrisi, pensando a come sarebbe stato fiero di me e a come mi avrebbe rimproverata per i miei ritardi continui, che poi la mamma lo avrebbe calmato dandogli un tenero bacio pieno di gioia, ma sopratutto pieno d'amore.
" Ora e meglio che vada a dormire si e fatto veramente tardi, Buonanotte famiglia".
Conclusi la mia preghiera alzandomi e facendomi il segno della croce e mettendomi a letto, mi voltavo e mi giravo in quelle lenzuola che in quel momento mi sembrarono troppo fredde per una persona sola , presi il cuscino che avevo di fronte è lo strinsi forte al petto, addormentandomi così tra un sorriso e una lacrima.
                                               
                                                        
 
 
I raggi del sole come ogni religiosa mattina attraversavano la mia tendina iniziando ad illuminare di poco la mia stanza.
Iniziai a sgranchirmi allungando le braccia e muovendo di poco la schiene stranamente dolorante , i miei occhi erano ancora serrati anch'essi troppo pigri per aprirsi, quando sentì un brivido percorrermi la schiena era freddo come il ghiaccio , era come se il mio letto si fosse trasformato in un ghiacciaio del polo nord, quando aprì gli occhi vidi la realtà , non ero su un ghiacciaio ma semplicemente per terra avevo passato metà notte a dormire per terra , la situazione era chiara stanotte ero molto agitata e di conseguenza sono caduta dal letto senza nemmeno accorgermene, niente di strano direi.
Dopo qualche minuto che mi servirono per svegliarmi totalmente ,aprì l'armadio prendendo un fuson e un maglioncino per poi correre in bagno a darmi una rinfrescata.
Una volta lavata, vestita, pettinata e truccata presi i miei Ugg beige intonati con il maglioncino e uscì di casa.
Quei pochi spruzzi di sole di stamattina erano stati coperti da grandi nuvoloni neri che minacciavano già da subito un brutto temporale, ma non avevo voglia di starmene tutta sola a casa quindi decisi di fare colazione da Starbucks dove lavorava anche una mia amica di vecchia data.
" Hey ciao Julie, come stai ? ".
La salutai con un sorriso sedendomi sullo sgabello rosso vicino al bancone.
" Ashley , ciao da quanto tempo non ti vedo amica mia".
Mi strinse in un bellissimo abbraccio per poi continuare a parlare.
" Qui tutto bene come vedi, tu invece che mi dici come stai ?".
" Benissimo grazie, in questo periodo ho avuto molto da fare con il lavoro quindi non ha avuto tempo di passare, ma oggi avevo la mattinata libera quindi eccomi qui".
" Hay fatto benissimo credimi mi ha fatto tanto piacere rivederti ".
Feci un sorriso di rimando e andai a sedermi ad un tavolo libero per ordinare qualcosa visto che il mio stomaco iniziava a brontolare.
Dopo due minuti mi raggiunse Julie con un taccuino e una penna  in mano.
" Allora tesoro che prendi ?".
"Mmm un cappuccino ed un cornetto al cioccolato grazie".
Segno velocemente il mio ordine e si allontano con un " Arrivano subito ".
Intanto che aspettavo iniziai a guardare un po in giro , era incredibile come questo posto fosse così popolare, erano appena le 10:00 ed era già pieno zeppo di gente la maggior parte tutti ragazzi e ragazze della mia età.
" Ecco la tua colazione ".
" Grazie mille Julie".La ringraziai sorridendole.
Non appena si allontano iniziai a mangiare, dando un morso a quel delizioso cornetto al cioccolato, non appena finì anche il cappuccino decisi di andarmene dato che non c'era più nessun motivo per restare li, mi alzai strusciando involontariamente la sedia per terra per poi rimetterla al suo posto e andare alla cassa a pagare il conto.
" Già te ne vai Ashley ?".
" Si devo andare a fare delle commissioni , ma noi ci vediamo presto te lo prometto".
