First Mission.
-Si può sapere
che diavolo volete dalla mia vita voialtri
agenti segreti?-
Quando Clint esce dal suo nascondiglio dietro il cassonetto dei rifiuti è così
sorpreso da non riuscire a imbastire una balla decente. Alza le mani sfoderando un sorriso divertito mentre Noelle sfoga la
frustrazione affondando la punta dello stivale in un cumolo di neve vicino.
-Il direttore Fury ha dato l’ordine di proteggerti,
lo sai.-
-Proteggermi, non seguirmi per strada come uno stalker!-
-Non vedo dove sia la differenza-
Noelle digrigna i denti in un ringhio frustrato. Lo
sa perfettamente cosa ha detto Nick Fury. Era
presente quando , ignorando lei e le sue scelte, l’ha posta sotto la
protezione dello SHIELD. Ufficialmente
per il suo bene, vista la fine violenta a pochi giorni di distanza di entrambi
i suoi genitori, ufficiosamente per fare pressione su di lei e costringerla ad entrare
nei Vendicatori.
-Non entrerò nei Vendicatori.-
Clint le mani infilati in tasca e un
sorriso scanzonato sulle labbra fa spallucce -Non credo che tu abbia scelta Noelle.-
-Non potete obbligarmi.-
-Nessuno dice no a Nick Fury, nemmeno tuo padre è riuscito
a farlo.-
L’allusione a Tony viene colta con qualche secondo di ritardo da Noelle. Gli occhi della ragazza sono scuri di rabbia mentre scatta in avanti e affonda le dita nel
giubbotto di Clint per strattonarlo con forza
-Se l’avesse fatto a quest’ora magari sarebbe ancora vivo.-
Clint abbassa
gli occhi sul marciapiede mentre Noelle si allontana spintonando i passanti per far prima. -Partiamo
domani per New Orleans. Fatti trovare.-
Erik
Lehnsherr alias Magneto
sorride mentre stringe il pugno destro
verso quella sagoma rossa alla sua
destra . Agita la mano e urla soffocate lo raggiungono strappandogli una
risata. Lo SHIELD deve essere messo male se
mandano contro di lui una poppante che non ha mai visto un
combattimento.
Porta al petto il braccio, la mano contro la spalla opposta poi lo allunga di
colpo e Noelle, all’interno della sua armatura,
sprofonda nella facciata di un palazzo sentendo Rescue accartocciarsi attorno a
lei e un dolore sordo al braccio destro.
Strizza gli occhi mentre il mutante, voltato verso di lei, la osserva con l’apparente
benevolenza che un nonno riserverebbe ad una nipotina.
-Nick Fury ha fatto male i
conti questa volta. Il sangue Stark non è sinonimo di
successo assicurato.-
Noelle digrigna i denti sentendo gli occhi bruciare
per le lacrime di umiliazione mista a rabbia, ma non spiccica una parola.
-Addio mia cara.-
-Fanculo!-
Un
esplosione .
Lo sguardo di Magneto si fa rabbioso mentre si volta.
Clint sa di aver fatto una cazzata nello stesso momento in cui il mutante si
lancia verso di lui accompagnato da quattro battenti di finestra rimodellate a
lance, lunghe quanto una sua gamba.
Non si affronta Magneto senza avere minimo un bazooka
fra le mani.
Il dolore per un momento è così forte che ha paura che lo apra da dentro,
quando apre gli occhi ci mette qualche secondo per capire che è una delle lance
di Magneto che gli spunta dalla parte bassa dello
stomaco.
-Agente Barton è stato nobile da parte sua aiutare la
sua collega, ma deve sapere che la nobiltà non paga mai.-
Clint socchiude gli occhi mentre arriccia un angolo delle labbra in un sorrisetto.
Lo aveva detto lui che Noelle non era pronta, che non
aveva la cattiveria necessaria per resistere ad uno scontro, ma sia mai che gli
diano retta.
Chiude gli occhi in attesa del corpo mortale, che però non arriva.
Nella
camionetta dove Coulson è inchiodato al sedile dall’agente
May * che gli tiene le mani su entrambe le spalle, uno degli schermi che
tappezza la parete fissa del vano riporta a rallentatore come Noelle afferra Clint un secondo prima che una seconda
lancia di ferro di Magneto si abbatta su di lui e
sparisca oltre il profilo di un grattacielo.
-Dove sono andati?-
May passa a rassegna uno schermo dopo l’altro
senza smettere di far pressione sulle spalle di Phil che sembra pronto a
scattare verso la porta scorrevole del furgoncino tanto è teso - Sono oltre la nostra visuale.-
-E dov’è Magneto?-
-Non
posso farlo.-
-Fallo.-
-NON POSSO!-
-Ti dico di sì!-
Noelle scrolla la testa sentendo le lacrime
bagnarle le ciglia.