" Mi dispiace solo che non abbiamo potuto parlare nemmeno cinque minuti ". Si rintristì Julie.
Quando un cliente la chiamò per ordinare gli diedi un bacio sulla guancia e la salutai.
" Tranquilla , ti capisco qui è pieno ed il lavoro chiama magari ci sentiamo in questi giorni ok?".
" Allora ci sentiamo ci conto, ciao Ashley ".
" Ciao".
Usci dallo Sturbucks e in quel momento si scatenò il diluvio totale, vidi la gente correre cercando di ripararsi da qualche parte altri che aprivano l'ombrello mentre la sfigata qui presente non aveva ne un ombrello ne tanto meno un posto dove ripararsi, i miei capelli iniziarono a bagnarsi sempre di più per non parlare dei miei stivali che iniziavano a rendere  complicato anche solo camminare normalmente.
Camminavo faticosamente ormai bagnata fradicia dalla testa hai piedi, attraversai la strada cercando di non essere investita e arrivare al marciapiede opposto, continuando a camminare vidi un ragazzo con addosso una felpa blu e il cappuccio di essa in testa soppasarmi velocemente forse anche lui come me alla ricerca di un riparo, lo seguì con lo sguardo distraendomi un minuto e scivolando sbadatamente andando a finire con il fondo schiena per terra facendo una gran botta, il ragazzo molto probabilmente senti il rumore e si voltò avvicinandosi a me.
" Ti sei fatta male? vieni ti aiuto".
Mi aiuto gentilmente il ragazzo tendendomi la mano che io accettai molto volentieri rialzandomi.
Il mio inconscio ancora doveva capire la figura di merda che avevo appena fatto , ma non ci mise molto visto che non ebbi nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia e ringraziarlo del'aiuto.
" Vieni andiamoci a riparare li dentro".
Propose il ragazzo indicando un palazzo con un portone aperto poco distante da noi.
Entrammo in quel palazzo chiudendo il portone per evitare di bagnarci ulteriormente , ma più di cosi era praticamente impossibile.
" Grazie per avermi aiutata , forse oggi non dovevo mettermi questi stivali"
Lo ringraziai guardando i miei ugg gocciolare sul pavimento bianco di quel palazzo apparentemente abbandonato, sentì una lieve risata provenire da parte del'ragazzo e automaticamente alzai gli occhi spinta dalla curiosità di guardarlo in faccia, lo vidi mentre si toglieva il cappuccio blu della felpa dalla testa mostrando un ciuffo castano perfettamente in ordine.
" Si, credo che era meglio non metterli ".
Disse il ragazzo guardando prima i miei stivale e poi me.
Avevo già visto quegli occhi da qualche parte, ma forse li avevo soltanto incrociati allo Starbucks o forse me li ero semplicemente solo sognati, erano azzurri, un azzurro molto chiaro nonostante non fosse biondo.
Mi risvegliai dal mio trans non appena il ragazzo parlò nuovamente.
" Si è scatenata veramente una brutta tempesta ". Disse appoggiandosi al muro e inclinando la testa in alto socchiudendo gli occhi.
L'unica cosa che riuscivo a pensare in quel momento era che non avevo mai visto un ragazzo così bello in tutta la mia vita.
" Già , e non credo si placherà tanto presto".
Risposi dopo che un tuono rimbombò nelle mie orecchie annunciando soltanto il proseguirsi di questa terribile tempesta.
" Neanch'io".
" Comunque ,piacere io sono Josh".
si presentò ritornando a guardarmi e allungando la mano che poi io strinsi presentandomi a mia volta.
" molto piacere Ashley ".
Josh continuava a guardarmi e l'imbarazzo iniziò a farsi strada dentro di me tanto da non riuscire più a sostenere il suo sguardo e abbassare la testa.
" Stai gelando".
Costatò Josh mettendo anche l'altra mano sulle nostre già incrociate.
Stavo per rispondergli quando il cellulare di Josh cominciò a squillare , lo prese dalla tasca posteriore dei jeans scuri e rispose , allontanandosi di poco da me.
" Pronto ".
" Si George, lo so".
" Ma c'è il diluvio qua fuori ".
" Vedo come arrivarci ok?".
"  Ok ciao".
riattaccò e ritornò vicino a me sbuffando.
" Sei in ritardo non e vero? ".
Domandai sorridendo spontaneamente.
Quella telefonata mi fece riaffiorare il ricordo delle telefonate furiose che ricevevo da mio padre quando ero in ritardo a qualche appuntamento importante o alle riunioni di famiglia.
Josh mi guardo divertito sorridendo anche lui a sua volta.
" Si, a quest'ora dovrei essere già al Clarie's invece sono ancora qui".
Di colpo il mio sorriso scomparve spalancando gli occhi esageratamente ricordandomi del volantino, del gruppo , ma sopratutto del LAVORO.
Clarie's
Josh
George
Union J
ora avevo capito perche mi risuonava tutto così familiare, ecco cosa succedeva quando mi distraggo dal mio lavoro ma potevo ancora mettermi in pari dopotutto avevo un componente della band proprio di fronte a me, dovevo fare in modo di restare con Josh il più tempo possibile per scucirgli qualche informazione utile, ma era improbabile che si confidasse con una sconosciuta, insomma chi lo farebbe? inoltre non avevo nemmeno la macchina fotografica con me , ero un disastro totale.
" Ragiona Ashley ragiona".
Ripetevo a bassa voce cercando di pensare ad una possibile soluzione, ma forse non troppo bassa da non farmi sentire da lui.
" Hay detto qualcosa Ashley? ".
Ero nel panico non sapevo cosa fare ne tanto meno cosa dire, quando una rotella nel mio cervello iniziò a funzionare facendomi venire un lampo di genio.
" Volevo solo dirti che sono una tua grande fan , anzi una vostra grande fan del gruppo intendo".
Iniziai a parlare tutta impacciata non riuscendo a fare una frase sensata ma  con quel poco che dissi  speravo avesse capito cosa intendessi dire.
Quale persona meglio di una fan poteva avvicinarsi a loro senza essere minimamente sospetta? era una copertura perfetta nella mia situazione , avrei sicuramente fatto lo scoop del secolo me lo sentivo.
Lo vidi sorridere e il mio cuore iniziò a battere più velocemente del normale, proprio come quando una fan incontra il suo idolo per la prima volta e ha paura che da un momento a l'altro il suo cuore possa esplodere ma allo stesso tempo sa che è la sensazione più bella del'mondo e non la cambierebbe con nessun'altra, ecco forse il mio cuore già si era immedesimato perfettamente nel ruolo , perche era proprio cosi che mi sentivo.
   


AUTRICE

Ciao a tutti :)
Come avrete capito ,la protagonista di questa storia è Ashley una bellissima ragazza di 20 anni che perse sua madre quando aveva circa cinque anni.
dopo non molto tempo purtroppo a causa di un tumore al rene anche suo padre la lasciò lasciandogli la casa e tutti i suoi beni ma sopratutto un enorme voragine nel'petto.
Ma nella sua vita si presentarono anche Bridget e Helen le sue migliori amiche, fonte di gioia e di conforto.
Mentre riguardo al' amore,Ashley lo paragonava solo ad una distrazione che non si concedeva ormai da anni,poiche molto attaccata al lavoro per il ricordo che lega esso al padre che con tanta pazienza l'aiutò a trovarlo.
Sapeva che per niente al mondo avrebbe rischiato di perderlo provocando sicuramente un grosso dispiacere al padre che la guarda da lassù.
Ma che succede quando i sentimenti si intrecciano con il lavoro?
si costringerà a dire una bugia dietro l'altra ritrovandosi a vivere nella menzogna , ingannando se stessa e chi amava.
....
Fatemi sapere cosa ne pensate sarò felice di leggere le vostre recensioni , spero vi piaccia un bacino a tutti
 
 
 
 
  
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