-Sei l’unica che può aiutarmi.-
-Io non sono in grado di aiutare nessuno, nemmeno se ci provo.-
Clint corruga la fronte.
-Guarda che è successo l’ultima volta che ho provato a farlo.-
Clint si passa una mano sul viso -Noelle , tuo padre
non è morto per colpa tua.-
La ragazza lo fissa stupefatta mentre raccoglie fiato ad ampie boccate per
continuare a parlare -Nessuno poteva
prevederlo.- abbassa gli occhi, stringendo il labbro inferiore fra i denti. -…Ma
io morirò se tu non mi aiuti.-
Noelle emette un basso lamento di gola mentre afferra
con una mano la parte superiore dell’asta conficcata nel corpo di Clint e
carica i servomotori del braccio di Rescue . Guarda il viso dell’uomo, pallido
e con il labbro superiore bagnato di sudore freddo e serra la mascella.
Taglia il tubo facendo scattare dall’avambraccio sinistro dell’armatura una
lama a molla e benchè sia stata attenta, non riesce a
non dare uno strattone alla ferita di Clint che si lamenta debolmente.
-Mi dispiace!-
-Non fa niente, aiutami ad alzarmi. Non possiamo restare qui.-
Si trovano a Tremè secondo le indicazioni di JARVIS,
uno dei quartieri più poveri di New Orleans, Noelle
osserva la casetta tozza di fronte al vicolo dove si sono infilati, alla
finestra c’è un piattino con qualche biscotto mentre il battente superiore della porta d’ingresso
è dipinto di rosso.
-…Che diavolo?-
-Qua Halloween è quasi temuto.-
-Giusto, stanotte è Halloween.-
La
divisa di Clint passa totalmente inosservata per la strada gremita di gente,
Rescue dondola contro la coscia di Noelle a forma di valigetta. Clint prende fiato stringendo
la mano attorno al tubo che sente premere contro le pareti del giubbotto che Noelle ha rubato per lui da uno stendi biancheria.
Non ricorda di essersi mai fatto tanto male in tanti anni di carriera .
-Dobbiamo tornare dagli altri.-
Noelle che lo sostiene sobbarcandosi quasi tutto il
suo peso mentre s’infilano verso una
stretta via fatta di case una attacca all’altra. Sul fondo, un insegna al neon
dice Hotel -Lo so, ma non credo che tu possa camminare ancora a lungo …-
Clint scrolla la testa -No, ce la faccio.-
-Barton.-
Clint inspira ed espira bruscamente - Prima torniamo dagli altri prima potrai
dire a Fury che non sei fatta per fare l’Agente e che
ora hai le prove.-
-Giusto!-
Alla
fine non è riuscita a trascinare Clint verso il rendez-vous come si era
ripromessa. Quando l’ha sentito gemere straziato la paura di vederlo morire è stata così forte
da farle accantonare la voglia di farla finita con la faccenda dell’agente
segreto il prima possibile.
La camera del minuscolo hotel dove si sono rintanati ha le mura color salmone
andato a male e quadri di pagliacci tristi . Sono entrati fingendosi una coppia
in vena di divertirsi e la donna alla reception li ha malapena guardati mentre
stretti uno all’altra sono entrati all’ascensore.
Per gridare Clint ha aspettato, fortunatamente, che le porte si chiudessero.
-Noelle?-
Alla luce fioca del bagno la ferita sul suo braccio è profonda con i bordi
arricciati verso l’esterno. Noelle prova il forte
impulso di vomitare mentre alza lo
sguardo e sfila un asciugamano dal gancio. Lo gira attorno alla ferita
mentre l’acqua in cui ha messo a mollo
il maglione diventa rossa.
-Maledizione.-
-Noelle?-
Noelle si affaccia dalla porta, Clint tiene la testa
appena sollevata dal cuscino - Cosa?-
-Come va il braccio?-
Noelle toglie il braccio da dietro la schiena - Come
hai fatto a capirlo?-
-L’odore.-
Clint chiude gli occhi tornando ad appoggiarsi al cuscino mentre Noelle si avvicina al suo letto e piega le ginocchia per
accucciarsi al suo capezzale.
-Il rilevatore di Rescue è acceso, vedrai che saranno qui fra poco.-
Clint
scotta così tanto che Noelle si è arrischiata a
mettere il naso fuori dalla stanza per trovare del ghiaccio. Lo sente
rabbrividire mentre gli asciuga il viso con una federa di cuscino che ha
adattato a borsa del ghiaccio d’emergenza -Non ti preoccupare. Non ti preoccupare.-
Clint apre gli occhi gemendo una risata -Lo stai dicendo a me o a te stessa?-
-Ad entrambi.-
Lo spuntone di ferro che sporge per una decina di centimetri dalla pancia di
Clint si muove leggermente al ritmo del suo respiro. Le poche nozioni di
medicina che Noelle ricorda del liceo le dicono che
non deve toccarlo per evitare un emorragia, ma che allo stesso tempo potrebbe
essere il tappo di un emorragia interna.
-Come ti senti?-
-Come uno che ha un tubo nello stomaco.-
Noelle ferma la pezza ad un lato del viso di Clint.
In questi mesi in cui l’ha avuto alle calcagna come guardia del corpo non può
dire che non le sia diventato caro in qualche modo. E poi, ricorda bene il
periodo passato in ospedale e quanto si sono divertiti nonostante il pessimo
momento.
- Non…- bisbiglia mentre l’arciere apre
gli occhi. -Non morire, d’accordo?-
-D’accordo.-
Noelle è sicura
di non essere mai stata felice di vedere qualcuno come lo è ora di incrociare
gli occhi chiari di Phil Coulson. Gli butta le
braccia al collo e affonda il viso nella sua spalla mentre l’agente le accarezza la parte alta della schiena con
movimenti circolari.
-Ce ne abbiamo messo di tempo per trovarvi.-
Noelle si fa di lato mentre Clint solleva le
palpebre.
La ragazza non può non notarlo, a differenza sua, non sembra felice di vedere l’agente.
-Clint?-
Phil ricambia l’occhiata di Clint con un tenue sorriso prima di voltarsi verso
di lei -I soccorsi stanno arrivando agente Barton.-
Noelle annuisce , mantenendo lo sguardo su Clint che
lentamente sposta gli occhi verso di lei. Si fissano.
-Questo non è Coulson.-
I
secondi sembrano cristallizzarsi mentre Phil si volta lentamente verso di lei e
un riverbero giallo gli illumina gli occhi chiari.
-Mystica!-
Noelle si copre la testa con le mani mentre qualcosa
si frappone fra lei e il calcio volante della mutante. Qualcosa che afferra la gamba di Mystica un attimo prima che si abbatta sulla
testa di Noelle e sobbarcandosi il suo peso la sbatte contro il muro.
A pensare che Noelle ha sempre creduto Coulson
un tipo da scartoffie e basta.
I due “agenti” si picchiano in mezzo alla stanza mentre Noelle
segue la scena a bocca spalancata e la May, sulla porta, riprende fiato
aggrappata ai battenti con entrambe le mani.
I due sfidanti sono identici e quasi allo stesso livello.
-COULSON!- urla l’agente e entrambi si voltano.
-Maledizione!- la sente borbottare Noelle mentre
sfila una pistola dalla fondina al fianco e la punta verso i due.
Deve sparare, ma a chi?
-Quello a destra.-
La voce di Clint è rauca mentre indica il Phil di destra -SPARA A QUELLO DI DESTRA.-
May non esita, un colpo che fa
sussultare Noelle e Mystica crolla al
suolo mentre Phil va indietro di qualche passo tenendosi con una mano il naso
sanguinante.
-Barton come
diavolo hai fatto a capirlo?-
Clint si indica il naso con una mano prima di svenire.
-Coulson si è
rotto il naso durante una missione qualche anno fa e da allora gli basta un
colpetto per sanguinare, è così che Clint si è accorto che non era lui.-
May annuisce colpita alla volta di Natasha mentre Noelle tenendosi con una mano il braccio rattoppato di
fresco entra nella camera di Clint.
Si ferma sulla porta sgranando gli occhi.
Phil chino sull’agente ferito, le labbra premute contro la sua fronte in un
tenero bacio e questo che sorride nell’incoscienza. Sorride mentre questo si
raddrizza e la guarda sorpreso da oltre il letto occupato da Barton.
-Altro che frattura e frattura. Ecco come ha fatto Clint a riconoscerti.-
FINE.
Questo missing moment si colloca prima di “Il circolo
delle comari” e riporta diversi dettagli
citati in Monster. La frattura al naso di Phil
è riportata nel capitolo Nove mentre la cicatrice lungo l’avambraccio
destro di Noelle è citata nel capitolo Otto.
Spero vi sia piaciuta :D
[*]
Proprio lei, Melinda May di Agents of S.H.I.E.L.D.
Anche se nella serie non è nominata, non è detto che non sia presente nella
vita di Coulson , no?